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    F1 diretta Gp del Messico: segui Leclerc e Hamilton nella gara di oggi LIVE

    21:43

    Hamilton è una furia, Antonelli insegue Bearman

    Hamilton furioso continua a lamentarsi nel team radio dopo la penalità, l’unico ad averla ricevuta dopo la partenza caotica. Intanto lotta tra rookie, con Antonelli che insegue Bearman per una posizione, virtualmente, sul podio.

    21:39

    Russell rientra davanti a Piastri

    Fallisce l’undercut McLaren su Russell, che rientra davanti a Piastri.

    21:38

    Rientrano Bearman e Piastri

    Dentro anche Bearman e Piastri per montare gomma gialla. In questa fase la media sembra poter fare bene. Bearman rientra davanti ad Antonelli, Piastri davanti ad Hamilton.

    21:37

    Hamilton rientra e sconta la penalità

    Hamilton rientra, sconta i dieci secondi di penalità e poi monta la gomma media. Rientra in 14° posizione, Bearman è sul podio al giro 24 su 71.

    21:35

    Antonelli si ferma per le medie

    Rientra Kimi Antonelli e monta le gomme medie. Ora tutti i team guarderanno i suoi tempi per decidere cosa fare.

    21:34

    Hamilton furioso: “Che stro****a”

    Hamilton viene informato della penalità e sbotta nel team radio: “Che stro****a! Non c’è grip sulla via di fuga”.

    21:31

    Notato il contatto Verstappen-Hamilton

    Non è finito il lavoro della direzione gara: dopo la penalità per aver tagliato la via di fuga, ora verrà valutato il contatto Verstappen-Hamilton.

    21:31

    La gomma media delude

    Scelta clamorosa di Sainz, che si ferma per togliere la gomma media e montare subito una soft. Fin qui la gomma gialla sta deludendo: tutti i piloti che la montano stanno registrando tempi troppo inferiori alle soft.

    21:28

    Norris in solitaria, Verstappen non riesce a prendere Bearman

    Norris si porta intanto a più di 7 secondi da Leclerc, in una gara completamente in solitaria. Secondo Leclerc, poi Hamilton (con penalità da scontare) e Bearman. Dietro Verstappen non riesce a prendere il giovane inglese e sta perdendo tantissimo tempo. Poi Antonelli e Russell, con Piastri molto vicino. Tsunoda e Ocon chiudono la top10.

    21:26

    +++ 10 secondi di penalità per Hamilton! +++

    Mazzata per Hamilton dopo aver tagliato la via di fuga dopo il contatto con Verstappen: penalità di 10 secondi da scontare al prossimo pitstop. L’inglese sarebbe, virtualmente, in ottava posizione invece dell’ottima terza che sta conservando ora.

    21:21

    Sorprendente Bearman in quarta posizione

    La grandissima sorpresa fin qui, al 13° giro su 71 totali, è Ollie Bearman. Il giovane pilota della Haas è quarto e si difende in modo impeccabile da Verstappen.

    21:19

    Norris è attualmente il leader del Mondiale

    Se la gara terminerà così, Norris sarà il nuovo leader del Mondiale con quattro punti di vantaggio su Piastri.

    21:18

    Tantissimo lavoro per la direzione di gara

    Tanti gli episodi da valutare per la direzione di gara, tra la partenza caotica in curva uno, il contatto Verstappen-Hamilton, il contatto Sainz-Alonso più dietro e il taglio di Hamilton che non ha rispettato la via di fuga, passando sull’erba.

    21:17

    Lotta Piastri-Tsunoda e Antonelli-Verstappen

    Gara emozionante in questa fase con i piloti molto vicini tra loro. In ottava posizione lottano Tsunoda e Piastri, più davanti Antonelli ci prova su Verstappen.

    21:15

    Norris scappa via, le Ferrari entrano in gestione

    Norris scappa e si porta a quasi tre secondi da Leclerc. Intanto il team Ferrari chiede a Leclerc e Hamilton di entrare in modalità gestione gomme.

    21:13

    Contatto Verstappen-Hamilton! Bearman ne approfitta

    Verstappen prova il sorpasso su Hamilton e si toccano, con l’olandese che perde posizioni. Ne approfitta uno scatenato Bearman, che ora è quarto!

    21:12

    Contatto Leclerc-Hamilton dopo la partenza

    I replay mostrano un contatto tra Leclerc e Hamilton in curva uno dopo la partenza, motivo per il quale il monegasco ha poi tagliato la curva, costringendo anche Verstappen ad andare largo. Da valutare se ci saranno danni alle monoposto Ferrari e Red Bull.

    21:09

    Russell furioso contro Verstappen

    Russell è una furia su Verstappen: via radio vuole la posizione, ritenendo contro le regole il grande taglio della curva fatto in partenza. L’inglese però era lontanissimo da Verstappen quando ha tagliato la curva.

    21:07

    Parte benissimo Bearman, giro veloce di Leclerc

    Partenza bellissima anche dal giovane Oliie Bearman, che guadagna tre posizioni ed è sesto! Intanto Leclerc fa il giro veloce e mette pressione su Norris.

    21:05

    +++ Che caos alla partenza! Norris è davanti +++

    Partenza caotica, con Norris, Leclerc e Verstappen che volano. In curva 1 Leclerc passa ma taglia e lascia la posizione a Norris, taglia tantissimo anche Verstappen che rientra dietro Hamilton. Malissimo Piastri: è nono!

    21:03

    Norris e Leclerc su soft nuove

    Norris e Leclerc partono con soft nuove, Hamilton su soft usata. Tra i pochi a fare strategia diversa c’è Verstappen, che parte con le medie.

    21:01

    Inizia il giro di ricognizione

    Si parte con il formation lap: tra pochissimo la partenza!

    20:55

    Norris contro le Ferrari, Verstappen ci prova

    Cinque minuti alla partenza: Lando Norris in pole davanti alle Ferrari di Leclerc e Hamilton che non hanno nulla da perdere. Più dietro Verstappen, che deve rimontare se vuole tenere vive le speranze del Mondiale, ancora più lontano il leader Piastri. Ma attenzione anche a Russell, quarto, e Kimi Antonelli, sesto.

    20:47

    Ci siamo, meno di un quarto d’ora al via

    Inno messicano in pista mentre manca meno di un quarto d’ora allo spegnimento dei semafori. Ultimi lavori dei meccanici sulle monoposto.

    20:45

    Vasseur: “Sarà una gara lunga”

    “Nel complesso questa è la nostra qualifica migliore. Dovremo difendere la posizione e restare in scia di Norris. Sarà una gara lunga con tanti fattori da considerare. Non siamo due contro uno ma due contro tutti. È un vantaggio partire così davanti”. Queste le parole di Frederic Vasseur dalla griglia di partenza.

    20:39

    Gp del Messico, curva uno sarà subito decisiva

    Norris, Leclerc e Hamilton partiranno davanti a tutti. Curva uno sarà subito decisiva: chi ne uscirà davanti, resistendo poi nella chicane tra curva 2 e 3, avrà un grande vantaggio sul resto del Gran Premio. Sarà subito battaglia.

    20:35

    Leclerc: “Verstappen? 40 punti sono tanti…”

    A cinque gare dalla fine il Mondiale è ancora aperto. Verstappen potrebbe concludere una clamorosa rimonta, ma secondo Leclerc sarà difficile: “Max guida sempre ad altissimi livelli e, considerando che la Red Bull è probabilmente la squadra che ha spinto maggiormente gli sviluppi, non è una sorpresa. Tuttavia sarei molto sorpreso se riuscisse a vincere il campionato dalla posizione in cui si trova. Max è sempre al top e ottiene sempre ottimi risultati, ma ha 40 punti di svantaggio, e 40 punti sono tanti. Quindi, se dovessi scommettere un euro, probabilmente lo farei sui piloti della McLaren. Ma non si può mai escludere Max“.

    20:29

    Norris davanti a tutti, Piastri in crisi

    Fa discutere il diverso stato di forma dei due ‘Papaya Boys’: Norris è scatenato e partirà davanti a tutti dopo aver fatto registrare il miglior tempo, Piastri è in crisi e rischia di perdere già oggi la leadership del Mondiale. L’australiano non parte in prima fila dallo scorso 31 agosto.

    20:20

    Gp del Messico, tutte le caratteristiche del circuito

    Tutte le caratteristiche e i numeri dell’Autodromo Hermanos Rodrìguez.

    20:06

    Strategie Pirelli: chi starà davanti detterà il ritmo

    Pirelli prevede nuovamente un bassissimo degrado delle gomme: quasi sicuramente tutti i piloti opteranno per una singola sosta, con la soft che potrebbe arrivare a fare dai 23 ai 29 giri totali. Chi starà davanti dopo curva 1 potrà dettare il ritmo e, visto il basso degrado e l’aria pulita, avrà un grandissimo vantaggio.

    20:04

    Ferrari, segnali positivi: ora si spera nella prima vittoria

    Dopo la buona prestazione ad Austin, dove la Ferrari ha girato con tempi simili a quelli di McLaren e Red Bull, le Rosse hanno chiuso un’ottima sessione di qualifica dietro al solo Lando Norris. Leclerc e Hamilton partiranno 2° e 3° e non hanno nulla da perdere: l’unico obiettivo rimasto è conquistare la prima vittoria della stagione.

    20:02

    Mondiale piloti sempre più incerto: Verstappen sfida i ‘Papaya boys’

    Quintultima tappa del Mondiale, sempre più incerto. In testa c’è Oscar Piastri con 346 punti ma in piena crisi di risultati, seguito da Lando Norris a quota 332 e che oggi partirà dalla pole. Più lontano ma che alimenta gara dopo gara le speranze per una clamorosa rimonta c’è Max Verstappen, attualmente a quota 306 punti.

    20:00

    Gp del Messico, la Ferrari sogna: Leclerc e Hamilton partono 2° e 3°

    Manca un’ora alla partenza del Gran Premio del Messico, con la Ferrari che sogna e spera: Leclerc e Hamilton partiranno da un’ottima posizione per provare a fare un grande risultato. Davanti a loro c’è solo Norris che però non può rischiare, mentre le Rosse non hanno nulla da perdere.

    Città del Messico – Autodromo Hermanos Rodrìguez LEGGI TUTTO

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    Gp Messico F1 2024, le pagelle: Sainz masterclass, Verstappen sporco, Perez indecente

    Sainz – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Dopo Austin, anche Città del Messico si colora di rosso: la Ferrari concede il bis in terra americana, stavolta con Carlos Sainz, autore di un week-end semplicemente perfetto. Questa volta sfuma la doppietta, accarezzata fino a una decina di giri alla fine: Lando Norris approfitta di un errore di Charles Leclerc e coglie un secondo posto utilissimo in ottica mondiale, visto il 6° posto di un Max Verstappen tornato nella sua versione Mad. Il monegasco completa il podio e porta altri punti fondamentali per il mondiale costruttori, in cui ora il team di Maranello ha scavalcato la Red Bull, mettendo nel mirino la McLaren. Solidissima la gara di Kevin Magnussen, mentre è da dimenticare il week-end di Oscar Piastri e Sergio Perez, che nel suo appuntamento di casa chiude miseramente ultimo. Questo e molto altro nelle pagelle del Gran Premio del Messico.
    VOTO 10 A SAINZ, UNA MASTERCLASS TOTALE
    Appena terminato il Gran Premio degli Stati Uniti, Carlos Sainz ha messo subito le cose in chiaro: “Voglio vincere in Messico“. Ebbene, detto fatto. Sin dal venerdì lo spagnolo entra in una dimensione tutta sua, facendo segnare tempi velocissimi e denotando un passo martellante. Il vero capolavoro lo confeziona al sabato: da campione del mondo i due giri nel Q3 che gli valgono la pole position. E poi la gara: partenza a rilento, sorpasso da urlo su Verstappen, gestione magistrale fino al traguardo. L’augurio è che non sia l’ultima prima dell’addio alla Ferrari. Ma se lo fosse, non poteva esserci modo migliore per congedarsi. Anzi, uno ce ne sarebbe…
    VOTO 9 A VASSEUR, LEADER DI UN TEAM RINATO
    Non è dato sapere se la Ferrari tornerà sul tetto del mondo dopo 16 anni, ma di certo vederla in lotta per un mondiale a quattro gare dalla fine è cosa inusuale, visti gli standard di questi lunghissimi anni. Gran parte del merito è di Fred Vasseur, che ha avuto il coraggio di prendersi la responsabilità di fare scelte forti. Nel momento più critico ha deciso di privilegiare il gruppo piuttosto che i singoli, allontanando Cardile e abbandonando la pista Newey. I risultati ora sono sotto gli occhi di tutti, ed è impossibile smettere di sognare ora che l’obiettivo è lì vicino.
    VOTO 8 A HERBERT, CHE HA RIMESSO A POSTO VERSTAPPEN
    Le scelte ultra-incoerenti dei commissari di gara ad Austin avevano fatto storcere il naso a molti. Soprattutto per il comportamento di Verstappen, giudicato legale. Ebbene, tutto sconfessato in Messico da Johnny Herbert, tra i commissari di gara a Città del Messico: le manovre molto sporche del campione olandese non sono state tollerate, come testimoniano i 20 secondi di penalità inflitti. Un cambio di spartito radicale, che si spera possa essere duraturo fino alla fine della stagione. Per permettere una lotta pulita e ad armi pari fino alla fine del mondiale.
    VOTO 7 A MAGNUSSEN, UN DEGNO CANTO DEL CIGNO
    I miglioramenti evidenti della Haas stanno esaltando sia Nico Hulkenberg che Kevin Magnussen. A fare la voce grossa in Messico è il pilota danese, sin dalle prove libere a proprio agio sul circuito messicano. Già in qualifica confeziona un piccolo capolavoro, artigliando un’ottima quarta fila. Quel 7° posto che poi riconfermerà in gara, arrivando non lontano da Verstappen e resistendo alla rimonta di Piastri. Insomma, un modo degno di iniziare a salutare la Formula 1.
    VOTO 6 A NORRIS, PER UNA VOLTA LUCIDO
    Sarà timido e di sicuro in soggezione nei confronti di Max Verstappen, ma stavolta Lando Norris ha avuto ragione. Non cade nel tranello dell’olandese, che sin dal via aveva come unico obiettivo buttarlo fuori pista: lui si muove con intelligenza, al resto ci pensano i commissari. Si sveglia forse troppo tardi per dare la caccia alla vittoria: alla fine riesce, se non altro, a mettere dietro una delle due Ferrari. Però il ritmo per qualcosa di più c’era. Poco male, in ogni caso: 10 punti rosicchiati al rivale. Ne restano altri 49: difficile, ma non impossibile.
    VOTO 5 A VERSTAPPEN, SPORCO OLTRE OGNI LIMITE
    Sembra ormai chiara la convinzione maturata da Verstappen: non ha più il mezzo per lottare né con Norris, né con le Ferrari. Pertanto, l’unico modo che ha di vincere il mondiale è “sporcare” la sua guida: lo ha fatto ad Austin, lo ha ripetuto a Città del Messico. Solo che stavolta i commissari non erano d’accordo: in un giro e mezzo si becca 20 secondi di penalità. Un’enormità, che lancia un segnale molto chiaro: questi mezzi non saranno tollerati oltremodo. E così, come si vince il mondiale? Tifando Ferrari…
    VOTO 4 A PIASTRI, COLPITO DALLA “SINDROME DI PEREZ”
    Se la Ferrari ha praticamente dimezzato il distacco dalla McLaren nella classifica costruttori, molta responsabilità è di Oscar Piastri. Che se fino al sabato mattina sembrava in palla e, a tratti, superiore al compagno di squadra, dal semaforo verde del Q1 si trasforma nella versione peggiore di Sergio Perez: eliminato con disonore già nella prima sessione, con un 17° posto assurdo e meritato. La gara, poi, è tutto tranne che una rimonta rabbiosa: per arrivare fino all’8° posto ha dovuto faticare e non poco. Un passo falso che potrebbe anche essere decisivo nella lotta per il titolo costruttori.

    VOTO 3 A PEREZ, UMILIATO ANCHE NEL SUO GIARDINO
    Se la Red Bull non l’aveva licenziato fino ad ora, era solo per fargli disputare il Gp di casa (su gentile richiesta della Federazione). L’auspicio era di vedere un sussulto, una scossa prima di lasciare. E invece, nel suo amato Messico confeziona, forse, il disastro peggiore della sua stagione. L’eliminazione in Q1 non fa più notizia, ma la parte più umiliante è la gara: penalità per posizionamento errato in griglia; duello stra-perso contro Liam Lawson (con tanto di “omaggio” del neozelandese), in un simbolico passaggio di consegne; ultimo posto dietro a tutto e a tutti. Un’umiliazione così era difficile da immaginare. Ora non c’è davvero più alcun motivo per restare lì dov’è. LEGGI TUTTO

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    Ferrari: un alleato forte, degli avversari fragili

    Leclerc – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Con la vittoria di Sainz nel Gp del Messico sono solo 29 i punti che separano nel Campionato Costruttori il team di Maranello dalla McLaren. Un obiettivo complesso, ma non per questo irraggiungibile. Ma per regalarsi un’affermazione che manca da oltre 16 anni, Vasseur e compagni dovranno spingere al massimo in queste ultime quattro gare, rasentando la perfezione e sfruttando l’ingenuità e le lacune del team di Woking.
    OBIETTIVO CONCRETO
    Negli ultimi due weekend la Ferrari ha mangiato ben 46 punti al team papaya, una rincorsa che parte dal vittorioso weekend di Monza e che sta caratterizzando tutto il segmento finale del campionato. Una stagione che ha vissuto almeno di tre fasi: il dominio Red Bull di inizio stagione, la rincorsa della McLaren a cavallo tra primavera ed estate e la fioritura della Ferrari di fine stagione. Una fioritura autunnale, ma forse non tardiva, che nella migliore delle ipotesi potrebbe regalare alla Rossa un successo insperato e inaspettato dopo una stagione di alti e bassi.
    CREDERCI
    A Maranello devono necessariamente crederci. In primis perché 29 punti non rappresentano una montagna insormontabile, in secondo luogo perché la squadra da battere è la McLaren. Sì, perché se il competitor fosse uno tra Red Bull e Mercedes, squadre abituate a vincere, allora la scalata si farebbe realmente ardua.L’ingenuità del team di Woking unita alla pressione di fronte alla prospettiva di chiudere il campionato a zero titoli potrebbero giocare a favore della Rossa.

    L’ALLEATO
    La Ferrari poi ha un alleato nascosto (ma non troppo) in Max Verstappen. L’olandese punta a difendere il titolo piloti dall’assalto di Lando Norris. Max ormai, visto il naufragio tecnico di Red Bull, corre ogni domenica solo e soltanto per battere il pilota britannico. Conoscendo l’indole dell’olandese per Lando sarà dura, Max infatti metterà in campo ogni arma a sua disposizione, lecita o illecita, per distruggere il suo avversario. Un grande assist per la Ferrari che potrà approfittare di questa lotta per massimizzare i propri risultati. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Puntiamo ad avere un finale di campionato da protagonisti”

    Carlos Sainz è arrivato nel paddock dell’Autodromo Hermanos Rodriguez molto motivato dopo la doppietta di Austin. Le parole dello spagnolo.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait, SAINZ Carlos (spa), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Azerbaijan Grand Prix 2024, 17th round of the 2024 Formula One World Championship from September 13 to 15, 2024 on the Baku City Circuit, in Baku, Azerbaijan – Photo DPPI

    “Avevamo detto che il Circuit of the Americas sarebbe stato il banco di prova per capire quanto buono fosse il lavoro di sviluppo fatto sulla SF-24 e direi che l’esame è stato superato – ha detto Sainz –. Come abbiamo visto in qualifica, nelle curve veloci a lungo raggio non siamo ancora i più forti, ma indubbiamente c’è stato un netto passo avanti, anche perché in configurazione gara eravamo i più veloci di tutti pure nel primo settore”.
    Sainz e la prospettive per la fase finale del mondiale
    Il pilota spagnolo della Ferrari si è detto fiducioso per il futuro: “Credo che siamo tornati ad avere una vettura che su tutte le piste che ci aspettano, ad eccezione forse di quella del Qatar, possa puntare alla vittoria anche se questo non vuol dire che vinceremo necessariamente delle gare. Come dicevo, in qualifica non siamo i più forti e su certi tracciati, come Abu Dhabi, sorpassare è molto difficile. E pensare di finire primi partendo dalla quarta posizione non è sempre possibile. Di sicuro però puntiamo ad avere un finale di campionato da protagonisti”.

    Sainz sul Gp del Messico
    Per questo weekend Sainz ha detto di puntare “ad essere lì con i migliori” e ha poi aggiunto: “Se ci riusciremo, e quindi se saremo in grado di piazzarci nelle prime due file in qualifica, avremo delle carte da giocarci. Sarebbe bello continuare il buon momento iniziato ad Austin perché sono convinto che il per titolo Costrittori ci siano ancora parecchie possibilità. Da domani con le prove libere ne sapremo di più, ma di sicuro noi ci metteremo tutto il nostro impegno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Le ambizioni di Leclerc alla vigilia del Gp del Messico

    Le ambizioni di Charles Leclerc, alla vigilia del Gran Premio del Messico di Formula 1, ventesimo appuntamento del mondiale F1 2024.LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, portrait during the Formula 1 Gran Premio de la Ciudad de Mexico 2024, 20th round of the 2024 Formula One World Championship from October 25 to 27, 2024 on the Autodromo Hermanos Rodriguez, in Mexico City, Mexico – Photo Florent Gooden / DPPI – credit: @Scuderia Ferrari Press Office

    Charles Leclerc è entrato nel paddock dell’Autodromo Hermanos Rodriguez con una tenuta insolita: il monegasco si è infatti presentato vestito da mariachi – il tipico musicista messicano –, retaggio del “team dinner” di mercoledì sera: “Ad Austin avevamo avuto poco tempo per stare insieme, perché il volo per il Messico era la mattina successiva, così ieri tutta la squadra si è ritrovata insieme per una serata in allegria. Per l’occasione io ho scelto un costume messicano perché questa terra mi piace molto, la gente è simpatica e c’è molto supporto anche se ovviamente il beniamino di casa è un altro”.
    Le ambizioni di Leclerc per il Messico
    “Dopo la doppietta di Austin – ha detto il monegasco – l’ambizione è di continuare il buon lavoro portato avanti negli Stati Uniti anche a Città del Messico: “Sulla carta ci aspettiamo di essere competitivi e siamo in fiducia, me è meglio restare coi piedi per terra. Questa Formula 1 è talmente imprevedibile che fino a quando non avrò guidato la macchina in FP2 – in FP1 sulla sua vettura ci sarà Oliver Bearman – preferisco non sbilanciarmi. Ciò che di certo non cambierà sarà il nostro approccio: affrontiamo gara dopo gara focalizzandoci su noi stessi e curando al massimo l’esecuzione delle varie fasi, poi guardiamo la classifica e verifichiamo dove siamo”.

    Il Messico, l’altura e la fatica per i piloti
    Leclerc ha parlato delle condizioni particolari di questa gara: “Per noi piloti non direi proprio che questa sia una pista impegnativa. Al contrario sappiamo che lo è molto per le vetture: si corre in altura e in aria rarefatta è critico raffreddare la monoposto in tutte le sue componenti. In fase di messa a punto devi cercare di far combaciare il più possibile la necessità di preservare l’affidabilità senza sacrificare troppo la prestazione. Per quanto riguarda le sensazioni alla guida, i primi giri sono un po’ strani, perché hai un set-up da Monte-Carlo e sensazioni simili a quelle di Monza, ma poi ti ci abitui e impari a convivere con la situazione”. LEGGI TUTTO

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    Gp Messico F1 (FP2): in-competition test per validare le Pirelli 2025

    La giornata in pista oggi, venerdì 25 ottobre, avrà uno svolgimento inusuale. Infatti, la seconda sessione di prove libere (FP2) sarà interamente dedicata alla validazione delle mescole Pirelli più morbide della gamma 2025 (C4, C5 e C6).
    Il cosiddetto in-competition test prevede infatti una sessione di novanta minuti (trenta in più del normale) in cui tutti i piloti e le squadre dovranno seguire un programma specifico definito dai tecnici della Pirelli.
    Oltre all’allocazione delle gomme da asciutto da utilizzare specificamente per il Gran Premio (due set di Hard, tre di Medium e sette di Soft, uno in meno rispetto al consueto), ogni pilota disporrà di due treni di gomme supplementari: uno sarà identico a quello disponibile per il fine settimana (baseline) e l’altro, invece, sarà un prototipo della gomma 2025 (option), sia in termini di costruzione – peraltro già omologata lo scorso settembre – che di mescola. Questi due set extra non saranno contraddistinti dalle tradizionali bande colorate.
    Il programma includerà, in linea teorica, un performance run e un long run per ognuno dei set, con numero di giri e quantitativi di carburante identici per squadre in base alla tipologia del run. L’unica eccezione potrà riguardare quei piloti che, per scelta della loro squadra, non avranno potuto girare in FP1 perché sostituiti da un giovane pilota: a loro sarà concesso sia di concentrare il lavoro per la Pirelli in sessanta minuti sia di disporre di un ulteriore set in più, della mescola Medium, in modo da poter recuperare per quanto possibile le informazioni utili per il prosieguo del fine settimana.

    I dati raccolti saranno poi analizzati dai tecnici Pirelli per affinare le caratteristiche delle mescole in vista del test collettivo di Abu Dhabi, in programma due giorni dopo la conclusione del campionato 2024. Per i team, dunque, la preparazione delle vetture per qualifiche e gara sarà concentrata in due ore: la FP1 del venerdì e la FP3 del sabato. LEGGI TUTTO

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    In Messico, deportanza e resistenza si riducono del 30%

    La bassa densità dell’aria in Messico comporta una riduzione del 30% sia del carico aerodinamico verticale (deportanza) che della resistenza all’avanzamento all’aria.16 LECLERC Charles (mco), Scuderia Ferrari SF-24, action during the Formula 1 Pirelli United States Grand Prix 2024, 19th round of the 2024 Formula One World Championship from October 18 to 20, 2024 on the Circuit of the Americas, in Austin, United States of America – Photo Xavi Bonilla / DPPI

    Edoardo Bosco, Head of Chassis Reliability and Development di Ferrari, ha risposto a tre domande, alla vigilia del Gran Premio del Messico che, come sappiamo, si corre in altura.
    1. Quali sono le caratteristiche della pista di Città del Messico?Edoardo Bosco: “Il tracciato dell’Autódromo Hermanos Rodríguez non è particolarmente lungo ma molto tecnico e impegnativo. In qualifica la prima difficoltà è riuscire a scaldare le gomme anteriori preservando il più possibile le posteriori nel giro di lancio. L’alternanza di lunghi rettilinei e curve lente e serrate fa sì che l’attenzione alle gomme sia fondamentale: se non si controlla accuratamente lo slittamento delle gomme in accelerazione, si rischia di surriscaldarle irrimediabilmente e perdere trazione e quindi molto tempo non solo nel giro ma anche nei successivi”.
    2. Il circuito Hermanos Rodríguez è impegnativo soprattutto per le vetture. Perché e quali sono gli aspetti più critici anche considerato che siamo giunti a gara 20 della stagione?Edoardo Bosco: “Il Gran Premio di Città del Messico fa rima con altitudine. Ci troviamo a quasi 2.300 m di quota, dove la densità dell’aria è inferiore di circa il 30% rispetto al livello del mare.Questo ha due effetti sulle monoposto: il primo è che, a pari geometria, la portata di aria che entra nella macchina attraverso le pance, le prese aria dei freni e lo snorkel è inferiore. Questo comporta la necessità di adottare strategie specifiche per garantire il raffreddamento delle componenti della monoposto, nonché uno stress maggiore per il turbo, che deve lavorare al limite superiore della sua specifica di funzionamento per riuscire a fornire l’aria necessaria al motore. La seconda conseguenza della bassa densità dell’aria è anche che il carico aerodinamico verticale e la resistenza all’avanzamento opposta dall’aria si riducono del 30%. Per avere un’idea di cosa questo significhi, la differenza di carico tra un assetto aerodinamico per Monaco (Max) e per Monza (Min) è circa il 20% oppure che, se il GP di Città del Messico si svolgesse a livello del mare, la velocità a fine rettilineo delle vetture sarebbe circa 25 km/h inferiore”.

    3. Raccontaci un po’ di te. Come si è evoluto il tuo percorso nella Scuderia Ferrari HP e come ti senti a rappresentare questo brand nel mondo?Edoardo Bosco: “Ho iniziato a lavorare in Scuderia Ferrari nel 2012 come giovane ingegnere in Dinamica veicolo, prima di spostarmi nel gruppo di ingegneria di pista, nel ruolo di Performance Engineer, che ho mantenuto fino al 2019 dopo anni bellissimi passati in pista in cui ho lavorato con piloti e ingegneri da cui ho imparato moltissimo. Oggi sono responsabile del gruppo Affidabilità e Sviluppo Autotelaio. Da quando lavoro in Scuderia Ferrari sono cambiate molte cose: la struttura, gli uffici, i banchi prova, ovviamente sono cambiate anche molte facce, ma c’è qualcosa che non cambia mai, ed è la qualità tecnica e la passione sportiva di tutte le persone che ci lavorano. Quando si vince la gara, torni in ufficio il lunedì e vedi la luce negli occhi dei tuoi colleghi, tutti si sentono parte di un progetto più grande. Credo sia questo che mi rende orgoglioso di lavorare qui dentro: sentirmi parte di un progetto e lavorare fianco a fianco a persone che danno tutto per migliorarsi sempre e cercare di fare meglio dei nostri avversari”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vasseur: “In Messico, massima concentrazione e cura dei dettagli”

    VASSEUR Frédéric (fra), Team Principal & General Manager of the Scuderia Ferrari, portrait during the Formula 1 Pirelli United States Grand Prix 2024, 19th round of the 2024 Formula One World Championship from October 18 to 20, 2024 on the Circuit of the Americas, in Austin, United States of America – Photo Antonin Vincent / DPPI

    La tripletta americana del Mondiale di Formula 1 continua con il Gran Premio del Messico. Le 10 squadre e i 20 piloti del Circus della Formula 1 si sono spostati dagli Stati Uniti al Messico dove nel prossimo fine settimana andrà in scena il quarto Gran Premio di Città del Messico all’Autódromo Hermanos Rodríguez.
    Alla vigilia del ventesimo appuntamento del mondiale 2024 di Formula 1, Fred Vasseur ha detto: “Arriviamo in Messico carichi dopo la doppietta di Austin che è stata un moltiplicatore di motivazione per tutta la squadra. Al circuito Hermanos Rodriguez ci attende una sfida completamente diversa nella quale sarà la gestione della vettura in condizioni ambientali uniche a fare la differenza”
    Il Team Principal della Ferrari ha portato l’attenzione sulle caratteristiche della gara in altura: “L’aria rarefatta che si trova ai 2200 metri di Città del Messico mette particolarmente sotto stress le componenti vettura che necessitano di disperdere calore e quindi impiantistica, freni, power unit e ovviamente anche le gomme. Trovare il giusto bilanciamento tra queste esigenze e la ricerca della miglior prestazione è un esercizio non facile da compiere ma ci siamo preparati bene a casa e siamo pronti a fare del nostro meglio”

    Infine il solito mantra del francese: “Dal punto di vista dell’approccio tratteremo questa gara come le precedenti, quindi con la massima concentrazione e cura dei dettagli, focalizzandoci soprattutto su noi stessi. Mi aspetto come al solito livelli molto ravvicinati tra i top team, a fine weekend tireremo le somme e potremo valutare il livello della prestazione offerta come squadra”. LEGGI TUTTO