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    Diecimila euro raccolti per Fondazione Laureus. La maglia più pagata? Quella di Sylla

    Nella giornata di lunedì, 30 giugno, si chiude ufficialmente la collaborazione della Lega Volley Femminile con Subito, prima piattaforma di re-commerce in Italia con oltre 26 milioni di utenti unici al mese, siglata grazie alla collaborazione con Master Group Sport e WPP Media Unit Entertainment. Un progetto senza dubbio fruttuoso, che ha permesso a tutti gli appassionati dei Campionati di Serie A di aggiudicarsi preziosi memorabilia, messi in vendita attraverso la piattaforma di Subito ogni settimana per tutta la stagione.

    Un’iniziativa con finalità benefiche visto che l’intero ricavato sarà devoluto alla Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS, la non profit che destinerà la cifra raccolta per promuovere progetti di aggregazione, coesione sociale e ad alto impatto educativo, anche legati al mondo della pallavolo, per ragazzi e ragazze provenienti da contesti socioeconomici vulnerabili.

    Gli oltre 70 prodotti venduti tra palloni e magliette firmate dalle stelle della Serie A, hanno portato ad una raccolta di circa 10mila euro, con alcuni exploit rappresentati dalla maglietta di Myriam Sylla, 450 euro, e dai 400 euro raccolti per ciascuna delle t-shirt ufficiali di Ekaterina Antropova e Alessia Orro.

    Il commento del presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti grazie alla collaborazione con Subito, un partner prezioso che ci ha permesso di unire la passione per la pallavolo a un importante obiettivo solidale. Abbiamo raccolto una cifra significativa che sosterrà la Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS nel promuovere progetti di inclusione e aggregazione sociale, motivo di grande orgoglio per tutti noi. Un ringraziamento speciale ai nostri tifosi, che con il loro entusiasmo e la loro partecipazione hanno reso possibile questo straordinario traguardo”.

    “Siamo onorati di essere stati scelti da Lega Pallavolo Serie A Femminile come official marketplace per la stagione appena conclusa – afferma Francesco Gaziano, CMO di Subito – Per noi è stata un’occasione importante per essere vicini a sportivi, fan e tifosi in tutti i palazzetti d’Italia, che non solo hanno potuto acquistare un memorabilia dei loro idoli sportivi, ma anche contribuire a un progetto di valore grazie a Fondazione Laureus. Grazie alla second hand, coltivare la propria passione per lo sport, risparmiando e allo stesso tempo aiutando l’ambiente e le persone, è possibile!”.

    Infine le parole di Daria Braga, Direttore Fondazione Laureus Italia ETS: “Grazie di cuore a Lega Pallavolo Serie A Femminile e Subito per questa bellissima iniziativa in favore della nostra Fondazione. Da sempre Laureus s’impegna  per garantire a bambine e bambini, ragazze e ragazzi provenienti da contesti socio-educativi di difficoltà l’accesso alle attività sportive ed educative e con il supporto di questo ricavato contribuiremo ai progetti Sport for Good in Italia”.

    (fonte: Lega Volley Femminile) LEGGI TUTTO

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    Mauro Fabris (LegaF): “Per i ‘maschietti’ la pallavolo femminile è ancora uno sport minore”

    Tutta la storia di può trovare qui, con il comunicato della Volley Academy Modena, che segnalava l’impossibilità di utilizzare lo storico PalaPanini per le proprie gare interne dopo la promozione in serie A2 femminile, e qui, con la replica e le spiegazioni del Modena Volley Punto Zero, la società con la storica squadra in SuperLega maschile che ha in carico la gestione del Palasport e che anticipa l’intenzione di acquisire anche un titolo di serie B femminile per entrare nel settore “rosa” del volley con “la volontà di costruire un progetto serio e sostenibile“. Ora, arrivano anche le parole di Mauro Fabris.

    Infatti, con una propria nota il presidente della Lega Volley Femminile, Mauro Fabris, prende posizione e si schiera a sostegno della Volley Academy Modena (femminile), dopo il rifiuto sull’utilizzo dell’impianto cittadino del PalaPanini da parte del Modena Volley (maschile): “La decisione da parte del Modena Volley maschile di negare l’utilizzo del PalaPanini al Volley Modena femminile del presidente Mirco Muzzioli è inaccettabile e dimostra un atteggiamento evidentemente ancora “patriarcale”, una concezione “privata” di un bene pubblico, ma soprattutto una mancanza di rispetto non solo ad una realtà sportiva femminile locale e storica, intenzionata a ripercorrere le orme di una società che ha vinto tutto in Italia e in Europa, ma ad un intero movimento, quello della Serie A femminile, che anche quest’anno ha trionfato con i propri Club in tutte le Coppe Europee, in cui milita la squadra Campione del Mondo e in cui giocano le Campionesse Olimpiche di Parigi 2024 che hanno dato il primo oro nella pallavolo all’Italia. Per i “maschietti”, evidentemente, la pallavolo femminile è ancora uno sport minore da mandare nei campetti di periferia. Per tali ragioni, ho chiesto di poter incontrare al più presto il Sindaco di Modena per provare a sbloccare questa incresciosa situazione, che compromette il percorso di una società che ha lavorato alacremente in queste ultime stagioni per guadagnarsi la promozione sul campo“.

    Il presidente Fabris, poi, conclude: “La Volley Modena femminile merita di disputare il campionato di Serie A nello storico palazzetto cittadino, un impianto che non può essere considerato un bene privato ma un tempio di tutta la pallavolo italiana, al femminile come al maschile. La mancanza di spazi non può essere una giustificazione, soprattutto se condizionata dalla presenza delle formazioni Under 19 e Under 17, vista la netta e sostanziale differenza di rilevanza sportiva e di interesse tra i campionati di Serie A femminile, che rappresentano l’eccellenza del movimento pallavolistico di interesse nazionale ed internazionale, e i campionati giovanili maschili“. LEGGI TUTTO

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    A1 e A2 femminile giocheranno con i palloni Molten per le prossime quattro stagioni

    La Lega Pallavolo Serie A Femminile è lieta di annunciare il ritorno di Molten come pallone ufficiale dei Campionati di Serie A1 Tigotà e Serie A2 Tigotà per le prossime quattro stagioni. Il celebre pallone tricolore sarà dunque l’unico utilizzato in tutte le competizioni ufficiali della Lega, grazie al nuovo accordo siglato con il supporto del partner Advanced Distribution.

    Era la stagione 2005-06 quando Molten fece il suo debutto nel volley femminile italiano. Con questo nuovo accordo, il marchio celebrerà il proprio ventennale nella Serie A proprio all’inizio della stagione 2025-26. Dopo essere rimasto legato negli ultimi due anni esclusivamente alla Serie A2, Molten tornerà al centro della scena, in un’intesa che il Consorzio giudica altamente positiva e strategica. L’accordo prevede inoltre opportunità di attivazioni promozionali dedicate ai Club, per valorizzare ulteriormente la collaborazione anche fuori dal campo.

    “Siamo felici di accogliere nuovamente Molten come pallone ufficiale di entrambi i nostri campionati – ha dichiarato Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile –. L’accordo rappresenta un passo importante nella continuità, con un partner da sempre vicino al nostro movimento. Una proposta strutturata, credibile e di lungo termine, che testimonia la solidità del rapporto costruito negli anni e che offrirà nuove occasioni di visibilità anche per i nostri Club”.

    “Tornare ad essere partner della Lega Pallavolo Serie A Femminile anche per la Serie A1, dopo aver affiancato la Serie A2 nelle ultime stagioni, è per noi motivo di grande soddisfazione.– le parole di Gianni Lanfranco, Presidente di Advanced Distribution –. Abbiamo lavorato con determinazione per riportare Molten ai vertici del volley italiano, costruendo un progetto di qualità e sviluppi concreti. Questo accordo è il risultato di una visione condivisa che riporterà Molten protagonista nel Campionato più bello del mondo“.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Sei titoli europei consecutivi per l’Italia, Mauro Fabris: “Un dominio internazionale ineguagliato”

    Un brindisi infinito che non dà cenni di cedimento. L’A.Carraro Prosecco Doc Conegliano alza nel cielo di Istanbul la sua terza CEV Champions League completando un leggendario Grande Slam di trofei, in una stagione 2024-25 che passerà alla storia: dopo la Supercoppa, il Mondiale per Club, la Coppa Italia e lo Scudetto, le pantere si affermano anche in Europa.

    Nella finalissima tutta italiana, sesto derby azzurro nella storia della competizione (2024, 2019, 2005, 2001, 1993 le precedenti), le pantere di coach Santarelli si impongono per 3-0 sulla Savino Del Bene Scandicci, che conquista comunque un’ottima medaglia d’argento al termine della sua prima Final Four. Un podio tutto italiano che conferma il dominio della Serie A sulla pallavolo femminile visto che la medaglia di bronzo è andata alla Numia Vero Volley Milano, vincitrice per 3-1 sul VakifBank Istanbul.

    Queste le parole del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Non poteva esserci conclusione migliore per la stagione della Golden Age: complimenti all’A.Carraro Prosecco Doc Conegliano guidata dai Presidenti Pietro Maschio e Piero Garbellotto per la splendida vittoria, ma anche alla Savino Del Bene Scandicci del patron Paolo Nocentini per la medaglia d’argento e alla Numia Vero Volley Milano dei Presidenti Aldo Fumagalli e Alessandra Marzari per la medaglia di bronzo”.

    “Un applauso sentito alla società trevigiana, protagonista di un Grande Slam che rimarrà nella storia, frutto di investimenti importanti di Società e sponsor: cinque trofei su cinque competizioni, con l’exploit della Champions League dopo aver messo già in bacheca quest’anno la Supercoppa, la Coppa Italia, il Mondiale per Club e lo Scudetto“.

    “Dopo l’oro olimpico di Parigi – prosegue il presidente Fabris – le nostre squadre hanno conquistato ogni trofeo disponibile, dal Mondiale per Club con la stessa Conegliano alla CEV Challenge Cup con Roma, fino alla CEV Cup di Novara. Un dominio internazionale della Serie A Femminile, confermato da sei titoli europei consecutivi, che deve rendere orgogliose tutte le Società di Lega, proprietà e gli sponsor che hanno reso possibile questo successo continuo, ineguagliato in altre discipline sportive”.

    “Gloria e vanto del nostro Paese, uno strumento di promozione dei valori dello sport, di crescita sociale e culturale e di attrattività internazionale. Dietro tutto questo c’è un modello del movimento della pallavolo femminile di vertice che evidentemente funziona in sinergia e sintonia con la stessa Federazione. Ora festeggiamo questa Stagione d’oro ma già stiamo definendo nuove idee e lanciando nuove sfide per allargare ancora di più il seguito che la nostra Serie A sta raccogliendo in tutto il mondo”.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Novara conquista la CEV Cup, Fabris: “Dominio incontrastato dell’Italia sulla scena europea e mondiale”

    Missione compiuta: l’Igor Gorgonzola Novara è campionessa della CEV Cup. Dopo il 3-1 del PalaIgor, le ragazze di coach Bernardi hanno alzato al cielo la seconda competizione europea grazie al successo dei primi due set nel ritorno in casa della Cs Volei Alba Blaj. Due frazioni dominate da una Tolok inarrestabile da 22 punti, meritatamente MVP della manifestazione.

    Una vittoria che ha consegnato a Novara la coppa europea mancante dopo la CEV Champions League del 2019 e la CEV Challenge Cup della scorsa stagione, e alla Serie A Femminile il quinto trionfo europeo consecutivo dopo il triplete del 2023-24 e la CEV Challenge Cup conquistata da Roma solo un mese fa. Il trofeo rappresenta inoltre la 17^ vittoria italiana in CEV Cup, ma anche la quinta nelle ultime sei edizioni: solo l’Eczacibasi nel 2021-22 ha interrotto la striscia tricolore iniziata con Busto Arsizio nel 2018-19 e proseguita con la Vero Volley, Scandicci e Chieri. 

    Strenua la resistenza delle romene, che nel primo set hanno lottato testa a testa con le avversarie annullando ben cinque match point alle piemontesi, che però alla fine hanno avuto la meglio 28-30. Nel secondo set, punto a punto fino al 15-15, poi l’accelerazione di Novara ha chiuso i giochi con un parziale netto 2-10, grazie ai contributi di Mims (11 a fine partita) e Ishikawa (7) oltre che dell’opposta russa. La partita è poi proseguita senza nulla in palio, concludendosi con il punteggio di 0-3 (26-28 l’ultimo set), con Bernardi che ha dato spazio a qualche seconda linea anche in vista della Gara 3 di Playoff Scudetto contro Conegliano, in programma domenica 6 aprile alle ore 15.20.

    Il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “La Serie A di pallavolo femminile dimostra ancora una volta la propria forza e il proprio valore in Europa, aggiungendo un altro prestigioso trofeo alla sua straordinaria collezione.

    Innanzitutto, complimenti davvero alla Igor Gorgonzola Novara per il trionfo in CEV Cup, una vittoria che premia il grande impegno della società, guidata dal patron Fabio Leonardi e dalla presidente Suor Giovanna Saporiti, dello staff tecnico, a partire dal direttore generale Enrico Marchioni, e di un gruppo di atlete straordinarie. La determinazione e gli investimenti del club hanno reso possibile questa ennesima impresa internazionale, che vale il secondo successo europeo della Serie A Femminile in questa stagione, dopo la CEV Challenge Cup vinta da Roma nella finale tutta italiana contro Chieri, e il quinto successo consecutivo della nostra Serie A considerando il triplete della stagione 2023-24.

    Un dominio incontrastato sulla scena europea e mondiale, in attesa di vivere l’ultimo grande appuntamento della stagione, dopo una corsa Playoff Scudetto sempre più entusiasmante: la Final Four di CEV Champions League di Istanbul, che vedrà ben tre formazioni italiane protagoniste, Conegliano, Milano e Scandicci, pronte a fronteggiarsi per la conquista della coppa più ambìta“.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    La Serie A femminile domina la scena in Europa, Fabris: “Eccellenza assoluta”

    Sarà un finale di stagione elettrizzante per la Serie A. Dopo il derby tutto italiano tra Roma e Chieri per la finale di CEV Challenge Cup, Novara giocherà la Finale di CEV Cup contro l’Alba Blaj mentre in CEV Champions League saranno ben tre le italiane che voleranno a Istanbul per la Final Four del 3-4 maggio: Conegliano e Milano, che si affronteranno in Semifinale, e Scandicci, che affronterà invece il VakifBank padrone di casa. 

    Il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Cambiano le formule delle Competizioni internazionali, ma si conferma l’eccellenza assoluta a livello continentale del campionato italiano della pallavolo femminile di Serie A. Dopo la Finale tutta tricolore di Champions dello scorso anno, quest’anno saranno ben tre le rappresentanti della Serie A alla Final Four di CEV Champions League di Istanbul del 3 e 4 maggio. Un successo inequivocabile della Serie A italiana, che va ad aggiungersi alla Finale di CEV Cup che si svolgerà tra il 25 marzo e il 1 aprile, raggiunta oggi da Novara, e al trionfo di Roma martedì nella finale con Chieri di CEV Challenge Cup”.

    “La dimensione di questo dominio italiano è data dai numeri: due squadre italiane in Finale di Challenge su due partecipanti, l’unica italiana partecipante alla CEV Cup conquista la Finale, tre squadre italiane iscritte alla Champions, tutte e tre partecipanti alla Fase Finale. Insomma sei partecipanti alle competizioni europee, tutte e sei arrivano in fondo! La nostra Serie A è davvero un movimento di eccellenza perché esprime così tante squadre che dominano la scena internazionale“.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Incontro Lega Volley Femminile-CEV: chiesta revisione calendari e riformulazione delle competizioni europee

    Nella mattinata di ieri, domenica 9 febbraio, il Presidente Mauro Fabris, il CdA della Lega Volley Femminile e alcuni tra presidenti e direttori delle Società del Consorzio si sono incontrati prima delle Finali di Coppa Italia Frecciarossa con il Presidente della CEV Roko Sikirić, presente anche alla premiazione, e l’Amministratore Delegato Vuk Karanovic, discutendo del futuro del movimento europeo.

    Il Presidente della CEV ha comunicato che la sua organizzazione ha intrapreso un’analisi di due diligence senza precedenti, condotta da un’agenzia esterna, che sarà completata entro aprile e che getterà le basi per produrre un business plan strategico e ben ponderato, portando così avanti l’esecuzione del suo piano e della sua visione per il futuro della pallavolo europea.

    Le Coppe Europee giocano ovviamente un ruolo chiave in questo processo e il Presidente della CEV ha ascoltato con attenzione le istanze dei club e della Lega Volley Femminile, con l’obiettivo di individuare i modi per migliorare l’attuale formato della competizione e la commerciabilità complessiva di tutte le competizioni europee, a partire dalla CEV Champions League. Altre aree di interesse comune sono l’ottimizzazione del calendario internazionale, il miglioramento delle condizioni di crescita di club e giocatori, la massimizzazione della loro esposizione mediatica in Europa e inoltre l’ulteriore sfruttamento delle numerose opportunità offerte dall’ecosistema digitale in continua evoluzione.

    Il commento del Presidente Mauro Fabris: “È stato un incontro da noi voluto e molto proficuo, perciò ringrazio il Presidente Sikirić e il Direttore Karanovic per la disponibilità ad essere con noi a Bologna in occasione delle straordinarie Finali di Coppa Italia. Per noi il confronto con la CEV è fondamentale per la crescita di tutto il nostro movimento. Le nostre Società sono la punta di diamante dell’Europa pallavolistica, tra le migliori a livello planetario, siamo i campioni in carica di tutte le competizioni e per questo chiediamo a CEV, ma anche a FIVB, una revisione dei calendari che lascia troppo poco spazio alle competizioni per Club limitando il tempo necessario agli investitori privati, proprietari e sponsor, per recuperare i loro investimenti nella pallavolo di vertice e per rispettare i tempi necessari a garantire la salute delle atlete. E così bisognerà cambiare le formule delle Competizioni europee, per valorizzare le squadre migliori, aumentando anche i premi in denaro per le formazioni che si qualificano sia alle fasi intermedie come per quelle che giocano le Finali. Ci sono molti altri aspetti su cui CEV e LVF si impegnano a collaborare per la crescita ulteriore del movimento di vertice della pallavolo femminile“.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Mauro Fabris: “Profonda capacità di dialogo con la Federazione, ma manca il supporto istituzionale”

    L’oro olimpico incorona il successo di un movimento, quello del volley femminile, partito da molto lontano. Un percorso che Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Femminile dal 2006, ha disegnato passo-passo, con piccole e grandi battaglie, combattute con metodo e convinzione. Con scelte controcorrente diventate poi sfide vinte, come l’impegno contro il doping amministrativo o intuizioni che hanno precorso i tempi, come il lancio di una OTT proprietaria della Lega, addirittura nel 2015.

    Fabris è uno dei principali artefici della crescita del volley nelle ultime due decadi e ha contribuito a rendere il campionato di pallavolo femminile italiano, l’equivalente della Premier League inglese nel calcio: il palcoscenico più prestigioso che tutti gli atleti vogliono calcare.

    Il presidente della Lega Volley Femminile racconta in un’intervista esclusiva a Sport e Finanza il percorso e le sfide che hanno portato la pallavolo femminile italiana al successo olimpico

    Certifichiamo lo stato di salute del movimento volley nel suo complesso con i numeri. Oltre 334mila tesserati FIPAV (di cui 258mila atlete) e circa 1,4 milioni di praticanti. Come presidente della massima serie da lungo tempo, come valuta questa dinamica?

    “Io posso permettermi di sottolineare i numeri del movimento femminile che evidenziano una crescita costante. E la medaglia olimpica, che rappresenta il massimo punto di arrivo, per ora, rappresenta bene questo trend che però è frutto di un lavoro sistemico. Le società hanno maturato la capacità di fare investimenti sul lungo periodo che comportano una crescita complessiva, non solo dal punto di vista tecnico e agonistico.

    I club si sono strutturati e la figura del “mecenate” che investiva nella squadra della sua città è stata sostituita da brand che investono perché ricevono attenzione di un pubblico sempre più ampio, quello femminile senz’altro, ma anche le famiglie e le generazioni più giovani. Poi, certamente, le nostre atlete vanno a Sanremo, a Ballando con le stelle o sono testimonial di Armani ed un ulteriore booster al movimento. Ma se quest’anno abbiamo iniziato la stagione con un +40% di abbonamenti e i palazzetti sempre pieni non è un risultato casuale, è frutto di un percorso”.

    Le tredici campionesse che, guidate da Julio Velasco, hanno conquistato l’oro olimpico a Parigi militano tutte nella Serie A1 italiana. Quanto vi sentite partecipi di questo successo e, soprattutto, ritenete vi sia stato riconosciuto?

    “A livello di Federazione, il successo è stato ampiamente riconosciuto. Negli anni, con la Federazione, abbiamo sviluppato una profonda capacità di interagire e trovare punti d’accordo anche dopo scontri molto lunghi. Un esempio di dialogo costruttivo è stato accettare il Club Italia (nato con lo scopo di far crescere i talenti nazionali N.d.R.) in cambio di limitare la presenza di atlete straniere in campo a quota tre.

    Ma tornando al successo olimpico, il vero merito è da attribuire ai club e mi riferisco sia a chi milita in A1 che in A2 che vedo come un organismo unico. È grazie a loro che abbiamo creato un ambiente competitivo, che si sfornano talenti italiani e che le migliori atlete del mondo vogliono giocare in Italia. Non è casuale che nella passata stagione a livello europeo tutte e tre le principali coppe sono state vinte da club italiani”.

    Se con la Federazione il dialogo è costruttivo dove invece manca il supporto e, soprattutto, quali sono le istanze per mantenere florido il movimento?

    “Quello che manca è il riconoscimento e il supporto istituzionale. Al di là del ministro Abodi, che non sottovaluta l’importanza del nostro sport, non riceviamo alcun tipo di aiuto. Non viene recepito il fatto che questo sport vive grazie all’impegno di sponsor e privati che investono in media 4-5 milioni di euro per tenere vive le società. I palazzetti sono pieni e facciamo buoni numeri in termini di ascolti ma il 90-95% delle necessità economiche di un club vengono coperte da privati. Intentiamoci, noi non chiediamo soldi, vorremmo solo che ci fossero interventi fiscali, applicando quindi la defiscalizzazione per le sponsorizzazioni sportive. Questo sarebbe di aiuto e non sarebbe altro che l’applicazione del principio di sussidiarietà”.

    Come abbiamo anticipato lei ricopre il ruolo di presidente da lungo tempo, più precisamente dal 2006. Come è cambiato il volley in questi anni e quali sono le milestone del suo percorso?

    “Quando sono arrivato non c’erano sponsor, non c’erano emittenti e la realtà di vertice era “indistinta”. Con i club ho avviato un percorso di crescita e grazie al loro impegno l’abbiamo reso strutturale. Abbiamo iniziato a organizzare eventi, dato in outsourcing la raccolta pubblicitaria e, grazie all’accordo con Giovanni Carnevali (amministratore delegato e direttore generale di Sassuolo Calcio N.d.R.) e Master Group Sport, abbiamo portato investitori”.

    Ho sempre insistito per portare la pallavolo di vertice dove non c’era. Così abbiamo disputato finali di Coppa Italia a Catania, a Trieste e a Paestum ma anche l’apertura di campionato a Courmayeur. Ho lavorato molto anche sulla A2 che, per preparare la salita in A1, deve essere estremamente competitiva.

    Ma forse una delle cose di cui sono più fiero, per cui in molti mi hanno criticato, definendomi “sceriffo” è stata la battaglia sul doping amministrativo. In passato c’erano club che club che drogavano il mercato, vincevano – non pagavano le atlete – e sparivano. Dal punto di vista civilistico la società saltava ma poi si iscrivevano al campionato con un altro nome. Ho introdotto il sistema di penalizzazioni sportive per chi non fosse regolare nei pagamenti e questo sistema è entrato nel regolamento federale. Nel calcio ci sono arrivati molto dopo, con il Fair Play Finanziario”.

    Una delle intuizioni più determinanti riguarda l’introduzione del live streaming della Serie A1 e il conseguente lancio della piattaforma dedicata, di una “web-tv”, avvenuto addirittura nel 2015. Come è nata questa idea?

    “Non avevamo canali per rendere visibile il movimento. La RAI aveva pochi spazi e le tv criptate non rispondevano alla nostra esigenza. Ma noi avevamo il bisogno vitale di farci conoscere. Così nel 2015 abbiamo avviato il live streaming delle partite e lanciato la LVF TV, la web-tv ufficiale della Lega Pallavolo Serie A femminile. Questo è valso l’interessamento della Federazione Mondiale – grazie anche all’avere già una rete di commentatori, service e strutture cablate – che ha rilevato le nostre trasmissioni, per la sua piattaforma: siamo stati il primo campionato a essere trasmessi.

    Ora siamo trasmessi da DAZN e Volleball World e su Sky per quanto riguarda le competizioni europee, il che garantisce una copertura pressoché totale. E da questa stagione anche la RAI ha raddoppiato la sua copertura”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Nel suo lungo Curriculum non c’è solo la pallavolo ma anche tanta attività politica con numerose cariche governative. Come è confluita questa esperienza nel mondo dello sport?

    “Nel 2006, ero ancora in Parlamento (fino al 2008 N.d.R.), viene da me il presidente del club della mia città, Vicenza. Mi racconta che a livello di Lega non riuscivano a mettersi d’accordo su nulla e che questo stava rallentando la crescita del movimento, non riuscendo a essere autorevoli con il CONI, i media e la Federazione. All’inizio provo ad allontanare “l’amaro calice” e gli chiedo di portare i voti di tutti per la mia presidenza.

    La cosa puntualmente avviene (ride N.d.R.) e inizio un’esperienza davvero appagante, scoprendo un ambiente sano, senza doping, violenza, scommesse. Ho conosciuto e girato l’Italia, prima con la politica certamente, ma soprattutto con la pallavolo. Se all’inizio avevo dei dubbi, nel corso degli anni ho maturato grande convinzione e contribuito a migliorare il clima interno e alla capacità di lavorare insieme. Ora sono all’ultimo mandato, abbiamo una norma interna che lo prevede ma posso dirmi soddisfatto che le scelte intraprese hanno portato i risultati attesi”.

    Qual è il prossimo futuro per la Lega Volley Femminile? Quali obiettivi si augura anche al termine del suo mandato?

    “Siamo destinati a crescite ulteriori. Siamo alla vigilia di importanti scelte sulle sinergie da creare e dobbiamo scegliere con cura i soggetti che ci accompagneranno per i prossimi anni, visto che abbiamo diritti media e tv in scadenza. Ora abbiamo consapevolezza di valere molto di più che in passato e questo momento va monetizzato perché è anche tempo che retrocediamo risorse ai nostri club.

    Già prima delle Olimpiadi si erano avvicinati soggetti, anche fondi di investimento, che si sono candidati per acquisire i diritti, anche internazionali, per il betting legale, le dotazioni tecniche, e via discorrendo. Sono tutti aspetti che voglio gestire al meglio in questi ultimi anni di mandato. Il mio obiettivo ultimo è creare una struttura societaria, una Lega Servizi, parallela e capace di gestire tutti i diritti. Tutto insieme, dai diritti tv al merchandising, fino all’attrezzatura e alla ristorazione nei palazzetti. Così da offrire servizi e assistenza ai club e dare importanti tutele alle atlete”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO