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    Bufera Ferrari, la frase di Binotto che attacca la Fia

    MONZA – Duro attacco da parte di Mattia Binotto ai danni della Fia al termine del Gp d’Italia, sedicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1. La gara è infatti terminata sotto il regime di Safety Car dato che la vettura di Daniel Ricciardo, ferma in pista, non è stata rimossa in tempo. “E’ un peccato perché dopo Abu Dhabi si era discusso molto sul far ripartire la gara il prima possibile. Oggi le condizioni c’erano, perciò non comprendiamo per quale motivo abbiano aspettato così tanto. Si tratta di una vera e propria dormita della Fia” ha dichiarato a Sky Sport.
    L’amarezza di Binotto
    “Hanno cambiato molto, ma non sono ancora all’altezza. Alla F1 serve una marcia in più” ha aggiunto il team principal della Rossa. Mattia ha poi analizzato la gara: “Oggi Verstappen andava davvero forte, batterlo era difficile. Abbiamo provato a fare una strategia diversa, fermando Leclerc, ma siamo stati sfortunati. Peccato per l’epilogo finale”. Infine, su Sainz: “Rimonta straordinaria, poteva davvero salire sul podio. Nel complesso è stato un weekend positivo, seppur con un pizzico di rammarico”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc secondo a Monza dietro Verstappen: 4° in rimonta Sainz

    MONZA – Max Verstappen vince il Gran Premio d’Italia, sedicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Sul circuito di Monza, a trionfare è l’olandese della Red Bull, che precede il beniamino del pubblico Charles Leclerc. Il monegasco deve accontentarsi del secondo posto, ma non può essere totalmente soddisfatto anche per via di un pizzico di sfortuna con Virtual Safety Car al 13° giro e Safety Car nel finale. Completa il podio George Russell, che mette la sua Mercedes sul gradino più basso, mentre l’MVP di giornata non può che essere Carlos Sainz. Lo spagnolo della Ferrari s’inventa una rimonta clamorosa e, pur partendo dalla diciottesima posizione, taglia il traguardo per quarto. Quinto Lewis Hamilton davanti a Sergio Perez, primi punti per Nick De Vries con la Williams. Gran Premio che termina con i fischi del pubblico per una discutibile decisione della direzione di gara di far terminare il Gp con la Safety Car.
    La gara
    Ottima partenza di Leclerc, che si difende bene da Russell e conserva la prima posizione. Le luci dei riflettori sono però puntate su Max Verstappen, che nel giro di una manciata di giri si porta alle spalle del monegasco, e su Carlos Sainz, protagonista di una rimonta irreale che lo vede risalire dalla diciottesima alla quarta posizione. Chi non sorride è Sebastian Vettel, costretto al ritiro nel corso del dodicesimo giro. Con il passare dei giri si infiamma la lotta tra Leclerc e Verstappen, con i due rivali che optano per strategie diverse: Charles rientra ai box in occasione del regime di Virtual Safety Car (13° giro), mentre Max si ferma al 26° giro, decidendo di andare per una sola sosta. Chi viene premiato è Verstappen, che blinda il primo posto e vince la gara precedendo l’avversario. Gara che termina in regime di Safety Car dopo i problemi alla McLaren di Ricciardo.

    La Top 10
    1. Verstappen2. Leclerc3. Russell4. Sainz5. Hamilton6. Perez7. Norris8. Gasly9. De Vries10. Zhou LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Siamo in una posizione comoda, la pressione è sulla Ferrari”

    MONZA – Dopo tre vittorie consecutive di Max Verstappen, sempre più leader del mondiale di Formula 1, la Ferrari vuole provare ad invertire il trend. La Rossa ci proverà sul tracciato casalingo di Monza, dove va in scena il Gp d’Italia, sedicesimo appuntamento stagionale. La pole position conquistata da Charles Leclerc lascia ben sperare, tuttavia è sempre bene tenere alta la guardia, specialmente con un rivale come Max Verstappen, che partirà settimo per via di una penalità. Sicuramente l’obiettivo del team di Milton Keynes è quello di vincere, ma Helmut Marko mette le mani avanti, spostando l’attenzione sulla Ferrari.
    L’analisi di Marko
    “La situazione in gara potrebbe essere diversa rispetto alle qualifiche. La Ferrari avrà tutta la pressione addosso. Noi invece proveremo a metterci davanti a Leclerc il prima possibile ma, se non dovessimo riuscirci, proveremo almeno a finire sul podio. Grazie al nostro vantaggio in termini di punti nel mondiale siamo in una posizione comoda”. Queste le parole del consigliere Red Bull ai microfoni di Sky Deutschland. Marko ha poi parlato anche dell’altro pilota, Sergio Perez: “Vuole vincere il mondiale costruttori con noi e le sue prestazioni sono migliorate, come ribadito dalla qualifica di ieri. Abbiamo bisogno di due monoposto che concludano davanti agli altri”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko assicura: “A Monza la pressione sarà tutta sulla Ferrari”

    MONZA – Vincere a Monza non sarà una passeggiata, ma la Ferrari ci proverà soprattutto con Charles Leclerc, che scatterà in pole position. In occasione del Gp d’Italia, sedicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1, l’avversario più pericoloso per la Rossa sarà ovviamente Max Verstappen, che però partirà settimo per via di una penalità. Sicuramente la vittoria sarà anche l’obiettivo del team della Red Bull, ma Helmut Marko mette le mani avanti, spostando l’attenzione sulla Ferrari.
    Le parole di Helmut
    Intervenuto ai microfoni di Sky Deutschland, il consulente Red Bull ha dichiarato: “La situazione in gara potrebbe essere diversa rispetto alle qualifiche. Grazie al nostro vantaggio in termini di punti nel mondiale siamo in una posizione comoda, mentre la Ferrari avrà tutta la pressione addosso. Noi proveremo a metterci davanti a Leclerc il prima possibile ma, se non dovessimo riuscirci, proveremo almeno a finire sul podio”. Marko ha poi parlato anche dell’altro pilota, Sergio Perez: “Vuole vincere il mondiale costruttori con noi e le sue prestazioni sono migliorate, come ribadito dalla qualifica di ieri”. LEGGI TUTTO

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    Monza, la Formula 1 e la svolta social

    MONZA – L’attesa per il GP di Monza cresce di minuto in minuto, il fiume di pubblico che si riversa in autodromo è incessante, l’entusiasmo dei tifosi è alle stelle. Ma la Formula 1 del nuovo corso, quella “americana” diretta da Stefano Domenicali, in questi anni ha cambiato pelle e uno dei pilastri della comunicazione è stata l’apertura al mondo dei social. Tra quelli d’elezione della Formula 1 c’è Twitter, con cui è stata stabilita una partnership che funziona bene. In questa prima parte del 2022 i dati di Twitter mostrano come Charles Leclerc sia il pilota più twittato in Italia, seguito da Sainz (2°), Hamilton (3°) e Mick Schumacher (4°). Solo quinto Verstappen. In totale (dati del 2021) la collaborazione ha prodotto un volume di oltre 70 milioni di Tweet a livello globale (63% in più sul 2020). Ne parla Simone Tomassetti, Senior Manager Strategic Media Partnership di Twitter: «La collaborazione con gli organizzatori della Formula 1 sta andando molto bene, l’obiettivo comune è raggiungere un’audience diversa, allargando la platea e puntando sull’arrivo di fasce più giovani».Come si costruisce questa strategia social?«Il primo punto è veicolare una nuova immagine della Formula 1. Il secondo è la monetizzazione, che tutti i grandi “publisher” sui social media inseguono. Prima i social erano visti solo come cassa di risonanza, adesso siamo al passo successivo. Succede in tutti gli sport, non solo con la Formula 1».Che benefici porta questo processo di monetizzazione?«Ne porta due evidenti. Il primo è la produzione di introiti addizionali. Il secondo è l’ulteriore promozione dei contenuti stessi, magari associati a una campagna promozionale o in sinergia con uno strumento come Twitter Amplify che permette una promozione al di fuori dei followers organici della Formula1».Nuova immagine: quella dei piloti che traspare su Twitter è sin troppo patinata, pare quasi che siano tutti amici…«Twitter è uno specchio sul mondo, i piloti usano i loro account in parte a fini istituzionali, in parte per scelta personale. Questo apre scenari nuovi, la possibilità per tutti di interagire. I piloti diventano meno divi e più vicini alle persone normali, non sembrano più inaccessibili. Magari era così anche prima, ma senza Twitter non lo si poteva sapere».Un tema delicato quando si parla di social media è quello degli haters e delle campagne che spesso vi trovano terreno fertile. La settimana scorsa, ad esempio, ha tenuto banco il caso Tsunoda-Red Bull. Le campagne degli odiatori esistono, anche se in Formula 1 sono un po’ meno evidenti. Qual è la posizione di Twitter su questo?«Ribadisco che Twitter è lo specchio del mondo, della società. La società non è perfetta e nemmeno Twitter può essere perfetto. Ma noi lavoriamo per arginare i fenomeni negativi e io vedo che c’è un grande impegno su questo tema. Personalmente non lavoro nella parte di azienda che si occupa degli abusi, ma conosco le energie che ci mettono i colleghi. Le risorse che Twitter investe sono enormi, ci sono dei team dedicati che intervengono per limitare il più possibile i fenomeni negativi. Il mix tra risorse umane e algoritmi, dunque intelligenza artificiale, in questi anni ha ridotto tantissimo il fenomeno. Oggi stiamo parlando di una piccola percentuale di tweet, perché la maggior parte è tutt’altra cosa. Sia chiaro, noi non neghiamo gli abusi. Ma lo sforzo della nostra piattaforma è enorme e, visto dall’interno, ci rende orgogliosi». Quando pesa la Formula 1 per voi?«È lo sport che cresce più velocemente insieme agli Esport». LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc in pole a Monza: “Spero di fare come nel 2019”

    MONZA – “Non è stata una qualifica semplice, sapevo che c’era del potenziale. Sono riuscito a fare un ottimo giro in Q3, è stato un bel weekend finora e spero di ripetere la gara del 2019 domani”. Charles Leclerc ha parlato così dopo la pole position conquistata nel Gran Premio d’Italia, sedicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il monegasco della Ferrari partirà davanti a tutti nella gara della domenica sul circuito di Monza, in prima fila assieme alla Mercedes di George Russell.
    Ringraziamento ai tifosi
    “Ho corso dei rischi, sapevo che dovevo fare un grande tentativo – ha aggiunto Leclerc -. Qua a Monza è sempre incredibile grazie ai tifosi, darò tutto perché se lo meritano, anche se manca ancora un po’ di strada”. LEGGI TUTTO