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    Ducati campione, Bagnaia e Bautista al mega-evento di Bologna: ospiti e data

    ROMA – Manca ormai solo una settimana alla festa organizzata dalla Ducati per celebrare il titolo di MotoGP conquistato da Pecco Bagnaia e quello di Superbike vinto da Alvaro Bautista. L’evento è in programma giovedì 15 dicembre in piazza Maggiore a Bologna. I due mondiali vinti dai piloti sono solo parte dei successi della casa emiliana in questo 2022, che l’ha vista trionfare nei campionati costruttori e team in entrambe le categorie. Tanti gli ospiti della festa Ducati, tra cui il cantante J-Ax, il dj Fresco e il chitarrista Federico Poggipollini. Non solo il mondo della musica, ma anche quello dello spettacolo: sul palco in piazza Maggiore saliranno anche il doppiatore Luca Ward e il comico Giuseppe Giacobazzi. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    L’entusiasmo di Domenicali
    “Ci piace questa idea di festeggiare i nostri campioni tutti insieme – ha detto Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati -. Siamo estremamente orgogliosi di quello che abbiamo fatto è un risultato in azienda ma anche di sistema”. Entusiasta anche Matteo Lepore, sindaco di Bologna: “Questa è una grande occasione per festeggiare la Ducati e i campioni che hanno vinto questi due titoli” – le sue parole. LEGGI TUTTO

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    La nuova vita di Dovizioso dopo la MotoGP

    ROMA – Andrea Dovizioso non abbandona il mondo delle due ruote dopo la MotoGP. A pochi mesi dal suo addio alla classe regina dopo una deludente stagione con il team RNF, il forlivese si è aggiudicato la gestione del Crossodromo Monte Coralli di Faenza, in un progetto che vede anche la partecipazione del comune e della Federazione Motociclistica Italiana.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Il progetto
    Il progetto è quello di creare un impianto polivalente e un centro tecnico federale per la motocross. La creazione del complesso sarà finanziata anche dal PNRR, il Piano Nazionale Ripresa Resilienza. L’obiettivo è quello di rendere il centro un posto adibito alla formazione e all’allenamento di piloti, tecnici e altre persone impegnate all’interno del mondo della motocross. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Jarvis: “Otto moto sono un peso per Ducati”

    ROMA – Lin Jarvis ha parlato della possibilità di reintrodurre un team satellite della Yamaha dopo aver perso RNF a vantaggio di Aprilia. Il managing director della casa di Iwata ha sottolineato la differenza numerica con Ducati: “Stiamo già guardando a potenziali team satellite, abbiamo l’intenzione di tornare con un altra squadra il prima possibile – ha detto ai microfoni di “Crash.net” -. L’anno prossimo sicuramente non sarà in vantaggio avere in pista solo due moto. In Ducati raccolgono molti dati: non solo hanno otto moto in pista, ma anche cinque o sei piloti eccezionali. Tutta questa disponibilità di dati sicuramente è un vantaggio”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Jarvis
    L’obiettivo, però, non è quello di arrivare ai numeri della Ducati: “Non vogliamo avere otto moto anche noi perché è anche un peso. È un vantaggio, ma è anche un peso continuare a supportare otto moto. Quindi la nostra valutazione è che quattro è davvero il numero ottimale ed è un peccato che l’anno prossimo non avremo quattro moto. Ma speriamo che in futuro, appena possibile, torneremo con un team satellite”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Jarvis sulla Ducati: “Otto moto sono un peso”

    ROMA – “Stiamo già guardando a potenziali team satellite, abbiamo l’intenzione di tornare con un altra squadra il prima possibile”. Lin Jarvis ha parlato così ai microfoni di “Crash.net” della possibilità di reintrodurre un team satellite della Yamaha dopo aver perso RNF a vantaggio di Aprilia. Il managing director della casa di Iwata ha sottolineato la differenza numerica con Ducati: “L’anno prossimo sicuramente non sarà in vantaggio avere in pista solo due moto. In Ducati raccolgono molti dati: non solo hanno otto moto in pista, ma anche cinque o sei piloti eccezionali. Tutta questa disponibilità di dati sicuramente è un vantaggio”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sulla Ducati
    L’obiettivo, però, non è quello di arrivare ai numeri della Ducati: “Non vogliamo avere otto moto anche noi perché è anche un peso. È un vantaggio, ma è anche un peso continuare a supportare otto moto. Quindi la nostra valutazione è che quattro è davvero il numero ottimale ed è un peccato che l’anno prossimo non avremo quattro moto. Ma speriamo che in futuro, appena possibile, torneremo con un team satellite”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo bacchetta Yamaha: “Siamo rimasti al 2019”

    ROMA – “Quando guardi quanto sono migliorati gli altri sul giro dal 2019 ad oggi è frustrante. Gli altri sono migliorati enormemente, noi siamo rimasti ai livelli del 2019 o peggio, e ovviamente questo ha avuto un impatto sulle nostre possibilità di vincere il Mondiale”. Fabio Quartararo ha parlato così ai microfoni di “Speedweek” della deludente stagione appena conclusa in MotoGP. Il francese, nettamente al comando a metà 2022, ha subito un’incredibile rimonta da parte della Ducati di Pecco Bagnaia, chiudendo in seconda posizione la classifica piloti. Da parte del campione 2021 sono arrivate, fin da inizio anno, pesanti critiche all’operato della sua Yamaha per lo sviluppo della moto.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Stagione frustrante
    “Né i piloti del team clienti né il mio compagno di squadra erano competitivi, quindi non avevo riferimenti se non me stesso – ha affermato Quartararo -. Dovevo presumere che il limite della moto fosse quello che avevo raggiunto. E’ stato molto frustrante per me, perché ho dato il 100% ed eravamo così indietro. Ci sono stati momenti in cui è stato molto difficile per me affrontare la realtà. Non tanto per i risultati, quanto per me stesso: sono salito in moto con molto meno entusiasmo rispetto agli anni scorsi. Quest’anno in diverse gare sono sceso in pista senza divertirmi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Fujii spiega il perché dell'addio della Suzuki

    ROMA – La stagione 2023 non vedrà ai nastri di partenza del motomondiale la Suzuki. Un annuncio arrivato ormai oltre sette mesi fa e che ha una motivazione totalmente economica, come spiega anche Nobuo Fujii, responsabile marketing del team, che ha parlato di urgenze di mercato. “Uno dei motivi principali è stato reinvestire nella carbon neutrality. In questo momento – ha sottolineato a Motorcyclenews.com – la Suzuki sta vagliando varie opzioni, a seconda dalla cilindrata del motore”.
    “Periodo in MotoGP importante”
    L’ultimo addio del team giapponese era datato 2011, con rientro in MotoGP nel 2015. Un progetto che è ripartito alla grande come testimoniano le ultime vittorie di Alex Rins, per un addio che ha colpito molti tifosi. Tuttavia quest’ultima esperienza in MotoGP, negli ultimi otto anni, è stata fondamentale secondo Fujii. “Questo periodo ci ha permesso di assimilare nuove tecnologie da poter utilizzare nel corso degli anni, con gli ingegneri che lavoreranno ora nelle nostre aree di produzione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Suzuki spiega i motivi dell'addio

    ROMA – Sono passati ormai circa sette mesi da quando, agli inizi del mese di maggio, la Suzuki ha annunciato il suo addio alla MotoGP a partire dalla stagione 2023. Una decisione che ha una natura prettamente economica, come spiega anche Nobuo Fujii, responsabile marketing del team, che ha parlato di urgenze di mercato. “Uno dei motivi principali è stato reinvestire nella carbon neutrality. In questo momento – afferma a Motorcyclenews.com – la Suzuki sta vagliando varie opzioni, a seconda dalla cilindrata del motore”.
    “Importante assimilare nuove tecnologie”
    Non la prima volta che la Suzuki annuncia il suo addio, l’ultimo avvenne a sorpresa nel 2011 con rientro poi nel 2015.  A sostegno della bontà del progetto, che ha lasciato tanti tifosi sgomenti, le ultime vittorie di Alex Rins. Un’esperienza questa in MotoGP, negli ultimi otto anni, fondamentale secondo Fujii. “Questo periodo ci ha permesso di assimilare nuove tecnologie da poter utilizzare nel corso degli anni, con gli ingegneri che lavoreranno ora nelle nostre aree di produzione”. LEGGI TUTTO