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    MotoGp, al Gp di Thailandia si cerca un nuovo vincitore: Marquez per il tris

    ROMA – Il Gran Premio di Thailandia di MotoGp si prepara a mettere in scena la sua terza edizione, dopo due anni di pausa per il Covid. Finora, inoltre, la gara di Buriram ha conosciuto un solo vincitore: Marc Marquez su Honda. Il “Cabroncito” ha saputo imporsi in Thailandia nel 2018 e nel 2019, quando per lui è arrivato proprio su questa pista l’ottavo mondiale, l’ultimo finora per il pilota spagnolo. In entrambi i casi, Marquez ha infilato i suoi avversari (nel 2018 Andrea Dovizioso e nel 2019 Fabio Quartararo) all’ultimo giro, confezionando due entusiasmanti trionfi su questa pista lunga 4,6 chilometri e formata da 12 curve (5 a sinistra, 7 a destra).
    I temi del 2022
    Quest’anno la situazione di Marc Marquez è di gran lunga diversa. Innanzitutto, lo spagnolo deve ancora recuperare appieno dall’infortunio al braccio destro. E poi la Honda non è la stessa moto con cui ha spadroneggiato nelle precedenti stagioni. Anche lo stesso Marquez lo ha confermato: in Thailandia non vuole creare aspettative. Si apre dunque la caccia al prossimo vincitore del Gran Premio di Thailandia. Fabio Quartararo, Francesco Bagnaia, Aleix Espargaro ed Enea Bastianini sono raccolti in 49 punti in classifica piloti e nessuno di loro è salito sul podio a Motegi. L’impressione è che in Thailandia la competizione si farà ancora più rovente. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “L'obiettivo in Thailandia? Completare un'altra gara”

    ROMA – La MotoGp sbarca a Buriram per il Gran Premio di Thailandia. Altra sfida per Marc Marquez dopo il quarto posto raccolto a Motegi dopo una clamorosa pole position. “L’obiettivo del fine settimana – ha detto l’otto volte campione del mondo – è quello di mettere insieme un altro fine settimana completo come in Giappone”. “Certo, mi piacerebbe combattere di nuovo in prima linea come in Giappone, ma non credo sia realistico creare questa aspettativa. Inoltre non è il nostro obiettivo: siamo qui per costruire. Per il resto, ho dei bei ricordi lì dal 2018 al 2019 (due vittorie, ndr), e non vedo l’ora di rivedere i fan thailandesi”, ha concluso il pilota della Honda, ancora a caccia della migliore condizione dopo l’operazione al braccio destro.
    Obiettivo migliorarsi
    “Questo è un altro weekend per valutare le nostre possibilità”. Esordisce invece così Pol Espargaro, che a Motegi è arrivato dodicesimo. “In Giappone – continua lo spagnolo – siamo riusciti a ritrovare un po’ della velocità che avevamo all’inizio dell’anno e ora dobbiamo ripeterla e migliorarla ancora in Thailandia”. Per poi chiosare: “Nelle precedenti edizioni non abbiamo avuto fortuna, ma la moto ora è diversa, quindi vedremo cosa possiamo ottenere questo fine settimana”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Nagashima al posto di Nagakami in Thailandia

    ROMA – Tetsuta Nagashima si prepara alla sua seconda gara consecutiva in MotoGp. Dopo aver corso a Motegi come wild card per la Honda, il giapponese classe 1992 sostituirà al Gran Premio di Thailandia Takaaki Nakagami, pilota Honda LCR ancora alle prese con l’infortunio alla mano causato dalla caduta ad Aragon. “Prima di tutto auguro ogni bene a Taka e spero che possa tornare il prima possibile – ha detto Nagashima. Cercherò di fare del mio meglio al suo posto per il Team LCR Honda IDEMITSU e cercherò di godermi la gara”.
    Le parole di Nagashima
    A Motegi la gara non è andata come il giapponese si aspettava, visto che è arrivato un ritiro. “Non vedo l’ora di partecipare all’evento di questo fine settimana. Mi sono davvero divertito molto al Gp del Giappone e ho appreso molto. Quindi, questo fine settimana, voglio continuare a fare lo stesso perché devo ancora imparare molte cose per la MotoGp”, ha concluso Nagashima. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, in Thailandia Nagashima sostituirà Nagakami

    ROMA – Il Gran Premio di Thailandia vedrà in griglia di partenza Tetsuta Nagashima, che correrà così il suo secondo fine settimana consecutivo in MotoGp. Dopo aver corso a Motegi come wild card per la Honda, il giapponese classe 1992 sostituirà al Takaaki Nakagami, pilota Honda LCR ancora alle prese con l’infortunio alla mano causato dalla caduta ad Aragon. “Prima di tutto auguro ogni bene a Taka e spero che possa tornare il prima possibile – ha detto Nagashima. Cercherò di fare del mio meglio al suo posto per il Team LCR Honda IDEMITSU e cercherò di godermi la gara”.
    Tanto da imparare
    A Motegi la gara non è andata come il giapponese si aspettava, visto che è arrivato un ritiro. “Non vedo l’ora di partecipare all’evento di questo fine settimana. Mi sono davvero divertito molto al Gp del Giappone e ho appreso molto”, ha detto Nagashima. Che poi conclude: “Quindi, questo fine settimana, voglio continuare a fare lo stesso perché devo ancora imparare molte cose per la MotoGp”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, nasce il Gp del Kazakistan: ufficiale l'accordo dal 2023

    ROMA – La MotoGp aggiunge il Kazakistan tra le sue tappe del calendario 2023. Il circuito di Sokol ha infatti firmato con Dorna Sports un accordo quinquennale che permetterà al nuovo Gran Premio di restare tra le tappe del Motomondiale fino al 2028. Il Kazakistan diventerà così il 30esimo paese al mondo ad aver ospitato almeno un Gran Premio dal 1949. Cifra tonda per la MotoGp, che nella Sokol International Racetrack troverà la sua 74esima pista in assoluto.
    Il nuovo Gran Premio
    Situato appena fuori la città più grande del Kazakistan, Almaty, Sokol è un complesso di sport motoristici costruito di recente nel cuore dell’Asia centrale. L’Oriente è un mercato in cui il Motomondiale vorrebbe consolidarsi e questo nuovo accordo conferma la direzione intrapresa da Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, e la FIM, la federazione internazionale che garantisce lo svolgimento della MotoGp. Ancora non è nota la data in cui si correrà il nuovo Gran Premio, tuttavia, una prima bozza ufficiale del calendario 2023 è attesa nelle prossime settimane. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, dal 2023 si corre in Kazakistan: accordo per cinque anni

    ROMA – È ufficiale: la MotoGp sbarca in Kazakistan. L’accordo, dalla durata quinquennale, permetterà al circuito di Sokol di restare nel calendario del Motomondiale fino al 2028. Il Kazakistan diventerà così il 30esimo paese al mondo ad aver ospitato almeno un Gran Premio dal 1949. Cifra tonda per la MotoGp, che nella Sokol International Racetrack troverà la sua 74esima pista in assoluto.
    Verso Est
    Situato appena fuori la città più grande del Kazakistan, Almaty, Sokol è un complesso di sport motoristici costruito di recente nel cuore dell’Asia centrale. L’Oriente è un mercato in cui il Motomondiale vorrebbe consolidarsi e questo nuovo accordo conferma la direzione intrapresa da Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, e la FIM, la federazione internazionale che garantisce lo svolgimento della MotoGp. La bozza ufficiale del calendario 2023 dovrebbe essere pubblicata entro le prossime settimane e c’è grande curiosità nel vedere come sarà strutturata la prossima stagione delle due ruote. LEGGI TUTTO

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    Sprint in MotoGp, il commento di Verstappen: “Non mi piacciono”

    ROMA – Max Verstappen dice la sua sulle gare sprint, per regolamento introdotte anche in MotoGp. “Non me le godrò. Non mi piacciono. Credo che l’emozione della domenica debba essere qualcosa di speciale, è l’unica volta in cui si corre”, ha detto l’olandese campione del mondo in Formula 1 al sito spagnolo “AS”. A differenza delle quattro ruote, la sprint sarà presente a partire dall’anno prossimo in tutte le tappe del Motomondiale, con l’olandese della Red Bull in Formula 1 che si unisce così a quel coro di piloti, capitanato da Marc Marquez e Fabio Quartararo, che sono in disaccordo con Dorna.
    Le parole di Verstappen
    Anche nel massimo campionato a quattro ruote ci sono le gare sprint. formato accorciato di un Gran Premio e valido per le qualifiche, ma sono presenti in sole tre tappe del calendario. Verstappen però afferma: “La domenica è il giorno della gara: è così che sono cresciuto nel mondo delle corse. Le sprint abbiamo disputato finora non hanno cambiato drasticamente i risultati”. Conclude poi il pilota della Red Bull: “Più o meno tutti partono con lo stesso pneumatico e finiscono nella stessa posizione, perché si ha paura di avere un incidente e di partire indietro nella gara principale. I punti importanti si assegnano lì, quindi tutti cercano di finire senza problemi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, la Suzuki chiama Petrucci: sostituirà Mir in Thailandia

    ROMA – Al Gran Premio di Thailandia andrà in scena il ritorno di Danilo Petrucci in MotoGp. Visto il persistere dell’infortunio di Joan Mit, la Suzuki corre ai ripari e richiama in servizio l’italiano. Lo spagnolo è infatti ancora reduce dall’infortunio in Austria e non ce l’ha fatta a recuperare per Motegi, dove in pista è sceso invece Takuya Tsuda, collaudatore della casa di Hamamatsu. Ora, a distanza di quasi un anno dal suo ultimo Gp, Petrucci ha quindi la possibilità di ritornare in sella a una moto della classe regina dopo aver concluso il suo primo campionato di Motoamerica in seconda posizione dietro Jake Gagne su Yamaha.
    Petrucci oltre la MotoGp
    Dopo l’addio al Motomondiale in occasione del Gran Premio di Valencia, Petrucci non ha perso tempo e si è subito cimentato nella Dakar 2022, dove è anche riuscito a vincere una tappa. Dopo di che, il pilota ternano si è lanciato nell’avventura della Motoamerica dove ha collezionato 5 vittorie e altri 11 podi. La speranza di Petrucci ora è che Suzuki GSX-RR non presenti problemi come invece successo a Motegi dove proprio Tsuda è stato costretto al ritiro dopo un principio di incendio sulla sua moto. LEGGI TUTTO