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    MotoGP, Petrucci da Rossi: correrà la 100 km dei campioni al Ranch di Valentino

    ROMA – Nell’ultima stagione era in parte sparito dai radar, per la nuova avventura in MotoAmerica conclusa al secondo posto, ma Danilo Petrucci è ancora un nome di rilievo nel mondo del motorsport italiano e non solo. Il pilota ternano, apparso anche quest’anno in MotoGP nel Gran Premio di Thailandia in sella alla Suzuki, tornerà a disputare dopo cinque anni la 100 km dei campioni organizzata da Valentino Rossi al suo Ranch di Tavullia.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    A fine novembre la sfida
    L’evento si svolgerà nell’ultimo weekend di novembre, precisamente sabato 26 e domenica 27, e vedrà partecipare un gran numero di piloti di rilievo della MotoGP, in particolare i membri della VR46 Academy come anche il neo campione del mondo Pecco Bagnaia e il rookie of the year Marco Bezzecchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Malagò esalta Bagnaia: “Un'impresa che dà prestigio allo sport italiano”

    ROMA – Pecco Bagnaia e la Ducati hanno incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha invitato il pilota italiano dopo il titolo conquistato in MotoGP. Durante l’incontro svoltosi al Quirinale, è intervenuto anche il Presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha ringraziato il capo dello stato per l’organizzazione dell’incontro: “Signor presidente ancora una volta le siamo grati per la sua passione e attenzione verso il nostro mondo. Qualcuno poteva pensare che la stagione aveva dato i suoi risultati e io avevo detto che avevamo ancora qualche cartuccia. Potendo sperare in una impresa e una straordinaria rimonta ha fatto sì che un pilota dopo 50 anni percorresse la strada di Giacomo Agostini, il pilota è Francesco Bagnaia”.Guarda la galleryBagnaia Campione del Mondo con la Ducati: l’abbraccio di Valentino RossiIl successo in Superbike
    “La Ducati poi ha vinto il costruttori e la Superbike – ha aggiunto Malagò -. Siamo molto orgogliosi dello sport italiano. Ci tengo anche a ricordare il Collare d’Oro dato a Pecco. Questo risultato dà ulteriore prestigio allo sport italiano”. LEGGI TUTTO

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    Bagnaia dona un casco speciale a Mattarella: ecco la dedica del pilota Ducati

    ROMA – Un’occasione speciale, quella vissuta da Francesco “Pecco” Bagnaia, per un’emozione speciale. Il campione del mondo con la Ducati, infatti, è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si è congratulato con lui per la conquista del titolo in MotoGP, a 50 anni di distanza dall’ultimo italiano a riuscirci con una moto italiana, Giacomo Agostini. Il pilota piemontese ha consegnato un caso al capo dello Stato con una dedica speciale: “Per il Presidente Mattarella con enorme orgoglio. Grazie!”, il messaggio di Bagnaia per Mattarella.

    I numeri di Bagnaia

    Un’annata da record quella vissuta da Bagnaia che riporta il titolo alla Ducati in classe regina quindici anni dopo la vittoria di Casey Stoner nel 2007. La scuderia di Borgo Panigale ha messo a segno una strepitosa tripletta vincendo anche Mondiale Costruttori e quello Team. Titolo in MotoGp che mancava invece in Italia dall’acuto del 2009 di Valentino Rossi, che proprio nell’ultima gara della stagione, quella decisiva di Valencia che ha assegnato il titolo mondiale a Pecco. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia e Ducati da Mattarella: “Abbiamo portato la bandiera italiana con orgoglio”

    ROMA – Pecco Bagnaia è intervenuto durante l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il pilota Ducati è stato invitato al Quirinale dopo la vittoria del titolo di MotoGP, il primo della sua carriera in classe regina, conquistato all’ultima gara al Gran Premio di Valencia. “Insieme siamo riusciti a rendere me stesso e la moto il punto di riferimento del nostro campionato – ha detto il classe 1997 -. Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere i più competitivi e a Valencia, dopo aver coronato il mio sogno, ho portato con orgoglio la bandiera italiana. Siamo riusciti a ottenere dei risultati fantastici, aggiudicandoci una tripletta: titolo Costruttori, titolo Team e titolo Piloti. E quest’ultimo personalmente ci rende davvero orgogliosi perchè è la massima ambizione nel nostro sport e vincerlo da italiano con una moto italiana ci rende ancora più orgogliosi, considerando i 50 anni dall’ultima volta, quando fu Giacomo Agostini a vincere con la MV Agusta”.Guarda la galleryDucati a EICMA 2022: uno stand molto ricco
    Le parole di Mattarella
    Durante l’incontro è intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Se ci vediamo ancora qui è perchè ancora una volta ci sono successi sportivi. Il merito è dei campioni e mi auguro che questo continui intensamente: ci sarà sempre posto al Quirinale per sottolineare questi successi. Grazie per quello che rappresentate per l’immagine del nostro Paese – ha affermato -. Il lavoro del team è affidato poi nelle mani, nella perizia, nel talento di chi va in pista ma si arriva lì perchè vi è dietro il lavoro di tante professionalità, di tante persone. Il successo di quest’anno è poi particolarmente importante e soddisfacente perchè arriva a 50 anni dall’ultima vittoria di un italiano su una moto italiana”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini: “Nel 2017 ho pensato al ritiro. Un sogno? Le moto, magari in futuro sarà altro…”

    ROMA –  Il 2022, per Enea Bastiani, è stato un anno magico: terzo posto nel mondiale piloti MotoGP e approdo alla Ducati ufficiale con cui correrà nel 2023 affiancando il campione del mondo Francesco Pecco Bagnaia. Eppure per il giovane pilota italiano non sono state tutte rose e fiori: “Nel 2017 ho pensato di smettere di correre in moto perché non riuscivo ad essere veloce, al Mugello ho pianto: è stato il momento più brutto della mia vita. L’ultima volta che ho pianto, invece, è stata in Qatar quando ho centrato la mia prima vittoria in MotoGP. Il mio più grande risultato è stato il mondiale vinto nel 2020: è sempre stato il mio sogno, un momento indimenticabile”, le sue parole a “Esperimento 36”, il podcast firmato red Bull e condotto dall’astrofisico Luca Perri.
    Bastianini guarda al futuro
    Il futuro più prossimo, per Enea Bastianini, ha il colore rosso Ducati, quello del team ufficiale, con una moto che potrebbe permettergli di puntare al titolo mondiale in un derby tutto italiano con Bagnaia. Un’eventualità che lo stesso pilota romagnolo non esclude: “Ho sempre sognato di correre in moto, è l’unica cosa che sognavo veramente. Magari in futuro sognerò anche altro”, le sue parole. Infine una riflessione sugli inizi che lo hanno portato dove è adesso: “A tre anni mio babbo mi ha portato in officina, mi sono innamorato subito ed è lì che è nata la mia passione. Sognavo di diventare un professionista, soprattutto crescendo ho capito che sarebbe potuto diventare un lavoro. Ho iniziato le gare a 7 anni, ma la chiave di volta è stata nel 2013, con la “Rookies Cup”, trampolino di lancio per la Moto3. Nel 2015, quando ho vinto la prima gara a Misano, ho realizzato che potevo ambire a qualcosa di più. Ora mi ritrovo in MotoGP con 3 vittorie all’attivo e sono molto contento”, conclude Bastianini, desideroso di iniziare la nuova avventura in Ducati per lanciare l’assalto al titolo mondiale. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Bastianini si racconta: il possibile ritiro nel 2017 e il sogno

    ROMA – Terzo posto nel mondiale piloti MotoGP, Enea Bastianini ha vissuto la sua miglior stagione nella massima serie del motorsport a due ruote guadagnandosi anche la Ducati ufficiale con cui correrà nel 2023 affiancando il campione del mondo Francesco Pecco Bagnaia. Eppure per il giovane pilota italiano non sono state tutte rose e fiori: “Nel 2017 ho pensato di smettere di correre in moto perché non riuscivo ad essere veloce, al Mugello ho pianto: è stato il momento più brutto della mia vita. L’ultima volta che ho pianto, invece, è stata in Qatar quando ho centrato la mia prima vittoria in MotoGP. Il mio più grande risultato è stato il mondiale vinto nel 2020: è sempre stato il mio sogno, un momento indimenticabile”, le sue parole a “Esperimento 36”, il podcast firmato red Bull e condotto dall’astrofisico Luca Perri.
    L’obiettivo futuro di Bastianini
    Il futuro più prossimo, per Enea Bastianini, ha il colore rosso Ducati, quello del team ufficiale, con una moto che potrebbe permettergli di puntare al titolo mondiale in un derby tutto italiano con Bagnaia. Un’eventualità che lo stesso pilota romagnolo non esclude: “Ho sempre sognato di correre in moto, è l’unica cosa che sognavo veramente. Magari in futuro sognerò anche altro”, le sue parole. Infine una riflessione sugli inizi che lo hanno portato dove è adesso: “A tre anni mio babbo mi ha portato in officina, mi sono innamorato subito ed è lì che è nata la mia passione. Sognavo di diventare un professionista, soprattutto crescendo ho capito che sarebbe potuto diventare un lavoro. Ho iniziato le gare a 7 anni, ma la chiave di volta è stata nel 2013, con la “Rookies Cup”, trampolino di lancio per la Moto3. Nel 2015, quando ho vinto la prima gara a Misano, ho realizzato che potevo ambire a qualcosa di più. Ora mi ritrovo in MotoGP con 3 vittorie all’attivo e sono molto contento”, conclude Bastianini. LEGGI TUTTO

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    Ciabatti racconta di Valentino Rossi in Ducati: “Periodo che ha lasciato ferite”

    ROMA – Ducati è riuscita a portare una settimana fa la sua moto in cima al Mondiale Piloti di MotoGP con un italiano in sella. Il tentativo era già stato fatto nel biennio 2011-2012 con Valentino Rossi, il quale non era riuscito a lasciare il segno a Borgo Panigale. Di quel particolare periodo ha parlato Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati: “Il primo cambiamento è stato l’addio di Filippo Preziosi che ha deciso di partire dopo due anni difficili, di grande aspettativa sulla partnership Valentino/Ducati che non ha portato i risultati sperati – le sue parole ai microfoni di “Autosport” -. Questo ha lasciato molte ferite nell’organizzazione, a molti livelli”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Ciabatti
    “Quando le cose vanno storte e sei sotto pressione della stampa, dei tuoi partner e sponsor – ha proseguito parlando di quel periodo -. Questo distrugge la squadra e il gruppo. Quando sono tornato in Ducati questa era un po’ la situazione. Quindi abbiamo dovuto lasciare andare alcune persone alla fine del 2013. Fu difficile trovare persone che volessero investire sulla Ducati. E’ stato anche difficile ricostruire una certa credibilità e puoi costruirla solo con i risultati. Se guardiamo agli ultimi dieci anni non è stato facile arrivare dove siamo”. LEGGI TUTTO

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    Bagnaia, la sorella: “Ecco com'è diventato campione sulla Ducati”

    ROMA – Sembrava una stagione stregata, non all’altezza delle aspettative, soprattutto dopo l’errore a Sachsering. Quel giorno in pochi avrebbero pronosticato una rimonta di Francesco Bagnaia, che invece è riuscito a conquistare il primo titolo iridato piloti in MotoGP. Un percorso non facile come racconta la sorella Carola, al fianco del fratello durante tutto il mondiale. “Dopo il Sachsenring è stato difficile. Il distacco era grande, lui aveva commesso un errore ed era caduto in una gara importante. – ha sottolineato a Speedweek.com – Da quel momento in poi gli abbiamo detto di non pensare più al titolo, ma a divertirsi e concentrarsi, quello è stato il punto di svolta”.
    “Ha sempre detto che sarebbe diventato campione”
    La bravura nel non farsi trascinare dalle critiche nei momenti no e restare concentrato fino all’ultima curva. “Con il finale del 2021 – spiega Carola Bagnaia – si era condannato a vincere ed è stato bravo a cambiar rotta. Lui è un tipo molto testardo, ma ascolta tutti. E’ stato bravo a rimanere calmo, ma quando ha vinto il titolo l’emozione è stata grande, mai visto piangere così, una sensazione molto bella. Apprezzo molto la sua capacità di estraniarsi dai commenti negativi e restare positivo anche nei momenti difficili, andando per la sua strada perché l’ha sempre detto che sarebbe diventato campione del mondo”, LEGGI TUTTO