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    F1, Jos Verstappen: “Lauda voleva Max in Mercedes”

    ROMA – Max Verstappen in Mercedes? Al momento sarebbe impossibile immaginarselo, almeno in tempi brevi. Eppure, qualche anno fa, la possibilità che il neo campione di Formula 1 finisse nella scuderia rivale della Red Bull. A raccontare il retroscena è stato Jos Verstappen, padre di Max, che ha parlato nel documentario “Maximum” andato in onda sulla tv olandese: “Niki Lauda voleva portare Max in Mercedes. Ricordo che, non appena abbiamo lasciato il camper di Red Bull dopo un incontro, ce lo siamo trovati subito davanti”.
    La mossa vincente
    Alla fine, però, Verstappen ha scelto la Red Bull, che ha dovuto superare la concorrenza della scuderia di Brackley offrendo subito l’approdo in Formula 1 all’olandese, come ha raccontato il team principal Christian Horner: “La carta vincente della Red Bull è stata permettere a Verstappen di entrare subito in Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Abbiamo tutti oltrepassato il limite con le comunicazioni radio”

    ROMA – Ross Brawn era stato il primo, qualche giorno fa, a lanciare la proposta di abolire le comunicazioni radio tra team principal e direzione gara in Formula 1, in seguito alle polemiche scatenate dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. Anche Toto Wolff, team principal di Mercedes, si è detto favorevole: “Sono d’accordo con Ross ma, allo stesso tempo, incolpo ugualmente me e Ross perché abbiamo preso parte alla decisione di trasmettere più team radio allo scopo di trasparenza e intrattenimento per i fan – ha detto ai microfoni di “Motorsport.com”.
    Le parole di Wolff
    “Ci sono tante cose nelle comunicazioni radio che danno ai fan una panoramica di tutti i piccoli retroscena e drammi che accadono – ha aggiunto Wolff -. Come, ad esempio, una monoposto che si rompe, discussioni legate alle strategie. Ma penso che siamo andati oltre. Ci è stata data l’opportunità di parlare direttamente con il direttore di gara e, considerando la ferocia della battaglia e gli interessi delle nostre squadre, la mia e quella di Horner, tutti noi abbiamo oltrepassato il limite. Sicuramente parte dei fallimenti di questa stagione è da ascrivere alla pressione che i direttori dei team hanno messo sulle spalle del direttore di gara. Quello sicuramente non ha giovato”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff sulle comunicazioni radio: “Abbiamo oltrepassato il limite”

    ROMA – Pochi giorni fa, Ross Brawn aveva proposto di vietare le comunicazioni radio tra i team principal e la direzione di gara, in seguito alle polemiche scatenate dal Gran Premio di Abu Dhabi di Formula 1. Anche Toto Wolff, team principal di Mercedes, si è detto favorevole: “Sono d’accordo con Ross ma, allo stesso tempo, incolpo ugualmente me e Ross perché abbiamo preso parte alla decisione di trasmettere più team radio allo scopo di trasparenza e intrattenimento per i fan – ha detto ai microfoni di “Motorsport.com”.
    Superato il limite
    “Ci sono tante cose nelle comunicazioni radio che danno ai fan una panoramica di tutti i piccoli retroscena e drammi che accadono – ha aggiunto Wolff -. Come, ad esempio, una monoposto che si rompe, discussioni legate alle strategie. Ma penso che siamo andati oltre. Ci è stata data l’opportunità di parlare direttamente con il direttore di gara e, considerando la ferocia della battaglia e gli interessi delle nostre squadre, la mia e quella di Horner, tutti noi abbiamo oltrepassato il limite. Sicuramente parte dei fallimenti di questa stagione è da ascrivere alla pressione che i direttori dei team hanno messo sulle spalle del direttore di gara. Quello sicuramente non ha giovato”. LEGGI TUTTO

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    F1, nel Mondiale 2021 il meglio e il peggio della Mercedes

    Sul controverso Mondiale di F1 2021 della Mercedes un giorno si potrà dire di tutto ma, di certo, non che la stessa scuderia avesse fatto proclami di successi radiosi ad inizio stagione, quando tutti credevano che l’ennesimo titolo sarebbe finito ancora una volta nelle loro mani. Con il sostanziale freezing del regolamento tecnico in attesa […] LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Mercedes? Sento di aver fallito in un certo senso”

    ROMA – A pochi giorni dalla fine del Mondiale, è tempo di bilanci. Soprattutto per Valtteri Bottas che nel 2022 correrà per l’Alfa Romeo, lasciando con più di qualche rimpianto la Mercedes. Il finlandese non usa mezzi termini: “Sicuramente mi sento, almeno in un certo senso, di aver fallito, ma guardando indietro credo di aver fatto tutto quello che potevo. Alfa Romeo? L’esperienza sarà importante andando avanti, pensando ai titoli costruttori che abbiamo vinto insieme, all’enorme quantità di punti fatti”, dichiara. 
    Il rammarico per il titolo
    Il rapporto con Lewis è sempre stato di rispetto assoluto, ma è il titolo a mancare nella bacheca di Bottas: “Con Hamilton siamo stati ottimi compagni di squadra – prosegue in una intervista rilasciata al New York Times -. Io ho ottenuto alcune vittorie, ho fatto un sacco di pole, quindi ho bisogno di portare queste cose buone con me: quando mi guardo indietro penso di aver ottenuto qualcosa. Forse non ancora quella grande coppa d’oro che mi sono detto che avrei vinto quando avevo sei anni, ma comunque qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    F1, Bottas: “Sento di aver fallito in Mercedes”

    ROMA – In Formula 1 è tempo di bilanci a pochi giorni dalla fine del Mondiale. Soprattutto per Valtteri Bottas che nel 2022 correrà per l’Alfa Romeo, lasciando con più di qualche rimpianto la Mercedes. Il finlandese non usa mezzi termini: “Sicuramente mi sento, almeno in un certo senso, di aver fallito, ma guardando indietro credo di aver fatto tutto quello che potevo. Alfa Romeo? L’esperienza sarà importante andando avanti, pensando ai titoli costruttori che abbiamo vinto insieme, all’enorme quantità di punti fatti”, dichiara. 
    Le parole di Bottas
    Il rapporto con Lewis è sempre stato di rispetto assoluto, ma è il titolo a mancare nella bacheca di Bottas: “Con Hamilton siamo stati ottimi compagni di squadra – prosegue in una intervista rilasciata al New York Times -. Io ho ottenuto alcune vittorie, ho fatto un sacco di pole, quindi ho bisogno di portare queste cose buone con me: quando mi guardo indietro penso di aver ottenuto qualcosa. Forse non ancora quella grande coppa d’oro che mi sono detto che avrei vinto quando avevo sei anni, ma comunque qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    F1: Hamilton premiato come personalità dell'anno, ma il britannico è assente al Gala

    ROMA – Un premio che lascia l’amaro in bocca quello ricevuto da Lewis Hamilton al Gala della Fia di Parigi. Il pilota della Mercedes, sette volte campione del mondo, è stato nominato personalità dell’anno in Formula 1 per le sue battaglie verso temi come l’equità e l’integrazione, ma non si è presentato all’evento in Francia dopo aver perso il Mondiale 2021 all’ultimo giro. Quanto successo nel Gran Premio di Abu Dhabi ha scatenato una serie di polemiche che, negli ultimi giorni, si sono prese i riflettori all’interno del Circus. Per questo, Hamilton e il team principal della Mercedes Toto Wolff non si sono recati a Parigi per il Gala svoltosi ieri.Guarda la galleryVerstappen supera Hamilton all’ultimo giro ed è campione: tutte le ironie
    Le parole di Allison
    All’evento era invece presente James Allison, direttore tecnico di Mercedes, che ha ritirato il premio relativo alla vittoria del titolo costruttori: “È per me un onore rappresentare qui un team di persone brillanti che lavorano alacremente e senza sosta, vincere un titolo è difficile, ripetersi lo è ancora di più, farlo per otto anni mi lascia senza parole – ha detto -. È stato un campionato di alta qualità , nel quale noi e la Red Bull siamo stati come cani e gatti arrivando spesso a colpirci sui denti, ma è stata una bellissima battaglia contro un avversario di alto livello”. LEGGI TUTTO

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    F1: Hamilton riceve il premio come personalità dell'anno, ma non si presenta al Gala

    ROMA – Nonostante il campionato perso all’ultima gara, al Gala della Fia di Parigi arriva un premio anche per Lewis Hamilton. Il pilota della Mercedes, sette volte campione del mondo, è stato nominato personalità dell’anno in Formula 1 per le sue battaglie verso temi come l’equità e l’integrazione, ma non si è presentato all’evento in Francia dopo aver perso il Mondiale 2021 all’ultimo giro. Quanto successo nel Gran Premio di Abu Dhabi ha scatenato una serie di polemiche che, negli ultimi giorni, si sono prese i riflettori all’interno del Circus. Per questo, Hamilton e il team principal della Mercedes Toto Wolff non si sono recati a Parigi per il Gala svoltosi ieri.Guarda la galleryVerstappen vince il Mondiale di F1: lacrime di gioia e super festa ad Abu Dhabi
    Il commento di Allison
    All’evento era invece presente James Allison, direttore tecnico di Mercedes, che ha ritirato il premio relativo alla vittoria del titolo costruttori: “È per me un onore rappresentare qui un team di persone brillanti che lavorano alacremente e senza sosta, vincere un titolo è difficile, ripetersi lo è ancora di più, farlo per otto anni mi lascia senza parole – ha detto -. È stato un campionato di alta qualità , nel quale noi e la Red Bull siamo stati come cani e gatti arrivando spesso a colpirci sui denti, ma è stata una bellissima battaglia contro un avversario di alto livello”. LEGGI TUTTO