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    Agostini tifa Bagnaia: “Mi rivedo in Pecco, ma serve un personaggio”

    Giacomo, che effetto fa trovare un erede cinquant’anni dopo?«È passato così tanto tempo, che molti dei miei tifosi sono morti… Scherzi a parte. Sapete che nel cuore ho anche la Yamaha, ma come italiano dico che tutti dobbiamo essere molto orgogliosi di quello che hanno fatto Pecco e la Ducati. Avere un pilota e una Casa, che significa tecnologia, migliori di tutti è una gran cosa. Spero che Pecco ce la faccia, che finalmente dopo cinquant’anni riesca ad emergere così prepotentemente un binomio tutto italiano».

    Di quel trionfo del 1972 cosa ricorda?«L’emozione che non cambia mai, anche dopo tanti anni e successi, dopo essere riuscito a portare in giro per il mondo sia il pilota sia la tecnologia italiana. Ricordo la tensione e la preoccupazione, nonostante avessi già vinto tanto, potessi in qualche modo essere… abituato».

    A proposito di MV Agusta, è stata appena salvata dalla Ktm.«Sono contento, perché è un marchio che ha ancora tanto appeal e prospettiva. Quando vado in giro per il mondo chiedo sempre se vogliono che venga con la MV o la Yamaha, quasi tutti chiedono la MV. Un motivo ci sarà no? La Ktm è un’azienda molto forte e soprattutto si occupa di moto e di corse, quello che all’MV s’era perso».

    Gli austriaci potrebbero riportare il marchio in MotoGP, sfruttando il posto lasciato dalla Suzuki.«Magari. Hanno la tecnologia, l’esperienza, un reparto corso efficiente. Sì, può essere un’operazione fattibile e positiva».

    Intanto parliamo di oggi: della sfida tra Bagnaia e Quartararo.«Due ragazzi che mi piacciono, molto. Fabio è fortissimo. S’era già visto fin dall’inizio della carriera, poi si era un po’ perso, ma non ha mai mollato ed è riuscito a diventare campione del mondo con la Yamaha, dopo Valentino. In più è una persona squisita. Pecco è un grande pilota, bravo nelle prove. Ecco, in questo mi rivedo in lui. È una che “usa” le prove. Come me vuole avere tutto sotto controllo al 100% prima di dare tutto, in qualifica e in gara. È un approccio che ti costringe a lavorare di più, passo dopo passo, ma che porta lontano».

    Quindi merita il titolo?«Assolutamente. Anche perché nella MotoGP di oggi appena abbassi un filo la concentrazione e il livello, se non sei al top, sei ventesimo. Guardate Marquez. Sono convinto che può tornare quello di prima, ma in questa MotoGP non puoi permetterti la politica del “piano piano”. C’è solo quella del “forte forte”…».

    Per questo vincono in tanti?«Sì, ma è anche il limite di questo momento».

    Ovvero?«Vedere che tanti piloti vanno forte e vincono è bello per gli addetti ai lavori e gli appassionati, ma il grande pubblico vuole vedere persone che fanno le cose gli altri non riescono a fare. I supereroi. Quelli come Cassius Clay, per il quale mi alzavo di notte per vedere i suoi incontri. O come Maradona, Merckx, Tomba. Stancano? No. Agostini non ha stancato, Valentino non ha stancato, Hamilton non ha stancato. La gente vuole un idolo, se vincono tutti non si apprezza il valore di quello che questi ragazzi fanno».

    Pecco può diventare un personaggio?«Come tutti, specie gli italiani, è schiacciato ancora dall’ombra di Valentino. La gente ha ancora negli occhi i suoi show, le bambole gonfiabili, i gabinetti in pista… Non le vedremo più, non con Pecco di sicuro. Lui è un ragazzo tranquillo, non uno showman. Ma anch’io ero così. E se vinci tanto, ma proprio tanto, come sta facendo lui adesso, la gente vuole vedere te, solo te. Ecco, mi auguro che il prossimo anno siano al massimo in due o tre a giocarsi le gare».

    La Ducati avrà un Dream Team con Bagnaia e Bastianini…«Forte Enea. Sarà una bella rivalità che può portare spettacolo. Quindi ben venga. Però serve per lo show in questa MotoGP serve anche qualcos’altro».

    Cosa?«Smetterla con tutte queste punizioni per toccatine, rallentamenti, problemi in pista. Se togliamo al pubblico le sportellate e il grande personaggio che le dà e le prende, si rischia di perdere attenzione. Da un po’ di tempo si è troppo “puliti”. Che non vuole dire approvare il gioco sporco, ma le corse, per quello che sono».

    Però è anche una questione di sicurezza.«Vero, ma oggi le tecnologie e i materiali aiutano in questo. Se penso a quando correvo io, molte volte transitando davanti a un mazzo di fiori per un amico morto il giorno prima, mi sento un sopravvissuto. Allora non ci pensavo, ero travolto dall’amore per le corse e la voglia di vincere, ma ora ho capito che qualcuno da lassù mi ha aiutato. Anche se avevo molta sensibilità e non ero uno che prendeva sempre troppi rischi. Ma quelle erano le corse. Cadevi e morivi».

    A proposito di grandi della sua generazione che non ci sono più e di Rosse delle corse: è appena mancato Mauro Forghieri.«L’ho conosciuto bene. Anche per me s’era parlato e poteva esserci un posto alla Ferrari. Aveva un carattere difficile, però faceva tutto con una personalità incredibile. Era benvoluto dal Drake e per questo non aveva timore di chiedergli le cose, anche quelle più… costose. Ferrari per questo lo apprezzava. E poi alla fine, come sempre nel nostro mondo, contano i fatti, i risultati. E Forghieri anche sotto questo punto di vista ha fatto grandi cose». LEGGI TUTTO

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    MotoGP, l'ammissione di Bagnaia: “Sono umano e italiano, sentirò la pressione”

    VALENCIA – “Pressione? Durante il fine settimana non sento questa tensione, ma durante la gara… sono umano e italiano, sicuramente l’avvertirò”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio di Valencia, diciannovesimo e ultimo appuntamento stagionale della MotoGP. Il pilota Ducati affronterà il weekend con 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, e il primo titolo per la casa di Borgo Panigale dopo 15 anni a un passo
    Sulla moto
    “Quest’anno la nostra moto è abbastanza diversa dal passato, piccole cose che però incidono molto – ha inoltre detto Bagnaia -. Per esempio il bilanciamento è differente e in varie situazioni mi ha disturbato. In questa pista in particolare, considerando che mi sto giocando il titolo e ho diverse cose a cui pensare, ha influito di più. Soprattutto sul giro secco, penso che i pensieri per il campionato mi abbiano limitato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: incidente per Bezzecchi, la sua moto va in fiamme

    VALENCIA – Momenti di paura al Gran Premio di Valencia, diciannovesimo e ultimo appuntamento stagionale della MotoGP. Marco Bezzecchi, durante la terza sessione di prove libere, ha perso il controllo della moto finendo nella ghiaia, mentre il suo veicolo è andato in fiamme. Il pilota è stato subito soccorso, e al momento non sembra aver riportato consegurenze dall’impatto. Le prove sono state interrotte per permettere il soccorso e la rimozione dei detriti, per poi ricominciare poco dopo.
    L’ultima tappa
    Marco Bezzecchi arriva all’ultima tappa della stagione con già in tasca il titolo di rookie of the year, ma adesso l’obiettivo è quello di chiudere al meglio la stagione: “Sicuramente ho percepito l’aumento dei tifosi e della gente che mi sostiene.  – ha detto in vista dell’ultima tappa -. Questa cosa mi ha sorpreso in positivo e sono molto contento. Io cerco di essere me stesso, il mio obiettivo è quello di essere un pilota forte, non cerco di fare il personaggio, sono fatto così. Mi piacerebbe essere competitivo e confermarmi veloce.Vorrei fare un altro podio per completare il lavoro di quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Pirro su Bagnaia: “Merita il mondiale, è lui il più forte”

    VALENCIA – Un inizio di weekend soft a Valencia per Francesco Bagnaia, che dopo il diciassettesimo posto delle prime prove libere ha concluso la seconda sessione del pomeriggio in nona posizione dietro il rivale Fabio Quartararo. Per il collaudatore della Ducati Michele Pirro questa prima giornata non deve destare nessun allarme per la gara di domenica. “C’erano condizioni particolari – spiega a Sky Sport – anche vento, poi credo sia normale che dalla parte di Quartararo non c’è niente di perdere, al contrario di Pecco che è partito con calma, ma non credo ci siano problemi”
    “La svolta? Silverstone”
    Dopo essersi trovato addirittura in svantaggio di 91 punti dalla vetta, Bagnaia è stato autore di una seconda parte di stagione fenomenale. Secondo Pirro la svolta è arrivata in Inghilterra. “Pecco è sempre stato uno che se non partiva davanti o era veloce nelle prove poi non aveva tutto sotto controllo e un po’ si perdeva. A Silverstone non era velocissimo, ha vinto una gara di gruppo e da lì preso consapevolezza. Su tutte le voci riguardanti gli aiuti in casa Ducati – aggiunge – c’è da dire che Bagnaia merita il mondiale, è stato il più forte, il più veloce. Bisogna fare gli sportivi a 360 gradi, senza essere tifosi e dargli merito”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Marini avanti nelle libere 2 a Valencia, Bagnaia nono dietro a Quartararo

    VALENCIA – E’ di Luca Marini il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio di Valencia, valevole per la diciannovesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota del team VR46, sul circuito Ricardo Tormo, firma il crono di 1:30.217 precedendo le due Ducati di Jorge Martin (team Pramac) e Jack Miller, all’ultimo weekend in sella alla Desmosedici. Avanza Pecco Bagnaia, che è nono appena dietro al rivale Fabio Quartararo, con cui si giocherà il titolo nella gara di domenica.
    Gli altri tempi
    Quarto tempo per la Honda di Marc Marquez, che si conferma nelle posizioni di vertice, davanti a Enea Bastianini e Miguel Oliveira. Settima posizione per Johann Zarco davanti al duo Quartararo-Bagnaia, mentre la top ten è chiusa da Brad Binder. La Suzuki di Alex Rins è in undicesima posizione davanti alle due Aprilia di Maverick Vinales e Aleix Espargaro. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, GP Valencia: nelle libere 2 Bagnaia nono dietro a Quartararo, comanda Marini

    VALENCIA – Luca Marini è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio di Valencia, diciannovesimo e ultimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota del team VR46, sul circuito Ricardo Tormo, firma il crono di 1:30.217 precedendo le due Ducati di Jorge Martin (team Pramac) e Jack Miller, all’ultimo weekend in sella alla Desmosedici. Avanza Pecco Bagnaia, che è nono appena dietro al rivale Fabio Quartararo, con cui si giocherà il titolo nella gara di domenica.
    Gli altri piloti
    Quarto tempo per la Honda di Marc Marquez, che si conferma nelle posizioni di vertice, davanti a Enea Bastianini e Miguel Oliveira. Settima posizione per Johann Zarco davanti al duo Quartararo-Bagnaia, mentre la top ten è chiusa da Brad Binder. La Suzuki di Alex Rins è in undicesima posizione davanti alle due Aprilia di Maverick Vinales e Aleix Espargaro. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini: “In Ducati non troverò la stessa leggerezza”

    ROMA – Enea Bastianini è pronto al passaggio in Ducati ufficiale nella prossima stagione di MotoGP. Il pilota riminese, nel weekend appena cominciato, affronterà l’ultima gara in Gresini al Gran Premio di Valencia. “Abbiamo superato le nostre aspettative, ma certo qualche rimpianto c’è – ha detto a Sky Sport parlando dell’anno che sta volgendo al termine -. Qualche risultato avrebbe potuto essere migliore, ma tra alti e bassi i primi sono stati di più”. Gran finale a Valencia, poi subito i test in Ducati sempre sul circuito Ricardo Tormo: “Martedì prossimo inizia una nuova avventura. Non sarà facile all’inizio, dovrò imparare a lavorare in una squadra ufficiale, con tutto ciò che comporta, ma l’importante è partire con il piede giusto”.
    Le parole di Bastianini
    “Non penso che il mio metodo di lavoro verrà stravolto – ha aggiunto Bastianini -. Almeno per quanto riguarda l’aspetto tecnico. In fin dei conti sono ancora dentro la famiglia Ducati. Gli ingegneri bene o male sono gli stessi. Forse non troverò quella leggerezza che in un team ufficiale potrebbe esserci in misura minore. Ma io cercherò di mantenerla, perché penso che sia un aspetto da non trascurare. Mi piacerebbe mantenere almeno in parte quello spirito con cui mi sono formato con il team Gresini”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini pensa già alla Ducati: “Ecco cosa cambierà”

    ROMA – Per Enea Bastianini è ormai questione di giorni prima del passaggio in Ducati ufficiale. Il pilota riminese, nel weekend appena cominciato, affronterà l’ultima gara in Gresini al Gran Premio di Valencia. “Abbiamo superato le nostre aspettative, ma certo qualche rimpianto c’è – ha detto a Sky Sport parlando dell’anno che sta volgendo al termine -. Qualche risultato avrebbe potuto essere migliore, ma tra alti e bassi i primi sono stati di più”. Gran finale a Valencia, poi subito i test in Ducati sempre sul circuito Ricardo Tormo: “Martedì prossimo inizia una nuova avventura. Non sarà facile all’inizio, dovrò imparare a lavorare in una squadra ufficiale, con tutto ciò che comporta, ma l’importante è partire con il piede giusto”.
    Verso il 2023
    “Non penso che il mio metodo di lavoro verrà stravolto – ha aggiunto Bastianini -. Almeno per quanto riguarda l’aspetto tecnico. In fin dei conti sono ancora dentro la famiglia Ducati. Gli ingegneri bene o male sono gli stessi. Forse non troverò quella leggerezza che in un team ufficiale potrebbe esserci in misura minore. Ma io cercherò di mantenerla, perché penso che sia un aspetto da non trascurare. Mi piacerebbe mantenere almeno in parte quello spirito con cui mi sono formato con il team Gresini”. LEGGI TUTTO