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    Dusko Nikolic nuovo CT della Macedonia del Nord. Ma Matijasevic non ci sta

    Di Redazione Cambio a sorpresa sulla panchina della nazionale maschile della Macedonia del Nord a due mesi dai Campionati Europei: la Federazione balcanica ha dato il benservito a Nikola Matijasevic, sostituito da Dusko Nikolic. Una decisione motivata con la sconfitta nella finale di European Silver League contro la Danimarca nonché a precedenti divergente con il tecnico, che aveva portato i macedoni a una doppia storica qualificazione alla rassegna continentale (registrando, tra l’altro, una prestigiosa vittoria sulla Slovenia a Ljubljana nel 2019). Matijasevic non ha preso bene la decisione e la modalità con cui gli è stata comunicata: “Ho saputo solo tramite la pagina Facebook della Federazione – spiega a World of Volley – di essere stato licenziato! Nessuno mi ha informato, mi ha contattato o mi ha spiegato il perché di questa decisione. Fa molto male, perché avevo un buon rapporto con il presidente Jovanovski e il vicepresidente Cajka, ed eravamo in costante contatto. Non chiamarmi nemmeno al telefono o non fissare un incontro dopo tre anni di collaborazione e due qualificazioni agli Europei mi lascia senza parole“. Il nuovo tecnico ha già convocato 24 giocatori per la preparazione agli Europei, tra i quali i fratelli Gjorgiev (il palleggiatore Gjorgi e l’opposto Nikola) e lo schiacciatore Aleksandar Ljaftov, nuovo acquisto di Ravenna. Del gruppo faranno parte anche 4 riserve. (fonte: Vfmkd.mk) LEGGI TUTTO

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    La Polonia vince il Memorial Wagner battendo Egitto, Norvegia e Azerbaijan

    Di Redazione Per la nona volta nella sua storia la nazionale maschile della Polonia ha vinto il Memorial Wagner, tradizionale torneo estivo che quest’anno assume un particolare significato vista l’imminenza dell’appuntamento olimpico. Contro tre avversarie non irresistibili come Egitto, Norvegia e Azerbaijan (complice anche la rinuncia della Tunisia, colpita da alcuni casi di Covid-19), la squadra di Vital Heynen ha rispettato i pronostici imponendosi in tutte e tre le gare senza perdere neppure un set. La sfida decisiva per il titolo è stata quella di oggi con gli egiziani, che a loro volta avevano battuto senza problemi le altre due partecipanti. La Polonia ha chiuso sul 3-0 (25-13, 26-24, 25-19), soffrendo soltanto in un secondo set tutto giocato sul filo dell’equilibrio. Heynen ha dato fiducia a quella che sarà presumibilmente la formazione titolare per Tokyo, con Drzyzga in palleggio, Kurek opposto, Nowakowski e Kochanowski al centro, Kubiak e Leon schiacciatori e Zatorski libero, inserendo poi Semeniuk e Sliwka a gara in corso. (fonte: Pzps.pl) LEGGI TUTTO

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    Iran, Ghaemi polemico: “Mi avevano garantito che sarei andato a Tokyo”

    Di Redazione Clima infuocato nella nazionale maschile dell’Iran dopo che il tecnico Vladimir Alekno ha annunciato la lista dei 12 giocatori che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo. A suscitare le maggiori polemiche sono le dichiarazioni di un giocatore che solo pochi mesi fa aveva annunciato il suo addio alla nazionale: lo schiacciatore Farhad Ghaemi, richiamato dal CT per l’ultima fase della preparazione ma poi escluso dall’elenco definitivo. “Le parole che il presidente federale mi ha detto il primo giorno – ha rivelato Ghaemi all’agenzia ISNA – sono state che al 100% avrei fatto parte della squadra, con l’approvazione dello staff tecnico. La motivazione del mio inserimento erano i problemi che la squadra ha accusato in ricezione e in difesa, e sapevo che avrei potuto essere d’aiuto“. Da parte sua, il direttore tecnico Amir Khoshkhabar ha spiegato che fin dall’inizio lo staff (di cui fa parte anche l’italiano Tomaso Totolo) aveva voluto in nazionale Ghaemi e il collega di ruolo Mojtaba Mirzajanpour soltanto per valutarli, e non si era mai parlato con la Federazione di un loro inserimento nella squadra per i Giochi. Una precisazione che ha spinto i media iraniani a criticare le presunte ingerenze dei vertici federali nel lavoro dei tecnici. (fonte: Isna.ir) LEGGI TUTTO

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    Tokyo 2020, i Giochi Olimpici a porte chiuse. Niente tifosi sugli spalti

    Di Redazione Ci avevamo sperato fino alla fine anche se la notizia era preventivabile e, anzi, la si sapeva già da tempo. Oggi è arrivata l’ufficialità da parte del Comitato Olimpico. I Giochi di Tokyo 2020 si disputeranno a porte chiuse. Dunque nessun spettatore potrà essere presente sugli spalti per assistere alle Olimpiadi. Di seguito vi riportiamo quanto apparso sul sito di Tokyo 2020. Oggi, giovedì 8 luglio, a seguito della decisione del Governo del Giappone di dichiarare lo stato di emergenza a Tokyo, le cinque parti (Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), comitato organizzatore di Tokyo 2020, il governo metropolitano di Tokyo (TMG)) si è riunito. Durante questo incontro, il CIO e l’IPC sono stati informati dalla parte giapponese dell’impatto di questa decisione sui Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. Hanno sostenuto le misure presentate dalle autorità giapponesi. Le principali decisioni sono le seguenti: Il Governo giapponese ha deciso giovedì 8 luglio di dichiarare lo stato di emergenza a Tokyo. Questa estate di emergenza a Tokyo mira ad attuare misure per reprimere il flusso di persone nel tentativo di prevenire la diffusione delle attuali infezioni, a causa del numero di casi confermati di COVID-19 che rimane elevato e del numero in aumento di persone infette da COVID-19 e varianti a Tokyo. La conclusione della riunione delle cinque parti del 21 giugno 2021 recitava in particolare: “Nel caso in cui, dopo il 12 luglio 2021, venissero poste in essere lo stato di emergenza o altre misure prioritarie volte a limitare il tasso di infezione, le restrizioni nel numero di spettatori ai Giochi, inclusa l’assenza di spettatori per determinate competizioni, sarà concordato in base al contenuto dello stato di emergenza o di altre misure in vigore al momento dell’annuncio“. In risposta allo stato di emergenza, tutte e tre le parti giapponesi hanno adottato misure più severe per quanto riguarda le Olimpiadi di Tokyo. Nessuna sede olimpica situata a Tokyo sarà in grado di ospitare il pubblico durante i Giochi Olimpici. Di conseguenza, nelle aree in cui non vengono applicate misure di emergenza. In caso di variazione significativa del numero di contagi, verrà immediatamente organizzato un incontro delle cinque parti per rivedere le capacità di accoglienza degli spettatori. Nella stessa riunione del 21 giugno è stato inoltre deciso che: “Le politiche equivalenti che disciplinano i Giochi Paralimpici saranno decise entro il 16 luglio 2021, una settimana prima dell’apertura dei Giochi Olimpici“. Tuttavia, ora sembra necessario prendere una decisione in base al numero di infezioni al momento giusto. Per questo motivo, la decisione sull’accoglienza degli spettatori per i Giochi Paralimpici verrà presa dopo i Giochi Olimpici. Il CIO e l’IPC rispettano questa decisione e la sostengono nell’interesse di organizzare Giochi Olimpici sicuri per tutti. Le cinque parti si rammaricano, per gli atleti e gli spettatori, che queste misure siano necessarie per i motivi sopra spiegati. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pawel Zatorski completa la rosa della Polonia per Tokyo

    Di Redazione A pochi minuti dalla conclusione della finale di VNL maschile persa con il Brasile, la Polonia ha annunciato la lista completa dei 12 giocatori che disputeranno le Olimpiadi di Tokyo. 11 di loro erano già noti: l’ultima riserva di Vital Heynen è stata sciolta a favore di Pawel Zatorski. Una decisione del resto intuibile, dal momento che il libero dello Zaksa ha giocato da titolare l’intera gara decisiva di Rimini. Resta dunque escluso dalla lista per i Giochi Damian Wojtaszek, mentre con Zatorski ci saranno i palleggiatori Drzyzga e Lomacz, gli opposti Kurek e Kaczmarek, i centrali Bieniek, Nowakowski e Kochanowski e gli schiacciatori Leon, Kubiak, Sliwka e Semeniuk. Le riserve saranno il centrale Huber e lo schiacciatore Fornal. (fonte: Pzps.pl) LEGGI TUTTO

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    Tatiana Kosheleva si congeda dalla nazionale: non sarà alle Olimpiadi

    Di Redazione La Russia perde un pezzo importante della sua squadra a un mese dalle Olimpiadi di Tokyo: la schiacciatrice Tatiana Kosheleva ha annunciato con un post su Instagram la sua intenzione di lasciare la nazionale dopo quasi 15 anni. La neo-giocatrice della Megabox Vallefoglia era tornata a vestire la maglia della Russia nel 2019 su insistenza del nuovo CT Sergio Busato, dopo aver rinunciato al torneo di qualificazione alle Olimpiadi, ma al termine della VNL di Rimini ha cambiato nuovamente (e definitivamente) idea. “Le Olimpiadi di Tokyo – ha spiegato Kosheleva – erano il mio sogno e la mia ispirazione. Pensando a questo obiettivo mi sono ripresa da tutti i miei infortuni e ho chiuso gli occhi davanti a tutte le difficoltà. Ma oggi, ascoltando me stessa e il mio cuore, mi rendo conto che devo fermarmi. Per la prima volta nella mia vita scelgo me stessa, il comfort e la tranquillità. Dico addio alla squadra che amo follemente e a cui ho dato l’anima“. Con l’abituale franchezza, la schiacciatrice russa spiega poi i motivi della decisione: “Sto benissimo di salute, non sono stata cacciata dalla nazionale, non ho paura della competizione, non sono incinta, non ho litigato né offeso nessuno. Mi sento così e mi fido di me stessa. Credetemi, la decisione non è stata facile per me, ma è stata necessaria. Alla squadra restano tutto il mio sostegno e la mia passione. Le ragazze sanno che possono contare su di me e che io, con la testa, sarò con loro“. (fonte: Instagram Tatyana Kosheleva) LEGGI TUTTO

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    Bulgaria: Ganev conferma Prandi, ma c’è l’ipotesi Grbic

    Di Redazione Silvano Prandi resterà sulla panchina della nazionale maschile della Bulgaria almeno fino ai Mondiali 2022. La fonte è più che autorevole: a dirlo è stato il presidente federale Ljubo Ganev, in un’intervista a Nova Tv. Ma i media bulgari, dopo il pessimo rendimento della squadra alla VNL (chiusa in penultima posizione con due sole vittorie all’attivo), non danno per scontata la conferma del tecnico italiano e parlano di un possibile contatto con Nikola Grbic, prossimo allenatore di Perugia. Ganev ha assicurato che non sono previsti cambi di programma e che, dopo i Mondiali, Prandi passerà il testimone al suo vice Nikolay Zhelyazkov. Quest’ultimo, però, non ha nascosto la sua insoddisfazione a Sportal.bg: “Non sono abituato a fare l’assistente allenatore, non lo sono mai stato. A volte è molto difficile per me il fatto di non poter prendere decisioni“. Prandi, nel frattempo, inizia a programmare i Campionati Europei di settembre, e sempre al portale bulgaro dichiara che convocherà l’esperto centrale Nikolay Nikolov: “Ci aiuterà a rinforzarci al centro, insieme al recupero di Aleks Grozdanov“. Non ci sarà sicuramente l’altro centrale Teodor Todorov, che ha rifiutato la convocazione. Per gli altri grandi esclusi, come Georgi e Valentin Bratoev, Nikolay e Rosalin Penchev e Velizar Chernokozhev, il recupero è più difficile: “Forse sarà convocato uno di loro, ma come ho già detto siamo all’inizio di un nuovo ciclo e non chiamerò tutti coloro che sono stati in nazionale negli ultimi anni“. (fonte: Sportal.bg) LEGGI TUTTO

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    VNL maschile: Wallace e Kurek si dividono il premio di MVP

    Di Redazione Un premio di MVP da dividere in due: scelta quasi inedita quella degli organizzatori della VNL maschile, che dopo la finale vinta per 3-1 dal Brasile sulla Polonia hanno deciso di assegnare “ex aequo” il premio di miglior giocatore, così come quello di miglior opposto, al verdeoro Wallace e a quello polacco Bartosz Kurek. Decisione controversa, vista anche l’elevata cifra in palio per il vincitore del premio individuale più prestigioso: 30mila dollari. Nel sestetto ideale della manifestazione sono stati inseriti soltanto giocatori delle due squadre finaliste, equamente suddivisi: Fabian Drzyzga è il palleggiatore, Yoandy Leal e Michal Kubiak gli schiacciatori, Mateusz Bieniek e Mauricio Souza i centrali e Thales il libero. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO