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    Moto3, Acosta: “Ho pianto per tutto l'ultimo giro”

    ROMA – “Ho pianto per tutto l’ultimo giro, non riuscivo a pensare a niente. Avevo perso la possibilità di arrivare nel Mondiale. Ma in seguito Aki Ajo e Red Bull mi hanno dato non solo un team, ma una famiglia. Senza la squadra non sarei nessuno”. Pedro Acosta, in una conferenza stampa organizzata dopo la vittoria del titolo di Moto3, ha parlato delle tante emozioni dopo aver conquistato il successo nella sua stagione d’esordio nel Motomondiale. Il classe 2004 ha stupito tutti fin dalle prime tappe, andando a prendersi subito il primo posto e non mollandolo più.
    Le parole di Acosta
    “Tanta gente parlava di me, e dopo la pausa estiva non è stato semplice riuscire a lottare come prima – ha aggiunto Acosta -. Abbiamo iniziato quindi a pensare di più ai punti, rischiando meno. Da Misano a Portimao abbiamo cambiato qualcosa e siamo tornati nuovamente competitivi, soprattutto in frenata. Alcune volte ho avuto mal di schiena. Questi centimetri in più certo non mi hanno aiutato, anche perché sono sempre ugualmente magro. Sono fiero di aver lottato con questi ragazzi, ho imparato davvero tanto”. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Alcoba sull'incidente di Austin: “Me la sono fatta addosso”

    ROMA – “Invece di passarmi tranquillamente con la scia, perché era più veloce, mi ha superato e mentre lo faceva è venuto verso di me con la moto inclinata. Non solo mi ha superato e mi ha stretto, mi ha anche quasi toccato con il ginocchio, per così dire. È impossibile immaginare quello che ha fatto”. Jeremy Alcoba, intervistato dal sito spagnolo “As”, ha ripercorso gli attimi del pauroso incidente all’ultimo giro del Gran Premio delle Americhe, quindicesimo appuntamento stagionale della Moto3. Il classe 2001 spagnolo ha provato a spiegare la paura provata dopo il contatto con Deniz Oncu, autore di una manovra che sarebbe potuta costare la vita a più di un pilota.
    La paura di Alcoba
    “La mia paura non era di cadere ad alta velocità, perché siamo ben protetti, ma avevo paura per tutte le persone che arrivavano dietro di me – ha aggiunto Alcoba -. Mentre rotolavo cercavo di guardare indietro per vederli arrivare, perché era un punto abbastanza critico. Me la sono fatta addosso. Con tutto quello che sta succedendo ultimamente, mi sono spaventato a morte LEGGI TUTTO

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    Moto3, Alcoba: “Ad Austin mi sono spaventato a morte”

    ROMA – Jeremy Alcoba, ai microfoni del portale del quotidiano spagnolo “As”, ha ricordato gli attimi del pauroso incidente all’ultimo giro del Gran Premio delle Americhe, quindicesimo appuntamento stagionale della Moto3. Il classe 2001 spagnolo ha provato a spiegare la paura provata dopo il contatto con Deniz Oncu, autore di una manovra che sarebbe potuta costare la vita a più di un pilota: “Invece di passarmi tranquillamente con la scia, perché era più veloce, mi ha superato e mentre lo faceva è venuto verso di me con la moto inclinata. Non solo mi ha superato e mi ha stretto, mi ha anche quasi toccato con il ginocchio, per così dire. È impossibile immaginare quello che ha fatto”. 
    Lo spavento di Alcoba
    “La mia paura non era di cadere ad alta velocità, perché siamo ben protetti, ma avevo paura per tutte le persone che arrivavano dietro di me – ha aggiunto Alcoba -. Mentre rotolavo cercavo di guardare indietro per vederli arrivare, perché era un punto abbastanza critico. Me la sono fatta addosso. Con tutto quello che sta succedendo ultimamente, mi sono spaventato a morte”. LEGGI TUTTO

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    Moto3: Oncu sospeso per due gare dopo l'incidente di Austin

    ROMA – Deniz Oncu salterà le prossime due tappe del Mondiale 2021 di Moto3. Il pilota turco si è infatti reso autore di una paurosa manovra durante la gara del Gran Premio delle Americhe, causando la caduta di Andrea Migno, Jeremy Alcoba e Pedro Acosta. I tre, nonostante le cadute a velocità altissime (erano in rettilineo) sono rimasti illesi. E’ scattata però la sanzione per il classe 2003 della KTM che non ci sarà nel Gran Premio del Made in Italy a Misano e nella seconda tappa stagionale a Portimao.
    L’incidente
    All’ultimo giro della gara di Austin, Oncu si è spostato di colpo a sinistra sul rettilineo, venendo a contatto con con l’anteriore di Alcoba. Quest’ultimo, cadendo, è venuto poi a contatto con Migno, mentre successivamente è arrivato anche Acosta. I tre sono hanno miracolosamente terminato il volo senza grosse conseguenze, ma il gesto compiuto da Oncu rimane ugualmente inaccettabile e pericolosissimo. LEGGI TUTTO

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    Moto3, incidente Austin: Deniz Oncu sospeso per due gare

    ROMA – Deniz Oncu è stato sospeso per due gare di Moto3 dopo il bruttissimo incidente di Austin. Il pilota turco si è infatti reso autore di una paurosa manovra durante la gara del Gran Premio delle Americhe, causando la caduta di Andrea Migno, Jeremy Alcoba e Pedro Acosta. I tre, nonostante le cadute a velocità altissime (erano in rettilineo) sono rimasti illesi. E’ scattata però la sanzione per il classe 2003 della KTM che non ci sarà nel Gran Premio del Made in Italy a Misano e nella seconda tappa stagionale a Portimao.
    L’incidente
    All’ultimo giro della gara di Austin, Oncu si è spostato di colpo a sinistra sul rettilineo, venendo a contatto con con l’anteriore di Alcoba. Quest’ultimo, cadendo, è venuto poi a contatto con Migno, mentre successivamente è arrivato anche Acosta. I tre sono hanno miracolosamente terminato il volo senza grosse conseguenze, ma il gesto compiuto da Oncu rimane ugualmente inaccettabile e pericolosissimo. LEGGI TUTTO

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    Moto3, Pedro Acosta: “I piloti sono i pagliacci del circo”

    ROMA – Pedro Acosta continua a far parlare di sé, non solo per le proprie vittorie in pista. Il fenomeno spagnolo, solamente diciassettenne, è al comando del Mondiale di Moto3 e in questi pochi mesi nel paddock ha spesso mostrato di avere un carattere alquanto istintivo: “Questo alla fine è uno spettacolo – spiega sul motomondiale -, un circo e i piloti sono i pagliacci della macchina da presa. Le cose ti arrivano da una parte, dall’altra… Ma ehi, mi piace sentire cosa dice la gente di me. Soprattutto gli ‘haters’. Mi sento come se avessi un fan club tutto per me, guardando quello che faccio 24 ore su 24. Li ascolto solo. Tutti possono sempre dirti cose buone, ma avere un fan club per te solo 24 ore a guardare quello che fai e quello che dici è incredibile”.
    Le parole di Acosta
    Sempre nell’ultima intervista rilasciata a ElConfidencial, Acosta si è detto piuttosto selettivo: “La verità è che le persone che mi piacciono sono davvero poche – ammette -. Siamo giovani, è vero, ma siamo in un mondiale. So che ci sono persone che pensano ‘wow, questo ragazzo di 17 anni ha bisogno di aiuto psicologico, siamo cattivi, giusto?’ Ma la verità è che non credo negli psicologi. Neanche io presto molta attenzione alle persone. Ci sono pochissime persone che mi piacciono, e alla fine penso che non sia necessario che una persona ti dica ‘non ascoltare questo, non ascoltare l’altro’, penso che siamo al Mondiale, e dobbiamo sapere cosa è meglio o peggio per noi stessi”. LEGGI TUTTO