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    Mikaela Stevens pronta all’avventura in Europa: “Voglio far crescere il volley australiano”

    Di Alessandro Garotta Australia, terra lontana almeno venti ore di aereo dall’Italia e tra le nove e le dodici ore avanti rispetto al nostro fuso orario. Un paese fantastico, dove gli sport più famosi e praticati sono il rugby, il cricket ed il surf. Ovviamente si gioca anche a pallavolo, ma il livello dei campionati laggiù non è il massimo della vita. Perciò, sempre più spesso i migliori talenti australiani decidono di intraprendere nuove esperienze in Europa con l’obiettivo di migliorare ed elevare il proprio livello di gioco. Oggi vi portiamo alla scoperta di una di queste giocatrici: Mikaela Stevens, palleggiatrice – classe 1998 – delle Volleyroos, ormai pronta a lasciare la terra dei canguri per inseguire il proprio sogno pallavolistico. Per iniziare, parlaci un po’ di te. Chi è Mikaela Stevens? “Mi definirei una persona solare, estroversa e tranquilla, a cui piace passare il tempo con la sua famiglia e praticare o seguire sport“. Com’è nata la tua passione per la pallavolo? “Da piccola amavo praticare ogni tipo di sport, ma ad un certo punto ho iniziato a nutrire una predilezione particolare nei confronti della pallavolo perché mi piaceva il concetto di squadra e l’idea che praticare questa disciplina ad alti livelli mi avrebbe permesso di viaggiare in tutto il mondo“. C’è un modello a cui ti sei ispirata? “I miei modelli pallavolistici sono state le giocatrici del Team USA, anche se devo ammettere che mi è sempre piaciuto guardare le partite e affrontare da avversaria Nootsara Tomkom della Thailandia perché è una palleggiatrice spettacolare“. Com’è stata la tua carriera dagli esordi fino ad ora? “Ho mosso i miei primi passi come pallavolista tra la scuola e una squadra locale, per poi essere selezionata al centro di sviluppo della nazionale australiana; da qui sono anche stata selezionata per giocare nella nazionale senior. Ora sono in attesa di poter fare uno step importante e trasferirmi in Europa per giocare da professionista“. Foto Instagram Mikaela Stevens Quali sono stati i momenti più belli del tuo percorso pallavolistico? “Vivo i momenti più belli della mia carriera ogni volta che canto l’inno nazionale dell’Australia con la maglia verdeoro. Ricordo con piacere anche l’esperienza al torneo asiatico di qualificazione alle Olimpiadi nel 2020“. Tre parole per descrivere il tuo stile di gioco. “Fisico, divertente e travolgente“. Com’è giocare a pallavolo in Australia? “La pallavolo in Australia cresce piano piano. Ci stiamo impegnando affinché un numero sempre più grande di atlete possa trasferirsi all’estero per diventare professioniste e il nostro programma possa essere completamente finanziato, visto che attualmente i giocatori devono pagare per giocare in nazionale. Fino a questo momento la mia esperienza con le Volleyroos è stata gratificante ma allo stesso tempo impegnativa“. Cosa deve fare la squadra femminile australiana per migliorare la propria posizione nel ranking? “Stiamo lavorando duramente per giocare al massimo livello possibile e migliorare la velocità del nostro gioco, la varietà e la fisicità delle nostre giocatrici. Inoltre, stiamo spingendo un numero maggiore di ragazze a giocare a tempo pieno, e non solo per pochi mesi all’anno prima di iniziare i tornei internazionali“. L’estate 2022 sarà ricca di sfide per le Volleyroos. Come la vedi? “Sono molto felice di scendere in campo per questa nuova stagione con la nazionale perché è dal 2020 che non ho avuto la possibilità di viverne una. Sarà interessante capire a che livello siamo e come si comporteranno le nostre giovani che per la prima volta sperimenteranno il palcoscenico internazionale. Sarà bello anche vedere quanto riusciremo a migliorare come squadra partita dopo partita“. Nella stagione 2022-2023 verrai in Europa per un nuovo capitolo del tuo percorso. Quali sono le tue aspettative? “Non vedo l’ora di poter giocare a tempo pieno, confrontarmi con atlete professioniste e migliorare sia fisicamente sia mentalmente. Non vedo l’ora anche di provare nuovi stili di gioco e metodi di allenamento: spero che queste novità mi possano aiutare a fare passi in avanti nella mia crescita pallavolistica“. E gli obiettivi per la tua carriera? “I miei obiettivi a breve termine sono di giocare da titolare in nazionale e dimostrare di essere una palleggiatrice di forte impatto. Invece, a lungo termine, vorrei aiutare la squadra femminile australiana a entrare nella Top 10 del ranking mondiale ed essere interamente finanziata“. LEGGI TUTTO

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    Doppia vittoria dell’Argentina sull’Olanda nelle amichevoli per celebrare il bronzo olimpico

    Di Redazione Una doppia amichevole a Buenos Aires per preparare il debutto nella VNL maschile, ma soprattutto per premiare degnamente i propri campioni: l’Argentina ha celebrato nel migliore dei modi la medaglia di bronzo conquistata a Tokyo 2020, battendo l’Olanda in due test match consecutivi. La prima delle due partite, terminata sul 3-1 (34-36, 25-21, 25-21, 29-27) è stata l’occasione per una grande festa a cui hanno partecipato tutti i protagonisti delle Olimpiadi, compresi i giocatori che non fanno più parte della nazionale, come Solé e Pereyra. Ma non solo: la Federazione argentina ha approfittato dell’occasione per omaggiare anche i vincitori di un’altra medaglia di bronzo, quella dei Mondiali 1982, nel 40esimo anniversario dell’importante risultato. E, come se non bastasse, al centro del campo è comparsa un’enorme torta per Luciano De Cecco, che ha festeggiato così i suoi 34 anni compiuti il 2 giugno. Quanto al volley giocato, l’argentina si è imposta con una grande prova di Ezequiel Palacios (29 punti) e del centrale Agustin Loser (16), probabile futuro innesto di Milano. Le due squadre si sono poi ritrovate di fronte il giorno successivo: i CT Marcelo Mendez e Roberto Piazza hanno dato ampio spazio alle seconde linee, ma ad avere la meglio è stata ancora l’Argentina per 3-0 (25-20, 25-20, 25-21). (fonte: FeVA) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: la Cina ferma la Turchia, Brasile a punteggio pieno

    Di Redazione Ci ha pensato la Cina a fermare le padrone di casa della Turchia nella tappa casalinga della VNL femminile ad Ankara. Le orientali, che oggi alle 15 saranno l’ultima avversaria dell’Italia nella prima settimana di gare, si sono imposte per 3-1 sulla squadra di Giovanni Guidetti mettendo in mostra un muro e un attacco importanti: sugli scudi Li Yingying con 23 punti e Gong Xiangyu con 14, mentre dall’altra parte solo Ebrar Karakurt (22) e Zehra Gunes (12) hanno retto il ritmo delle avversarie. L’unica squadra con tre vittorie all’attivo per ora è il Brasile, che nella notte ha sconfitto per 3-1 la Repubblica Dominicana, dominando letteralmente i tre set vinit: in evidenza l’opposta Kisy con 20 punti, oltre ai “soliti” 6 muri di Ana Carolina. Altra vittoria anche per gli USA, protagonisti di un 3-0 sul Canada con 15 punti di Annie Drews (3 muri per la neo-Chieri Brionne Butler, schierata da titolare). Infine, la Germania si è sbloccata ottenendo il suo primo successo contro la Corea del Sud: per l’occasione, Vital Heynen ha mandato in campo Hanna Orthmann nel ruolo di opposta, e l’ex Monza e Scandicci ha chiuso con 22 punti e il 59% in attacco. LA SITUAZIONEPool 1: Germania-Corea del Sud 3-0 (25-22, 25-15, 25-16); Rep.Dominicana-Brasile 1-3 (9-25, 25-16, 18-25, 17-25); USA-Canada 3-0 (25-14, 25-22, 25-19). Prossimo turno: Corea del Sud-Polonia sab 4/6 ore 21; Rep.Dominicana-Giappone dom 5/6 ore 0.00; USA-Brasile dom 5/6 ore 3.Pool 2: Serbia-Bulgaria 3-0 (26-24, 25-15, 26-24); Olanda-Italia 0-3 (19-25, 15-25); Turchia-Cina 1-3 (16-25, 25-20, 16-25, 22-25). Prossimo turno: Thailandia-Belgio sab 4/6 ore 12; Cina-Italia sab 4/6 ore 15; Bulgaria-Turchia sab 4/6 ore 18.Classifica: Brasile 3 vittorie (9 punti), Serbia 2 (7), Cina, Italia e USA 2 (6), Giappone e Thailandia 2 (5), Germania 1 (4), Canada, Polonia e Turchia 1 (3), Bulgaria 1 (2), Olanda 0 (1), Belgio, Corea del Sud e Rep.Dominicana 0 (0). (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Ljubo Travica: “Ecco perché non alleno più in Italia”

    Di Roberto Zucca La notizia del terzo titolo consecutivo in Tunisia, con la squadra dell’Espérance Sportive de Tunis, l’ha celebrata con uno dei suoi pochi post su Instagram. A testimonianza di quanto conti per il grande Ljubo Travica, che da campione in campo e da allenatore in panchina ha costruito in Italia la sua decennale carriera, il lavoro avviato all’estero: “È stata una bella soddisfazione, anche perché ho lavorato duramente con questo gruppo di ragazzi e non è stato semplice confermare questi risultati da un anno all’altro, specie in un periodo come questo“. Tre scudetti consecutivi. Il rinnovo sarà cosa certa? “No, nella mia carriera di allenatore non ho mai dato nulla per scontato. Devo ancora incontrarmi con la società e capire se ci sono i presupposti per fare un’altra stagione con questa squadra. Vorrei migliorare alcuni aspetti e far crescere la squadra. Vedremo“. Foto Instagram Ljubo Travica Mi risponda con sincerità: perché Ljubo Travica non allena più in Italia? “È una bella domanda, che presuppone una risposta che tocca tante variabili. Credo di non averne mai parlato, ma su di me per molto tempo è pesato una sorta di pregiudizio, ossia che fossi un allenatore difficile, pretenzioso. In realtà sono un allenatore che ha sempre cercato di svolgere il suo lavoro con professionalità. Superati questi primi anni, in cui sicuramente le offerte dall’estero erano più interessanti sia per chi andavo ad allenare, sia per le categorie che mi ritrovavo a gestire, ultimamente qualche telefonata è arrivata, ma avevo sempre già dato la mia disponibilità altrove“. Tornerebbe a lavorare nel nostro paese, quindi? “Dipende dal progetto e dalle condizioni. Alla mia età non si accetta la prima proposta che arriva, tanto per esserci. Però tendenzialmente, perché no“. Non ha mai voglia di un po’ di tranquillità, senza valigie e traslochi? “Con Mara, mia moglie, diciamo che tra qualche anno prenderemo una casetta in campagna, e coltiveremo il nostro orto. Magari in Croazia, magari in Italia, chi lo sa. Per adesso non mi pesa allenare e lavorare. Sono sempre stato così. Infatti in estate non stacco praticamente mai e mi dedico al mio camp“. Che riparte. Ho saputo che allenerà per la prima volta sua nipote Mia, nata dal matrimonio di sua figlia Mihaela e Cristian Savani. “In realtà sarà la seconda volta, perché l’ho già allenata lo scorso anno ed è diventata la mascotte del camp di Porec“. Le piacerebbe che i suoi nipoti continuassero la tradizione nel volley? “Non sono uno di quei nonni che vogliono a tutti i costi vedere i propri nipoti giocare a pallavolo. L’importante è che scelgano lo sport, che lo pratichino, perché qualsiasi sport è prezioso nella vita di un essere umano. Poi non mi vedrà di certo applaudire o fare il tifo sfegatato per i miei nipoti in un palazzetto. A quello ha sempre pensato mia moglie, io sono uno che sta sempre defilato in tribuna (ride, n.d.r.)”. Mi dica quanto è rimasto colpito dalle accuse di razzismo mosse a suo figlio Dragan qualche settimana fa. “Mi hanno colpito, sì, perché se c’è una cosa che è lontana anni luce da mio figlio è l’essere tacciato di essere razzista. Ha ricevuto un’educazione, è sempre stato una persona corretta in campo e fuori dal campo. Magari ha una personalità forte, ma mai in grado di sconfinare in episodi di quel tipo“. Cosa si dice in quei momenti? “Sono con lui, sempre. Con i miei figli e la mia famiglia ci sono sempre stato, nonostante la lontananza. Basta questo“. Non ha mai parlato del fatto di suo figlio e del suo non essere più parte della nazionale nel dopo Berruto. È il momento di farlo? “Non voglio scoperchiare nessun vaso di Pandora. Dico solo che ha pagato più degli altri, questo è oggettivamente vero. Non è stato più convocato. Poi non ne faccio una questione di merito. Ma credo che abbia pagato troppo e più di tutti. Va bene così, non aggiungo altro“. LEGGI TUTTO

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    Bulgaria: le scelte del CT Zhelyazkov per la prima tappa della VNL

    Di Redazione Il CT Nikolay Zhelyazkhov ha annunciato la composizione della rosa della Bulgaria per la prima tappa della VNL maschile a Ottawa, la stessa dell’Italia (le due squadre, però, non si affronteranno in questa fase). Alla competizione in Canada non parteciperà Vladislav Ivanov per quello che è stato descritto come un “problema personale“: l’unico libero sarà quindi l’altro Ivanov, Martin. Inoltre, Denis Karyagin sarà schierato nel ruolo di opposto. Questo il roster della nazionale bulgara:Palleggiatori: Georgi Seganov, Dobromir Dimitrov.Opposti: Denis Karyagin, Radoslav Parapunov.Centrali: Svetoslav Gotsev, Aleks Grozdanov, Stefan Chavdarov, Nikolay Kolev.Schiacciatori: Martin Atanasov, Asparuh Asparuhov, Aleksandr Nikolov, Svetoslav Ivanov, Samuil Valchinov.Libero: Martin Ivanov. (fonte: Sportal.bg) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: Brasile ancora a segno, il Giappone rimonta sulla Germania

    Di Redazione Grandi emozioni nella notte italiana per la prima tappa di VNL femminile a Shreveport-Bossier City: a catalizzare l’attenzione del pubblico è la sfida tra Germania e Giappone, in cui la nazionale di Vital Heynen non riesce a capitalizzare due set di vantaggio e subisce la rimonta delle nipponiche, alla fine vittoriosa al tie break. Luci e ombre per entrambe le squadre: pesano i 34 errori-punto delle tedesche che vanificano l’ottima prova delle centrali Weitzel e Scholzel, entrambe a quota 14 punti. Sempre devastante nel Giappone Sarina Koga, che piazza altri 33 punti (attaccando ben 76 palloni!). Seconda vittoria per il Brasile, che supera in tre set una Polonia combattiva ma spuntata nei momenti chiave. Verdeoro superiori a muro (12 vincenti a 6) e al servizio (5 ace a 2) e con una Ana Carolina in stato di grazia: 15 punti di cui 7 muri e 3 ace. La squadra di Lavarini, che ripropone l’alternanza Rozanski-Szlagowska nel ruolo di opposto, fatica a trovare gli equilibri in attacco. A segno anche il Canada, vittorioso con un netto 3-0 su una Repubblica Dominicana davvero deludente: disastrose Yonkaira Peña e Gaila Gonzalez. Tra le nordamericane gran partita di Alexa Gray, con 19 punti e il 66% in attacco. Oggi giornata piena, con tre match nella pool di Ankara e altrettanti negli USA: spiccano il match tra Turchia e Cina alle 18 e il “derby” USA–Canada alle 3 del mattino. LA SITUAZIONEPool 1: Brasile-Polonia 3-0 (25-23, 25-21, 25-22); Germania-Giappone 2-3 (27-25, 25-23, 20-25, 22-25, 12-15); Canada-Rep.Dominicana ven 3/6 ore 3. Prossimo turno: Germania-Corea del Sud ven 3/6 ore 21; Rep.Dominicana-Brasile sab 4/6 ore 0.00; USA-Canada sab 4/6 ore 3.Pool 2: Thailandia-Serbia 3-2 (25-23, 25-27, 25-20, 20-25, 15-12); Bulgaria-Olanda 3-2 (25-15, 12-25, 19-25, 25-15, 15-7); Belgio-Italia 1-3 (25-21, 19-25, 23-25, 20-25). Prossimo turno: Serbia-Bulgaria ven 3/6 ore 12; Italia-Olanda ven 3/6 ore 15; Turchia-Cina ven 3/6 ore 18.Classifica: Brasile 2 vittorie (6 punti), Giappone e Thailandia 2 (5), Serbia 1 (4), Canada, Cina, Italia, Polonia, Turchia e USA 1 (3), Bulgaria 1 (2), Germania e Olanda 0 (1), Belgio, Corea del Sud e Rep.Dominicana 0 (0). (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: prima vittoria per la Serbia contro il Belgio

    Di Redazione Inizia con una vittoria il cammino della Serbia nella VNL femminile: la nazionale di Daniele Santarelli, all’esordio ufficiale in panchina, hanno battuto per 3-1 il Belgio, prossima avversaria delle azzurre. Un approccio molto difficile quello delle campionesse del mondo in carica, che hanno perso il primo set addirittura a 14, per poi risollevarsi dominando i successivi tre parziali. Alle belghe non sono bastate una strepitosa Britt Herbots, autrice di ben 31 punti, e Marlies Janssens, come sempre granitica a muro con 6 block vincenti. Santarelli ha schierato una formazione “sperimentale”, lanciando in palleggio l’esperta Bojana Drca e in posto 4 Sara Lozo (opposta di ruolo) in diagonale con Katarina Lazovic; la miglior realizzatrice è stata Ana Bjelica con 21 punti. La partita ha anche segnato il ritorno in nazionale di Jovana Stevanovic dopo un’assenza di quasi 4 anni. In corso, intanto, l’ultima partita della giornata tra Cina e Olanda. LA SITUAZIONEPool 1: Germania-Brasile 1-3 (27-29, 25-23, 25-27, 21-25); USA-Rep.Dominicana 3-0 (25-21, 25-17, 25-18). Prossimo turno: Polonia-Canada gio 2/6 ore 0.00; Corea del Sud-Giappone gio 2/6 ore 3; Brasile-Polonia gio 2/6 ore 21.Pool 2: Belgio-Serbia 1-3 (25-14, 16-25, 17-25, 22-25); Cina-Olanda mer 1/6 ore 17.30. Prossimo turno: Thailandia-Serbia gio 2/6 ore 12; Bulgaria-Olanda gio 2/6 ore 15; Belgio-Italia gio 2/6 ore 18.Classifica: Brasile, Serbia, Turchia, Thailandia e USA 1 vittoria (3 punti); Bulgaria, Italia, Belgio, Canada, Cina, Rep.Dominicana, Germania, Giappone, Corea del Sud, Olanda, Polonia 0 (0). (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Papa: “Avrei voluto continuare a girare per l’Europa, ma dall’Italia proposte interessanti”

    Di Redazione Valeria Papa veste la maglia della serie A dal 2013, anno in cui gioca tra le fila del Volksbank Sudtirol Bolzano, e da quella stagione non si è più fermata. La schiacciatrice classe 1989 si è distinta tanto in A2 quanto in massima serie: l’ultimo successo italiano, in ordine cronologico, è stata la promozione della Roma Volley Club del 2021 che Papa ha giocato da capitano. Ma non mancano neanche le esperienze all’estero per la giocatrice ligure; nel 2019 infatti, dopo due anni alla Savino del Bene Scandicci, Papa è volata in Brasile dove ha giocato con la maglia rossonera del Flamengo. L’anno successivo, torna nel Bel Paese e approda, appunto, a Roma. Promozione raggiunta, a metà stagione in serie A1 Valeria decide di ritornare all’estero, questa volta in Germania, al Potsdam. “Dopo l’anno stupendo della promozione din A1 con Roma mi ero trovata in una situazione non facilissima. È arrivata un’occasione in Bundesliga e mi sono detta: “Vale, vai e divertiti”. Ammetto che in Germania mi sono sentita subito a casa, mi sono tolta grandi soddisfazioni e ho potuto esprimere il meglio di me, come atleta e come persona“, racconta in un’intervista di Giovanni Vaccaro per Il Secolo XIX Savona. Un’esperienza coronata da una medaglia d’argento, arrivata nella prima Finale Scudetto della squadra allenata da coach Guillermo Naranjo Hernández: “In più siamo arrivate a giocare la finale per il titolo contro Stoccarda: peccato solo che siamo arrivate ad avere due palloni per vincere, ma non ce l’abbiamo fatta. Il bilancio è comunque straordinario, per la prima volta Potsdam è arrivata alla finale scudetto e nella regular season abbiamo fatto il record di punti”. La giramondo Valeria Papa, però, tornerà con ogni probabilità in Patria la prossima stagione: voci di mercato la danno alla Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia, anche se lei non conferma la squadra. “Dopo l’esperienza in Germania avrei anche continuato a girare per l’Europa, ma è arrivata qualche proposta interessante in Italia in A1. Sono tornata a casa con una medaglia che per me ha un valore inestimabile, perché sotto quell’argento luccica dell’”oro”: la più grande vittoria è stata trovare persone che mi hanno permesso di vivere un’avventura stupenda”. LEGGI TUTTO