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    F1, Wolff: “Allison sarebbe stato in grado di fare il team principal”

    ROMA – La Mercedes sta intraprendendo un cambio di ruoli tutt’altro che banale. James Allison sarà il nuovo Chief Technical Officer, mentre Mike Elliott diventerà il nuovo direttore tecnico dal 1° luglio. Proprio Allison però ha rifiutato una proposta per molti irrinunciabile, come dichiarato recentemente da Toto Wolff: “Sarebbe assolutamente in grado di essere team principal – dichiara il manager austriaco -. Le persone nutrono un tale rispetto nei suoi confronti, all’interno della struttura. Però la cosa è molto semplice: ha detto che non l’avrebbe fatto mai più, essere team principal richiede capacità differenti e ha detto ‘no, grazie'”. 
    “Allison un patrimonio”. E su Elliott…
    Wolff non ha mai nascosto la stima verso l’ingegnere britannico: “James rappresenta un patrimonio enorme per la squadra, non solo come brillante ingegnere ma anche come leader, ha una buona visione generale su quanto sta accadendo in Formula 1, al di là dell’ambito tecnico”. Su Mike Elliott spende ugualmente parole di stima: “E’ arrivato quasi insieme a me, veniva da Renault come responsabile dell’aerodinamica e in questi anni ho avuto con lui un gran rapporto, è un ingegnere estremamente competente e intelligente, una persona che è stata pilastro fondamentale del nostro successo, per questo sono così felice che diventi il nostro direttore tecnico”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Allison team principal? Sarebbe stato in grado, ma ha rifiutato”

    ROMA – James Allison sarà il nuovo Chief Technical Officer, mentre Mike Elliott diventerà il nuovo direttore tecnico dal 1° luglio. Cambi di guardia decisamente importanti in casa Mercedes, dove sarebbe potuto cambiare anche il ruolo del team principal. Proprio Allison però ha rifiutato una proposta per molti irrinunciabile, come confermato recentemente da Toto Wolff: “Sarebbe assolutamente in grado di essere team principal – rivela il manager austriaco -. Le persone nutrono un tale rispetto nei suoi confronti, all’interno della struttura. Però la cosa è molto semplice: ha detto che non l’avrebbe fatto mai più, essere team principal richiede capacità differenti e ha detto ‘no, grazie'”. 
    I complimenti a Elliott
    “James rappresenta un patrimonio enorme per la squadra, non solo come brillante ingegnere ma anche come leader, ha una buona visione generale su quanto sta accadendo in Formula 1, al di là dell’ambito tecnico”, prosegue Wolff delineando le caratteristiche della figura di Allison. Anche nei confronti di Mike Elliott la stima è profonda: “E’ arrivato quasi insieme a me, veniva da Renault come responsabile dell’aerodinamica e in questi anni ho avuto con lui un gran rapporto, è un ingegnere estremamente competente e intelligente, una persona che è stata pilastro fondamentale del nostro successo, per questo sono così felice che diventi il nostro direttore tecnico”, chiosa il team principal della Mercedes. LEGGI TUTTO

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    ePrix di Valencia gara1: Vandoorne conquista la terza pole per la Mercedes

    Le penalità smuovono la Top 10
    L’altra Mercedes, quella di De Vries, ha concluso la sessione con il terzo tempo, ma dovrà scontare una penalità di 5 posizioni, quindi partirà dall’ottava casella. Evento che cambia la seconda fila, facendo salire Gunter (BMW) al terzo posto e la sorprendente Mahindra di Lynn (la più veloce nella fase a gruppi) al quarto.
    Buemi (Nissan) si ritrova, dunque, in quinta posizione e Lotterer (Porsche) può consolarsi con il sesto posto dopo aver subito la beffa di vedere sfumato l’accesso alla Superpole nella fase a gruppi per appena 19 millesimi di secondo.
    Come detto, in virtù della penalità, De Vries precipita all’ottavo posto, in quarta fila assieme al settimo Nato, mentre la top ten è chiusa da Rowland e  Wehrlein.
    Evans e Bird delusi
    I grandi delusi della giornata sono senza dubbio le Jaguar che con Evans e Bird non sono andati oltre, rispettivamente il 18esimo e 21esimo tempo, dopo una disastrosa prestazione nella fase a gruppi che li ha visti entrambi lontanissimi, sul giro secco, fin dalle prime battute nei confronti di Vandoorne.
    Ma la gara può rimettere tutto in discussione. Per la prima volta, non correndo su un circuito cittadino, le sentenze della qualifica potrebbero essere meno determinati sull’esito finale della gara perché una pista offre molte più possibilità di recuperare posizione rispetto ai toboga ai quali le monoposto elettriche sono abituate.
    Vandoorne, comunque, ha un’occasione d’oro per dare uno scossone decisivo alla classifica.
    Grigla di partenza, la top 10
    1  – Stoffel Vandoorne, Mercedes, 1’26.4942  – António Félix Da Costa, DS-Techeetah, +0.0283 – Nyck De Vries, Mercedes +0.236 (penalizzato 5 posizioni)4 – Maximilian Gunther, BMW, +0.4495 – Alex Lynn, Mahindra Racing, +0.5286 – Sébastien Buemi, Nissan, +0.5597 – André Lotterer, Porsche, +0.4398 – Norman Nato, Venturi, +0.4859 – Oliver Rowland, Nissan, +0.50810 – Pascal Wehrlein, Porsche, +0.514 LEGGI TUTTO