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    MotoGp, Morbidelli: “Prima parte di stagione? Ho dei rimpianti per il titolo”

    ROMA – “Fantastico, la miglior stagione per me in MotoGP, fin qui”. Così Franco Morbidelli commenta la prima metà della stagione del Motomondiale. “Mi sento benissimo fisicamente, mentalmente e sulla moto”, prosegue il pilota della Yamaha Petronas. “La prima metà di stagione è stata meravigliosa, ho anche trovato la prima vittoria, ma purtroppo sono stato anche sfortunato in certi episodi. Dal punto di vista del titolo ho dei rimpianti, ho raccolto dei risultati negativi ma non sono dipesi da me”.
    Difficile per Alex Marquez
    Diversa la stagione di Alex Marquez. “Prima metà difficile, quando sei un rookie devi imparare molto. È stata una stagione complicata perché breve. Non c’è molto tempo per imparare, ma il bello è che abbiamo finito questa prima parte con buone sensazioni. Nell’ultima gara abbiamo dimostrato di avere del potenziale, quindi siamo molto positivi per questo seconda parte”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “La mia mentalità non cambierà”

    CERVERA – “Sto abbastanza bene sia moralmente sia fisicamente. Non so neanche io quando potrò tornare in pista, se fosse per me tornerei già domani, ma non succederà. Penso che tornerò più presto che tardi”. Marc Marquez analizza il processo di guarigione a pochi giorni dal Gran Premio di Francia a Le Mans.
    Mentalità intatta
    Questo Mondiale il fenomeno di Cervera se lo immaginava molto diverso e invece è ancora impegnato nella riabilitazione del braccio destro dopo le due operazioni al braccio destro subìte ad inizio stazione. Grazie alla Honda, Marquez ha interagito con i fan che gli hanno posto alcune domande.
    Ovviamente l’argomento principale rimane quando lo spagnolo potrà essere nuovamente in pista anche se: “La mia mentalità è la stessa: tornare il prima possibile, andare al limite, provare a forzare il braccio rispettando sempre i tempi che dicono i dottori” ha precisato l’otto volte campione del mondo. Un mood che il numero 93 della Honda non intende modificare: “Manterrò la stessa mentalità anche quando tornerò alla guida della moto: punterò ad attaccare. Per tornare alla guida devo raggiungere una buona condizione fisica. Il braccio dev’essere all’80 o al 90%”.
    Un mondiale senza padrone che lascia un po’ di rammarico nel pilota spagnolo: “Stando a casa mi viene una certa ansia e rabbia, ma è quello che ora c’è da fare. Inoltre i principali rivali stanno commettendo errori, non ottengono molti punti, questo mi dà molta voglia di tornare” ha concluso Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez punta il rientro: altro post social in palestra

    ROMA – Prosegue il percorso di recupero di Marc Marquez. Il pilota spagnolo, grande assente di questa stagione di MotoGp, sta portando avanti una preparazione graduale, fatta di corsa e di pedalate in bicicletta. È stata una domenica dedicata al recupero, dopo l’incidente subito nella prima gara di questa annata, a Jerez de la Frontera, come testimoniato dallo stesso pilota della Honda attraverso il suo profilo ufficiale Instagram. Nell’immagine pubblicata lo vediamo impegnato con gli esercizi e un messaggio emblematico: “Sunday? Non stop”, ovvero “Domenica? Nessun riposo”. Al momento non ci sono ancora date certe sul suo rientro, ma lui scalpita e ha evidentemente già iniziato il conto alla rovescia nella sua testa. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, il papà di Jorge Lorenzo: “Valentino Rossi è il più aggressivo in pista”

    ROMA – “Valentino Rossi è il pilota più aggressivo in pista e scorretto fuori dalla pista”. Lo definisce così Chico Lorenzo, padre di Jorge, attraverso il suo canale YouTube, evidenziando alcuni casi dove il Dottore è stato protagonista. “Gibernau è stato il primo a subire il suo gioco scorretto in pista. Lo ha portato fuori pista e ha continuato a disturbarlo sul podio. Con Biaggi si è quasi alle mani. Rossi ha sempre applicato la stessa strategia. A Laguna Seca supera Casey Stoner al Cavatappi, poi continua a disturbarlo finché Casey perde la testa e si ritrova a terra”. Un altro episodio ricordato dal padre dell’ex campione spagnolo di MotoGP è stato quello relativo alla festa sul podio nel Gran Premio in Malesia nel 2006: “Con Dani Pedrosa infortunato al ginocchio, Rossi è salito sul podio con una sedia. Lo ha fatto per prendere in giro il pilota iberico”. Una versione che il Dottore ha sempre smentito”. “Ha attaccato anche John Hopkins che, durante una caduta, si è rotto i denti e Rossi lo ha preso in giro mancadogli di rispetto. Quando Lorenzo è diventato il suo più grande rivale, ha provato tutti i tipi di strategie ma senza successo. A favore di Valentino Rossi, va detto che dal 23 ottobre 2011 (il giorno dell’incidente di Simoncelli ndr) il suo atteggiamento è cambiato, forse perché ha capito che è uno sport dove si può perdere la vita”, ha concluso il padre di Jorge Lorenzo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso: “Dietro ogni buon risultato c'è una lunga storia”

    ROMA – Andrea Dovizioso si è dovuto inchinare solo a un avversario negli ultimi tre anni, il campione Marc Marquez. Quest’anno, l’italiano, che lascerà il team ufficiale Ducati alla fine di questa stagione, ha più di un avversario poiché il principale rivale dal campo Repsol Honda è infortunato. La speranza del 34enne di raggiungere il grande obiettivo del titolo nella classe regina quest’anno è molto grande. Sono ora 24 i punti che lo separano dal leader Fabio Quartararo. Tuttavia, è sicuro che ci sia ancora speranza nella lotta per il titolo mondiale. Nell’ultima edizione del podcast di MotoGP.com “Last On The Brakes”, infatti, “Dovi” parla degli sforzi che lo hanno reso uno dei favoriti: “Un risultato non arriva mai solo per un solo motivo, soprattutto a questi livelli. Ci vuole molto impegno da parte di tutti, molte cose devono andare bene”. “C’è una lunga storia dietro ogni buon risultato”, sottolinea il campione del mondo 125 cc nel 2004. Lui stesso ha completato un corso di una settimana con la sua ragazza nel 2016, per capire meglio persone e situazioni. “È insolito per un pilota della MotoGP fare qualcosa del genere, ma per me è stata un’esperienza molto bella che mi ha aiutato a capire molte cose su persone diverse. Mi ha aiutato a gestire tutte le situazioni della mia vita privata e professionale con un approccio completamente diverso”, spiega. “Mi ha aiutato a fare un passo avanti, quindi siamo diventati sempre più forti perché la moto andava sempre meglio”, dice Dovizioso, chee sottolinea: “Quando tutto è al limite, le piccole cose possono fare una grande differenza. Anche la mia fiducia è migliorata e questo è stato sufficiente per ottenere vittorie”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Il posto di Valentino Rossi non lo può prendere nessuno”

    ROMA – “Sono rimasto piuttosto sorpreso perché abbiamo fatto tutto abbastanza velocemente all’inizio dell’anno. Sono davvero felice che la Yamaha abbia puntato su di me per i prossimi due anni. Farà strano avere la moto di Vale: non il posto, la moto. Non posso sostituirlo perché Valentino è Valentino. Ha fatto la storia con la Yamaha. Penso che abbiamo passato quasi 10 anni insieme. Quindi per me il posto di Rossi non lo può prendere nessuno: io prendo solo la sua moto, il suo posto sarà lì per sempre”. Così Fabio Quartararo, in un’intervista rilasciata ad Autosport.com, dice la sua riguardo il cambio di selle che lo vedrà protagonista con il Dottore. Nel 2021 l’attuale leader Mondiale di MotoGp sarà compagno di squadra di Maverick Viñales in Yamaha mentre Valentino Rossi condividerà il box Petronas con l’allievo della VR46 Academy e amico Franco Morbidelli.
    Marc Marquez e Valentino Rossi
    “Valentino è stato un esempio per me quando ero bambino”, continua Quartararo in un’intervista al quotidiano spagnolo Marca. “L’ho preso come modello. Da bambino guardavo le sue gare. Ricordo la prima, nel 2005, a Jerez, quando avevo sei anni. In quel momento mi sono detto che volevo diventare come lui, ovvero essere un pilota della MotoGp. È il miglior esempio e da lui ho imparato molto, come anche da Marc (Marquez ndr) con il quale ho combattuto molto. È molto forte mentalmente e questo è da imparare da un top rider. È il miglior pilota in questo momento”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Contenti di Morbidelli, maturerà insieme a Valentino Rossi “

    ROMA – “Franco non è stato molto fortunato a causa dell’esplosione di Fabio e forse, per questo, sottovalutato. Tra i due però rimane il più maturo e con più esperienza. Il suo passato alla Honda, ovviamente, ha fatto sì che l’adattamento alla Yamaha fosse un po’ più lungo”. Razlan Razali, team principal della Petronas Yamaha, appare molto soddisfatto del rendimento del suo numero 21 che, in questa stagione, ha alzato il livello della sua guida.
    Coppia interessante
    Quinto in classifica del Mondiale di MotoGP con 77 punti, 31 punti dietro il compagno di squadra e leader del campionato, Fabio Quartararo, il pilota italo-brasiliano potrebbe essere considerata molto positiva.La prima vittoria assoluta, nella classe regina, e la prima pole potrebbero far sorridere chiunque ma l’exploit di Quartararo ha messo tutto questo in ombra. Non però agli occhi del suo team: “Siamo molto felice della crescita di Franco in questo secondo anno con noi” le parole di Razali al sito specializzato Speedweek.com. “Non è stato molto fortunato quest’anno ma quando è in forma si dimostra un pilota di assoluto livello. Continua a progredire come dimostra la pole di Barcellona”.
    Questi progressi hanno portato a un rinnovo biennale e a un nuovo compagno di squadra vincitore di nove titoli mondiale: “Siamo molto felici dell’accordo biennale stretto con lui perché crediamo sarà competitivo e potrà migliorare ulteriormente con Valentino Rossi al fianco” conclude il manager malese LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Pilota ufficiale Ducati? Da sempre la mia ambizione”

    ROMA – “Ho scelto di essere un pilota Ducati ancora prima di essere Campione del Mondo Moto2 nel 2018 e loro hanno scelto me ancora prima di sapere che un giorno lo sarei diventato. Questa è stata la nostra scommessa, perché fino a quel momento ero sempre stato un pilota veloce, ma non avevo niente di concreto in tasca: Ducati ha deciso di crederci ancora prima di tutti gli altri. Non sapevamo come sarebbe andata, ma ad oggi, se dovessi tornare indietro, rifarei esattamente tutto da capo”. Si apre così un lungo post di Francesco ‘Pecco’ Bagnaia dopo l’annuncio della sua promozione a pilota ufficiale Ducati per la prossima stagione. “Il mio debutto in MotoGp è stato complicato, ma in Ducati non mi hanno mai messo in discussione – ha aggiunto – mi hanno dato tutto l’appoggio e la fiducia che servono ad un rookie e mi hanno lasciato fare esperienza nel 2019. Io li ho ascoltati, mi sono fidato di loro, insieme abbiamo imparato a conoscerci e a capirci, e adesso formiamo una grandissima squadra”. “Mi hanno insegnato un metodo di lavoro che ci ha permesso di toglierci delle belle soddisfazioni e penso che sia solo l’inizio. Oggi sono la persona più felice del mondo, per me è un sogno che si avvera – prosegue ‘Pecco’ – essere un pilota ufficiale Ducati è sempre stata la mia ambizione e ci sono riuscito insieme a tutti coloro che hanno sempre creduto in me anche quando le cose non andavano nel migliore dei modi. Un grazie speciale a Claudio Domenicali, Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi per la fiducia, al Pramac Racing Team che mi ha accolto come una famiglia e alla VR46 Riders Academy che mi ha sempre sostenuto in tutti questi anni”. LEGGI TUTTO