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    MotoGp, Verstappen a sorpresa: “Gare sprint sulle due ruote? La domenica resti speciale”

    ROMA – “Non me le godrò. Non mi piacciono. Credo che l’emozione della domenica debba essere qualcosa di speciale, è l’unica volta in cui si corre”. Sono queste le parole di Max Verstappen pronunciate al sito spagnolo “AS”, dove commenta la decisione della MotoGp di introdurre le gare sprint in tutte le tappe del Motomondiale 2023. L’olandese della Red Bull in Formula 1 si unisce così a quel coro di piloti, capitanato da Marc Marquez e Fabio Quartararo, che sono in disaccordo con Dorna.
    L’esempio della Formula 1
    Anche nel massimo campionato a quattro ruote ci sono le gare sprint. formato accorciato di un Gran Premio e valido per le qualifiche, ma sono presenti in sole tre tappe del calendario. Verstappen però afferma: “La domenica è il giorno della gara: è così che sono cresciuto nel mondo delle corse. Le sprint abbiamo disputato finora non hanno cambiato drasticamente i risultati. Più o meno tutti partono con lo stesso pneumatico e finiscono nella stessa posizione, perché si ha paura di avere un incidente e di partire indietro nella gara principale”. “I punti importanti si assegnano lì, quindi tutti cercano di finire senza problemi”, conclude critico Verstappen. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Petrucci torna in sella: sarà pilota Suzuki in Thailandia

    ROMA – La Suzuki si affida a Danilo Petrucci per sostituire Joan Mir al Gran Premio di Thailandia. Lo spagnolo è ancora reduce dall’infortunio in Austria e non ce l’ha fatta a recuperare per Motegi, dove in pista è sceso invece Takuya Tsuda, collaudatore della casa di Hamamatsu. Ora, a distanza di quasi un anno dal suo ultimo Gp, Petrucci ha la possibilità di ritornare in sella a una MotoGp dopo aver concluso il suo primo campionato di Motoamerica in seconda posizione dietro Jake Gagne su Yamaha.
    Il 2022 di Petrucci
    Dopo l’addio al Motomondiale in occasione del Gran Premio di Valencia, Petrucci non ha perso tempo e si è subito cimentato nella Dakar 2022, dove è anche riuscito a vincere una tappa. Dopo di che, il pilota ternano si è lanciato nell’avventura della Motoamerica dove ha collezionato 5 vittorie e altri 11 podi. Ora però Petrucci ha l’occasione di tornare a guidare una moto della classe regina, sperando che la Suzuki GSX-RR questa volta non prenda fuoco come successo a Tsuda, costretto ieri al ritiro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Sono contento, è stata una grande gara”

    ROMA – Partito da una stupefacente pole position, Marc Marquez è arrivato quarto al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp. Lo spagnolo, che non correva una gara intera dal Mugello, ha mostrato di aver riacquisito confidenza con la sua Honda e commenta, con queste parole riportate da “Marca”, la sua gara: “Sono molto contento di come è andato tutto il Gran Premio. Alla fine siamo riusciti a fare una grande gara. La cosa più significativa è che è stato un weekend molto produttivo e, soprattutto, migliore di quanto ci aspettassimo”. “È stata una gara molto importante – continua l’otto volte campione del mondo – perché è la prima che riesco a portare a termine dopo l’operazione, quindi è stato un buon modo per testare il mio braccio. Certo mi sarebbe piaciuto finire più in alto, ma realisticamente è stato un ottimo risultato”.
    Le parole di Marquez
    Per poco il “Cabroncito” non è riuscito nell’impresa di andare a podio, ma non era il risultato che lo premeva. Marquez inquadra così la sua domenica a Motegi: “Il mio braccio era stanco, ma non avevo dolore come nelle altre gare. Questo è molto importante per me. La gara è stata molto buona, soprattutto perché sono riuscito a mantenere un ritmo costante”. I problemi però non sono mancati: “Ho avuto un intoppo al primo giro, che è sempre il mio punto di forza. Poi ho cambiato mappatura e all’improvviso la moto ha iniziato ad andare bene. Non volevo fare niente di speciale. Era sufficiente finire la gara e sono contento di come è andato il weekend in generale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, nessuna moto giapponese sul podio della gara di casa: è la prima volta dal 1963

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone 2022 è destinato a entrare nella storia del Motomondiale. Dal 1963, infatti, anno in cui la classe regina è sbarcata nel paese del Sol Levante, una moto giapponese (Honda, Yamaha o Suzuki) si era infatti presentata sempre a podio. Questo fino a ieri, quando Jack Miller e Jorge Martin su Ducati e Brad Binder su KTM hanno chiuso davanti a tutti in MotoGp. Le due moto italiane e quella austriaca interrompono così una tradizione che durava da quasi sessant’anni e che certifica la bontà del lavoro dei tecnici europei.
    Team giapponesi in crisi
    D’altro canto, però, questa statistica conferma il momento delicato dei costruttori giapponesi. La Honda prova a mascherare i difetti della RC213V con il ritorno di un recidivo Marc Marquez, la Yamaha si aggrappa alle straordinarie capacità di guida di Fabio Quartararo, mentre la Suzuki si arrende e dice addio al Motomondiale. È questo lo scenario con cui le scuderie giapponesi devono fare i conti nel 2023, che si preannuncia anno di rifondazione per l’Ala Dorata e la casa di Iwata, che hanno garantito ai propri piloti una svolta dal punto di vista tecnico. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Grande gara a Motegi, braccio stanco ma non dolorante”

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento della MotoGp, ha visto Marc Marquez tornare a completare una gara. Lo spagnolo, che non disputava un Gp intero dal Mugello, ha mostrato di aver riacquisito confidenza con la sua Honda e commenta, con queste parole riportate da “Marca”, il suo quarto posto a Motegi: “Sono molto contento di come è andato tutto il Gran Premio. Alla fine siamo riusciti a fare una grande gara. La cosa più significativa è che è stato un weekend molto produttivo e, soprattutto, migliore di quanto ci aspettassimo”. “È stata una gara molto importante – continua l’otto volte campione del mondo – perché è la prima che riesco a portare a termine dopo l’operazione, quindi è stato un buon modo per testare il mio braccio. Certo mi sarebbe piaciuto finire più in alto, ma realisticamente è stato un ottimo risultato”.
    Marquez entusiasta
    Per poco il “Cabroncito” non è riuscito nell’impresa di andare a podio, ma non era il risultato che lo premeva. Marquez inquadra così la sua domenica: “Il mio braccio era stanco, ma non avevo dolore come nelle altre gare. Questo è molto importante per me. La gara è stata molto buona, soprattutto perché sono riuscito a mantenere un ritmo costante”. I problemi però non sono mancati: “Ho avuto un intoppo al primo giro, che è sempre il mio punto di forza. Poi ho cambiato mappatura e all’improvviso la moto ha iniziato ad andare bene”. “Non volevo fare niente di speciale. Era sufficiente finire la gara e sono contento di come è andato il weekend in generale”, ha poi concluso Marquez, che ora punta il Gran Premio della Thailandia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Giappone: nessuna moto di casa sul podio, è la prima volta nella storia

    ROMA – Ieri al Gran Premio del Giappone si è scritta la storia delle due ruote. Era infatti dal 1963, anno in cui la classe regina è arrivata nel paese del Sol Levante, che una moto giapponese (Honda, Yamaha o Suzuki) si presentava sempre a podio. Questo fino quando Jack Miller e Jorge Martin su Ducati e Brad Binder su KTM hanno chiuso davanti a tutti in MotoGp. Le due moto italiane e quella austriaca interrompono così una tradizione che durava da quasi sessant’anni e che certifica la bontà del lavoro dei tecnici europei.
    Sintomi di una crisi
    D’altro canto, però, questa statistica conferma il momento delicato dei costruttori giapponesi. La Honda prova a mascherare i difetti della RC213V con il ritorno di un recidivo Marc Marquez, la Yamaha si aggrappa alle straordinarie capacità di guida di Fabio Quartararo, mentre la Suzuki si arrende e dice addio al Motomondiale. È da queste considerazioni che il movimento motociclistico giapponese deve ripartire per ricostruire una reputazione che inizia a perdere lucentezza a causa dell’ascesa dei team europei. Il 2023 è dietro l’angolo e Yamaha e Honda devono dare segnali importanti per dimostrare come il calo di quest’anno sia stato solo un caso e non l’inizio di una pericolosa debacle. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Thailandia in diretta tv: orari e dove vederlo

    ROMA – Dopo la vittoria di Jack Miller e lo zero di Francesco Bagnaia a Motegi, la MotoGp si sposta a Buriram per il Gran Premio di Thailandia, diciassettesima tappa della stagione 2022. Si parte venerdì 30 settembre con le prime due sessioni di prove libere, che andranno in scena rispettivamente alle 5:50 e alle 10:05 (ora italiana). Sabato, invece, l’appuntamento con la pista è alle 3:50 con la seconda sessione di prove libere. Alle 5:50 al via le FP3, a cui faranno immediatamente seguito le qualifiche. Domenica 2 ottobre il warm-up aprirà la giornata alle 5:40, mentre alle 10 semaforo verde per la gara.
    Come vedere il Gran Premio in tv
    Il Gran Premio di Thailandia sarà trasmesso interamente in diretta tv su Sky Sport MotoGp (canale 208) e in streaming su NOW e Sky Go. Qualifiche e gara saranno visibili anche in differita su TV8, mentre su corrieredellosport.it sarà possibile seguire in diretta qualifiche e gara.
    IL PROGRAMMA COMPLETO (ora italiana)
    Venerdì 30 settembre5:50 – Prove libere 110:05 – Prove libere 2
    Sabato 1 ottobre5:50 – Prove libere 39:25 – Prove libere 410:05 – Qualifiche
    Domenica 2 ottobre5:40 – Warm Up10:00 – Gara LEGGI TUTTO