More stories

  • in

    Moto3, incidente Austin: Deniz Oncu sospeso per due gare

    ROMA – Deniz Oncu è stato sospeso per due gare di Moto3 dopo il bruttissimo incidente di Austin. Il pilota turco si è infatti reso autore di una paurosa manovra durante la gara del Gran Premio delle Americhe, causando la caduta di Andrea Migno, Jeremy Alcoba e Pedro Acosta. I tre, nonostante le cadute a velocità altissime (erano in rettilineo) sono rimasti illesi. E’ scattata però la sanzione per il classe 2003 della KTM che non ci sarà nel Gran Premio del Made in Italy a Misano e nella seconda tappa stagionale a Portimao.
    L’incidente
    All’ultimo giro della gara di Austin, Oncu si è spostato di colpo a sinistra sul rettilineo, venendo a contatto con con l’anteriore di Alcoba. Quest’ultimo, cadendo, è venuto poi a contatto con Migno, mentre successivamente è arrivato anche Acosta. I tre sono hanno miracolosamente terminato il volo senza grosse conseguenze, ma il gesto compiuto da Oncu rimane ugualmente inaccettabile e pericolosissimo. LEGGI TUTTO

  • in

    Moto3, Pedro Acosta: “I piloti sono i pagliacci del circo”

    ROMA – Pedro Acosta continua a far parlare di sé, non solo per le proprie vittorie in pista. Il fenomeno spagnolo, solamente diciassettenne, è al comando del Mondiale di Moto3 e in questi pochi mesi nel paddock ha spesso mostrato di avere un carattere alquanto istintivo: “Questo alla fine è uno spettacolo – spiega sul motomondiale -, un circo e i piloti sono i pagliacci della macchina da presa. Le cose ti arrivano da una parte, dall’altra… Ma ehi, mi piace sentire cosa dice la gente di me. Soprattutto gli ‘haters’. Mi sento come se avessi un fan club tutto per me, guardando quello che faccio 24 ore su 24. Li ascolto solo. Tutti possono sempre dirti cose buone, ma avere un fan club per te solo 24 ore a guardare quello che fai e quello che dici è incredibile”.
    Le parole di Acosta
    Sempre nell’ultima intervista rilasciata a ElConfidencial, Acosta si è detto piuttosto selettivo: “La verità è che le persone che mi piacciono sono davvero poche – ammette -. Siamo giovani, è vero, ma siamo in un mondiale. So che ci sono persone che pensano ‘wow, questo ragazzo di 17 anni ha bisogno di aiuto psicologico, siamo cattivi, giusto?’ Ma la verità è che non credo negli psicologi. Neanche io presto molta attenzione alle persone. Ci sono pochissime persone che mi piacciono, e alla fine penso che non sia necessario che una persona ti dica ‘non ascoltare questo, non ascoltare l’altro’, penso che siamo al Mondiale, e dobbiamo sapere cosa è meglio o peggio per noi stessi”. LEGGI TUTTO