Di Redazione L’olandese Maret Grothues dice addio alla nazionale dopo 14 anni, ma continuerà a giocare nel suo club, il Panathinaikos. Una decisione non facile, ma presa dopo un lungo confronto con il CT orange Avital Selinger. Maret Grothues (33 anni) ha esordito nella squadra olandese contro Cuba nel 2008 durante il Montreux Masters in Svizzera, famoso torneo organizzato annualmente in preparazione alla stagione internazionale. Un debutto che avrebbe segnato una lunga e meravigliosa carriera in nazionale. Ai Mondiali del 2010 in Giappone, Grothues è stata eletta miglior schiacciatrice, entrando a far parte del miglior sestetto insieme a Ekaterina Gamova, Tatiana Kosheleva, Neslihan Darnel e Logan Tom. Nel 2013 Grothues diventa anche capitano, ruolo che avrebbe poi ricoperto fino al 2020. Dal 2015 ha vissuto da protagonista la fulminea ascesa dell’Olanda alla vetta del mondo conquistando la medaglia d’argento agli Europei e sei mesi dopo la storica qualificazione (prima volta dal 1996) ai Giochi Olimpici in Giappone. Durante i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, Grothues ha iniziato le prime due partite da titolare, prima che si infortunasse contro gli Stati Uniti. Con una caviglia gravemente slogata, ha dovuto guardare mentre la sua squadra ha giocato con successo la fase a gironi e si è qualificata per i quarti di finale. Nei quarti di finale, nelle semifinali e nella partita per la medaglia di bronzo, Grothues è riuscita a gestire il dolore della caviglia non completamente guarita. L’Olanda non portò a casa una medaglia, ma il quarto posto rappresentò comunque il miglior posizionamento olimpica della storia. Tirando le somme, Grothues in nazionale ha vinto tre volte l’argento ai Campionati Europei (2009, 2015, 2017) e un bronzo al World Grand Prix del 2016, collezionando in totale 392 presenze. “Dopo quattordici anni in nazionale, ho deciso di smettere. Ho vissuto molti momenti importanti, tra cui i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, le tre finali dei Campionati Europei e il quarto posto ai Mondiali del 2018. Le partite che abbiamo giocato in Olanda, cantando il nostro inno nazionale a cappella insieme al pubblico, sono ricordi che conserverò per sempre. Voglio ringraziare le mie compagne di squadra, gli allenatori, i fedeli fan Orange, i miei amici e la mia famiglia per il loro supporto”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO