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    MotoGp, Dovizioso e i problemi in Ducati: “Pessimo rapporto con alcune persone”

    ROMA – Tra Andrea Dovizioso e la Ducati non è finita nel migliore dei modi. Il “Dovi” già in passato aveva criticato la Ducati per la poca trasparenza e comunicazione e nel corso dell’intervista a Motorsport Magazine ha voluto chiare la natura dei problemi che l’hanno portato all’addio. “Quando un relazione finisce è sempre un peccato perché cerco sempre di mantenere un buon rapporto con tutti – afferma al magazine tedesco – ma in questo caso è andata male. Voglio precisare che non ce l’ha con la Ducati, ma ho un pessimo rapporto con alcune persone all’interno del team. E’ diverso”.
    “Rimpianti per la carriera”
    Il rapporto tra Ducati e Dovizioso si è concluso con il quarto posto 2020 in MotoGP, per una carriera poi terminata durante la stagione 2022 non senza rimpianti. “Ho dei rimpianti per la mia carriera, decisamente. E chi sostiene il contrario è un bugiardo. Ci sono sempre cose che sarebbero potute andare meglio o affrontate diversamente. Ma sono complessivamente soddisfatto della mia carriera e della mia vita – sottolinea il pilota romagnolo – perché negli anni ho incontrato tante persone con grande rispetto nei miei confronti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso a muso duro: “Ducati? Ecco perché è finita male”

    ROMA – I problemi tra Andrea Dovizioso e alcuni esponenti Ducati non sono cosa nuova. Il “Dovi” già in passato aveva criticato la Ducati per la poca trasparenza e comunicazione e nel corso dell’intervista a Motorsport Magazine ha rincarato la dose. “Quando un relazione finisce è sempre un peccato perché cerco sempre di mantenere un buon rapporto con tutti – spiega al magazine tedesco – ma in questo caso è andata male. Voglio precisare che non ce l’ha con la Ducati, ma ho un pessimo rapporto con alcune persone all’interno del team. E’ diverso”.
    “Ho dei rimpianti”
    Un rapporto finito dopo il quarto posto iridato nel 2020, per una carriera finita durante questa stagione per Dovizioso, non senza rimpianti. “Ho dei rimpianti per la mia carriera, decisamente. E chi sostiene il contrario è un bugiardo. Ci sono sempre cose che sarebbero potute andare meglio o affrontate diversamente. Ma sono complessivamente soddisfatto della mia carriera e della mia vita – conclude il pilota romagnolo – perché negli anni ho incontrato tante persone con grande rispetto nei miei confronti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Aprilia, Rivola spavaldo: “Oliveira, Vinales e Espargarò tutti da titolo”

    ROMA – “Personalmente considero Miguel Oliveira come uno dei piloti che possono lottare per il titolo, al pari di Aleix Espargaró e Maverick Vinales. Penso che in un mondo ideale, dovrebbe continuare con noi nel team factory dopo RNF”. Massimo Rivola ha parlato così in vista del Mondiale 2023 di MotoGP, dove Aprilia schiererà per la prima volta quattro moto dopo aver accolto sotto la sua ala il team RNF di Razlan Razali. L’amministratore delegato della casa italiana ha mostrato di non guardare solo a Espargaro e Vinales, ma anche a chi, per ora, correrà con la squadra satellite.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Su Oliveira e Fernandez
    “Se Miguel è più veloce con un telaio che non piace ad Aleix e Maverick, proveremo. Pertanto, porterà informazioni diverse – ha aggiunto Rivola al canale Youtube di Manuel Pecino, parlando poi anche di Raul Fernandez -.Non credo che abbia mostrato il suo talento alla KTM per una serie di motivi. Penso che la nostra moto possa adattarsi meglio a lui per via del suo stile”. LEGGI TUTTO

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    Valentino Rossi secondo Forcada: “In MotoGP stratega totale, distruggeva tutti”

    ROMA – La carriera di Ramon Forcada in MotoGP è terminata pochi mesi fa. Lo storico capotecnico ha lasciato insieme ad Andrea Dovizioso, ritiratosi dalla classe regina dopo Misano 2022. Nel lungo trascorso all’interno del paddock, sono tanti i big incontrati da Forcada, che in un’intervista al canale youtube di Manuel Pecino ha raccontato anche di Valentino Rossi: “Valentino era un esperto di guerra psicologica, finché non ha trovato piloti più furbi di lui. Valentino è stato lo stratega numero uno e abbiamo visto quanti ne ha distrutti mentalmente durante la sua carriera”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Su Stoner
    “Il più veloce di tutti è stato Casey Stoner – ha aggiunto Forcada -. Faceva segnare i tempi migliori al terzo giro su circuiti che non conosceva. Alcuni sono subito velocissimi perché sono già naturalmente pronti, altri che hanno bisogno di avere tutto per essere veloci. Ci sono piloti che lavorano, sanno cosa fanno e che quando tutto andrà bene arriverà il momento. E altri che riescono facilmente ad andare forte dall’inizio”: LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Forcada racconta Valentino Rossi: “Uno stratega, distruggeva mentalmente gli avversari”

    ROMA – Pochi mesi fa è terminata la lunga carriera di Ramon Forcada all’interno della MotoGP. Lo storico capotecnico ha lasciato insieme ad Andrea Dovizioso, ritiratosi dalla classe regina dopo Misano 2022. Nel lungo trascorso all’interno del paddock, sono tanti i big incontrati da Forcada, che in un’intervista al canale youtube di Manuel Pecino ha raccontato anche di Valentino Rossi: “Valentino era un esperto di guerra psicologica, finché non ha trovato piloti più furbi di lui. Valentino è stato lo stratega numero uno e abbiamo visto quanti ne ha distrutti mentalmente durante la sua carriera”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Forcada
    “Il più veloce di tutti è stato Casey Stoner – ha aggiunto Forcada -. Faceva segnare i tempi migliori al terzo giro su circuiti che non conosceva. Alcuni sono subito velocissimi perché sono già naturalmente pronti, altri che hanno bisogno di avere tutto per essere veloci. Ci sono piloti che lavorano, sanno cosa fanno e che quando tutto andrà bene arriverà il momento. E altri che riescono facilmente ad andare forte dall’inizio”: LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Salucci: “Niente Ducati GP23 per il team VR46, ecco perché”

    ROMA –  La stagione 2023 di MotoGP vedrà il team VR46 correre senza le nuove Ducati GP23. Luca Marini e Marco Bezzecchi, in sella alle moto della scuderia sponsorizzata Mooney anche per il suo secondo anno di vita, correranno con due moto del 2022. La decisione è stata spiegata da Alessio Salucci, direttore sportivo della squadra fondata da Valentino Rossi: “Vogliamo continuità – ha detto ai microfoni di “Speedweek”. Non vogliamo ricominciare da dove eravamo all’inizio della stagione 2022. Avevamo la moto ufficiale, ma non ci capivamo molto. È difficile trovare la strada e quando ci riesci gli altri nel frattempo sono andati via”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Salucci
    “I nostri due equipaggi hanno avuto problemi a lavorare insieme nel 2022 – ha aggiunto Salucci -. Perché oggi le differenze in MotoGP sono minime, ma comunque significative. Quindi sono piccole, ma non così piccole. I due capitecnici potranno lavorare meglio insieme la prossima stagione. Dietro c’è sempre un processo decisionale. Non è un segreto che anche l’aspetto finanziario sia un fattore importante oggi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, il team di Valentino Rossi senza la nuova Ducati: il motivo

    ROMA – Il team VR46 non utilizzerà le Ducati GP23 nel Mondiale 2023 di MotoGP. Luca Marini e Marco Bezzecchi, in sella alle moto della scuderia sponsorizzata Mooney anche per il suo secondo anno di vita, correranno con due moto del 2022. La decisione è stata spiegata da Alessio Salucci, direttore sportivo della squadra fondata da Valentino Rossi: “Vogliamo continuità – ha detto ai microfoni di “Speedweek”. Non vogliamo ricominciare da dove eravamo all’inizio della stagione 2022. Avevamo la moto ufficiale, ma non ci capivamo molto. È difficile trovare la strada e quando ci riesci gli altri nel frattempo sono andati via”.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La decisione
    “I nostri due equipaggi hanno avuto problemi a lavorare insieme nel 2022 – ha aggiunto Salucci -. Perché oggi le differenze in MotoGP sono minime, ma comunque significative. Quindi sono piccole, ma non così piccole. I due capitecnici potranno lavorare meglio insieme la prossima stagione. Dietro c’è sempre un processo decisionale. Non è un segreto che anche l’aspetto finanziario sia un fattore importante oggi”. LEGGI TUTTO

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    Ezpeleta sul boom della F1: “Questo aumento della popolarità può aiutare anche noi”

    ROMA – Seguire la scia dell’aumento di popolarità in F1. Questo è l’obiettivo prima del capo della MotoGP, Carmelo Ezpeleta. che ha spiegato come l’ascesa del mondo a quattro ruote sia fondamentale anche il motomondiale. “Si va a ondate. C’è stato un momento che la F1 è stata in difficoltà e noi eravamo il ‘meglio del meglio’. A livello di spettacolo, la F1 è il numero uno degli sport motoristici – ha affermato in un’intervista a Motorsport.es – e il nostro obbligo è quello di guadagnare popolarità, ma senza che la F1 sia il riferimento, ma sicuramente questa popolarità ci aiuta molto. È vero che ultimamente sono cresciuti molto, e non credo che ciò sia dovuto esclusivamente a Drive to Survive, anche se ha chiaramente contribuito”.
    Le Sprint del sabato
    L’introduzione delle Gare Sprint in MotoGp, in programma ogni weekend nella giornata di sabato, sono senza dubbio la novità più rilevante in vista della stagione 2023. “Fin dal primo momento abbiamo avuto chiaro che per dare un impulso all’attività del sabato, bisogna standardizzarlo per tutte le gare. Inoltre, questo nuovo formato ha un altro effetto sulla domenica. Con la scomparsa dei warm-up di Moto2 e Moto3 e la riduzione del warm-up della MotoGP, si apre una finestra in cui si possono svolgere più attività promozionali con i piloti. Un’iniziativa questa – spiega in conclusione Ezpeleta – accolta con grande entusiasmo da promoter e operatori locali”. LEGGI TUTTO