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    MotoGP, Quartararo: “Vado dallo psicologo”

    ROMA – Partiva da favorito dopo l’infortunio di Marc Marquez, ma Fabio Quartararo non è riuscito a completare l’obiettivo, chiudendo il campionato solo in ottava posizione. Il francese, che sostituirà una leggenda come Valentino Rossi nel team ufficiale Yamaha, vuole tornare più forte anche grazie all’aiuto di uno psicologo. “L’anno scorso – spiega Quartararo in un’intervista riportata dal quotidiano spagnolo Marca – non ne ho avuto bisogno perché andava tutto molto bene e non ho avuto problemi. Ma quest’anno, quando le cose non sono andate bene, ho iniziato a pensare che avevo bisogno di rivederlo. Penso che sarà importante lavorare sull’aspetto mentale il prossimo anno, perché potremmo avere problemi sulla moto e voglio essere davvero preparato per l’inizio del campionato”. E aggiunge: “Vedrò più spesso il mio psicologo, per imparare a gestire meglio le emozioni e tutto lo stress del weekend di gara. Devo essere meno emotivo e voglio lavorare sodo su questo aspetto. Quando nelle qualifiche della Moto2 in Argentina nel 2018 ho fatto 28° mi sono chiesto: ‘Ma cosa ci faccio qui?’ e ho deciso di andare da uno psicologo. E da lì in poi sono cambiato, è stato un momento importante della mia vita, che mi ha consentito di fare un salto in avanti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: una settimana per il futuro

    CERVERA – Entro una settimana il mondo delle due ruote conoscerà il futuro di Marc Marquez. L’otto volte iridato, infatti, si è dato come termine ultimo il prossimo 1° dicembre per decidere se sottoporsi o meno a una terza operazione al braccio destro. 

    1° dicembre
    Secondo il quotidiano spagnolo “El País”, il numero 93 della Honda ha posto come data ultima il 1° dicembre per decidere se effettuare la terza operazione al braccio destro oppure no. Questo nuovo intervento chirurgico potrebbe costare a Marquez altri sei mesi di stop. La situazione appare molto delicata visto che, dopo due operazioni, l’omero destro non si è ripreso e il campione di Cervera è stato costretto a saltare tutta la stagione 2020.
    Marquez sta sentendo vari pareri medici prima di prendere una decisione definitiva come ammesso da Héctor Martín, il suo addetto stampa: “Marc sta esaminando varie opzioni, compresa una terza operazione. In questo momento ci vuole solo tanta pazienza” le sue parole ad As.com LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Miller: “Messi a tacere i critici”

    PORTIMAO – “Lungo questo percorso durato tre anni, abbiamo chiuso alcune bocche: speriamo di poter continuare così”. Jack Miller va all’attacco di chi lo ha criticato in passato e si augura che il futuro sia luminoso, se non di più, rispetto al suo 2020.
    Lezioni a vita
    Il pilota australiano che, dopo tre stagioni con la Ducati Pramac, il prossimo anno indosserà i colori del team Factory di Borgo Panigale fa un bilancio della sua avventura dopo la miglior stagione in carriera: “Sono rimasto con questi ragazzi per tre anni ma le lezioni che mi hanno insegnato, sia dentro che fuori della pista, non le dimenticherò mai” ammette Miller.
    Il numero 43, settimo nella classifica iridata 2020, è grato al team Pramac perché lo ha aiutato non solo ad approdare alla Ducati ufficiale ma soprattutto per avergli fatto superare certe critiche piovutegli addosso: “Quando sono arrivato da Paolo e Francesco Guidotti ero una sorta di punto interrogativo. Insieme a tutta la squadra però abbiamo mostrato ad alcune persone che si sbagliavano e abbiamo chiuso un po’ di bocche lungo la strada” conclude Miller. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dovizioso vuole tornare nel 2022: “Sono aperto alle offerte”

    ROMA – Andrea Dovizioso ha voglia di tornare in MotoGp nel 2022. Probabile, visto che dalla Moto2 ci sono diversi nomi che hanno rifiutato l’ingresso nella classe regina per arrivarci nel migliore dei modi. Rifiutata l’offerta Aprilia, sembra ormai precluso il ritorno da pilota. “Ho ancora quel fuoco dentro di me. Se va bene, voglio tornare. Ci lavorerò. Ovviamente sono aperto alle offerte. Il futuro per il 2022 inizia già dopo alcune gare del prossimo anno. Vediamo se il 2021 inizia normalmente o no. Dipende se guidiamo in Europa o no. Molto è cambiato in questa stagione. Ci sono stati molti piloti e molti marchi che hanno vinto”. All’ormai ex pilota della Ducati piace e non poco il motocross. “È la mia grande passione. Voglio fare gare per hobby, questo è il mio livello. Non vedo l’ora di farlo. Non c’era situazione con una squadra per il 2021. Ora lavorerò verso il 2022 con il mio manager. I giovani stanno spingendo, ma voglio provare a sviluppare una buona situazione per me stesso”. Infine, Dovizioso spiega il problema che ha frenato la Ducati in questa stagione: “Abbiamo fatto questo cambio alle gomme posteriori – dice nella diretta televisiva “Sport and Talk from Hangar-7” – Le differenze sono venute solo dalle gomme. Nessuno era costante. La Suzuki è stata forse un po’ più coerente, ma hanno avuto più problemi in qualifica. Non potevo guidare come ho mostrato negli ultimi tre anni. Nemmeno io sono riuscito a sfruttare il potenziale della moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Rivola: “Aprilia sceglie la continuità”

    NOALE – “Non è un segreto, abbiamo offerto una opportunità a tre giovani piloti perché ritenevamo che il nostro progetto potesse essere molto interessante per dei giovani talenti, ma non si sono sentiti ancora pronti al grande salto”. Il Ceo di Aprilia Racing Massimo Rivola ha spiegato come la casa italiana, dopo aver incassato il no dalle giovani leve, preferisca continuare, in MotoGP, con piloti conosciuti.
    Una moto per due
    La squalifica di Andrea Iannone ha cambiato totalmente i piani del team italiano che ha cercato di mettere giovani leve in campo ma trovando alcuni ostacoli davanti: “I team per i quali i ragazzi contatti si sono impegnati per la stagione 2021 hanno preferito trattenerli” le parole del numero uno dell’Aprilia. “Ne prendiamo correttamente atto rispettando la loro decisione. Preferiamo continuare coi nostri piloti piuttosto che scegliere soluzioni ancora aperte ma che non ci convincono pienamente”.
    La casa italiana così proseguirà nel segno della continuità: “La moto, nonostante le difficoltà di questa stagione, si è migliorata tantissimo e ha ridotto significativamente i distacchi sia in gara sia in prova. Aleix Espargarò ha chiuso in crescendo e proprio ieri ha girato in gara coi tempi dei migliori. Anche Lorenzo Savadori ha mostrato progressi importanti in solo tre gare e sappiamo di poter contare sulla professionalità e l’esperienza di Bradley Smith. Aleix sarà ovviamente la nostra punta, la seconda guida, e quindi il ruolo di tester, saranno decisi al termine del programma di test invernali” ha concluso Rivola. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo, Miller: “Tanta responsabilità con la Ducati ufficiale”

    PORTIMAO – “Gli ultimi 3 anni sono stati emozionati per me perché lascio Paolo e Francesco Guidotti, ma non vedo l’ora di indossare i colori rossi l’anno prossimo. Quest’anno in parte mi ha fatto assumere un ruolo più importante e anche se non indosso i colori ufficiali sento la responsabilità. Oggi sapevo di dover vincere il titolo costruttori e già questa è una grande responsabilità”. Jack Miller saluta con il cuore il suo passato con la Pramac ma non vede l’ora di iniziare a lottare con i colori ufficiali della Ducati.
    Nuovamente al top
    Il numero 43 della Rossa ha sfiorato ancora una volta la vittoria: “Oliveira era di un altro livello. Ho cercato di gestire la gara, ma è andato in fuga rapidamente nonostante io e Morbidelli stessimo girando con un ottimo passo. Ho dato il massimo che potevo ma superare era più difficile di quanto mi aspettassi” le parole di Miller a Sky Sport.
    Il pilota australiano ha ingaggiato, per il secondo Gran Premio consecutivo, una lotta bellissima con Morbidelli: “Volevo passare prima Morbidelli, ma lui riusciva a sfruttare al massimo la frenata. Ho gestito la situazione per riuscirci solo all’ultimo giro. Sono molto contento del risultato e complimenti a Oliveira. Torneremo l’anno prossimo ancora più forti: oggi ho risentito di essere di nuovo al top”.
    Miller fa poi un bilancio dell’anno appena concluso: “La mia stagione ha avuto tanti aspetti positivi e pochi negativi; abbiamo avuto un po’ di sfortuna in alcuni momenti ma non abbiamo mai mollato, abbiamo continuato a lottare migliorando sempre in termini di velocità e questo è positivo”. LEGGI TUTTO

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    GP Portogallo, Oliveira: “Nel 2021 lotta per il titolo ancora più serrata”

    PORTIMAO – “Sono pronto a giocarmi il mondiale l’anno prossimo, ma per farlo bisogna salire tante volte sul podio. Quest’anno abbiamo visto che ci sono molti piloti in grado di vincere gare indipendentemente dal fatto che guidino moto ufficiali o satellite. Nel 2021 la lotta per il titolo sarà ancora più serrata”. Guarda già al futuro Miguel Oliveira, dopo la vittoria nel Gran Premio del Portogallo, e conferma la sua intenzione di giocarsi il Mondiale con la KTM Factory.
    Gestione delle gomme
    Il numero 88 ha chiuso il mondiale con un successo di prestigio sul circuito di casa: “Oggi volevo vincere la gara, volevo partire e non guardarmi indietro. Gestire le gomme e il vantaggio è stato difficile, sono molto contento” le sue parole a Sky Sport. “Questa moto si può guidare in diversi modi; su questa pista devi guidare in maniera molto morbida. Nelle gare nelle quali ho finito quinto o sesto ho sempre avuto la sensazione di poter fare di più”.
    Oliveira però non si ferma e guarda già avanti: “Tutto questo ci serve per migliorare l’anno prossimo. La nostra moto è performante in tutti i circuiti, ci serve solo il tempo per mettere tutto a posto” ha concluso il portoghese. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Dall'Igna: “La classifica parla per la Ducati”

    PORTIMAO – “Vincere un campionato del mondo è fondamentale, soprattutto per un costruttore, perché dimostra la tecnologia che si è riuscita a sviluppare in questi anni. La cosa più importante è sviluppare tecnologie: Ducati in questo è senza dubbio avanti e lavorerò affinché continui ad esserlo anche in futuro”. Il direttore generale Ducati CorseGigi Dall’Igna non nasconde la propria soddisfazione dopo che la Rossa di Borgo Panigale ha centrato il Mondiale costruttori in MotoGP.
    Stagione complessa
    Il capo della Rossa a due ruote, però, non si vuole fermare e sogna naturalmente di bissare quel titolo piloti vinto nel 2007 con Casey Stoner: “Ducati miglior moto del 2020? La classifica parla da sola” le parole di Dall’Igna a Sky Sport. “Dal mio punto di vista ho chiari i punti sui quali lavorare per cercare di essere ancora più competitivi per cercare di portare a Borgo Panigale anche l’altro mondiale”.
    La stagione appena conclusa è stata quantomeno particolare e complessa: “La cosa più complicata è stata quella di non riuscire a fare tanti test quindi, soprattutto con una novità importante come la gomma posteriore, non riuscire a trovare il giusto compromesso anche per i piloti per sfruttarla bene. Sicuramente andrà fatto un ragionamento su questo: noi come moto siamo andati male solo ad Aragon, per le gomme che hanno lavorato male, e alla prima Valencia. Dovremo riuscire a trovare un setup buono anche in condizioni difficili con temperature fredde” ha concluso Dall’Igna. LEGGI TUTTO