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    F1, perché seguire il Mondiale 2021. Atto 6: La Ferrari sarà da podio?

    F1 noiosa? Per il Campionato 2021 CircusF1 vi ha già trovato 5 grandi attrattive che smentiscono in toto questo quotato luogo comune. E, come diceva il grande Corrado, non finisce qui. Della battaglia bestiale tra le grandi firme che, presumibilmente, si scatenerà nel Mondiale per la conquista del terzo posto nella classifica Costruttori, per esempio, ne vogliamo parlare? Anche perché mai come in questa stagione, la bagarre per il terzo gradino del podio è così vivace e ricca di spunti interessanti, tutti da vivere e seguire fino in fondo. Il più importante è rappresentato dalla Ferrari, chiamata a recitare finalmente un ruolo di maggior protagonista per cancellare l’andamento depressivo del 2020. A Maranello ce l’hanno messa tutta per recuperare consistenti quote di competitività sfornando la filante SF21. Fare peggio o come il sesto posto dell’anno scorso sembra davvero impossibile.
    Si può solo migliorare e con la nuova nata del Cavallino le intenzioni di recuperare sono lampanti grazie agli interventi massicci sulla power unit e sul retrotreno. Dai test di Sakhir sembra già che il problema della velocità pura sia stato risolto ma sono ancora da verificare al 100% i riscontri su altri elementi chiave quali bilanciamento del telaio, corretto sfruttamento delle gomme, passo gara e affidabilità. In ogni caso le armi per attaccare almeno la terza posizione alle spalle di Mercedes e Red Bull questa volta ci sono, assieme ad un ritrovato entusiasmo foriero di ulteriori spinte in avanti. Ma la Ferrari dovrà guadagnarsi con il sudore della fatica il suo obiettivo stagionale perché si troverà a combattere una vera e propria guerra senza quartiere con almeno tre scuderie della stessa fascia di performance: Mclaren, Alpine e Aston Martin.
    Il duello tra la Rossa e questi ambiziosi team si preannuncia davvero feroce nella F1 2021, senza contare che nella bagarre potrebbe inserirsi, stabilmente o meno, l’Alpha Tauri, che ormai non sembra più una sorpresa. Leclerc contro Vettel, Vettel contro Alonso, Ricciardo contro Vettel, Leclerc contro Sainz, Ricciardo contro Alonso, Leclerc contro Alonso, Sainz contro Alonso, Leclerc contro Ricciardo. Pensate a quanti gustosissimi duelli potremmo assistere quest’anno nel contesto di questa contesa, considerando il calibro prestigioso dei protagonisti in campo. Tutto questo è bellissimo e lo potrà essere ancora di più se queste quattro squadre, a furia di alzare l’asticella per il raggiungimento di un target che oltre al valore in sé frutta tanti bei soldini, vadano ad insidiare in più di un’occasione Mercedes e Red Bull. Dalla Ferrari, in particolare, è lecito aspettarsi un ulteriore guizzo se il pacchetto tutto nuovo aerodinamica-power unit funzionerà. LEGGI TUTTO

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    F1, Brown: “Racing Point? Copiare la Mercedes non serve a batterla”

    ROMA – “Racing Point? Copiare l’auto di qualcun altro è probabilmente un buon sistema per diventare competitivi velocemente, ma se la tua aspirazione è batterla, beh, così non la batti. Visto che il nostro obiettivo ultimo è vincere il titolo, il solo modo per farlo non è essere bravi tanto quanto gli avversari, ma scoprire dove essere migliori”. Queste le parole di Zak Brown in un’intervista a Motor Sport Magazine. Il CEO di McLaren ha parlato della scelta del team Racing Point, ora Aston Martin, di prendere più che ispirazione da tutti i progetti di Mercedes per realizzare l’auto per il Mondiale 2020 di Formula 1.

    “Prese dei freni erano illegali”
    “Il vero problema che ho avuto con la Racing Point è che non credo che quello che hanno fatto fosse nello spirito degli accordi – ha detto Brown -. Le loro prese dei freni non erano conformi al regolamento. Dunque erano illegali. Da qui la penalità, sarebbe stata un’altra cosa se loro avessero solo copiato la macchina. Ma chiaramente io penso che abbiano oltrepassato il limite e lo stesso hanno pensato gli steward. Questo era il vero problema che io avevo LEGGI TUTTO

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    F1, Brown: “Racing Point? L'anno scorso ha oltrepassato il limite”

    ROMA – Zak Brown è tornato sulla polemica con Racing Point, ora Aston Martin, accusata di aver preparato la monoposto per il Mondiale 2020 di Formula 1 basandosi completamente sul progetto della Mercedes. “Copiare l’auto di qualcun altro è probabilmente un buon sistema per diventare competitivi velocemente, ma se la tua aspirazione è batterla, beh, così non la batti – ha detto il CEO di McLaren in un’intervista a Motor Sport Magazine -. Visto che il nostro obiettivo ultimo è vincere il titolo, il solo modo per farlo non è essere bravi tanto quanto gli avversari, ma scoprire dove essere migliori”.

    La polemica con Racing Point
    “Il vero problema che ho avuto con la Racing Point è che non credo che quello che hanno fatto fosse nello spirito degli accordi – ha detto Brown -. Le loro prese dei freni non erano conformi al regolamento. Dunque erano illegali. Da qui la penalità, sarebbe stata un’altra cosa se loro avessero solo copiato la macchina. Ma chiaramente io penso che abbiano oltrepassato il limite e lo stesso hanno pensato gli steward. Questo era il vero problema che io avevo LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Il più esperto in McLaren è Norris”

    Ricciardo vuole imparare da chiunque gli offra qualcosa di nuovo. Non esclude nulla l’australiano, reduce dall’esperienza in Renault: “Sono sempre abbastanza aperto di mente – prosegue secondo quanto riportato da GPFans.com  – so che ogni pilota ha fiducia in se stesso e nelle proprie capacità. Io sono molto fiducioso come individuo, ma sono anche di mentalità aperta. Se c’è qualcosa che posso prendere da Lando e usarla per migliorare me stesso, allora ovviamente cercherò di imparare il più possibile”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo: “Posso imparare alcune cose da Norris”

    “Sono sempre abbastanza aperto di mente – prosegue Daniel Ricciardo a poche settimane dal Mondiale secondo quanto riportato da GPFans.com  – so che ogni pilota ha fiducia in se stesso e nelle proprie capacità. Io sono molto fiducioso come individuo, ma sono anche di mentalità aperta. Se c’è qualcosa che posso prendere da Lando e usarla per migliorare me stesso, allora ovviamente cercherò di imparare il più possibile”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo e la nuova scommessa con Brown: “Un'auto della sua collezione”

    ROMA – “In realtà, stavamo pranzando con Zak un paio d’ore fa e lui ha menzionato qualcosa sul fatto che odiava gli aghi, quindi non riesco a pensare a una scommessa su un tatuaggio con Brown. Ma penseremo a qualcos’altro. So che ha una collezione di auto piuttosto importante, quindi forse potremmo scommettere una delle sue auto o qualcosa del genere”. A margine della presentazione della nuova McLaren andata in scena a inizio settimana, Daniel Ricciardo a microfoni spenti ha parlato – come riportato dal sito ufficiale della Formula 1 – di una possibile nuova scommessa con Zak Brown dopo quella con il suo precedente team principal in Renaul, Cyril Abiteboul, legata a un tatuaggio.

    La soddisfazione dell’australiano
    Il pilota australiano, a ogni modo, sembra soddisfatto della scelta fatta ormai nove mesi fa e ritiene che la McLaren sia un candidato credibile per dare del filo da torcere ai top team: “Tutto quello che ho visto e tutto quello che ho conosciuto fino ad ora mi entusiasma di certo su quale sia il percorso della McLaren. Credo davvero nel team. Hanno anche ricevuto più sostegno economico dalla fine dello scorso anno, qualche investimento in più. Si stanno espandendo, penso che stiano facendo quello che serve per essere un vero contendente per il Mondiale”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ricciardo ci riprova con Brown: “Possiamo scommettere una delle sue auto”

    ROMA – Daniel Ricciardo è passato in McLaren dopo l’avventura alla Renault, ma a fare da trade union c’è la passione del pilota australiano per le scommesse. E’ nota quella vinta dopo il ritorno sul podio in Formula 1 con l’allora team principal della scuderia francese, che dovrà farsi un tatuaggio, lo stesso sembra poter succedere con Zak Brown: “In realtà, stavamo pranzando con Zak un paio d’ore fa e lui ha menzionato qualcosa sul fatto che odiava gli aghi, quindi non riesco a pensare a una scommessa su un tatuaggio con Brown. Ma penseremo a qualcos’altro. So che ha una collezione di auto piuttosto importante, quindi forse potremmo scommettere una delle sue auto o qualcosa del genere”.

    Le parole del pilota australiano
    Il pilota australiano, a ogni modo, sembra soddisfatto della scelta fatta ormai nove mesi fa e ritiene che la McLaren sia un candidato credibile per dare del filo da torcere ai top team: “Tutto quello che ho visto e tutto quello che ho conosciuto fino ad ora mi entusiasma di certo su quale sia il percorso della McLaren. Credo davvero nel team. Hanno anche ricevuto più sostegno economico dalla fine dello scorso anno, qualche investimento in più. Si stanno espandendo, penso che stiano facendo quello che serve per essere un vero contendente per il Mondiale”. LEGGI TUTTO