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    MotoGP, Viegas: “Dal 2024 il team VR46 potrebbe passare in Yamaha”

    ROMA –  Paolo Ciabatti lo aveva evidenziato pochi giorni fa ai microfoni di “Speedweek”, evidenziando la supremazia numerica delle Ducati nella griglia di MotoGP: “In una ottica di medio-lungo termine, non è una soluzione ideale avere quattro team”. Il dato non è passato inosservato a Jorge Viegas, rieletto presidente della Federazione Internazionale del Motociclismo a Rimini, il quale ha spiegato che in un prossimo futuro il numero di moto della casa emiliane potrebbe scendere.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Viegas
    Sarebbe il team VR46, che ha esordito in MotoGP nel 2022, a lasciare Ducati. “Non vedo bene questa situazione, ma credo che sarà solo per il 2023 – ha detto Viegas ai microfoni di Rai Sport -. Nel 2024 il team di Valentino Rossi potrebbe passare da Ducati a Yamaha. Per ora è un’idea e non c’è nulla di confermato, ma sto dando una notizia, ovvero che avremo sei Ducati e quattro Yamaha”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, l'indiscrezione sul team di Valentino Rossi: “Dal 2024 con Yamaha”

    ROMA – “In una ottica di medio-lungo termine, non è una soluzione ideale avere quattro team”. Paolo Ciabatti aveva parlato così pochi giorni fa ai microfoni di “Speedweek”, evidenziando la supremazia numerica delle Ducati nella griglia di MotoGP. Un dato che non è passato inosservato a Jorge Viegas, rieletto presidente della Federazione Internazionale del Motociclismo a Rimini, il quale ha spiegato che in un prossimo futuro il numero di moto della casa emiliane potrebbe scendere.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    VR46 verso Yamaha
    Sarebbe il team VR46, che ha esordito in MotoGP nel 2022, a lasciare Ducati. “Non vedo bene questa situazione, ma credo che sarà solo per il 2023 – ha detto Viegas ai microfoni di Rai Sport -. Nel 2024 il team di Valentino Rossi potrebbe passare da Ducati a Yamaha. Per ora è un’idea e non c’è nulla di confermato, ma sto dando una notizia, ovvero che avremo sei Ducati e quattro Yamaha”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Le moto contano sempre di più, stiamo diventando come la F1”

    ROMA – Il 2022 è stato un anno piuttosto duro per Marc Marquez in MotoGP. Alle tante difficoltà personali, dovute da problemi fisici che si trascinano da anni, si sono aggiunte quelle di una Honda che, in classe regina, ha perso su tutti i fronti con le scuderie rivali. In un’intervista ai microfoni di “Autosport”, il numero 93 ha sottolineato come la differenza di qualità tra le moto sia ogni anno più determinante nei risultati in pista: “Con il passare degli anni, mi sembra che la moto stia diventando più importante del pilota. Il pilota è ancora più importante della moto, o questo è ciò che voglio credere. Ma ogni volta si dipende sempre di più da ciò che si ha, perché se non si ha una moto competitiva non si può fare nulla”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Marquez
    “Non è come la Formula 1, che è una cosa estrema, ma stiamo andando in quella direzione e dobbiamo stare attenti – ha aggiunto Marquez -. E ho già detto in alcune Safety Commission che dobbiamo fare attenzione, perché alla fine dobbiamo mantenere quest’idea che i piloti sono più importanti delle moto. Questa è una cosa, ma con le moto attuali i piloti più veloci sono quelli che sono in testa; questi sono Bastianini, Bagnaia, Quartararo, Aleix Espargaro quest’anno. Vedremo se in futuro potremo lottare con loro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, la paura di Marquez: “Stiamo diventando come la F1”

    ROMA – Marc Marquez arriva da una stagione tutt’altro che facile in MotoGP. Alle tante difficoltà personali, dovute da problemi fisici che si trascinano da anni, si sono aggiunte quelle di una Honda che, in classe regina, ha perso su tutti i fronti con le scuderie rivali. In un’intervista ai microfoni di “Autosport”, il numero 93 ha sottolineato come la differenza di qualità tra le moto sia ogni anno più determinante nei risultati in pista: “Con il passare degli anni, mi sembra che la moto stia diventando più importante del pilota. Il pilota è ancora più importante della moto, o questo è ciò che voglio credere. Ma ogni volta si dipende sempre di più da ciò che si ha, perché se non si ha una moto competitiva non si può fare nulla”.
    Lo spettro F1
    “Non è come la Formula 1, che è una cosa estrema, ma stiamo andando in quella direzione e dobbiamo stare attenti – ha aggiunto Marquez -. E ho già detto in alcune Safety Commission che dobbiamo fare attenzione, perché alla fine dobbiamo mantenere quest’idea che i piloti sono più importanti delle moto. Questa è una cosa, ma con le moto attuali i piloti più veloci sono quelli che sono in testa; questi sono Bastianini, Bagnaia, Quartararo, Aleix Espargaro quest’anno. Vedremo se in futuro potremo lottare con loro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Cecchinello: “Nonostante le difficoltà, non ci siamo mai arresi”

    ROMA – Il 2022 è stato un anno complicato in MotoGP per Honda e il team LCR. Alex Marquez, ora passato in Gresini, ha chiuso diciottesimo, mentre Takaaki Nakagami non è andato oltre il diciottesimo posto. Di questo ha parlato il boss Lucio Cecchinello ai microfoni di “GPOne”:”Nonostante le difficoltà, ho sempre cercato di prendere il toro per le corna.Non ci siamo mai arresi, abbiamo continuato a lavorare sodo e la nostra squadra era quasi sempre l’ultima a lasciare il paddock la sera.Non abbiamo mai mollato, così come i piloti Alex e Nakagami”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Cecchinello
    “Anche quando era chiaro che non avremmo potuto continuare a lavorare con Alex, non abbiamo mai saltato un incontro per cercare di migliorare almeno un decimo di secondo – ha aggiunto Cecchinello -. Ovviamente non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo e questo è stato frustrante. Perché se ottieni punti solo perché qualche altro pilota è caduto, è tutt’altro che facile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Cecchinello sul flop Honda: “Ecco come abbiamo reagito”

    ROMA – Non è stata certo una stagione facile per la Honda in MotoGP, e insieme alla casa giapponese le difficoltà sono arrivate anche al team LCR. Alex Marquez, ora passato in Gresini, ha chiuso diciottesimo, mentre Takaaki Nakagami non è andato oltre il diciottesimo posto. Di questo ha parlato il boss Lucio Cecchinello ai microfoni di “GPOne”:”Nonostante le difficoltà, ho sempre cercato di prendere il toro per le corna.Non ci siamo mai arresi, abbiamo continuato a lavorare sodo e la nostra squadra era quasi sempre l’ultima a lasciare il paddock la sera.Non abbiamo mai mollato, così come i piloti Alex e Nakagami”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Risultati sotto le aspettative
    “Anche quando era chiaro che non avremmo potuto continuare a lavorare con Alex, non abbiamo mai saltato un incontro per cercare di migliorare almeno un decimo di secondo – ha aggiunto Cecchinello -. Ovviamente non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo e questo è stato frustrante. Perché se ottieni punti solo perché qualche altro pilota è caduto, è tutt’altro che facile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo: “Mi sono sentito lasciato solo da Yamaha”

    ROMA – La complicata stagione di Fabio Quartararo in MotoGP ha complicato anche il suo rapporto con la Yamaha. Già a inizio Mondiale, il francese aveva criticato spesso il lavoro del suo team e il ritardo sulle altre moto. Dopo aver chiuso al secondo posto l’ultimo campionato dietro alla Ducati del campione del mondo Pecco Bagnaia, il vincitore del titolo 2021 è tornato a parlare della scuderia giapponese. “Mi sono sentito solo a lottare contro il mondo- ha detto Quartararo in un’intervista al giornalista Manuel Pecino -. In pista c’erano quattro Yamaha, ma sia il team satellite che il mio compagno (Morbidelli, ndr) hanno avuto molti problemi. Era difficile trovare il limite”. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Quartararo
    La svolta definitiva sulla lotta al titolo è arrivata nel weekend di Misano, come ha spiegato Quartararo: “L’anno scorso ero a tre secondi da Bagnaia e sono arrivato secondo. Quest’anno ho finito cinque secondi ed ero quinto. È stato molto frustrante perché ho dato il 100% e a quel punto ho capito che eravamo troppo lontani. Quest’anno ho guidato meglio dell’anno scorso, ma ci sono stati momenti difficili. Questo mi ha colpito, sono salito in moto con meno entusiasmo rispetto agli anni precedenti. Te ne accorgi inconsciamente quando non ti piace. Ho fatto molte gare in cui non mi sono divertito”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo accusa Yamaha: “Mi hanno lasciato solo”

    ROMA – “Mi sono sentito solo a lottare contro il mondo. In pista c’erano quattro Yamaha, ma sia il team satellite che il mio compagno (Morbidelli, ndr) hanno avuto molti problemi. Era difficile trovare il limite”. La complicata stagione di Fabio Quartararo in MotoGP ha complicato anche il suo rapporto con la Yamaha. Già a inizio Mondiale, il francese aveva criticato spesso il lavoro del suo team e il ritardo sulle altre moto. Dopo aver chiuso al secondo posto l’ultimo campionato dietro alla Ducati del campione del mondo Pecco Bagnaia, il vincitore del titolo 2021 è tornato a parlare della scuderia giapponese.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sul GP di Misano
    La svolta definitiva sulla lotta al titolo è arrivata nel weekend di Misano, come ha spiegato Quartararo in un’intervista al giornalista Manuel Pecino: “L’anno scorso ero a tre secondi da Bagnaia e sono arrivato secondo. Quest’anno ho finito cinque secondi ed ero quinto. È stato molto frustrante perché ho dato il 100% e a quel punto ho capito che eravamo troppo lontani. Quest’anno ho guidato meglio dell’anno scorso, ma ci sono stati momenti difficili. Questo mi ha colpito, sono salito in moto con meno entusiasmo rispetto agli anni precedenti. Te ne accorgi inconsciamente quando non ti piace. Ho fatto molte gare in cui non mi sono divertito”. LEGGI TUTTO