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    Gian Marco Moroni a SuperNews: “US Open il mio Slam preferito. Wimbledon? Djokovic favorito, ma Federer può ancora vincere. Rientrare nei primi 200 del ranking ATP il mio obiettivo”

    SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Gian Marco Moroni, tennista classe 1998 originario di Roma. Gian Marco ha rilasciato una lunga intervista ai nostri microfoni, in cui ha saputo sapientemente mantenere un filo conduttore tra passato, presente e futuro: dal racconto dei primi anni in cui giocava a livello juniores, al passaggio al professionismo nei tanti match dei Futures a cui ha partecipato. Moroni ci ha rivelato quale sia il tennista da cui trae ispirazione e quali tornei suscitano in lui maggiore attrattiva. Inoltre, il tennista romano ha anche espresso le sue considerazioni sull’esponenziale crescita del tennis italiano e sui prossimi grandi eventi, come l’inizio del torneo di Wimbledon. Infine, il nostro intervistato si è anche espresso sui suoi obiettivi e piani futuri.
    Gian Marco, quando e perché hai iniziato a familiarizzare con pallina e racchetta da tennis? Come nasce la tua passione per questo sport?Ho iniziato a giocare a tennis a 3 anni, quando mi sono fatto regalare la mia prima racchetta dai miei genitori. In casa tutti praticavano questo sport, così anche io me ne sono innamorato. Il mio primo maestro è stato mio padre.
    Raggiungi il primo successo tra i professionisti nel Futures F7 in Spagna, a Reus, nel marzo 2018, sconfiggendo Lukas Rosol ai quarti, Jordi Samper-Montana in semifinale e anche Pol Toledo Bague in finale. Che ricordi hai di quel torneo?Ricordo di essere partito un po’ titubante, e inoltre, anche se non si trattava di un vero e proprio infortunio, ricordo che mi faceva male una gamba. Pian piano, fortunatamente il dolore è scomparso. Così, ho potuto giocare abbastanza rilassato. Sono stato anche molto contento della sorpresa ricevuta dalla mia famiglia: mio padre e mia sorella, il giorno prima del torneo, sono venuti a trovarmi, e questo è stato per me fonte di grande carica. Giocare davanti la propria famiglia è sempre bello. Toledo Bague credo sia stato l’avversario più ostico dei tre, anche perché lo affrontavo nella mia seconda finale in carriera, quindi mi trovavo nella fase di gioco decisiva. Ricordo di essere stato molto teso inizialmente: mi sono trovato 2 a 0 sotto, ho preso subito il break. Poi mi sono sfogato, urlando e facendo uscire fuori la tensione, e questo mi ha aiutato, perché ho ripreso a giocare davvero bene.
    Nel 2019 giochi per la prima volta in carriera le qualificazioni degli Australian Open, dove purtroppo vieni eliminato al primo turno da Jason Jung, in un match molto combattuto. Che sensazione hai provato a giocare lo Slam australiano?Avevo già avuto modo di conoscere l’Australian Open, quando ho giocato il torneo Juniores. Mi sentivo a mio agio, perché conoscevo l’ambiente. Quel match è stato un peccato, perché credo mi sia un po’ scappato di mano. Avrei potuto vincerlo. Tuttavia, sono rimasto ugualmente soddisfatto, perché credo di aver giocato bene e di aver fatto una bella rimonta.
    Nello stesso anno, superando le qualificazioni del torneo di Gstaad, entri per la prima volta nel tabellone principale di un torneo ATP, e ottieni il suo primo successo nel circuito maggiore sconfiggendo lo spagnolo Tommy Robredo. E’ stata una delle partite più importanti per te?E’ stata molto importante, trattandosi della prima volta nel tabellone principale di un torneo ATP. Robredo è un avversario tosto: con lui ho sempre fatto delle belle lotte, mi sa mettere in difficoltà, soprattutto sotto l’aspetto mentale, e ha sempre trovato delle buone contromisure. Tuttavia, quel giorno ero davvero motivato, e il mio avversario non è riuscito a destabilizzarmi.
    Una sconfitta nella tua carriera che hai fatto fatica a metabolizzare?In realtà sono sempre in grado di metabolizzare le sconfitte. Se devo citarne una, dico la partita valida per il secondo turno del Santo Domingo Challenger persa contro Delbonis: ho avuto un match point, abbastanza facile, che non ho saputo sfruttare.
    Quale dei maggiori Slam suscita in te maggior fascino e perché?Gli US Open, prima di tutto perché io sono innamorato dell’America, e poi perché mi piace l’ambiente del torneo e il fatto che quello dello Us Open sia uno dei campi più rumorosi di tutti. Questo mi piace molto. Ovviamente, mi piace se il tifo è dalla mia parte, altrimenti no. (ride, ndr)
    C’è un tennista al quale ti ispiri o che ammiri particolarmente?Rafael Nadal: mi piace molto la sua carica, il suo atteggiamento e il suo gioco.
    Contro chi vorresti giocare, un giorno?Contro Nadal al Roland Garros. Mi piacerebbe molto.
    I nostri azzurri macinano successi e ci regalano grandi soddisfazioni. Berrettini è arrivato ai quarti di finale del Roland Garros contro Novak Djokovic, disputando una grande gara, così come Musetti, che ha giocato contro il serbo al quarto turno dello stesso Slam. E’ ugualmente ottimo il rendimento anche di tennisti come Sonego e Sinner. Cosa ne pensi del livello della nuova generazione del tennis italiano? Sì, è vero, il tennis italiano sta vivendo un bellissimo momento. Sono molto contento, perché conosco tutti questi professionisti, sono tutti bravi ragazzi oltre che bravi tennisti. In ogni caso, uno degli azzurri che mi piace di più Lorenzo Sonego.
    Tra poco inizierà lo storico torneo di Wimbledon. Chi pensi possa arrivare in finale e chi, dei nostri azzurri, può restare in gioco il più a lungo possibile?Per come sta giocando e per quello che ha vinto, credo che il favorito sia Novak Djokovic. Per quanto riguarda i nostri azzurri, direi Matteo Berrettini: l’ho visto giocare nel Queen’s e l’ho visto bene. Spero che vada il più avanti possibile, anzi, che possa magari vincere il torneo.
    Credi che Roger Federer riuscirà a dare lo spettacolo al quale ci ha sempre abituati sull’erba di Wimbledon?Nel tennis non si sa mai: magari un torneo lo giochi male, ma il successivo riesci a vincerlo. Secondo me, da Federer ci si può aspettare davvero di tutto, e credo che lo svizzero possa trionfare. In fondo, anche nel 2017, nel torneo in Australia, nessuno si aspettava vincesse lui.
    Quali sono i tuoi obiettivi adesso?Il mio obiettivo è quello di poter giocare uno Slam, in particolare lo US Open, e poi, entro la fine dell’anno, rientrare almeno nei primi 200. Tuttavia, non abbiamo parlato nello specifico di obiettivi, perché al momento sono concentrato maggiormente su obiettivi di tipo lavorativo. LEGGI TUTTO

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    Berrettini show sull’erba: dopo la vittoria al Queen’s, i bookie lo vedono tra i favoriti a Wimbledon

    Matteo Berrettini vince e convince, a prescindere dalla superficie. Il passaggio dalla terra rossa all’erba è stato tutt’altro che traumatico come conferma il recente successo all’Atp del Queen’s (primo “500” vinto in carriera). E tra pochi giorni c’è Wimbledon, dove gli esperti di Snai credono che il romano potrà fare la voce grossa: il primo […] LEGGI TUTTO

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    Berrettini, la calma dei forti, con vista su Wimbledon (di Marco Mazzoni)

    Matteo Berrettini

    La calma dei forti. Il successo al Queen’s di Matteo Berrettini non è solo un titolo molto prestigioso nel palmares di ogni tennista. È l’ulteriore conferma di quanto l’azzurro sia salito di livello raggiungendo una consapevolezza propria dei grandi giocatori e diventando il primo degli outsider per i Championships di Wimbledon. Potrebbe apparire una dichiarazione forte, soprattutto per gli scaramantici, ma gli indizi sono talmente chiari e concordanti da costituitre una prova.
    Era la testa di serie n.1 del torneo nel club della Regina, il favorito. Ha retto il ruolo da campione, giocando per tutta la settimana un tennis notevole per efficacia, forza e costanza. In finale non ha giocato il suo miglior tennis con continuità. Dopo un ottimo primo set, dominato al servizio, nel secondo ha perso il tiebreak concedendo un punto che poi è risultato decisivo. È partito con nervosismo nel terzo set, meno preciso col diritto e meno efficace con la prima, ma quel momento di difficoltà è riuscito a gestirlo bene, con calma, e nella fase decisiva del set è riuscito a tirare fuori la giocata, quella propria del campione, che alza il livello nel momento clou.
    Matteo si presenta a Wimbledon 2021 non solo con un ATP 500 vinto ma soprattutto in grande fiducia e con la consapevolezza di essere molto forte sui prati. È in ottima condizione fisica e questo resterà per tutta la sua carriera l’aspetto più importante perché a livello di punti di forza e di forza mentale non ci sono dubbi sul fatto che Berrettini sia già un giocatore da “corsa”, pericolosissimo nei grandi appuntamenti.
    il suo tennis è ideale per eccellere sull’erba dei nostri tempi. Ormai il serve and volley è diventato antiquariato, oggi su erba serve la battuta, saper chiudere velocemente, trovare tempi di gioco rapidi per l’affondo e cambi di ritmo, potenza e forza mentale per sfruttare il momento. Qualità in cui il romano eccelle. Berrettini può distruggerti con la prima di servizio, aprirsi il campo benissimo con la seconda grazie a palle molto lavorate e quindi diventare incontenibile col diritto; è velocissimo a spostarsi a sinistra e spingere col diritto, palle fortissime difficili da leggere e che lasciano letteralmente fermo l’avversario.
    Ma ancor più decisivo è il passo in avanti sul lato sinistro: Matteo adesso col rovescio riesce a trovare con buona continuità ottimi impatti in anticipo, sia in lungo linea che incrociato, andando così a coprire quella che finora è stata una sua debolezza. Tatticamente è fondamentale alternare questo “nuovo” rovescio coperto ad i suoi tagli, perché variando lunghezza di palla, velocità e angolo riesce ad aprirsi il campo, riesce a guadagnare tempo quando è in difesa e quindi può spostarsi sul diritto e sprigionare la sua potenza.
    L’unica soluzione che deve migliorare per diventare davvero fortissimo su erba è la risposta bloccata, un colpo quasi indispensabile a contenere i migliori. Anche nella settimana perfetta culminata con la vittoria al Queen’s si è notato più volte una certa difficoltà di Matteo nel rimettere i servizi più veloci con un impatto in avanti senza sbracciare, come gestire con un colpo secco i tagli più velenosi. Contro Norrie in finale al Queen’s è stata evidente la sua difficoltà nel bloccare col polso da sinistra. Ideale sarebbe staccare la mano per una risposta col polso bloccato, con la palla che passa la rete e resti bassa, che costringa il rivale a fare tre passi in avanti diventando assai scomoda da gestire. Non è un colpo facile da inserire, ma sarebbe il completamento ideale in un bagaglio tecnico notevolissimo su erba. Matteo è bravissimo a staccare la mano e bloccare il polso per la smorzata, la mia sensazione è possa farcela anche in risposta.
    Vedremo cosa il sorteggio riserverà a Matteo. Essere tra le prime otto teste di serie è eccellente, ma non ti mette al riparo da possibili avversari scomodi. Entrare bene nel torneo sarà fondamentale, ma la cosa più importante è che Berrettini giochi con calma ed ambizione, la stessa mostrata a Roland Garros vs. Djokovic, quando se l’è giocata alla grande contro un avversario quasi ingiocabile. Nessuno chiederà la coppa a Matteo, ma il suo livello su erba parla chiaro, è assolutamente tra i più pericolosi outsider, probabilmente il primissimo della lista. Personalmente prima di Berrettini vedo Djokovic, il vero favorito, quindi il duo Medvedev – Tsitsipas. Non altri.
    Pronostici e speranze a parte, l’importante è che riesca a giocare libero e consapevole. Che possa esplodere tutta la sua potenza e classe, che serva come un treno, che riesca a spingere col diritto e tagliare col rovescio, venire avanti con decisione e rischiare la giocata. Se vedremo questo Berrettini sui “sacri” courts, sarà il suo tennis e la sua classe a parlare e farci sognare….
    Marco Mazzoni
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    Matteo Berrettini vince all’esordio al Queen’s. Era capitato anche a Boris Becker che poi vinse anche Wimbledon

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Sono due i giocatori che hanno vinto il torneo del Queen’s al debutto nel torneo.Si tratta di Boris Becker nel 1985 e del nostro Matteo Berrettini proprio pochi minuti fa.Poco dopo Boris nel 1985 conquistò anche il torneo di Wimbledon.
    Matteo potrà fare lo stesso miracolo sportivo? Lo scopriremo solo tra qualche settimana.

    Won Queen’s on their tournament debut…
    Boris Becker: 1985Matteo Berrettini: 2021
    Won their first Grand Slam at Wimbledon shortly after…
    Boris Becker: 1985Matteo Berrettini: 2021? pic.twitter.com/HOPpkE41Gt
    — Tennis TV (@TennisTV) June 20, 2021 LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini è il Re del Queen’s. Prima vittoria di un tennista italiano nel torneo inglese

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini ha conquistato questo pomeriggio il torneo ATP 500 del Queen’sIl 25enne romano, n.9 del ranking e prima testa di serie, ha sconfitto in finale il mancino britannico Cameron Norrie, n.41 del ranking con il risultato di 64 67 (5) 63 dopo 1 ora e 58 minuti di partita.
    Per Matteo si trattava della terza finale stagionale (ha vinto quella di Belgrado ed ha perso quella del “1000” di Madrid, entrambe sulla terra), la settima in carriera (4 i trofei già messi in bacheca) e la seconda sull’erba.Quindi per l’azzurro si tratta della quinta vittoria in carriera nel circuito maggiore.
    Berrettini, che era approdato all’ultimo atto senza perdere nemmeno un set, è il secondo finalista italiano in questo torneo 23 anni dopo Laurence Tieleman (1998).Primo italiano nella storia, invece, ad ottenere la vittoria.
    Primo set: Sul 2 pari arrivava la svolta della frazione con Berrettini che sul 30 pari reggeva dal lato del rovescio e si procurava un break point e poi nel punto successvo Norrie commetteva un deleterio doppio fallo regalando il break all’azzurro.Matteo poi senza alcun problema sul 5 a 4 teneva a 15 il turno di battuta e con un servizio vincente sulla palla set comquistava il parziale per 6 a 4.
    Secondo set: Sul 4 pari, 15-40, l’azzurro mancava due palle break che l’avrebero mandato in caso di conversione a servire per il match.Nella prima Matteo perdeva il controllo del passante di rovescio e alla seconda occasione Norrie metteva a segno un ottima prima esterna vincente.Si andava al tiebreak e qui Cameron piazzava il minibreak, poi risultato decisivo nel secondo punto, con Matteo che mandava il diritto lungo su una buona risposta del tennista britannico.Norrie poi non concedeva nulla e sul 6 a 5, alla terza palla set utile ma la prima con il servizio chiudeva la frazione per 7 a 5 con il romano che sulla palla set mandava lungo il rovesco lungolinea.
    Terzo set: Nel sesto game l’azzurro, sul 15-40, mancava l’appuntamento con due palle break.Sul 4 a 3 per Matteo e servizio Norrie, 40-0, il britannico commetteva tre errori gratuiti consecutivi tra cui un doppio fallo sul 40-30.Sul 40 pari Berrettini metteva a segno un passante di diritto dopo che la palla era stata accomodata dal nastro e sul break point andava in rete il rovescio del britannico. Break per Matteo e 5 a 3.Nel game successivo l’azzurro era perfetto alla battuta e con un servizio vincente sulla palla match chiudeva la partita per 6 a 3.
    ATP ATP London Berrettini M.666 Norrie C.473 Vincitore: Berrettini M. ServizioSvolgimentoSet 3Berrettini M. 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3Norrie C. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A4-3 → 5-3Berrettini M. 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3Norrie C. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3Berrettini M. 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2Norrie C. 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2Berrettini M. 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1Norrie C. 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 3-4* 3-5* 3*-6 4*-6 5-6*6-6 → 6-7Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-6 → 6-6Norrie C. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-5 → 5-6Berrettini M. 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5Norrie C. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-4 → 4-5Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Norrie C. 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4Berrettini M. 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3Norrie C. 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3Berrettini M. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Norrie C. 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2Berrettini M. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Norrie C. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4Norrie C. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 5-4Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3Norrie C. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3Berrettini M. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-2 → 4-2Norrie C. 15-0 15-15 30-15 15-30 30-30 30-402-2 → 3-2Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2Norrie C. 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1Norrie C.15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    19 Aces 41 Double Faults 576% (64/84) 1st Serve 77% (68/88)91% (58/64) 1st Serve Points Won 79% (54/68)55% (11/20) 2nd Serve Points Won 55% (11/20)0% (0/0) Break Points Saved 67% (4/6)16 Service Games Played 1521% (14/68) 1st Serve Return Points Won 9% (6/64)45% (9/20) 2nd Serve Return Points Won 45% (9/20)33% (2/6) Break Points Converted 0% (0/0)15 Return Games Played 1682% (69/84) Service Points Won 74% (65/88)26% (23/88) Return Points Won 18% (15/84)53% (92/172) Total Points Won 47% (80/172) LEGGI TUTTO

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    Berrettini-Norrie, streaming gratis e diretta tv in chiaro? Dove vedere finale Atp Queen’s

    Oggi pomeriggio alle ore 14.30 si disputerà il match Berrettini-Norrie, valevole per la finale del torneo Atp 250 del Queen’s, gustoso antipasto del terzo Slam Stagionale, ovvero Wimbledon, che comincerà lunedì 28 giugno.
    Il tennista romano (nessun set perso) in questa settimana londinese ha dimostrato ancora una volta di trovarsi molto bene sui campi in erba, dove nel 2019 era riuscito a trionfare a Stoccarda; l’azzurro dopo aver esordito nel derby contro Travaglia battuto con un doppio tie break, ha eliminato in serie i britannici Murray ed Evans e l’ostico australiano De Minaur (6-4, 6-4).
    Sulla sua strada ci sarà un altro britannico, Cameron Norrie numero 41 del ranking Atp, ma che sarà sicuro di ottenere un nuovo best ranking: se vince sarà numero 29, in caso di sconfitta 34. Il classe ’95 soprattutto sul veloce è sempre un avversario duro da sconfiggere come dimostrato fin qui dove l’unico set perso è stato quello dell’esordio contro lo spagnolo Ramos-Vinolas, poi il percorso è stato netto con le vittorie sul russo Karatsev (numero cinque del seeding), il connazionale Draper e soprattutto il canadese Shapovalov, testa di serie numero due del tabellone.
    Dove vedere Berrettini-Norrie in tv e streaming
    La finale del Queen’s tra Berrettini-Norrie (prima sfida tra i due) si potrà seguire sul canale satellitare Sky e più precisamente su Sky Spor Arena (canale 204 del decoder) con la telecronaca a cura della giornalista Elena Pero e il commento tecnico dell’ex tennista Claudio Mezzadri. L’incontro inoltre sarà a disposizione anche tramite Sky Go sui dispositivi mobili come smartphone e tablet, scaricabile sui principali market store e riservata ai titolari di abbonamento, senza dimenticare anche lo streaming su NOW TV.
    Il match tra l’azzurro e il britannico sarà visibile anche in chiaro su Supertennis, bouquet Sky canale 224, ma solo per i possessori di un decoder My Sky o Sky Q Black, e sul digitale terrestre (canale 64 per tutti). Per chi volesse ci sarà la possibilità anche di seguire l’incontro gratuitamente in diretta streaming sia sulla pagina ufficiale Facebook di Supertennis, sia cliccando il sito www.supertennis.tv.
    Berrettini-De Minaur, semifinale Atp Queen’s: gli highlights
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    ATP Queen’s: Un buon Matteo Berrettini e’ in finale!!

    Matteo Berrettini nella foto

    Matteo Berrettini vola in finale nel torneo ATP 500 del Queen’s.L’azzurro ha sconfitto questo pomeriggio in semifinale Alex De Minaur con un doppio 64.
    Domani sfiderà per il titolo uno tra Shapovalov o Norrie.
    Nel primo set Matteo piazzava il break decisivo nel terzo gioco e senza concedere palle break chiudeva la frazione per 6 a 4.Nel secondo set De Minaur capitolava sul 4 pari quando subiva il break, con l’azzurro che poi senza problemi chiudeva la partita per 6 a 4.
    ATP ATP London Berrettini M.66 de Minaur A.44 Vincitore: Berrettini M. ServizioSvolgimentoSet 2Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-4 → 6-4de Minaur A. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A4-4 → 5-4Berrettini M. 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4de Minaur A. 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 3-4Berrettini M. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3de Minaur A. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2de Minaur A. 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2Berrettini M. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1de Minaur A. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-4 → 6-4de Minaur A. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-3 → 5-4Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 5-3de Minaur A. 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3Berrettini M. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2de Minaur A. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2Berrettini M. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1de Minaur A. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 2-1Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1de Minaur A. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP Queen’s: Berrettini supera facilmente Murray, nei quarti trova Evans

    Matteo Berrettini sull’erba del Queen’s club a Londra

    Matteo Berrettini vince facilmente contro Andy Murray sull’erba del Queen’s, 6-3 6-3 lo score in favore del romano. Nonostante il “nome” e la storia di Andy sull’erba, è stato netto il gap a favore dell’azzurro, troppo più solido e continuo nella spinta rispetto all’incerta condizione del rientrante Murray. Ai quarti di finale Berrettini trova Daniel Evans.
    Un buon match per Matteo, tutto ha funzionato discretamente bene nel suo tennis. Ha regalato qualche punto a rete, ha sbagliato qualche risposta, ma mai abbiamo avuto la sensazione che la partita potesse complicarsi o addirittura girare a favore dello scozzese. Murray è uno dei migliori della sua epoca su erba, con 2 titoli a Wimbledon, l’Oro Olimpico sul “sacro” Centre Court nel 2012 e quindi 5 vittorie in questo torneo (record assoluto). Ma quello era… il vero Murray. Coraggioso Andy a cercare di tornare, ad insistere spinto dal viscerale amore per il gioco, come lui stesso ha dichiarato. “So che ogni partita potrebbe essere la mia ultima, per questo le giocherò tutte alla grande”. Applausi convinti per il Campione che gioca nonostante i problemi, il ritardo di forma fisica e tecnica. Ma non possiamo non sottolineare come oggi in campo si sia visto un abisso tra Berrettini e Murray per efficacia, forza, qualità ed intensità. Andy prima dell’operazione all’anca serviva bene, applicava alla grande schemi offensivi e pungeva alla risposta. Il Murray del 2021 è purtroppo lento, falloso, non continuo con la prima e a fondo campo arriva troppo scarico con le gambe per riuscire a spingere con potenza e precisione. Ammirevole, ma assai inferiore a quel che serve per impensierire Berrettini.
    Matteo ha servito piuttosto bene, ha regalato poco col rovescio, anzi ha trovato spesso un tempo d’impatto davvero notevole. Questa è forse la nota più interessante del suo match: su erba deve necessariamente cercare impatti in anticipo perché la palla scivolerà spesso bassa, e per la sua stazza non sarà facile “tirarle su”, a meno di optare per il suo ottimo back. Oggi, probabilmente perché si sentiva sicuro sul rivale, ha cercato spesso l’impatto secco, anche cross, trovando soluzioni interessanti. Alternando questo colpo ai suoi tagli, ha guadagnato campo ed è venuto avanti a prendersi il punto. Una buona partita, chiusa con 28 vincenti a 7, a rimarcare ulteriormente la netta differenza sul rivale.
    Domani sarà tutt’altra musica. Evans quest’anno sta giocando bene e su erba il suo tennis offensivo e spesso imprevedibile potrebbe creare più di un grattacapo all’azzurro, soprattutto se non dovesse servire con alte percentuali.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita.

    L’idolo di casa e 5 volte vincitore del torneo (record all-time) inizia al servizio. Serve bene Andy nei primi due punti, Matteo prova con successo una delle sue smorzate. Si va ai vantaggi. Murray tiene il primo game. Matteo serve, ma è Murray ad incantare con un passante di diritto in corsa che è da “Murray Doc”. Si porta 0-30 lo scozzese, l’azzurro ha bisogno del servizio. Con un diritto forzato in corridoio (troppa fretta), Berrettini si ritrova 15-40, due palle break da cancellare. Servizio ok sulla prima, chiude a rete sulla seconda, ma che sprint Andy, sembra quello dei bei tempi per reattività in difesa. Con “una mazzata” da 143 miglia ed un scambio vinto, Berrettini impatta 1 pari. 11 minuti e già diversi scambi interessanti. Si avanza sui turni di servizio. Nel quinto game Murray va in difficoltà, è in ritardo su di un rovescio, 0-30, e quindi sbaglia una volée alta di rovescio, non facilissima. 0-40, tre palle break per il romano. Cancella le prime due col servizio ad un buon ritmo dal centro del campo. Spedisce lungo però un diritto all’uscita dal servizio lo scozzese, arriva il BREAK per Matteo, avanti 3-2 e servizio. Murray approfitta di un doppio fallo di Matteo e risponde bene, in modo aggressivo bloccando la racchetta con ottimo timing, forzando il sesto game ai vantaggi. Con due ottime prime, Berrettini non si mette nei guai e consolida il vantaggio salendo 4-2. In difficoltà Andy anche nel settimo game, ma con un paio di schemi offensivi dopo la prima di servizio, riesce a vincere il game, 4-3 Berrettini lo score. Murray cerca di incidere in risposta tagliando molto bene col rovescio in back, palla bassa a “far lavorare” le ginocchia dell’italiano. È ottimo Matteo sullo 0-15 a correre bene a destra e tirare su un diritto lungo linea molto complicato, su una palla che poteva complicare non poco il game. Fa il pugno “Matté”, e con una coppia di Ace si porta 5-3. Si vede che a Murray manca ritmo. Si fa sorprendere dalla potenza di Berrettini in risposta, con un paio di errori gravi crolla 15-40. Sono due Set Point per l’azzurro. Cerca di aggredire la rete Matteo dopo una bella risposta, ma l’approccio è un filo lungo. Si scambia sul secondo, arriva scarico con le gambe Andy a destra, il suo diritto muore in rete. 6-3 Berrettini. Un buon set giocato da Matteo, piuttosto solido e pronto a ricavare punti importanti col servizio.
    Secondo set, s’inizia con Matteo alla battuta. A 30 si porta 1-0. Murray è in evidente difficoltà sul tempo d’impatto, a volte frena troppo tardi, crollando sulla palla; altre anticipa così tanto da colpire scarico. Solo il servizio sembra funzionare discretamente. Berrettini trova un’altra delle sue palle corte fantastiche, stavolta di rovescio. Veloce sotto rete Matteo sul 30 pari, chiude di volo e “vola” a palla break, la prima del set. Se la gioca alla grande l’azzurro, risponde, tocca e chiude sotto rete. Mano delicatissima, rovescio più sicuro, BREAK per l’azzurro, 2-0 e servizio. Sembra tutto molto facile, il gap di intensità e continuità con il rivale è netto. Forse proprio per questo si distrae un attimo Berrettini, sul 30 pari un doppio fallo manda Murray a palla del contro break. Gioca una seconda molto carica e quindi trova un angolo bello stretto col rovescio, Murray è sorpreso e spedisce largo col back. 3-0 Berrettini in 15 minuti, il match sembra “in ghiaccio”. Con grinta Andy vince il quarto game, si porta 1-3. Di nuovo Matteo si imballa un po’ alla battuta nel quinto game, 0-30. Murray ci prova, ha ancora il “cuore” del campione, ma Berrettini c’è, con qualche prima e un bel passante rimonta e si porta 4-1. Nel sesto game Murray parte bene, ma commette troppi errori. Da 40-15 si va ai vantaggi e concede due palle break che di fatto chiuderebbero il match. Gioca solido Andy, servizio e diritto aggressivo. Con un paio di diritti inside in, giocati stavolta belli carichi e con la spinta delle gambe, lo scozzese resta in scia sul 2-4. Berrettini continua a macinare il suo tennis potente, servizio più diritti profondi e precisi. Con il 12esimo Ace del match si porta 30-15, quindi serve altre palle molto cariche, che Murray controlla con difficoltà. 5-2 Berrettini. Non crolla lo scozzese, con due Ace nell’ottavo game si porta 3-5, saltella e cerca di motivarsi per tentare un ultimo assalto. Matteo serve per la vittoria. Inizia con un “bomba” di servizio a 142 miglia, imprendibile. Segue altra botta al T, Murray solo la sfiora. 30-0. Altra prima al centro. 40-0, tre Match Point. Chiude subito l’azzurro, servizio esterno e diritto cross vincente. 6-3 6-3, chiusura autorevole per l’azzurro. Domani sarà tutta un’altra sfida contro Evans.

    Marco Mazzoni
    [1] Matteo Berrettini vs [WC] Andy Murray ATP ATP London Berrettini M.66 Murray A.33 Vincitore: Berrettini M. ServizioSvolgimentoSet 2Berrettini M. 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3Murray A. 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 5-3Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2Murray A. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1Murray A. 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-0 → 3-0Murray A. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Murray A. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-3 → 6-3Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3Murray A. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 4-2Murray A. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-2 → 3-2Berrettini M. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Murray A. 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2Berrettini M. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Murray A. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1
    14 Aces 42 Double Faults 265% (35/54) 1st Serve 66% (40/61)83% (29/35) 1st Serve Points Won 63% (25/40)53% (10/19) 2nd Serve Points Won 48% (10/21)100% (3/3) Break Points Saved 63% (5/8)9 Service Games Played 938% (15/40) 1st Serve Return Points Won 17% (6/35)52% (11/21) 2nd Serve Return Points Won 47% (9/19)38% (3/8) Break Points Converted 0% (0/3)9 Return Games Played 972% (39/54) Service Points Won 57% (35/61)43% (26/61) Return Points Won 28% (15/54)57% (65/115) Total Points Won 43% (50/115) LEGGI TUTTO