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    F1, Mick Schumacher: “Arrogante dire di vincere con una Mercedes senza provarla”

    ROMA – Per molti addetti ai lavori era quasi scontato negli scorsi anni vincere su una Mercedes. L’opinione di Mick Schumacher invece si discosta in maniera totale da questo punto di vista. Solamente Lewis Hamilton e Valtteri Bottas possono infatti tracciare certe sentenze grazie alla loro esperienza con la scuderia di Brackley: “Tutti meritano il loro posto in Formula 1 e chiunque può guidare qui. Ma puoi dire di poter vincere una gara con la Mercedes solo se ti ci siedi dentro. Viceversa, è una considerazione arrogante“, dichiara. 
    Le parole di Mick
    Il primo anno in Formula 1 con la Haas non è andato probabilmente come Mick Schumacher si aspettava: “Non siamo stati così lontani come lo era la Williams nel 2019, quindi in realtà qualche battaglia in pista l’abbiamo avuta. Ma naturalmente mi piacerebbe averne di più espero davvero di poter crescere il prossimo anno. Il mio focus è su quello. Tutto ciò che verrà dopo, al momento è troppo lontano. L’obiettivo principale è far bene nel 2022 poi, nel caso in cui dovessi effettivamente riuscirci, si vedrà”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Vincere con una Mercedes? Solo se la provi puoi dirlo”

    ROMA – Vincere su una Mercedes per molti addetti ai lavori era quasi scontato negli scorsi anni. L’opinione di Mick Schumacher invece si discosta in maniera totale da questo punto di vista. Solamente Lewis Hamilton e Valtteri Bottas possono infatti tracciare certe sentenze grazie alla loro esperienza con la scuderia di Brackley: “Tutti meritano il loro posto in Formula 1 e chiunque può guidare qui. Ma puoi dire di poter vincere una gara con la Mercedes solo se ti ci siedi dentro. Viceversa, è una considerazione arrogante“, dichiara. 
    “Non siamo come la vecchia Williams”
    Il primo anno in Formula 1 con la Haas non è andato probabilmente come Mick Schumacher si aspettava: “Non siamo stati così lontani come lo era la Williams nel 2019, quindi in realtà qualche battaglia in pista l’abbiamo avuta. Ma naturalmente mi piacerebbe averne di più espero davvero di poter crescere il prossimo anno. Il mio focus è su quello. Tutto ciò che verrà dopo, al momento è troppo lontano. L’obiettivo principale è far bene nel 2022 poi, nel caso in cui dovessi effettivamente riuscirci, si vedrà”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff torna su Abu Dhabi: “Lo spettacolo ha avuto la precedenza sullo sport”

    ROMA – Toto Wolff è tornato sul Gran Premio di Abu Dhabi, che ha assegnato a Max Verstappen il titolo 2021 di Formula 1 a scapito di Lewis Hamilton, trascinandosi però dietro numerose polemiche per alcune decisioni della direzione di gara. “Tutti hanno visto cosa è successo, come lo spettacolo ha avuto la precedenza sullo sport. Questa delusione e frustrazione corrono nel profondo di tutti noi”. A un mese dalla gara di Yas Marina, però, il team principal di Mercedes cerca di voltare pagina. “Il venerdì dopo Abu Dhabi, invece, eravamo con i piloti in entrambi gli stabilimenti in Inghilterra per festeggiare il nostro campionato costruttori e per salutare Valtteri Bottas – le sue parole ai microfoni di “Allgemeine Zeitung” -. Almeno siamo stati in grado di celebrare il nostro reciproco successo con tutti i nostri compagni di squadra, è stato molto bello. Sfortunatamente, questo non cambia nulla degli eventi di Abu Dhabi, ma li stiamo convertendo in ulteriore slancio per la prossima stagione”.Guarda la galleryF1, Max Verstappen si gode il suo jet privato da 13 milioni di euro!
    Le parole di wolff
    “I trofei sono pericolosi,sono reliquie del passato, non contano più nel qui e ora. Non si dovrebbe mai riposare sui successi passati – ha aggiunto Wolff -. Personalmente ho solo due cimeli. Uno è il casco con il design Lauda che Lewis Hamilton mi ha regalato dopo la sua vittoria a Monaco poco dopo la morte di Niki nel 2019. L’altro è il trofeo della Coppa del Mondo costruttori. Su di esso si possono vedere tutti i loghi dei passati campioni del mondo e c’è ancora spazio per i futuri campioni del mondo.Metto sempre questo trofeo, questa grande coppa d’argento, con il lato davanti su cui si vede lo stemma bianco, dove non è ancora chiaro chi sarà il prossimo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Ad Abu Dhabi lo spettacolo ha avuto la precedenza sullo sport”

    ROMA – “Tutti hanno visto cosa è successo, come lo spettacolo ha avuto la precedenza sullo sport. Questa delusione e frustrazione corrono nel profondo di tutti noi”. Toto Wolff è tornato sul Gran Premio di Abu Dhabi, che ha assegnato a Max Verstappen il titolo 2021 di Formula 1 a scapito di Lewis Hamilton, trascinandosi però dietro numerose polemiche per alcune decisioni della direzione di gara. A un mese dalla gara di Yas Marina, però, il team principal di Mercedes cerca di voltare pagina. “Il venerdì dopo Abu Dhabi, invece, eravamo con i piloti in entrambi gli stabilimenti in Inghilterra per festeggiare il nostro campionato costruttori e per salutare Valtteri Bottas – le sue parole ai microfoni di “Allgemeine Zeitung” -. Almeno siamo stati in grado di celebrare il nostro reciproco successo con tutti i nostri compagni di squadra, è stato molto bello. Sfortunatamente, questo non cambia nulla degli eventi di Abu Dhabi, ma li stiamo convertendo in ulteriore slancio per la prossima stagione”.Guarda la galleryF1, ecco il jet privato di Max Verstappen: il costo è da capogiro!
    I cimeli di Wolff
    “I trofei sono pericolosi,sono reliquie del passato, non contano più nel qui e ora. Non si dovrebbe mai riposare sui successi passati – ha aggiunto Wolff -. Personalmente ho solo due cimeli. Uno è il casco con il design Lauda che Lewis Hamilton mi ha regalato dopo la sua vittoria a Monaco poco dopo la morte di Niki nel 2019. L’altro è il trofeo della Coppa del Mondo costruttori. Su di esso si possono vedere tutti i loghi dei passati campioni del mondo e c’è ancora spazio per i futuri campioni del mondo.Metto sempre questo trofeo, questa grande coppa d’argento, con il lato davanti su cui si vede lo stemma bianco, dove non è ancora chiaro chi sarà il prossimo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Noi sfortunati, ma siamo dei degni campioni del mondo”

    ROMA – Helmut Marko può tracciare un bilancio a mente fredda, senza quella tensione che spesso ha caratterizzato le sue dichiarazioni durante la stagione. Il consulente della Red Bull è convinto che la scuderia di Milton Keynes abbia meritato il titolo con Max Verstappen: “Tutto sommato, siamo dei degni campioni del mondo. Ci sono state alcune gare in cui abbiamo avuto molta sfortuna, come Baku, Silverstone o Budapest. E a Imola è stato regalato un giro a Hamilton con la bandiera rossa”, le sue parole. 
    Il giudizio sulla Mercedes
    I progressi compiuti dai rivali guidati da Wolff non erano semplici da contrastare: “Abbiamo dovuto continuare con gli sviluppi perché la Mercedes aveva fatto un passo avanti a livello di motore. Sul lato elettrico in particolare dopo le ripartenze, nei primi uno o due giri, avevano più energia a disposizione. Abbiamo fattopiù fatica di loro nel lavoro di messa a punto. La Mercedes ha trovato il giusto set-up più velocemente, riuscendo a mettere meglio di noi la vettura nella giusta finestra di utilizzo delle gomme. In qualifica Max è riuscito a fare la differenza, ma in configurazione gara, la Mercedes era la macchina più veloce”, conclude Marko.  LEGGI TUTTO

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    F1, Marko (Red Bull): “Siamo dei degni campioni del mondo”

    ROMA – Senza quella tensione che spesso ha caratterizzato le sue dichiarazioni durante la stagione, Helmut Marko può tracciare un bilancio a mente fredda. Il consulente della Red Bull è convinto che la scuderia di Milton Keynes abbia meritato il titolo con Max Verstappen: “Tutto sommato, siamo dei degni campioni del mondo. Ci sono state alcune gare in cui abbiamo avuto molta sfortuna, come Baku, Silverstone o Budapest. E a Imola è stato regalato un giro a Hamilton con la bandiera rossa”, le sue parole. 
    Sulla Mercedes
    I progressi compiuti dai rivali guidati da Wolff non erano semplici da contrastare: “Abbiamo dovuto continuare con gli sviluppi perché la Mercedes aveva fatto un passo avanti a livello di motore. Sul lato elettrico in particolare dopo le ripartenze, nei primi uno o due giri, avevano più energia a disposizione. Abbiamo fattopiù fatica di loro nel lavoro di messa a punto. La Mercedes ha trovato il giusto set-up più velocemente, riuscendo a mettere meglio di noi la vettura nella giusta finestra di utilizzo delle gomme. In qualifica Max è riuscito a fare la differenza, ma in configurazione gara, la Mercedes era la macchina più veloce”, conclude Marko.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone: “Abu Dhabi? Non ha senso parlare di furto”

    ROMA – Bernie Ecclestone interviene a gamba tesa sulla Mercedes, in particolare sul comportamento messo in atto dalla scuderia di Brackley in seguito all’ultima tappa stagionale di Abu Dhabi, dove Max Verstappen è stato incoronato campione: “Parlare di furto non ha alcun senso,sono dinamiche che possono verificarsi nel corso di una gara. A Yas Marina Lewis Hamilton ad esempio nel corso del primo giro ha completamente tagliato una curva senza ricevere nessuna penalità quando in occasione di quel sorpasso Max Verstappen non aveva fatto assolutamente nulla di sbagliato”, ammette a Sky Sports Uk.  
    Su Michael Masi
    La gestione della gara è stata in ogni caso rivedibile secondo molti addetti ai lavori. Non per Ecclestone che però critica Michael Masi in maniera generale: “A Yas Marina ha fatto la cosa giusta – prosegue come dichiarato alla Sport Bild – nel corso della stagione, però, troppe volte si è trovato ad essere sopraffatto dal ruolo che ricopre. Forse non avrebbe mai dovuto accettare questo incarico”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ecclestone critica la Mercedes: “Parlare di furto non ha senso”

    ROMA – Bernie Ecclestone bacchetta la scuderia di Brackley. L’imprenditore britannico infatti non è d’accordo sul comportamento messo in atto dalla Mercedes in seguito all’ultima tappa stagionale di Abu Dhabi, dove Max Verstappen è stato incoronato campione: “Parlare di furto non ha alcun senso, sono dinamiche che possono verificarsi nel corso di una gara. A Yas Marina Lewis Hamilton ad esempio nel corso del primo giro ha completamente tagliato una curva senza ricevere nessuna penalità quando in occasione di quel sorpasso Max Verstappen non aveva fatto assolutamente nulla di sbagliato”, ammette a Sky Sports Uk l’ex patron del Circus.  
    Il giudizio su Masi
    La gestione della gara è stata in ogni caso rivedibile secondo molti addetti ai lavori. Non per Ecclestone che però critica Michael Masi in maniera generale: “A Yas Marina ha fatto la cosa giusta – prosegue come dichiarato alla Sport Bild – nel corso della stagione, però, troppe volte si è trovato ad essere sopraffatto dal ruolo che ricopre. Forse non avrebbe mai dovuto accettare questo incarico”. LEGGI TUTTO