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    Marcello Abbondanza verso la panchina della Grecia?

    Di Redazione Potrebbe esserci una nuova avventura internazionale in vista per Marcello Abbondanza dopo le esperienze come CT della Bulgaria e del Canada. Secondo quanto riportato da FOS Online, il tecnico romagnolo sarebbe stato contattato dalla Federazione della Grecia per la panchina della nazionale femminile. Abbondanza avrebbe già ricevuto l’autorizzazione a ricoprire il doppio incarico dalla sua squadra di club, il THY. L’ex allenatore di Bergamo era tra i candidati anche per tornare ad allenare la Bulgaria, come dichiarato dallo stesso presidente federale Ljubo Ganev: ad oggi, la panchina della nazionale balcanica è ancora vacante. (fonte: FOS Online) LEGGI TUTTO

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    Santarelli punta su Veljkovic e rivela: “Ho convinto Stevanovic a tornare in nazionale”

    Di Redazione Dopo essere stato a lungo in lizza per la panchina della Polonia, alla fine assegnata al rivale Stefano Lavarini, Daniele Santarelli si è preso una responsabilità ancora più grande: quella di guidare la nazionale femminile della Serbia, campione del mondo in carica. Come siano andate le cose lo svela il tecnico di Conegliano in un’intervista a TVP Sport: “Come avevo detto, il mio obiettivo era partecipare alle Olimpiadi con una delle migliori squadre al mondo. Abbiamo parlato con la Federazione polacca e sapevo di avere buone possibilità, ma i giorni passavano e non arrivava una risposta definitiva. Quindi non ho rifiutato altre opzioni per ogni evenienza. La proposta della Serbia è arrivata negli ultimi 10 giorni; ne avevo anche altre, ma non dirò da dove“. Santarelli parla anche dell’incarico affidato a Lavarini: “La Polonia ha scelto il meglio, spero che realizzerà i suoi obiettivi. Certo, la situazione tra noi due era un po’ particolare: ogni volta che ci incontravamo, l’argomento ‘aleggiava’ tra di noi… entrambi speravamo di farcela. Ma quando la decisione è stata presa, sono stato felice per lui, e gli auguro che tutto vada bene“. Rispetto alla Polonia, sottolinea il tecnico dell’Imoco, “le aspettative su di me ora sono maggiori, ma ho anche più giocatrici pronte che devono iniziare a vincere subito“. “Vorrei cambiare qualcosa nel gioco della Serbia – aggiunge Santarelli – certo, quando hai in squadra una delle migliori attaccanti al mondo come Boskovic, è chiaro che deve attaccare molti palloni, ma la squadra ha anche buone centrali e attaccanti giovani come Lazovic. Un potenziale che deve essere utilizzato, e credo che si possa fare con una palleggiatrice come Ognjenovic“. Poi le rivelazioni finali: nel nuovo ciclo olimpico il nuovo CT ha intenzione di puntare su Stefana Veljkovic – tornata in nazionale in occasione degli ultimi Europei, anche se poco utilizzata – e non solo. “Vorrei parlare con diverse giocatrici – spiega – e con qualcuna l’ho già fatto. Sono anche già riuscito a convincerne una a tornare: Jovana Stevanovic. Sono giocatrici importanti non solo per la Serbia, ma per la pallavolo in generale“. (fonte: TVP Sport) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Ferhat Akbas è il nuovo allenatore della Croazia

    Di Redazione La Federazione della Croazia ha confermato le voci che si erano diffuse negli ultimi giorni: sarà Ferhat Akbas il successore di Daniele Santarelli (passato alla guida della Serbia) sulla panchina della nazionale femminile. A soli 35 anni, il tecnico turco ha già alle spalle un curriculum ricchissimo, con esperienze da assistente del Giappone, della Turchia (di cui è stato anche head coach per un breve periodo) e del VakifBank, e poi da primo allenatore di CSM Bucarest, Chemik Police ed Eczacibasi, la squadra che sta guidando attualmente. “La Croazia – ha detto Akbas – ha un’eccellente struttura organizzativa e giocatrici dal grandissimo potenziale. Conosco molte di loro e ho tanti amici nella pallavolo croata. Credo che insieme potremo raggiungere risultati eccellenti in futuro. Penso, ad esempio, che la nazionale possa raggiungere risultati migliori nei Campionati Europei (nelle ultime 4 edizioni è sempre stata eliminata nei quarti di finale, n.d.r.)”. Gli obiettivi più immediati sono comunque ben chiari: “Uno dei traguardi più importanti sono i Giochi del Mediterraneo, in cui cercheremo di fare il massimo per ottenere un buon risultato. Al tempo stesso, nella European League e nella Challenger Cup, cercheremo di migliorare il nostro ranking FIVB per ottenere un posto nei prossimi Campionati Europei“. Il tecnico turco ha parlato anche degli allenatori che lo hanno influenzato maggiormente nella sua carriera (“La più importante è stata Lang Ping, da cui ho imparato tantissimo“) e del suo metodo di lavoro: “Credo che la comunicazione sia estremamente importante, sia con le giocatrici, sia con la Federazione. Cerco di tenermi sempre aggiornato su quello che accade nel mondo del volley; provo a mettere in campo un gioco attivo, aggressivo e veloce, e vorrei implementare un sistema simile anche con la Croazia“. (fonte: Hos-cvf.hr) LEGGI TUTTO

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    Leana Grozer, orgoglio di papà Georg: “È più avanti di me alla sua età”

    Di Eugenio Peralta A volte la pallavolo è una questione di DNA: sono innumerevoli i casi in cui i “geni” del volley sono stati tramandati di padre in figlio, ma quello della famiglia Grozer è forse unico al mondo. Ormai da tre generazioni, infatti, questo nome è legato a doppio filo alla storia della pallavolo tedesca; e l’ultima arrivata Leana Grozer – fresca di titolo MVP nel torneo di qualificazione agli Europei Under 17 femminili – sembra avere tutte le carte in regola per rinverdire i fasti del nonno, degli zii e soprattutto di papà Georg. L’opposto della Vero Volley Monza non sta più nella pelle: quando si parla della figlia – la più grande, nata nel 2007, mentre Loreen è del 2010 – gli occhi gli si illuminano, e quasi ci si dimentica di avere a che fare con il “mostro” di potenza e cattiveria agonistica che ha lasciato il segno sui campi di tutto il mondo. Entusiasmo e genuino orgoglio per le performance di Leana emergono da ogni parola pronunciata da Georg nella nostra intervista esclusiva. Foto Instagram Georg Grozer È riuscito a seguire le partite di Leana nel torneo di Herentals? E che emozioni ha provato? “Certo, ho visto tutte le gare, c’era un canale YouTube dedicato e sono stato anche fortunato con gli orari! Per lei era il primo torneo in nazionale e credo che abbia fatto un ottimo lavoro. Sono ovviamente molto orgoglioso, non come giocatore ma come padre, del fatto che abbia vinto il premio di MVP. Tra me e mia figlia c’è un legame forte, una relazione davvero speciale“. Cosa le ha detto dopo aver ricevuto il premio? “Anche per lei è stata una sensazione straordinaria, la dimostrazione che il lavoro che sta svolgendo quotidianamente e il suo amore per la pallavolo stanno dando i loro frutti. Però mi ha anche detto che deve migliorare ancora, perché il livello del gioco internazionale è ancora troppo alto per lei, pur avendo un ottimo allenatore e una buona squadra. Questo, d’altro canto, la rende ancora più felice di aver vinto il titolo di MVP“. A che età Leana ha iniziato a giocare? “Diciamo che ha sempre preferito giocare con il pallone che con le bambole! Mi ha sempre seguito in palestra e a casa abbiamo giocato un sacco insieme: è stato facile insegnarle le cose principali e divertirsi con lei. Adesso però sono due anni che pratica davvero la pallavolo ed è una cosa completamente diversa, con 2-3 ore di allenamento al giorno. Le piace molto, non solo per il gioco e l’attacco, ma anche per le emozioni che mette in campo: credo che il suo approccio alla pallavolo e il suo carattere siano molto simili ai miei, e anche il suo coach mi dice sempre che il suo amore per questo sport è qualcosa di speciale“. Foto Instagram Leana Grozer Si aspettava che diventasse una pallavolista? “Non le ho mai fatto pressioni in questo senso, tanto è vero che ha iniziato a giocare a calcio e per due anni ha praticato questo sport. Certo dopo un po’, continuando a viaggiare con me, a seguire i miei allenamenti e le partite in nazionale e nei club, si è avvicinata a questo mondo e ha preso la sua decisione“. Anche Loreen, la sua seconda figlia, seguirà le sue orme? “Sta iniziando proprio ora con le più piccole, si allena 2 volte a settimana. Anche lei ama la pallavolo, ma ha un carattere un po’ differente. Non è mai stata tanto interessata allo sport, ma adesso inizia a sentire un po’ di spirito competitivo… Segue sempre i miei allenamenti qui a Monza e in estate con la nazionale, quindi sta entrando anche lei nel mood“. Tornando a Leana, quali sono le sue caratteristiche tecniche? Sarà anche lei una “bomber” come il padre? “Nella squadra di club, veramente, gioca da schiacciatrice-ricevitrice, ma le serve ancora tempo per arrivare al livello di ricezione necessario per la nazionale: credo che sia uno dei fondamentali più difficili da imparare. Per questo ha giocato da opposto, e certamente la cosa mi rende ancora più orgoglioso. Colpisce molto forte per la sua età, ha un braccio davvero potente e salta molto in alto, già quasi 75 cm di elevazione. Ha anche una buona battuta in salto, che per tante avversarie è difficile da ricevere. Dal mio punto di vista, però, è altrettanto importante l’approccio emozionale: dare energia alla squadra e cercare di aiutare le compagne quando sono in difficoltà. Benché abbia solo 14 anni, lo sta già facendo molto bene e il coach mi ha dato feedback molto positivi su questo, mi ha detto che non ha mai visto nessuno così“. Foto Instagram Georg Grozer Se dovesse darle un consiglio, quale sarebbe? “Quello di mantenere sempre il rispetto per l’avversario e, al tempo stesso, il killer instinct. Sul campo non ci sono amici, non si guarda in faccia a nessuno, ma non deve mai mancare il rispetto. E poi di mettere la sua potenza e le sue emozioni al servizio della squadra. Ma io cerco sempre di darle anche consigli tecnici, le spiego che quando l’attacco non gira ci sono tanti altri fondamentali in cui può dare una mano alla squadra: il muro, la difesa, il servizio, e dal punto di vista mentale cercare di tenere alto il morale della squadra anche quando le cose non vanno bene“. In futuro la vedremo in Italia? È uno scenario possibile? “Che sia il suo sogno non c’è dubbio. Per quello che ho visto io, anche se ci sono scuole interessanti in Germania, Olanda, Spagna e Portogallo, la pallavolo giovanile italiana non ha confronti, è di livello così alto e ha così tanta attenzione ai dettagli che per lei sarebbe eccezionale poter imparare qui. Però deve frequentare la scuola almeno per un anno ancora, poi eventualmente potrà continuare a distanza: se tra due anni sarò ancora in Italia, potrebbe restare con me e allenarsi in una squadra italiana, perché no“. E in alternativa? “Ci sono già molte richieste per lei in Germania, 4/5 squadre in cui potrebbe giocare e contemporaneamente continuare a frequentare la scuola. Per il momento però rimarrà nella società in cui gioca ora (il Moerser SC, n.d.r.): stanno provando a inserirla nella prima squadra, che gioca in terza serie, per alzare un po’ il suo livello. Si va avanti step by step. Io provo ad aiutarla un po’, ma la decisione finale spetta sempre a lei“. Portare il nome Grozer, nella pallavolo tedesca (e non solo), potrebbe essere un bel peso… “Certo, c’è tanta pressione su di lei e io ne so qualcosa: è stato difficile anche per me quando ho iniziato, perché mio padre era una celebrità. Lei però non si sente stressata, anzi: è orgogliosa di questo nome e lo vede come una motivazione per essere sempre al top, per aggiungere ulteriore prestigio alla nostra famiglia. Quello che le ho detto è che deve fare qualcosa di suo, creare una ‘nuova Grozer’: era il mio obiettivo da giovane, ma penso che lei sia più avanti di com’ero io alla sua età, a livello di mentalità“. Un’ultima domanda: come si vive in una famiglia di pallavolisti, in cui tutti condividono la stessa passione e lo stesso lavoro? “Quando ci incontriamo, cerchiamo innanzitutto di goderci il poco tempo che abbiamo a disposizione da trascorrere insieme. Ma è inevitabile che il discorso cada sulla pallavolo, è quasi automatico: parliamo della carriera di mio fratello, della situazione generale, di come stanno crescendo le ragazze, giochiamo insieme a Beach Volley… La pallavolo è la nostra vita, siamo nati in questo mondo e vogliamo restarci!“. LEGGI TUTTO

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    Germania: Vital Heynen sulla panchina della nazionale femminile?

    Di Redazione Alla fine Vital Heynen potrebbe riuscire a realizzare uno dei suoi sogni: allenare una nazionale femminile. Non quella polacca, per la quale si era candidato, ma quella della Germania. La notizia circolata oggi è stata smentita solo parzialmente dall’allenatore belga, che a Sport.pl ha raccontato: “Ho cominciato a ricevere congratulazioni e sono rimasto completamente sorpreso. Pensavo: ma perché?? Ho dovuto fare una ricerca sul web con il mio nome per capire cosa era successo“. Heynen ha però ammesso di aver già avuto contatti con la Federazione tedesca, alla ricerca di un sostituto per Felix Koslowski: “Finora, però, nessuno ha preso nessuna decisione. Né io né loro. Non ho firmato nessun contratto“. (fonte: Sport.pl) LEGGI TUTTO

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    Bulgaria: Nikolay Zhelyazkov sostituisce Prandi alla guida della nazionale

    Di Redazione La Federazione della Bulgaria ha ufficializzato il cambio alla guida della nazionale maschile: a Silvano Prandi subentrerà, come era nell’aria da tempo, il suo secondo Nikolay Zhelyazkov. Non ha avuto seguito, invece, l’ipotesi di una conferma del “Professore” nel ruolo di direttore tecnico: il presidente federale Ljubo Ganev lo ha pubblicamente ringraziato per il lavoro svolto alla guida della squadra negli ultimi tre anni. Non è ancora stato comunicato il nome del nuovo CT della nazionale femminile, che prenderà il posto di Ivan Petkov. (fonte: Bvf.bg) LEGGI TUTTO

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    La Croazia si congeda da Santarelli e Zanini. Akbas nuovo CT femminile?

    Di Redazione La Federazione della Croazia ha ufficializzato il divorzio dai due tecnici italiani che hanno guidato le nazionali del paese balcanico negli ultimi anni: Daniele Santarelli per la squadra femminile (un addio, per la verità, già anticipato tempo fa dall’allenatore di Conegliano) ed Emanuele Zanini per quella maschile. Nel comunicato ufficiale si parla di “due esperti che hanno lasciato il segno nel loro periodo alla guida delle nazionali“. Non sono ancora stati resi noti i nomi dei due nuovi CT: secondo i media turchi, alla guida della nazionale femminile subentrerà il turco Ferhat Akbas, attuale allenatore dell’Eczacibasi, che era stato tra i pretendenti alla panchina della Polonia (come peraltro lo stesso Santarelli). (fonte: Hos-cvf.hr) LEGGI TUTTO

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    Tandara torna nella rosa dell’Osasco, ma solo “sulla carta”

    Di Redazione Scorrendo i roster delle squadre partecipanti alla Superliga femminile brasiliana si trova una sorpresa: la presenza di Tandara, l’opposta dell’Osasco e della nazionale fermata per doping nel corso delle Olimpiadi di Tokyo. Nulla, però, è cambiato nello status della giocatrice: il club brasiliano ha semplicemente voluto sfruttare l’ultima “finestra” prevista per aggiornare la rosa, assicurandosi così di poter utilizzare l’attaccante nel caso in cui tornasse disponibile in tempo per i play off scudetto. La speranza della società e della giocatrice, secondo quanto riporta Bruno Voloch sul suo blog, è che la squalifica per la presunta assunzione di ostarina (uno steroide anabolizzante) venga quantificata in soli 6 mesi: in questo caso, Tandara sarebbe utilizzabile già a febbraio. Si tratta però, sottolineano i commentatori, di una possibilità piuttosto remota. (fonte: O Tempo) LEGGI TUTTO