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    Polonia, Michal Kubiak lascia la nazionale: “Il mio tempo in biancorosso è finito”

    Di Redazione Finisce un’era per la Polonia: lo schiacciatore e capitano Michal Kubiak, due volte campione del mondo nel 2014 e nel 2018, ha annunciato la sua decisione di lasciare la nazionale. Lo ha fatto con un commosso post di addio su Instagram accompagnato da un collage di foto che lo ritraggono sul campo, ma anche insieme ai tifosi, ai compagni di squadra e ai suoi familiari, veri protagonisti della scelta. “Il mio tempo in biancorosso è finito – ha scritto Kubiak – avevo già preso la decisione tempo fa“. Poi il via ai ringraziamenti: alla moglie (“per esserti cura delle nostre meravigliose figlie nei 300 giorni all’anno che ho passato lontano da casa“), ai genitori e al fratello (“per essermi stati sempre accanto, soprattutto nei momenti peggiori“), alle figlie (“finalmente papà sara a casa!“), ai tifosi (“i migliori del mondo, siete stati voi a motivarmi ad alzarmi ogni mattina e dare il massimo“), agli allenatori, alla Federazione e persino alla tv. Ma la dedica più toccante è forse quella ai compagni di nazionale: “Vi auguro di vincere finalmente le Olimpiadi e quando ce la farete, perché ce la farete, pensate al vostro vecchio amico e al sogno che non è riuscito a realizzare“. “Sono felice di aver potuto cantare l’inno con voi per 12 anni – continua Kubiak – e darvi motivi per essere felici. Se, grazie a quanto ho dimostrato in campo, sono riuscito a ispirare almeno una persona, mi sento realizzato. (…) Ma anche se la mia carriera in nazionale è giunta al termine, giocherò ancora per un po’. Non dico addio per sempre, per quello c’è ancora tempo. Forse potrò tornare a giocare sui campi polacchi e salutarvi personalmente“. Per ora, infatti, lo schiacciatore prosegue con i suoi impegni nel campionato giapponese, dove ha un contratto fino al 2023 con i Panasonic Panthers. (fonte: Instagram Michal Kubiak) LEGGI TUTTO

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    Corea del Sud: il campionato femminile si chiude senza vincitori

    Di Redazione Per la seconda volta in tre anni, a causa della pandemia di coronavirus, il massimo campionato femminile della Corea del Sud si concluderà senza una squadra vincitrice. La drastica decisione è stata presa dalla Federazione coreana a causa dell’elevato numero di casi di positività al Covid-19 tra le squadre partecipanti: il campionato era già stato interrotto due volte, per un totale di 36 giorni di sospensione, ben superiori ai 28 previsti dal regolamento per l’annullamento della competizione. In un primo momento era sembrato che fosse possibile disputare almeno i playoff scudetto (che in Corea coinvolgono solo tre squadre), ma anche questa soluzione si è rivelata impossibile. Una decisione che darà adito a fortissimi rimpianti soprattutto per la Hyundai E&C Hillstate, che aveva letteralmente dominato la stagione con 28 vittorie su 31 partite disputate: la squadra di Suwon, per giunta, era in testa alla classifica anche nel 2020, altra stagione non terminata a causa del Covid. Lo scorso anno, invece, il campionato si era concluso regolarmente ed era stato vinto dal GS Caltex. La V-League maschile, intanto, si sta disputando regolarmente: mancano soltanto 7 incontri al termine della stagione regolare, alla quale seguiranno i playoff. (fonte: Kovo.co.kr) LEGGI TUTTO

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    Un Mondo di Volley: sorpasso Chemik Police, festeggia l’Allianz MTV Stuttgart

    Di Redazione Tempo di playoff in quasi tutti i principali campionati internazionali. Si è conclusa la regular season in Brasile e anche nella Ligue A maschile francese, mentre in Turchia sono ormai noti i nomi delle squadre qualificate alle semifinali femminili: l’ultima è il THY. In Polonia la regular season femminile si è chiusa con il colpo di scena finale del sorpasso compiuto dal Chemik Police ai danni del Developres Rzeszow; in Germania, in attesa di disputare la finale di CEV Cup, l’Allianz MTV Stuttgart ha confermato la sua imbattibilità sollevando la Coppa nazionale. Ripartiamo per il nostro viaggio nel mondo della pallavolo: POLONIA – Settimana caratterizzata dalla caduta dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che si è arreso per 1-3 nel recupero casalingo contro lo Skra Belchatow (22 punti di Atanasijevic) mancando così l’allungo definitivo sullo Jastrzebski Wegiel. Lo Zaksa si è poi rifatto battendo per 3-0 l’Indykpol AZS Olsztyn e conserva un punto di vantaggio sulla squadra di Gardini, a sua volta vittoriosa sul Cuprum Lubin per 3-1, quando entrambe devono ancora giocare 4 partite. Terzo lo Skra, rallentato però dall’Aluron CMC Warta Zawiercie (3-2), mentre per i playoff continua la sfida a distanza tra GKS Katowice (3-0 a Varsavia) e Trefl Gdansk (3-1 alla LUK Lublin). Intanto la decisione di ammettere gli ucraini del Barkom-Kazhany al prossimo campionato potrebbe “salvare” lo Stal Nysa, ultimo in classifica, che non retrocederà direttamente ma disputerà un play out con la seconda classificata della seconda divisione. Sorpasso sul filo di lana in Tauron Liga: il Chemik Police si impone all’ultima giornata sul Developres Rzeszow per 3-1 (25-21, 25-19, 23-25, 25-12) e lo scavalca al primo posto. 19 punti di Brakocevic e 18 della MVP Czyrnianska per la capolista, che nei playoff se la vedrà con l’UNI Opole di Vettori, qualificatosi nonostante la sconfitta per 3-0 con il Budowlani Lodz. Il Developres affronterà il Bielsko-Biala, sconfitto per 3-0 con 16 punti di Valentina Diouf dal LKS Commercecon Lodz, che nei quarti affronterà l’E.Leclerc Moya Radomka Radom, separatosi in settimana da Marchesi. L’ultimo abbinamento è quello tra il DPD Legionovia di Chiappini e il Budowlani. Sabato e domenica, intanto, spazio alla Final Four di Coppa: le semifinali sono Developres-Budowlani e Radomka-Legionovia. Foto Volley.ru RUSSIA – Mentre il campionato perde i pezzi (l’ASK dice addio anche al croato Leo Andric) non si ferma la corsa dello Zenit Kazan, vittorioso anche sul Kuzbass Kemerovo per 3-1 con 21 punti di Volkov. La Lokomotiv Novosibirsk, invece, cade pesantemente per 3-0 sul campo del Fakel Novy Urengoy di Babkevich (altri 21 punti) e mette a rischio il secondo posto: ora la Dinamo Mosca (3-1 all’ASK) è a un solo punto di distacco, anche se con una partita in più. Continua la risalita del Belogorie Belgorod, che vince anche sul campo della Dinamo LO (1-3) con 19 punti di Al Hachdadi e 15 di Petric. Lo Yenisei Krasnoyarsk vince per 3-0 lo scontro diretto con il Gazprom-Ugra Surgut e continua a sperare nei playoff. Terremoto in vetta alla Superleague femminile: la Lokomotiv Kaliningrad, ormai orfana di Malwina Smarzek che ha risolto il contratto, non sfrutta un vantaggio di due set in casa dello Yenisei Krasnoyarsk e si arrende sul 3-2, perdendo ben 3 posizioni in classifica (ma sono diverse le gare da recuperare). Ora in vetta c’è la Dinamo Kazan, vittoriosa in tre set sul campo del Leningradka con 16 punti di Angelina Lazarenko e una grande performance di Samantha Bricio (73% in attacco); a seguire Dinamo Mosca (3-1 al Lipetsk) e Tulitsa Tula (3-0 all’Odintsovo). Il Covid colpisce di nuovo il Minchanka Minsk e costringe al rinvio della partita con il Proton Saratov. TURCHIA – Definito il quadro delle semifinaliste scudetto in Sultanlar Ligi femminile: la quarta è il THY, che battendo per 3-0 il Mert Grup Sigorta si rende irraggiungibile per il Galatasaray (3-1 al Sariyer). Intanto il Fenerbahce stravince lo scontro diretto con l’Eczacibasi (scatenata Fedorovtseva con 26 punti, male Boskovic) e lo aggancia al secondo posto: ne approfitta il VakifBank (3-1 al PTT), che è a un punto dalla prima posizione matematica. I playoff per il quinto posto vedranno sicuramente la partecipazione di Galatasaray e PTT, per le altre due posizioni sono in pole Aydin BBSK (3-1 al Nilufer con 22 punti di Nicoletti) e Kuzeyboru. Il Karayollari intanto scavalca il Nilufer al penultimo posto, ma il suo calendario è proibitivo. In Efer Ligi maschile lo Spor Toto scavalca al quarto posto l’Arkas Izmir grazie al 3-0 sul campo dell’Altekma e alla contemporanea sconfitta per 3-0 dei rivali contro il Fenerbahce. Anche qui le prime tre posizioni sono già assegnate: nello sprint per la seconda piazza il Fener si porta in vantaggio sullo Ziraat Bankasi (3-2 al Tokat Belediye Plevne), mentre la capolista Halkbank Ankara lascia un punticino al Sorgun, ed è già una notizia. Per i playoff torna prepotentemente in gioco il Cizre (3-1 allo Yeni Kiziltepe), mentre il Bursa BBSK si fa del male da solo perdendo con il fanalino di coda Afyon Yuntas. Foto TVF FRANCIA – Terminata la regular season di Ligue A maschile: la classifica è stata stilata in base al quoziente tra punti e partite disputate. Nei quarti di finale dei playoff il Tours VB primo in classifica se la vedrà con il Tourcoing, superato in extremis dal Nice (3-1 nello scontro diretto) che invece affronterà lo Chaumont di Prandi. Gli altri abbinamenti sono Narbonne–Sète e Montpellier–Paris, sfida già vista proprio nell’ultimo turno e vinta per 3-0 dai parigini. Le altre 6 squadre, tra cui l’AS Cannes ultimo in classifica, parteciperanno ai playout per evitare la retrocessione. Prima però una lunga pausa per la Coppa di Francia: venerdì 25 marzo si giocano gli ottavi di finale. In Ligue A femminile è arrivato il momento della verità: mercoledì 23 marzo si gioca lo scontro diretto tra Volero Le Cannet e ASPTT Mulhouse, con la squadra di Micelli in vantaggio di un punto su quella di Salvagni. Entrambe sono reduci da una vittoria: 3-0 per il Volero sul campo del Marcq-en-Baroeul (18 punti di Casanova), 3-1 per il Mulhouse sul France Avenir. Intanto il Terville-Florange si prende il terzo posto grazie al 3-1 in casa del Béziers e alla contemporanea sconfitta casalinga del VB Nantes per mano del Pays d’Aix Venelles (10 punti di Partenio e 21 di Rotar). La squadra di Orefice scavalca così in quinta posizione il Racing Club de Cannes, sconfitto al tie break dal Vandoeuvre Nancy. GERMANIA – La prima squadra qualificata alle semifinali maschili è il Berlin Recycling Volleys, che ha bissato anche in Gara 2 la vittoria d’esordio nei playoff sui Grizzlys Giesen (1-3). La formazione della capitale aspetta la vincente tra United Volleys Frankfurt – che ha vinto per 3-0 la prima sfida – e Luneburg: Gara 2 è in programma giovedì 24 marzo. Lo stesso giorno si giocherà anche il secondo match tra Netzhoppers e Powervolleys Duren, reduce dal successo per 3-0 in casa. Infine, il VfB Friedrichshafen ha pareggiato i conti della propria serie imponendosi per 3-0 in casa dell’Herrsching, e sabato ospiterà la decisiva Gara 3. L’Allianz MTV Stuttgart prosegue la sua straordinaria cavalcata (23 vittorie consecutive in patria) tornando a vincere la Coppa di Germania femminile dopo 4 anni di digiuno: travolto con un nettissimo 3-0 il Dresdner SC con 19 punti di Simone Lee e 7 muri vincenti di Todorova. Intanto la regular season è prossima alla conclusione, ma con diverse partite ancora da recuperare: avvincente la volata per il secondo posto tra il Potsdam SC di Valeria Papa (in panchina nel 3-0 sulle Ladies in Black) e l’SSC Palmberg Schweriner (3-0 al NawaRo Straubing), anche se il Dresdner potrebbe scavalcarle entrambe. Per l’ultimo posto nei playoff sono in lotta Rote Raben Vilsbiburg e Munster. Foto Gottwald Detlef/Volleyball Bundesliga BRASILE – Chiusa la regular season in Superliga maschile: il Fiat Gerdau Minas conserva il primato grazie al 3-0 sul campo dell’Apan Blumenau, mentre il Sada Cruzeiro (3-0 al Guarulhos) è secondo. Il Volei Renata batte per 3-0 il Brasilia e vince lo sprint per il sesto posto con il Sao José, sconfitto al tie break dal Sesi SP, e il Funvic Natal, inopinatamente battuto in tre set da un America Montes Claros senza obiettivi di classifica. Retrocedono, come già noto, Goias e Uberlandia. Al via già domani i quarti di finale dei playoff: gli abbinamenti sono Minas-Funvic, Sada-Sao José, Sesi-Renata e Guarulhos-Blumenau. Anche il campionato femminile si allinea ai play off: la stagione regolare è stata vinta dal Dentil Praia Clube, che con il 3-0 sul Barueri si è assicurato l’abbinamento con il Pinheiros. L’Itambé Minas di Nicola Negro, secondo, se la vedrà proprio con il Barueri, mentre il Sesi Bauru ritroverà il Fluminense che nell’ultimo turno ha sconfitto per 3-2. Infine l’Osasco, grazie al 3-0 sul Maringà, si è garantito il vantaggio del campo nella sfida con il Sesc RJ Flamengo. Già decretate in precedenza le retrocessioni di Valinhos e Curitiba. I quarti di finale prenderanno il via tra venerdì 25 e domenica 27 marzo con Gara 1. GIAPPONE – Tornano a giocare e a vincere i Suntory Sunbirds, che piegano per due volte i Sakai Blazers: 3-1 e 3-2, rispettivamente con 27 e 37 punti di Dmitry Muserskiy. Classifica ancora tutta da definire, con i Toray Arrows provvisoriamente in testa (3-0 e 3-1 agli Jtekt Stings) ma i Panasonic Panthers a tallonarli da vicino dopo il doppio 3-0 all’Oita Miyoshi. Anche i Wolfdogs Nagoya sono rientrati in campo con due affermazioni per 3-1 sui JT Thunders: 28 punti di Bartosz Kurek nella seconda sfida. È stata intanto definita la formula ridotta delle finali: gara unica tra seconda e terza classificata il 9 aprile, la vincente sfiderà la capolista in incontri di andata e ritorno il 10 e il 17 aprile. Ancora provvisoria anche la classifica di V.League femminile: in testa sempre le JT Marvelous, reduci dal 3-1 sulle Saitama Ageo Medics e, in precedenza, dal recupero vinto per 3-2 sulle Hisamitsu Springs con ben 39 punti di Annie Drews. Inseguono le Toray Arrows, che in 5 giorni infilano tre vittorie: due sulle Kurobe Aqua Fairies (3-1, 3-0) e l’ultima sulle Toyota Auto Body Queenseis (3-1). Non mollano neppure le NEC Red Rockets, grazie al doppio 3-0 ai danni di Denso Airybees e PFU Blue Cats, né le stesse Springs. Formula e date della fase finale saranno analoghe al campionato maschile, con la finale di ritorno fissata per sabato 16 aprile. Foto Suntory Sunbirds COREA DEL SUD – Mancano 9 giorni alla conclusione della V-League maschile e tutto è ancora aperto sia per il primo posto sia per i playoff, grazie alla vittoria del Kepco Vixtorm, che ferma la fuga dei KAL Jumbos (3-1) nonostante l’assenza per infortunio di Daudi Okello. I campioni in carica ora devono difendere il primo posto dall’attacco dei KB Stars, trascinati da un Noumory Keita che contro l’OK Financial Group ha eguagliato il suo record di 54 punti: proprio oggi si gioca lo scontro diretto. Le continue sospensioni causate dalle positività al Covid hanno invece spinto la Lega a chiudere in anticipo la regular season femminile, le cui posizioni erano comunque ormai consolidate: Hyundai E&C Hillstate prima in classifica e già finalista, secondo l’Expressway e terzo il GS Caltex, che disputeranno la semifinale. Il KGC Ginseng Corporation aveva abbandonato le ultimissime speranze con la sconfitta per 3-1 subita in casa dell’IBK (26 punti per Daly Santana), che chiude al quinto posto davanti a Heungkuk Life Pink Spiders e Pepper Savings Bank. Le date dei playoff non sono ancora state definite. ALTRI – Prima settimana di gare nel campionato professionistico USA di Athletes Unlimited nel segno di Bethania De La Cruz e Dani Drews: la squadra della dominicana ha vinto tutte e tre le partite disputate, mentre l’ex Chemik Police è prima nella classifica individuale. Ottime performance anche per Carli Lloyd. Definiti i gironi dei Campionati Asiatici per Club: il primo torneo a partire sarà quello femminile, dal 24 al 30 aprile in Kazakhstan. Non parteciperanno le rappresentanti della Cina, dove si torna finalmente a parlare del campionato maschile, che dovrebbe prendere il via ad aprile. LEGGI TUTTO

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    Dmitry Fomin: “Il futuro del volley in Russia è incerto, soffriremo tutti”

    Di Redazione Gli appassionati di pallavolo con qualche anno sulle spalle non possono certo dimenticare il suo nome: Dmitry Fomin è stato un grandissimo protagonista del campionato italiano negli anni Novanta e Duemila con le maglie di Ravenna e Treviso, oltre che uno degli avversari più tenaci degli azzurri della Generazione di Fenomeni, con l’URSS prima e la Russia poi. Oggi Fomin è il presidente delle due squadre di Nizhny Novgorod, l’ASK maschile e lo Sparta femminile, ma sta anche vivendo un momento particolarmente difficile: l’ex campione è infatti nato a Sebastopoli, in Crimea (attualmente annessa alla Russia), e la sua famiglia si trova tuttora in Ucraina. In una lunga intervista a BO Sport, Fomin ha parlato anche (con ovvia cautela) di questa situazione: “Ho mia madre, mia sorella e mia nipote a Kiev, e non so come farli uscire dalla città. Non c’è nessun posto dove rifugiarsi, è pericoloso. Inoltre mia madre ha 85 anni, è sopravvissuta all’occupazione tedesca in Crimea durante la Seconda Guerra Mondiale, e ora deve sentire di nuovo il rumore degli spari. È una condizione molto difficile da sopportare. Non riesco a credere, come penso tanti altri, che stia accadendo davvero“. L’intervista si concentra soprattutto sulle inevitabili conseguenze che la guerra avrà per la pallavolo russa. Fomin le ha già sperimentate in prima persona, avendo perso un giocatore dell’ASK, il lettone Deniss Petrovs, che ha scelto di risolvere il contratto: “Ci ha spiegato che il governo e la Federazione del suo paese gli avevano raccomandato di lasciare la Russia. Gli ho detto che non avremmo interferito nella sua decisione, e ci siamo lasciati bene. Capisco perfettamente la situazione e la pressione che c’era su di lui, anche se per noi è una grande perdita: Deniss era uno dei leader della squadra“. Diversi stranieri, invece, hanno scelto per il momento di rimanere in Russia: “Ogni caso fa storia a sé. È possibile che qualcuno sia genericamente poco interessato alla politica, ma credo che il motivo principale sia quello economico. Le persone non vogliono perdere il loro lavoro e interrompere buoni contratti, quindi preferiscono restare fino a che la situazione la consente“. Fomin è però convinto che i risvolti negativi della crisi non mancheranno: “Ci hanno portato via i Mondiali, le nostre squadre sono state escluse dalle Coppe: non c’è nulla di buono per noi in questa situazione. Tutti soffriremo. Il budget di molti club dipende direttamente da alcuni sponsor, che rischiano di subire sanzioni, e più in generale ci aspetta un’inflazione del 20%. Se la situazione peggiora, le squadre ricche diventeranno meno ricche e quelle medie potrebbero impoverirsi. Sarà inevitabile anche un taglio agli stipendi dei giocatori“. Un altro dubbio riguarda la prossima stagione e la possibilità di tesserare nuovi stranieri: “Ci sono troppe incertezze in questo momento – ammette Fomin –. I giocatori stranieri potranno entrare in Russia? Vorranno essere pagati in rubli? Per ora è difficile anche ritirare i propri stipendi in euro o in dollari. E cosa accadrà alla nostra economia? Potremo pagarli? Spero che tutto vada bene, che torni alla normalità, ma in questo momento i contratti degli stranieri sono un problema per le società: se non prevedevano un tasso di cambio fisso, gli stipendi aumenteranno del 40%“. “La spettacolarità del torneo – conclude l’ex fuoriclasse sovietico – calerà sicuramente. Abbiamo stranieri in ruoli chiave, che fanno la differenza. E un’altra domanda è se i giocatori russi vorranno andare all’estero: magari non in Polonia, ma l’Italia potrebbe approfittarne. Oggi, comunque, non è neppure possibile ottenere un visto per un paese europeo, quindi il problema non si pone. C’è da capire se ci si potrà trasferire in Asia“. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Sarah Wilhite pensa in grande: “Voglio i Mondiali e le Olimpiadi con gli USA”

    Di Alessandro Garotta C’è un concetto che viene spesso associato, a volte anche in modo arbitrario, alle personalità di potere, ed è quello della “forza tranquilla“; si dice che a coniare l’espressione sia stato il politico francese Léon Blum. Un modo di dire diventato ormai celebre al punto di farne uno slogan: di solito, quando questo avviene, è il momento in cui il concetto inizia a perdere di efficacia, ma per fortuna non è questo il caso.  Sarah Wilhite-Parsons, schiacciatrice statunitense che gioca nel campionato giapponese con le NEC Red Rockets, in campo è questo: nella sua pulizia tecnica, nella consapevolezza dei propri mezzi acquisita per mezzo di una gavetta perfino più lunga di quello che sarebbe dovuta essere. Una forza tranquilla, che i flutti delle esperienze in giro per il mondo non possono spostare. Foto Jun Tsukida/NEC Red Rockets Partiamo dalla tua esperienza in Giappone. Come ti trovi? È stato difficile adattarsi alla vita e alla cultura nipponica? “La mia esperienza in Giappone è stata positiva, finora. È una stagione resa un po’ strana dalla variante Omicron e dai numerosi rinvii, anche se comunque mi trovo bene con la squadra e mi sono ambientata in poco tempo. È vero che c’è una barriera linguistica importante, ma per fortuna ho un interprete che mi aiuta ogni giorno. Le persone sono davvero molto gentili e accoglienti. Purtroppo, non ho potuto esplorare più di tanto il Giappone per via delle restrizioni per il Covid-19; tuttavia, sono riuscita ad assaggiare un sacco di piatti tipici e non vedo di provarne altri prima della fine della stagione“. Come stanno andando le NEC Red Rockets in campionato? “Attualmente stiamo lottando per restare nella Top 3: infatti, quest’anno solo le prime tre classificate si giocheranno la vittoria del campionato. Il nostro obiettivo principale è di vincere e credo che potremo raggiungere questo traguardo con tanto lavoro e buoni allenamenti. Come detto, nell’arco della stagione molte partite sono state cancellate o rinviate, quindi ora la maggior parte delle squadre deve giocare tre partite a settimana. Perciò, è molto dura sia fisicamente sia mentalmente, ma tutta la squadra si sta impegnando per dare il massimo e ottenere il miglior risultato possibile!“. Sei soddisfatta delle tue prestazioni finora? C’è qualcosa in cui puoi fare meglio? “Non potrei mai dire di essere completamente soddisfatta delle mie performance. C’è sempre margine per migliorare in un modo o nell’altro! In Giappone, la tecnica per la ricezione e il controllo palla è diversa rispetto a qualsiasi altro posto in cui abbia giocato. Però, sto imparando tanto dalle mie compagne e dalle avversarie, e voglio continuare a crescere in questo aspetto. È una bella sfida anche in fase offensiva, dato che lo sviluppo del gioco e le tattiche delle squadre sono diverse rispetto ad altri campionati: spesso si trovano muri più bassi con forti difensori dietro, quindi ci vuole un po’ di creatività per fare punto. Alcune partite sono più difficili di altre, ma in generale penso che questa esperienza sia utile alla mia crescita“. Foto TVF Quali sono le differenze principali tra la pallavolo giapponese e quella degli altri paesi in cui hai giocato? “In Europa, negli Stati Uniti e in Brasile trovi giocatrici con maggiore fisicità, molto forti in attacco e a muro. In Giappone, poiché le giocatrici non sono così alte, devono puntare di più sulla loro abilità in difesa e sulla resistenza. Perciò, qui gli scambi sono sempre molto lunghi. Inoltre, ogni squadra può avere una sola giocatrice straniera, mentre in Europa ce ne possono essere tante“. Le aspettative per le giocatrici straniere in Giappone devono essere piuttosto alte… “Sì, nei confronti della straniera c’è una maggiore pressione rispetto agli altri campionati. Tuttavia, nella mia squadra la dinamica è un po’ differente perché abbiamo tante giocatrici giapponesi forti, alcune delle quali anche in nazionale. Così, puntiamo ad avere un attacco equilibrato che coinvolga tutte le giocatrici in campo, e questo allenta un po’ la pressione su di me“. Cosa farai al termine del campionato? “Una volta terminata la stagione con il mio club, mi aggregherò al gruppo della nazionale statunitense. Per me far parte di questo programma è un grande motivo d’orgoglio: considero un privilegio indossare la maglia degli USA e adoro giocare al fianco di grandi top player“. Stai già pensando ai Campionati Mondiali 2022? “È uno dei miei obiettivi partecipare ai Mondiali. L’estate 2021 è stata incredibile per gli USA e mi piacerebbe dare il mio contributo alla crescita e a nuovi successi della squadra. Ci saranno tante sfide, perciò non vedo l’ora di vedere quali traguardi riusciremo a raggiungere nel 2022“. Fonte: Volley USA Nella tua carriera hai giocato in Italia, Germania, Brasile, Turchia e ora Giappone. Non avresti preferito una maggiore “stabilità”? “In realtà, non ho mai pensato che alla mia carriera mancasse stabilità. Ogni anno ho deciso dove andare a giocare in base alle opportunità che mi venivano presentate e a quelle che erano le migliori soluzioni per me e mio marito: così, sperimentando campionati e culture diverse, ho potuto accrescere il mio bagaglio di esperienze. In futuro, mi piacerebbe tornare in alcuni dei posti dove ho giocato, se dovesse esserci la possibilità“. Possiamo dire che nella stagione al Nilüfer Belediyespor hai fatto il salto di qualità? “È stata davvero positiva la mia esperienza al Nilüfer, dove ho avuto l’opportunità di mettermi alla prova sotto tanti punti di vista. Ero il terminale offensivo principale della squadra e questo mi ha permesso di migliorare in attacco. Inoltre, confrontarmi con molte squadre forti in un campionato importante ha fatto crescere la fiducia nei miei mezzi: in Turchia ho capito di poter competere con le migliori“. C’è un momento della tua carriera che consideri indimenticabile? “Non sono stata convocata per le Olimpiadi di Tokyo, ma comunque ho preso parte al percorso di avvicinamento a questo evento. Non dimenticherò mai il lavoro che abbiamo fatto per permettere al Team USA di vincere il suo primo oro olimpico. È stato un onore potermi allenare con la squadra fino al momento della partenza per Tokyo e sono molto orgogliosa dell’impresa che hanno fatto le mie compagne“. Quali sono i tuoi sogni per il futuro? “Vorrei continuare a migliorare stagione dopo stagione. Sogno di partecipare ai Campionati del Mondo 2022 e alle Olimpiadi 2024. E mi piacerebbe anche giocare in un top club europeo e confrontarmi con le sfide più grandi. Penso che sia importante coltivare i propri sogni e obiettivi a lungo termine, ma ci vuole tanto lavoro quotidiano per trasformarli in realtà“. LEGGI TUTTO

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    L’Italia propone Bologna come sede della Final 8 di VNL maschile

    Di Redazione Si è tenuta oggi nella sede della Federazione Italiana Pallavolo in via Vitorchiano una riunione tra i vertici Fipav, Fabio Azevedo, direttore generale della FIVB, e il vice presidente senior della CEV Renato Arena. Il tema principale dell’incontro è stata la definizione di alcuni aspetti organizzativi della Final 8 della Volleyball Nations League maschile. L’Italia ha confermato la sua candidatura, proponendo Bologna come sede della fase finale del torneo internazionale. Foto Federazione Italiana Pallavolo Il presidente Giuseppe Manfredi ha poi comunicato che l’Italia non presenterà alcuna candidatura ufficiale in merito ai Campionati Mondiali maschili, inizialmente previsti in Russia. Il numero uno federale, però, ha tenuto a precisare che la Fipav resterà a comunque a disposizione della Federazione Mondiale, affinché l’evento possa essere organizzato nel migliore dei modi. Da notare che analogo intento è stato espresso nelle ultime ore anche dalla Polonia, altro paese candidato a prendere in carico l’organizzazione. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Albania: le squadre di Tirana tornano a vincere la Coppa nazionale

    Di Redazione Doppia sorpresa nelle finali della Coppa di Albania, che dopo diversi anni tornano a premiare l’SK Tirana. La squadra femminile della capitale, che non vinceva il trofeo dal 2012-2013, batte in finale per 3-0 (25-15, 28-26, 25-20) lo Skënderbeu, che pochi giorni prima l’aveva battuta nella finale del neonato campionato albanese-kosovaro “Gjergj Kastrioti“, e si aggiudica l’undicesimo titolo della sua storia. Foto CEV Mancava dall’albo d’oro da ben 26 anni, invece, la squadra maschile allenata da Ben Sako, che però sta dominando l’attuale stagione: ha già messo in bacheca la Coppa della Federazione, la Coppa dell’Indipendenza e, nei giorni scorsi, il campionato albanese-kosovaro. La squadra sconfitta è sempre la stessa, lo Shijak Erzeni, che questa volta si arrende con il punteggio di 3-1 (25-22, 21-25, 25-14, 25-16). (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Serbia: Stella Rossa e Partizan Zagreb si aggiudicano la Coppa nazionale

    Di Redazione Hanno regalato ancora sorprese le finali della Coppa di Serbia, disputate a Lajkovac nel fine settimana. In campo femminile la Stella Rossa Belgrado è tornata a vincere il trofeo dopo 8 anni, battendo le padrone di casa dello Zeleznicar Lajkovac per 3-1 (25-18, 25-14, 18-25, 25-23) e aggiudicandosi la Coppa per la diciottesima volta nella sua storia. Nel torneo maschile durava addirittura da 32 stagioni il digiuno del Partizan Belgrado, che lo ha interrotto superando il Mladi Radnik Pozarevac per 3-1 (25-17, 23-25, 25-15, 25-22). Il successo della Stella Rossa porta la firma di una storica colonna della squadra biancorossa come la palleggiatrice Bojana Drca, tornata in campo proprio quest’anno dopo due stagioni di stop e premiata come MVP delle finali: la regista aveva già vinto tre Coppe con la formazione della capitale, ma l’ultima era datata addirittura 2011! Il fondamentale che ha fatto la differenza in finale è stato la battuta, con 12 ace di squadra di cui 4 di Dajana Boskovic, sorella di Tijana. Lo Zeleznicar è andato vicino a riaprire la gara (superlativa la capitana Anika Kutlesic con 8 muri) ma l’infortunio della centrale Ljubica Milojevic ha contribuito ad affossare le ambizioni delle padrone di casa, campionesse uscenti. Il successo del Partizan è il primo da allenatore per Bojan Janic, ex giocatore della nazionale; la sua squadra ha potuto contare su una grande prestazione dell’eterno Novica Bjelica, 38enne centrale a lungo protagonista anche in Italia, che ha chiuso con 14 punti, il 73% in attacco e 4 muri. Ottima prova anche dell’opposto canadese Nathan Delguidice con 19 punti, ma il Partizan è stato soprattutto una barriera insuperabile a muro, con ben 20 block vincenti di squadra (5 del capitano Lazar Marinovic). (fonte: OSSRB) LEGGI TUTTO