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    Tragedia in Corea del Sud: trovato morto lo schiacciatore Kim In-Hyeok

    Di Redazione Un gravissimo lutto ha colpito il volley della Corea del Sud: è stato trovato morto nella sua casa Kim In-Hyeok, schiacciatore della nazionale e dei Samsung Bluefangs. Il giocatore 25enne, approdato ai Bluefangs nel 2020, era rimasto ai margini della squadra a causa di un infortunio, scendendo in campo solo due volte in questa stagione. Secondo quanto riportato da The Spike, le autorità stanno investigando sulla causa della morte, ma hanno escluso la possibilità di un omicidio; sarebbe stato trovato anche un biglietto di addio. Lo scorso anno Kim In-Hyeok aveva denunciato in un post su Instagram di essere stato oggetto di commenti e insulti omofobi per tutto il corso della sua carriera. I Samsung Bluefangs sono regolarmente scesi in campo oggi, indossando un segno di lutto, per la gara di campionato contro l’OK Financial Group. Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio, mentre dopo il match i compagni di squadra hanno raggiunto la camera mortuaria nella città di Gimhae, dove domani si terrà il funerale. (fonte: The Spike, AllKPop) LEGGI TUTTO

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    Stefano Lavarini: “Wolosz? Farò del mio meglio per riportarla in nazionale”

    Di Redazione A qualche settimana dalla sua nomina a CT della Polonia femminile, Stefano Lavarini ha già rilasciato numerose interviste ai media locali nella sua nuova veste: tra le più significative quella rilasciata a WP Sportowe Fakty, in cui parla tra l’altro di uno dei temi più caldi, il possibile rientro della palleggiatrice Joanna Wolosz. “Da quello che ho sentito – dice Lavarini – è aperta alla possibilità di tornare in nazionale. Spero che accetterà la convocazione; se dovrò convincerla, farò del mio meglio. Sarebbe un giocatore estremamente importante per la nostra squadra, uno dei suoi pilastri. È uno dei motivi per cui sento che abbiamo la possibilità di raggiungere grandi risultati“. L’allenatore italiano ha più volte dichiarato che il punto di partenza per costruire la sua squadra sarà la ricezione: “Una delle prime cose che voglio fare è rinforzare questo fondamentale, che al momento non sembra essere un punto di forza della Polonia. Per me il primo tocco non è un elemento difensivo, ma offensivo: è quello con cui si inizia a costruire l’azione. Per arrivare a creare il tuo gioco devi prima portare via il pallone ai rivali, e per farlo devi iniziare con una buona ricezione. Se riusciremo a migliorarla, costruire una buona squadra attorno a Wolosz sarà facile; ma lei può essere l’elemento che fa funzionare il sistema con una ricezione leggermente peggiore, perché è una delle migliori o addirittura la migliore regista al mondo“. (fonte: WP Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO

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    Belgio: Emanuele Zanini è il nuovo CT della nazionale maschile

    Di Redazione Ancora un allenatore italiano alla guida di una nazionale europea: la Federazione del Belgio ha annunciato che sarà Emanuele Zanini a guidare la nazionale maschile per il prossimo ciclo olimpico, in sostituzione dello spagnolo Fernando Munoz, con il quale è stato risolto consensualmente il contratto. Prosegue così l’avventura internazionale del tecnico della Consar RCM Ravenna, dopo la conclusione dell’esperienza al timone della Croazia. “Sono felice e orgoglioso – è il primo commento di Zanini – di poter lavorare con questa squadra. È la quinta nazionale che alleno e vorrei portare tutta la mia esperienza per scalare il ranking mondiale con i Red Dragons. Per riuscirci dobbiamo vincere ogni set, ogni partita, ed è con questa mentalità che voglio presentarmi. Il nostro primo obiettivo sarà la qualificazione alla Final Four della European Golden League, poi il torneo di qualificazione agli Europei“. “La nomina di Zanini – spiega il presidente federale Jean-Paul De Buysscher – dovrebbe portare un nuovo approccio alla squadra, ed è pienamente in linea con il progetto di crescita dei nostri giovani talenti. Il nuovo CT ha sempre ottenuto un miglioramento del ranking alla guida di Turchia, Slovacchia e Croazia e speriamo che ottenga lo stesso risultato anche con i Red Dragons, il cui primo obiettivo è la qualificazione ai prossimi Europei“. (fonte: Volley Vlaanderen) LEGGI TUTTO

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    Carutasu: “Voglio giocare nella Turchia”. E spara a zero sul CT Pedullà

    Di Redazione È una delle stelle nascenti del volley europeo e ormai da 4 stagioni il VakifBank Istanbul l’ha portata in Turchia, paese del quale ha già acquisito la cittadinanza. Ovvio che in Romania, il paese da cui proviene Alexia Carutasu, da tempo si covi il timore di una sua possibile naturalizzazione da parte della nazionale di Guidetti. Adesso però a sgombrare il campo dagli equivoci è la stessa opposta 18enne, recentemente premiata per l’ennesima volta come giocatrice rumena dell’anno, in un’intervista al veleno con la testata Playsport: “Sì, è vero che voglio giocare con la Turchia“. “Per ora – spiega Carutasu, attualmente in prestito al Galatasaray – ho ottenuto la cittadinanza e il passaporto turchi, e per me era molto importante, perché c’è un limite ai giocatori stranieri tesserabili da ogni club. La strada per la nazionale è ancora lunga, ma onestamente è quello che voglio da quando ho iniziato a giocare. Arrivare nel campionato turco è un sogno che si avvera, e la nazionale sarebbe un enorme bonus“. A orientare la decisione dell’opposta c’è anche quanto accaduto negli ultimi Campionati Europei, in cui la Romania, uno dei paesi organizzatori, è riuscita nella poco gradita “impresa” di farsi eliminare al primo turno: “Quello che ho vissuto a Cluj non mi è piaciuto per niente. Dopo i buoni risultati ottenuti con le giovanili avevo davvero voglia di giocare nella nazionale maggiore, ma è stata un’esperienza molto triste. Spero che la Federazione si sia resa conto degli errori commessi e di quanto sia stata sbagliata la scelta dell’allenatore italiano, che non era affatto quello che immaginavo e che volevo“. Il tecnico in questione è Luciano Pedullà, che Carutasu critica pesantemente: “È un allenatore vecchio stile, non mi piace per niente il modo in cui lavora. Ci ha sfinito mentalmente e fisicamente, siamo arrivate al momento della competizione completamente distrutte. Imprecava continuamente in italiano, sentivo solo la parola ‘C…o’. Ci ha chiesto di parlare solo in inglese, ma comunicava in italiano con i colleghi dello staff. Siamo state tutte davvero male“. Anche sulle scelte della Federazione il gioiellino rumeno ha molto da ridire: “Ci hanno tenute quattro mesi in collegiale senza mai farci allenare sul campo di gara, ma solo in un’altra sede, con 40 gradi di temperatura, 3 ore di allenamento al mattino e altre 3 alla sera. Abbiamo sentito che per gli Europei sono stati stanziati molti soldi, ma ci hanno detto che il Polyvalent era troppo costoso da affittare. Non ho capito perché abbiano voluto l’organizzazione del torneo se non erano in grado di garantire le migliori condizioni per la loro nazionale“. La conclusione è logica e inevitabile: “Vorrei stare lontana dalla nazionale rumena. Se dipendesse da me, non risponderei alle convocazioni. Ma non voglio correre il rischio di essere squalificata e mettere a repentaglio la mia carriera, quindi se mi chiameranno ci sarò, a malincuore. Solo per il regolamento, perché la Turchia sta diventando la mia nuova casa e voglio giocare nella nazionale turca“. Il presidente federale rumeno Adin Cojocaru ha fatto notare che ogni nazionale può schierare in campo una sola giocatrice naturalizzata alla volta, e la Turchia ha già nel mirino Melissa Vargas: “Mi prendo il rischio – conclude Carutasu – sarà l’allenatore a scegliere. E comunque la Turchia è coinvolta in molte più competizioni della Romania e può dare spazio a più giocatrici“. (fonte: Playsport.ro) LEGGI TUTTO

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    5 giocatrici positive nel VakifBank. Rinviata la gara con il THY

    Di Redazione I casi di positività al Covid-19 tornano a creare gravi problemi anche in Turchia, dove il VakifBank Istanbul ha annunciato di aver rilevato ben 8 contagi nel gruppo squadra: 5 giocatrici e 3 membri dello staff sono risultati positivi. In conseguenza dell’esito dei test, è stata rinviata a data da destinarsi la gara del campionato turco con il THY in programma sabato 29 gennaio. Inevitabile interrogarsi sulla partita di Champions League in programma giovedì 3 febbraio sul campo della Vero Volley Monza, una sfida decisiva per il primato nella Pool B e la qualificazione ai quarti di finale: la squadra di Guidetti rischia di presentarsi fortemente indebolita o di non partire affatto, subendo la sconfitta a tavolino (in assenza di date valide per recuperare la gara entro il 18 febbraio, data ultima per chiudere la fase a gironi). (fonte: Instagram VakifBank Spor Kulubu) LEGGI TUTTO

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    5 giocatrici positive nel VakifBank. Rinviata la gara con il Karayollari

    Di Redazione I casi di positività al Covid-19 tornano a creare gravi problemi anche in Turchia, dove il VakifBank Istanbul ha annunciato di aver rilevato ben 8 contagi nel gruppo squadra: 5 giocatrici e 3 membri dello staff sono risultati positivi. In conseguenza dell’esito dei test, è stata rinviata a data da destinarsi la gara del campionato turco con il Karayollari in programma sabato 29 gennaio. Inevitabile interrogarsi sulla partita di Champions League in programma giovedì 3 febbraio sul campo della Vero Volley Monza, una sfida decisiva per il primato nella Pool B e la qualificazione ai quarti di finale: la squadra di Guidetti rischia di presentarsi fortemente indebolita o di non partire affatto, subendo la sconfitta a tavolino (in assenza di date valide per recuperare la gara entro il 18 febbraio, data ultima per chiudere la fase a gironi). (fonte: Instagram VakifBank Spor Kulubu) LEGGI TUTTO

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    Marcello Abbondanza verso la panchina della Grecia?

    Di Redazione Potrebbe esserci una nuova avventura internazionale in vista per Marcello Abbondanza dopo le esperienze come CT della Bulgaria e del Canada. Secondo quanto riportato da FOS Online, il tecnico romagnolo sarebbe stato contattato dalla Federazione della Grecia per la panchina della nazionale femminile. Abbondanza avrebbe già ricevuto l’autorizzazione a ricoprire il doppio incarico dalla sua squadra di club, il THY. L’ex allenatore di Bergamo era tra i candidati anche per tornare ad allenare la Bulgaria, come dichiarato dallo stesso presidente federale Ljubo Ganev: ad oggi, la panchina della nazionale balcanica è ancora vacante. (fonte: FOS Online) LEGGI TUTTO

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    Santarelli punta su Veljkovic e rivela: “Ho convinto Stevanovic a tornare in nazionale”

    Di Redazione Dopo essere stato a lungo in lizza per la panchina della Polonia, alla fine assegnata al rivale Stefano Lavarini, Daniele Santarelli si è preso una responsabilità ancora più grande: quella di guidare la nazionale femminile della Serbia, campione del mondo in carica. Come siano andate le cose lo svela il tecnico di Conegliano in un’intervista a TVP Sport: “Come avevo detto, il mio obiettivo era partecipare alle Olimpiadi con una delle migliori squadre al mondo. Abbiamo parlato con la Federazione polacca e sapevo di avere buone possibilità, ma i giorni passavano e non arrivava una risposta definitiva. Quindi non ho rifiutato altre opzioni per ogni evenienza. La proposta della Serbia è arrivata negli ultimi 10 giorni; ne avevo anche altre, ma non dirò da dove“. Santarelli parla anche dell’incarico affidato a Lavarini: “La Polonia ha scelto il meglio, spero che realizzerà i suoi obiettivi. Certo, la situazione tra noi due era un po’ particolare: ogni volta che ci incontravamo, l’argomento ‘aleggiava’ tra di noi… entrambi speravamo di farcela. Ma quando la decisione è stata presa, sono stato felice per lui, e gli auguro che tutto vada bene“. Rispetto alla Polonia, sottolinea il tecnico dell’Imoco, “le aspettative su di me ora sono maggiori, ma ho anche più giocatrici pronte che devono iniziare a vincere subito“. “Vorrei cambiare qualcosa nel gioco della Serbia – aggiunge Santarelli – certo, quando hai in squadra una delle migliori attaccanti al mondo come Boskovic, è chiaro che deve attaccare molti palloni, ma la squadra ha anche buone centrali e attaccanti giovani come Lazovic. Un potenziale che deve essere utilizzato, e credo che si possa fare con una palleggiatrice come Ognjenovic“. Poi le rivelazioni finali: nel nuovo ciclo olimpico il nuovo CT ha intenzione di puntare su Stefana Veljkovic – tornata in nazionale in occasione degli ultimi Europei, anche se poco utilizzata – e non solo. “Vorrei parlare con diverse giocatrici – spiega – e con qualcuna l’ho già fatto. Sono anche già riuscito a convincerne una a tornare: Jovana Stevanovic. Sono giocatrici importanti non solo per la Serbia, ma per la pallavolo in generale“. (fonte: TVP Sport) LEGGI TUTTO