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    Paolo Rabbia sarà ancora il libero del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    In A3 le palle scagliate dall’altra parte della rete saranno missili più potenti, veloci e mirati di quanto già non fossero in B. Niente paura: non dovesse fermarle il muro, ci penserà ancora il golden boy della cantera, Paolino Rabbia.Non è tanto una questione di look – la testa bionda e la maglia gialla riservata al ruolo del libero, nel suo caso con il 10 stampato sulla schiena – ma il fatto che i suoi salvataggi hanno il potere di convertire le sassate in pepite d’oro per l’alzatore.

    Articolo precedenteSaranno ancora loro ad infuocare tribune e divani LEGGI TUTTO

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    Daniele Gallo ancora in seconda linea per il Monge-Gerbaudo

    Di Redazione Nel mazzo di chiavi con cui il Savigliano, divenuto Monge-Gerbaudo, ha aperto le porte della A3, c’è quella di un dualismo sano e redditizio nel ruolo del libero. Che proseguirà nella prossima stagione.Dopo il biondo Paolo Rabbia, la società annuncia la riconferma del bruno Daniele Gallo, maglia numero 6. Prima “Mia!” era un’esclamazione per dire che la prendeva lui (e la prendeva). Da poche settimane è il nome della creatura che più gli è cara. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sarà Daniele Gallo uno dei due liberi del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    Nel mazzo di chiavi con cui il Savigliano, divenuto Monge-Gerbaudo, ha aperto le porte della A3, c’è quella di un dualismo sano e redditizio nel ruolo del libero. Che proseguirà nella prossima stagione.Dopo il biondo Paolo Rabbia, siamo lieti di annunciarvi la riconferma del bruno Daniele Gallo, maglia numero 6. Prima “Mia!” era un’esclamazione per dire che la prendeva lui (e la prendeva).
    Da poche settimane è il nome della creatura che più gli è cara.
    Per Daniele, ogni palla da ricevere o difendere sarà come un “piezz e’ core”. LEGGI TUTTO

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    Tra gli schiacciatori del Monge-Gerbaudo Savigliano c’è anche Nicolò Bergesio!

    Lui pure è un saviglianese docg, un figlio della cantera biancoblù. Nicolò Bergesio veste la maglia del Volley Savigliano dall’età di 6-7 anni, dai tempi del mini volley gestito dalla coppia di istruttori Aldo Casale e Paola Russo.Tutta la trafila nelle giovanili fino alla seconda squadra della D con promozione  in C ottenuta sul campo. Dopo una parentesi al Cuneo sempre in C, il ritorno alla casa madre nella squadra senior di B ed ecco un’altra promozione, su cui nei play-off ci ha messo la firmetta.
    Un talismano così è da tenere ben stretto. LEGGI TUTTO

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    Marco Garelli difenderà ancora i colori del Monge-Gerbaudo Savigliano!

    A volte attendere il proprio turno può non risultare vano. Lo dimostra l’ultima stagione, la sua prima a Savigliano, di Marco Garelli, banda di natali e formazione pallavolistica monregalesi.
    Ingressi centellinati in regular season, la forte tentazione di gettare la spugna dopo l’andata del primo turno play-off a Genova. Poi, sì complice l’infortunio di capitan Bossolasco contro Acqui, è scattata la sua ora. In semifinale e in finale i tecnici delle luci hanno puntato i riflettori sul gioco essenziale ed efficace di quel ragazzo taciturno ma non scontroso, schivo ma non estraneo in un gruppo di guasconi.Si è illuminato da sé, “Danette”, quando il ds Caula gli ha proposto di continuare in A3. Segno che ci sperava di essere confermato. Società, staff tecnico e compagni sono felici di averlo ancora della partita, e di saperlo entusiasta. LEGGI TUTTO

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    Capitan Bossolasco alla guida della formazione del Monge-Gerbaudo Savigliano in A3!

    Non sia mai che la truppa del Monge-Gerbaudo Savigliano si avventuri in territori sconosciuti, insidiosi e pertanto stimolanti, senza il suo capitano.Nel nuovo campionato di A3 sarà ancora lui, il numero 4 sulle spalle, a presentarsi per il sorteggio pre gara della palla, a dirigersi verso la seggiola arbitrale per chiedere spiegazioni o contestare decisioni opinabili.
    Per tutto questo ci sarà ancora Fabrizio Bossolasco alias “Fabri” o “Bosso, come preferite. A lui (come a noi), che sa attaccare e ricevere e difendere, vanno bene ambo le forme. LEGGI TUTTO

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    Andrea Testa affianca Vittone in cabina di regia a Savigliano

    Di Redazione Per il Monge-Gerbaudo Savigliano neopromosso in Serie A3, nel ruolo di palleggio si registrano una conferma e un nuovo innesto. La riconferma è quella di Alberto Vittone, che porta così a quattro le stagioni in maglia biancoblù. Classe 1994, 188 centimetri, nativo di Villar Perosa e maturato nella formazione torinese del Sant’Anna Tomcar (San Mauro), il suo primo campionato col Savigliano era stato spezzato da un brutto infortunio alla spalla, una delle tante tegole su di una stagione travagliata per il team di coach Bonifetto, rimasto comunque in B. L’anno successivo “Vitto” stava girando e facendo girare bene la squadra prima che la pandemia fermasse tutto. Nell’ultima, trionfale stagione è cresciuto tantissimo, specie durante i play off. La curva del suo rendimento è stata tutt’uno con quella della squadra. Nella prossima stagione al suo fianco ci sarà Andrea Testa, volto nuovo della squadra piemontese. Classe 2001, 2 metri di altezza, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili di Cuneo fino a collezionare precoci gettoni in A2 e A3 per volere di coach Serniotti, del quale nell’ultima stagione è stato l’assistente, perché non poteva allenarsi ma non voleva allontanarsi dalla pallavolo. È come se avesse frequentato un master, cosa buona per un regista, che più degli altri deve giocare con la “testa”. Ora confida di avere le sue chances per metterlo a frutto. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuovo innesto: Andrea Testa è il 2^palleggiatore!

    Se vinci il ballottaggio delle preferenze dopo un anno di inattività, significa che hai stoffa, che ispiri fiducia. Anche se non hai ancora compiuto 20 anni.
    Ecco Andrea Testa, volto nuovo del Monge-Gerbaudo Savigliano.
    Di ruolo palleggiatore, classe 2001, 2 metri di altezza, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del Cuneo fino a collezionare precoci gettoni in A2 e A3 per volere di coach Serniotti, del quale nell’ultima stagione è stato l’assistente perché non poteva allenarsi ma non voleva allontanarsi dalla pallavolo. E’ come se avesse frequentato un master, cosa buona per un regista, che più degli altri deve giocare con la “testa”. Ora confida di avere le sue chances per metterlo a frutto in una piazza che dovrebbe essergli congeniale: di lui si dice che abbia la mentalità saviglianese.
    Benvenuto Andrea. LEGGI TUTTO