Di Redazione Sarà Michal Winiarski a sostituire Andrea Giani sulla panchina della Germania. A pochi giorni dalla risoluzione del contratto con l’allenatore italiano, destinato a guidare la Francia, la Federazione tedesca ha scelto il 38enne polacco per guidare la nazionale maschile nel nuovo ciclo olimpico, a partire dal primo grande impegno del 2022, i Campionati Mondiali. Winiarski, già campione del mondo da giocatore e ben noto anche al pubblico italiano per la sua militanza nell’Itas Trentino, allena attualmente il Trefl Gdansk, dopo aver iniziato la sua carriera da tecnico allo Skra Belchatow, ma per la prossima stagione è previsto il suo passaggio all’Aluron CMC Warta Zawiercie. “Sono molto felice – ha detto l’ex schiacciatore – dell’opportunità di lavorare con la nazionale tedesca. È una grande sfida per me e ringrazio Christian Dünnes e il DVV per la loro fiducia. La Germania ha una grande squadra, con una forte presenza internazionale. Il mio obiettivo sarà quello di fare del mio meglio ogni giorno. Mi aspetto lo stesso dai giocatori, perché credo che il lavoro quotidiano in allenamento farà la differenza più grande per avere successo“. Un fattore importante nella scelta di Winiarski è stata la circostanza che, nel Trefl, il tecnico polacco alleni i nazionali Lukas Kampa e Moritz Reichert: “Finora – ha ricordato il CT – ho avuto l’opportunità di lavorare con tre giocatori tedeschi. Oltre a Moritz e Lukas, ho lavorato anche con Ruben Schott nel mio primo anno. Li considero giocatori molto professionali e laboriosi. Sono convinto che questa sia anche la mentalità di tutta la squadra. Sono sicuro che lavorare con tutta la squadra sarà fantastico e non vedo l’ora di affrontare questo compito“. Proprio il capitano Lukas Kampa ha commentato così la scelta: “Sono contento che la Federazione abbia trovato in così poco tempo un successore di alto livello. Credo che questa sarà una collaborazione molto fruttuosa. Certo, Michal è meno esperto di altri allenatori, ma è molto motivato e penso che abbia già dimostrato il suo potenziale. Lavorando con lui si capisce che è stato un giocatore di livello mondiale, e anche che non è passato molto tempo dalla fine della sua carriera, perché è molto vicino ai suoi giocatori: conosce la loro routine quotidiana, sa di cosa hanno bisogno. Ha ottime doti comunicative e parla già un po’ di tedesco, oltre all’inglese e all’italiano. So che per lui è un grande onore assumere questo incarico“. (fonte: DVV) LEGGI TUTTO