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    Mercedes, le prime parole di Schumacher: “Felice di far parte della squadra”

    ROMA – Nuova esperienza all’orizzonte per Mick Schumacher, che nella prossima stagione di Formula 1 sarà il terzo pilota della Mercedes. Dopo l’esperienza alla Haas, il tedesco ha interrotto il rapporto di collaborazione con la Ferrari e accettato l’offerta del team di Brackley. In un’intervista ai canali ufficiali della sua nuova scuderia, Schumacher ha spiegato cosa si aspetta dal 2023 e le sue sensazioni alla vigilia di questa nuova esperienza. Ovviamente non è mancato un riferimento a papà Michael, il quale ha chiuso la sua carriera proprio in Mercedes: “Significa molto per me lavorare qui. Mio padre è stato parte del team per tre anni e in quel periodo sono state gettate le fondamenta della Mercedes che vediamo ora sono molto orgoglioso di essere qui adesso”.
    Il pensiero di Mick
    “Mi sono sempre sentito vicino alla Mercedes, non solo per la storia con la mia famiglia ma anche per il tempo che ho trascorso qui quando ero più giovane. Sono davvero felice di far parte della squadra, anche se non da pilota principale ma da riserva – ha esordito Mick – Ho visto il percorso di sviluppo che la W13 ha attraversato quest’anno, da una partenza complicata a una macchina capace di vincere una gara. Spero di contribuire ai risultati e che il team sia in grado di lottare per i titoli alla fine dell’anno“. Infine, il talento tedesco ha concluso: “Non sono molti i team che possono vantare un pilota di riserva che abbia guidato le vetture di ultima generazione. So com’è fatta la macchina e cosa le serve in termini di stile di guida”. LEGGI TUTTO

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    Mercedes, Schumacher si presenta: “Un orgoglio essere dove ha lavorato mio padre”

    ROMA – Da Michael a Mick: la Mercedes si prepara a riabbracciare uno Schumacher nel 2023. Il tedesco sarà infatti il pilota di riserva della scuderia nel prossimo Mondiale 2023 di Formula 1 dopo aver interrotto la collaborazione con la Ferrari. “Mi sono sempre sentito molto vicino alla Mercedes, non solo per la storia con la mia famiglia ma anche per il tempo che ho trascorso qui quando ero più giovane. Sono davvero felice di far parte della squadra, anche se non da pilota principale. Ho intenzione di dare tutto me stesso” ha dichiarato in un’intervista ai canali ufficiali del team di Brackley.
    Le parole di Mick
    “Significa molto per me lavorare qui. Mio padre è stato parte del team per tre anni, dal 2010 al 2012 e in quel periodo sono state gettate le fondamenta della Mercedes che vediamo ora, dunque è un orgoglio essere qui adesso – ha proseguito il classe 1999 – Sono molto entusiasta. Ho visto il percorso di sviluppo che la W13 ha vissuto quest’anno, da una partenza complicata a una macchina capace di vincere una gara. Spero di contribuire ai risultati e che il team sia in grado di lottare per i titoli alla fine dell’anno“. Schumacher ha infine aggiunto: “Pochi team possono vantare un pilota di riserva che abbia già guidato le vetture più nuove. So com’è fatta la macchina e cosa le serve in termini di stile di guida. Sarà fondamentale il lavoro al simulatore, mi auguro di dare il mio contributo e apprendere il più possibile anche in ottica futura”.
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    F1, Russell sulla prossima stagione: “Sono sicuro, lotteremo per il titolo”

    ROMA – Cancellare un 2022 negativo. E’ questo il diktat in casa Mercedes, dopo una stagione lontana dal vertice, migliorata solo nella seconda parte di stagione. Un finale di campionato mondiale che fa però sognare George Russell in vista del 2023. “Non vedo alcun motivo per cui non dovremmo essere in grado di lottare per il titolo e credo che con gli obiettivi che ci siamo prefissati durante l’inverno, saremo davvero competitivi”, sottolinea il britannico a Motorsport-total. “Anche se non partiamo con la vettura più veloce, sono molto fiducioso che avremo una macchina migliore rispetto a quella di quest’anno”.
    “Vedo progressi”
    Per Russell tutto il team è pronto a riscattare un’annata deludente. “La squadra è motivata, si vedono già i progressi e tutti non vedono l’ora di tornare in pista in Bahrein”. Per lui anche un pensiero sulla prima stagione in Mercedes. “Questo è un livello che non avevo mai sperimentato prima. Nel corso dell’anno – conclude il 24enne – ho imparato a utilizzare tutte le risorse disponibili molto di più di quanto fossi abitutato prima”. LEGGI TUTTO

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    F1, Russell sfida Ferrari e Red Bull: “Non vedo perché non dovremmo vincere il titolo”

    ROMA – Il 2022 è stato un anno anomalo per la Mercedes, mai in lotta per il titolo e capace di colmare, parzialmente, solo nella seconda parte del mondiale il divario da Red Bull e Ferrari. Un finale di stagione che fa però sognare George Russell in vista del 2023. “Non vedo alcun motivo per cui non dovremmo essere in grado di lottare per il titolo e credo che con gli obiettivi che ci siamo prefissati durante l’inverno, saremo davvero competitivi”, spiega il 24enne britannico a Motorsport-total. “Anche se non partiamo con la vettura più veloce, sono molto fiducioso che avremo una macchina migliore rispetto a quella di quest’anno”.
    “Squadra motivata”
    Russell vede una squadra stimolata a cambiar rotta. “La squadra è motivata, si vedono già i progressi e tutti non vedono l’ora di tornare in pista in Bahrein”. In chiusura un pensiero sulla stagione da debuttante in Mercedes. “Questo è un livello che non avevo mai sperimentato prima. Nel corso dell’anno – conclude il compagno di squadra di Hamilton – ho imparato a utilizzare tutte le risorse disponibili molto di più di quanto fossi abitutato prima”.
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    F1, Wolff allontana Binotto dalla Mercedes: “Tra di noi troppi veleni”

    ROMA – Le strade di Mattia Binotto e della Ferrari si sono ormai separate. Da un lato la Rossa sta cercando il suo nuovo team principal mentre l’ingegnere italiano si sta guardando intorno per rimettersi subito in pista. Tra le possibili opzioni c’era anche la Mercedes ma a sbarrare la strada a Binotto ci ha pensato Toto Wolff, attuale team principal della Stella, che in un’intervista a Beyond The Grid, il podcast della Formula 1, ha allontanato l’ipotesi: “Non vedo Mattia alla Mercedes, c’è stato troppo veleno tra me e lui negli ultimi due anni. Non sarebbe possibile, ma lo vedo bene in altre squadre. È un uomo che conosce molto bene la Formula 1 e forse potrebbe trovare un buon ruolo sulla griglia di partenza in futuro. Ci sono molte destinazioni che sono attraenti al momento”, le sue parole.
    Wolff sul ruolo in Ferrari
    Nonostante il secco no al possibile arrivo di Binotto alla Mercedes, però, Wolff spende parole d’elogio per l’ormai ex team principal del Cavallino: “Mattia e io abbiamo avuto i nostri momenti nel corso degli anni e nel 2022 è stato chiaro che era sotto pressione – ha proseguito –se sei il capo di una squadra come la Ferrari, la cosa migliore è avere un buon contratto per quando te ne andrai. La sua partenza era inevitabile, ma ha resistito più a lungo di quanto mi aspettassi. In Ferrari c’è più pressione che in qualsiasi altra squadra, perché si rappresenta un intero Paese. Il sostituto di Mattia dovrà essere un grande talento manageriale italiano, che abbia potere in altri settori e allo stesso tempo sia abbastanza intelligente da guidare una squadra così grande. Bisogna controllare lo sport, i regolamenti, l’organo di governo, i diritti commerciali e i rivali. Tutti questi problemi si trovano nella gabbia del paddock. Il fatto che tu sia un buon manager al muretto non ti garantisce di essere altrettanto bravo in questi aspetti”, conclude l’austriaco.
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    F1, Binotto scaricato anche dalla Mercedes: parla Wolff

    ROMA – Mattia Binotto non è più il team principal della Ferrari con le strade dei due che si sono ormai separate. Da un lato la Rossa sta cercando il suo nuovo team principal mentre l’ingegnere italiano si sta guardando intorno per rimettersi subito in pista. Tra le possibili opzioni c’era anche la Mercedes ma a sbarrare la strada a Binotto ci ha pensato Toto Wolff, attuale team principal della Stella, che in un’intervista a Beyond The Grid, il podcast della Formula 1, ha allontanato l’ipotesi: “Non vedo Mattia alla Mercedes, c’è stato troppo veleno tra me e lui negli ultimi due anni. Non sarebbe possibile, ma lo vedo bene in altre squadre. È un uomo che conosce molto bene la Formula 1 e forse potrebbe trovare un buon ruolo sulla griglia di partenza in futuro. Ci sono molte destinazioni che sono attraenti al momento”, le sue parole.
    Wolff dice la sua sulla Rossa
    Nonostante il secco no al possibile arrivo di Binotto alla Mercedes, però, Wolff spende parole d’elogio per l’ormai ex team principal del Cavallino: “Mattia e io abbiamo avuto i nostri momenti nel corso degli anni e nel 2022 è stato chiaro che era sotto pressione – ha proseguito –se sei il capo di una squadra come la Ferrari, la cosa migliore è avere un buon contratto per quando te ne andrai. La sua partenza era inevitabile, ma ha resistito più a lungo di quanto mi aspettassi. In Ferrari c’è più pressione che in qualsiasi altra squadra, perché si rappresenta un intero Paese. Il sostituto di Mattia dovrà essere un grande talento manageriale italiano, che abbia potere in altri settori e allo stesso tempo sia abbastanza intelligente da guidare una squadra così grande. Bisogna controllare lo sport, i regolamenti, l’organo di governo, i diritti commerciali e i rivali. Tutti questi problemi si trovano nella gabbia del paddock. Il fatto che tu sia un buon manager al muretto non ti garantisce di essere altrettanto bravo in questi aspetti”, conclude il manager austriaco.
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    Mercedes, il 2022 è in positivo, tra lusso e sportive

    La ricetta funziona, il lusso tira, i ricchi sono sempre più ricchi e le macchine di prestigio si vendono come non ci fosse un domani, che siano termiche o elettriche o comunque alla spina. E questo nonostante la tempesta perfetta delle crisi sovrapposte, della guerra, delle scarse forniture di prodotto. Alla massa che non può permettersele, ci penserà qualcun altro. Le grandi aziende ragionano così, non fanno prigionieri, la legge del profitto non ammette deroghe. Tanto più nell’automotive di oggi con la riduzione dei volumi e la conseguente necessità di aumentare i margini con le vetture che li generano. Mercedes è una grande azienda che ha fatto una scelta precisa e tiene la barra del timone dritta nella direzione del lusso. Perché conviene. E tanto.
    2022 positivo nonostante le difficoltà
    A dimostrarlo, i numeri del 2022 presentati nel consuntivo di fine anno. Nonostante il contesto geopolitico segnato diversi elementi di criticità (eufemismo), l’headquarter italiano della Stella punta a chiudere il 2022 con un totale di circa 44.000 Mercedes, cui si sommano 4.800 smart, sul podio tra le elettriche più vendute in Italia. Un risultato cui Mercedes-Benz Italia guarda con grande soddisfazione, alla luce di tre principali elementi: una crescita profittevole, la conferma dell’efficacia della nuova strategia, soprattutto nella parte più alta del mercato, e una crescente quota di mercato nel segmento elettrificato (ibrido plug-in più elettrico) che, con il 18,5%, vede le automobili con la spina della Casa di Stoccarda al primo posto nel confronto con gli altri produttori premium tedeschi. 
    Mercedes, il lusso funziona
    E che la scelta di mantenere stabile il timone in direzione lusso sia quella corretta per Mercedes è sottolineato dal fatto che la decisa spinta alle vendite arriva anche dai prodotti che rappresentano la parte più elevata dell’offerta Mercedes, con Mercedes-AMG, Mercedes-Maybach e Classe G che segnano nuovi traguardi record per il mercato italiano. Nel dettaglio, Mercedes-AMG ha registrato un nuovo anno record e si prepara a chiudere il 2022 con oltre 2.200 unità, +20% rispetto allo scorso anno. A distinguersi la SL AMG, la GLC e le nuove generazioni di Classe A e B, con i debutti elettrici di EQE e anche in versione Suv e dell’EQS Suv ha completato la gamma a emissioni zero. 
    A sua volta, Mercedes-Maybach, il brand più esclusivo della famiglia di Stoccarda, cresce del 170%, con oltre 41 vetture immatricolate nel 2022, mentre Classe G conferma il proprio ruolo di ambito oggetto del desiderio, un’icona che quest’anno ha conquistato ben 450 clienti, lasciandosi alle spalle una lunga lista d’attesa. Positivi anche i risultati di Mercedes-Benz Vans, con 9.000 veicoli immatricolati e un portafoglio di richieste che, a causa di una disponibilità di limitata prodotto, si andrà a soddisfare nel 2023. 
    Come funzina l’assistenza post vendita
    Grandi soddisfazioni per la Casa di Stoccarda, versante tricolore anche con gli 800.000 passaggi in officina, le 500.000 vetture servite e i 43.000 service contract stipulati. Numeri che regalano un ruolo da protagonista anche al settore After Sales, fondamentale, oggi ancora di più nel garantire la loyalty dei clienti della Stella, oggi sempre più proiettato verso un futuro digitale e altamente specializzato.
    Esperienza di lusso
    Inevitabilmente soddisfatto Radek Jelinek, Presidente e CEO di Mercedes Benz Italia: “Il nostro portafoglio prodotti si sta rifocalizzando verso quella che è per elezione la sua fascia di riferimento. Stiamo reinterpretando i tre segmenti di mercato in cui siamo presenti – Top End Luxury, Core Luxury ed Entry Luxury – garantendo allo stesso tempo un business più efficiente dal punto di vista dei margini per la nostra rete di vendita e un’offerta di maggior valore per i nostri clienti, sia nel canale dei privati che in quello professionale. I primi riscontri premiano questa strategia che si sta dimostrano oltre che efficace, apprezzata e coerente con i nostri brand. Negli ultimi anni l’industria automobilistica è stata protagonista di un’accelerazione mai vista prima, in quasi 140 anni di storia. Dalla spinta all’elettrificazione ad un cambio epocale nella percezione stessa dell’automobile da parte dei nostri clienti. La ‘luxury strategy’ è la nostra risposta, una strategia che ridefinisce posizionamento, prodotti e modello di vendita, ponendo sempre di più il cliente al centro. Questa nuova ‘esperienza di lusso’ passa anche attraverso la trasformazione contrattuale del rapporto con i nostri partner e un inedito modello distributivo, che prevede l’uniformità di prezzo su tutto il territorio. In questo cambiamento, la nostra rete continuerà a rappresentare quel patrimonio di valore e professionalità alla base del successo del nostro brand. Il nuovo business model ci permetterà di garantire la medesima esperienza esclusiva e di lusso a chi desidera vivere il brand e l’esperienza di acquisto in maniera puramente digitale, esclusivamente fisica, o mista, sfruttando le potenzialità di entrambi i canali”.

    Soddisfazione palese anche quella di Domenica Zaccaria, Direttore Vendite Cars della filiale italiana di Stoccarda. “Già da qualche anno ci siamo spostati da una lettura dei numeri quantitativa, tradotta in termini di volumi, ad una qualitativa, dove il risultato risiede nella profittabilità del business e nell’efficacia delle strategie rispetto alla risposta dei clienti. Nel 2022 continuiamo ad affermarci nel segmento più elevato del mercato, il Top End Luxury, grazie alla forte performance dei nostri brand: Mercedes-Amg, Mercedes-Maybach e Classe G. Allo stesso tempo, abbiamo registrato un’importante crescita nel segmento elettrificato, con una quota di mercato pari al 18,5%, la più elevata nel segmento dei german premium. Una tendenza che prosegue anche nel canale delle elettriche pure, con un +49% rispetto al 2021 e circa 1.500 Mercedes-EQ immatricolate nel corso dell’anno, senza il sostegno degli incentivi. A questi numeri si sommano ben 4.800 smart che, anche senza la forfour, si conferma sul podio delle elettriche più vendute in Italia. Contiamo di chiudere l’anno con circa 44.000 Mercedes immatricolate, un risultato reso ancora più significativo se consideriamo che ben il 75% delle vendite è passato attraverso il canale dei privati e delle PMI”.

    Il successo di Mercedes in Italia passa anche attraverso i veicoli commerciali, per la gioia del managing Director, Dario Albano: “Ci prepariamo a chiudere il 2022 con circa 9.000 veicoli immatricolati, un risultato importante soprattutto alla luce di una disponibilità limitata di prodotto, che non ci ha permesso di soddisfare a pieno la reale domanda di mercato. Citan con una quota di mercato raddoppiata, Vito e Sprinter si confermano i nostri bestseller, allo stesso tempo abbiamo registrato un crescente interesse verso la gamma full electric di Mercedes-Benz Vans, con richieste di forniture importanti da parte di diverse aziende che sottolineano l’efficacia della nostra strategia di prodotto”.

    Il lusso non conosce ostacoli. E siamo in crisi… LEGGI TUTTO

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    F1, Russell non si nasconde: “Punto al titolo”

    ROMA – La prima stagione di George Russell in Mercedes è stato di assoluto livello, nonostante le difficoltà della scuderia di Brackley. Il britannico ha festeggiato la prima vittoria in F1 – unica stagionale della Mercedes – in un mondiale che l’ha visto chiudere al quarto posto in classifica generale, davanti al suo compagno di team Lewis Hamilton. “Se me l’avessero detto all’inizio dell’anno sarei stato felice, perché se batti Lewis – ha spiegato a Sky Sports F1 – vuol dire che hai tutte le qualità per laurearti campione del mondo”.
    “Mi sento pronto”
    Russell spera in una Mercedes subito competitiva per puntare al colpo grosso fin dal 2023. “Lavorerò molto duramente durante l’inverno. Il mio obiettivo è il titolo di campione del mondo, mi sento pronto già da tempo. Questa stagione passata a fianco ad Hamilton per me è stata importante perché ho potuto imparare anche nei dettagli, per esempio su come ottenere di più dalla macchina e sono sicuro – conclude il britannico – che tutti gli addetti ai lavori Mercedes stanno lavorando per metterci a disposizione di una vettura che possa lottare per il mondiale”.
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