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    Ferrari in alta quota: ecco le insidie a Città del Messico

    TORINO – I duelli ad alta quota sono un incognita. A dire la verità, ogni anno che si corre a Città del Messico è così, l’altitudine si fa sentire, taglia potenza ai motori e influisce sul rendimento delle monoposto. Il punto è che la potenza dei motori viene tagliata in maniera uguale per tutti, dunque i valori generali in pista non vengono alterati. Invece, per quanto attiene il rendimento della auto, nonché il raffreddamento, ogni progetto può comportarsi in maniera differente. Specie quest’anno, che le monoposto sono completamente diverse da quelle dell’anno scorso.
    Sembra di essere a Montecarlo
    Lo spiega bene Thomas Bouché, head of aerodynamic track performance group della Ferrari: «La riduzione della densità dell’aria, dovuta all’altitudine cui si trova il tracciato, costituisce una delle più grosse sfide tecniche della stagione: le forze aerodinamiche sono considerevolmente ridotte e per questo ci ritroviamo con valori di carico paragonabili a quelli di Monza nonostante si utilizzi la configurazione di Monaco». E ancora: «Accelerazione e velocità di punta sono tra le più elevate della stagione. Questo quadro porta con sé alcune insidie non indifferenti per il raffreddamento di motore e freni: le vetture di Formula 1 attuali non sono state disegnate e ottimizzate per girare in condizioni così particolari, per questo tutti i parametri verranno continuamente curati e analizzati dell’intero weekend. L’aria rarefatta potrebbe anche incidere nei duelli ruota a ruota perché chi insegue potrebbe ritrovarsi in difficoltà per il fatto di guidare nell’aria sporcata dalla vettura che lo precede». Quali effetti potrà avere tutto questo sul duello – ormai non più decisivo per la classifica, nemmeno dei costruttori – tra Ferrari e Red Bull? Lo si potrà capire (almeno un po’) dalle prima prove libere.
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    Colori, tradizioni e velocità: tutte le curiosità sul GP di Città del Messico

    Dopo il weekend a stelle e strisce di Austin, la F1 fa tappa in Messico per il terzultimo appuntamento del campionato Solo due ore e mezzo di volo separano il caldo texano dagli oltre 2200 metri di altitudine della capitale messicana. Un tempo cuore dell’impero Azteco, Città del Messico è la cornice di una gara di F1 da quasi cinquant’anni. Entrato in calendario nel 1963, il GP del Messico è andato in scena sempre sulla stessa pista, nonostante lunghi periodi di pausa e diversi cambiamenti. LEGGI TUTTO

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    Pan American Cup: anche USA e Messico in zona medaglie

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    Sono USA e Messico le ultime due semifinaliste della Pan American Cup femminile in corso a Hermosillo. I due quarti di finale disputati nella notte hanno regalato emozioni fino all’ultimo punto: particolarmente entusiasmante la sfida tra le statunitensi e Cuba, che ha visto Rhamat Alhassan (16 punti) e compagne rimontare due set di svantaggio e imporsi ai vantaggi del tie break (27-29, 22-25, 25-22, 25-16, 19-17) dopo aver annullato due match point alle avversarie. Oltre alla neo-centrale di Firenze, anche Avery Skinner (18 punti) e Stephanie Samedy, entrata a gara in corso al posto di Reed, hanno dato un contributo fondamentale al successo degli USA.

    Altrettanto faticosa la vittoria delle padrone di casa, che hanno superato Portorico soltanto per 3-2 (25-17, 25-19, 18-25, 20-25, 15-12), non riuscendo a capitalizzare al meglio il netto vantaggio iniziale. 33 errori-punto e 13 muri subiti hanno frenato la corsa delle messicane, che in una giornata non eccezionale di Samantha Bricio (13 punti) hanno trovato la loro arma vincente nella centrale Jocelyn Urias, capace di mettere a terra ben 20 palloni. Si attendono ora gli abbinamenti delle semifinali, curiosamente non definiti dal regolamento, per stabilire chi saranno le avversarie di Repubblica Dominicana e Colombia, già qualificate grazie al primo posto nei rispettivi gironi della prima fase.

    RISULTATIQuarti di finale: USA-Cuba 3-2 (27-29, 22-25, 25-22, 25-16, 19-17); Messico-Portorico 3-2 (25-17, 25-19, 18-25, 20-25, 15-12).Semifinali 7° posto: Costarica-Nicaragua 3-2 (19-25, 20-25, 25-14, 25-22, 15-13); Perù-Canada 3-0 (25-22, 25-22, 25-18).

    IL PROGRAMMAFinale 9° posto: Nicaragua-Canada sab 27/8 ore 23.Finale 7° posto: Costarica-Perù dom 28/8 ore 1.Semifinali: Rep.Dominicana-Messico/USA dom 28/8 ore 3; Colombia-USA/Messico dom 28/8 ore 5.Finale 5° posto: Cuba-Portorico dom 28/8 ore 23.Finale 3° posto lun 29/8 ore 1.Finale 1° posto lun 29/8 ore 3.

    (fonte: NORCECA) LEGGI TUTTO

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    Pan American Cup: debutto vincente per la Colombia, il Messico ferma Cuba

    Di Redazione

    Debutto brillante per la Colombia nella Pan American Cup femminile in corso a Hermosillo, in Messico. La squadra sudamericana ha esordito nella competizione battendo per 3-0 (25-18, 25-14, 28-26) il Canada: determinante il rientro di Amanda Coneo, assente per infortunio nell’ultima Challenger Cup e autrice di 18 punti. In testa alla Pool B ci sono le padrone di casa del Messico, che hanno inflitto la prima sconfitta a Cuba imponendosi per 3-1 (24-26, 25-16, 25-16, 25-18), con ben 22 punti di Samantha Bricio.

    Nel girone A continua il cammino a punteggio pieno di USA e Repubblica Dominicana: le statunitensi hanno piegato per 3-0 Portorico (25-19, 25-16, 25-22) con 15 punti di Avery Skinner e 11 della neo-centrale di Chieri Brionne Butler (5 muri). Le caraibiche, invece, si sono imposte con lo stesso punteggio sul Perù (25-13, 25-18, 25-22) con 16 punti a testa di Peña e De La Cruz e 15 di Gaila Gonzalez. Lo scontro diretto, che può valere un posto in semifinale (la prima classificata di ogni girone si qualifica direttamente), si giocherà soltanto all’ultima giornata.

    (fonte: NORCECA) LEGGI TUTTO

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    Pan American Cup: Cuba conserva l’imbattibilità, si sbloccano USA e Messico

    Di Redazione Situazione ancora incerta nella Pan American Cup maschile in corso in Messico: a due giornate dalla conclusione della prima fase, almeno 5 squadre su 6 possono puntare alla qualificazione alle semifinali. L’unica nazionale ancora imbattuta è Cuba, che nello scontro al vertice ha piegato il Canada con un nettissimo 3-0 (25-17, 25-18, 25-21): 12 punti per il neo-milanese Osniel Mergarejo, 10 per Miguel Angel Lopez e 8 per Robertlandy Simon, mentre Marlon Yant è stato tenuto a riposo. Nella notte italiana hanno però ottenuto la prima vittoria nella competizione anche gli USA e il Messico: gli statunitensi hanno superato per 3-0 Portorico (25-23, 25-16, 27-25) con 13 punti e 5 muri vincenti di Kyle McCauley, mentre i padroni di casa – detentori del trofeo – hanno avuto la meglio per 3-1 (21-25, 25-12, 25-23, 25-21) sulla Repubblica Dominicana con 20 centri di Diego Gonzalez. Oggi le due nazionali si ritroveranno di fronte in una sfida potenzialmente decisiva per la qualificazione. (fonte: NORCECA) LEGGI TUTTO