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    Tenere il servizio da situazione difficili. Matteo Berrettini il più affidabile

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Immagina, caro lettore, che la tua vita dipendesse dal servizio di qualche top player di tennis. Chi sceglieresti? Bene, l’ATP ci ha aiutato un po’ a rispondere a questa domanda analizzando statisticamente come i giocatori sono usciti da situazioni difficili nei loro giochi di servizio. In un interessante lavoro, si è giunti a una conclusione: Matteo Berrettini è il più affidabile, dato che ne esce vincitore in tre parametri su sei.
    Nella statistica ci sono i giocatori che hanno giocato almeno dieci incontri. Novak Djokovic è il migliore da 0-30, mentre Roger Federer appare in tre delle statistiche.
    Tenere il servizio da 0-15 (media del circuito – > 62,3%)1. John Isner – 84,3% (113/134)2. Matteo Berrettini – 80,4% (176/219)3 Novak Djokovic – 76,0% (171/225)3 Roger Federer – 76.0% (38/50)
    Mantenere il servizio da 0-30 (media del circuito – > 36,9%)1. Novak Djokovic – 61,5% (48/78)2. Matteo Berrettini – 61,3% (38/62)3. Stefanos Tsitsipas – 59,1% (52/88)
    Tenere il servizio da 0-40 (media del circuito – > 15,3%)1. Matteo Berrettini – 38.1% (8/21)2. John Isner – 36,4% (4/11)3. Grigor Dimitrov – 35,7% (5/14)
    Tenere il servizio da 15-30 (media del circuito – > 55,7%)1. Matteo Berrettini – 73,3% (99/135)2. Roger Federer – 72,5% (29/40)3. John Isner – 72,5% (58/80)
    Tenere il servizio 15-40 (media del circuito – > 27,2%)1. Denis Shapovalov – 51,4% (37/72)2. Alexei Popyrin – 46,7% (28/60)3. Matteo Berrettini – 46,3% (25/54)
    Tenere il servizio da 30-40 (media del circuito – > 44,8%)1. Matteo Berrettini – 61,8% (63/102)2. Denis Shapovalov – 59,8% (76/127)3. Roger Federer – 58,8% (20/34) LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: “Sto bene. Pronto per ATP Cup e Australian Open”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sportface. Intervistato in diretta YouTube e Facebook, l’attuale numero 7 ATP ha affrontato vari temi alla vigilia della stagione 2022, ormai alle porte. Proprio in questi termini è arrivata una conferma importante sulla sua presenza in Australia: “Sto bene, giocherò regolarmente ATP Cup ed Australian Open – tranquillizza il romano, che ha poi detto la sua sulle condizioni obbligatorie per la partecipazione allo slam australiano -. Ho la mia idea sui vaccini, ma è un discorso che apre tantissime parentesi ed io sono un tennista, quindi preferisco parlare di tennis. L’anno scorso però abbiamo sperimentato qualcosa di difficile, due settimane di quarantena come quelle del 2021 non le auguro a nessuno. Io mi sono vaccinato e credo che da quel momento le cose siano andate meglio, quindi ritengo sensata la richiesta del governo australiano. Per me vaccinarsi è la cosa giusta da fare per far ripartire il mondo”.
    “Sono diventato come i miei idoli” – Ripensando all’annata appena vissuta, Matteo guarda indietro e ripensa sorridendo ai primi anni di carriera: “Ad un certo punto quest’anno ho guardato Vincenzo (coach Santopadre, ndr) e gli ho detto: ‘Sto facendo dei miracoli’. Con lui siamo partiti da lontano e ho tanti aneddoti legati al nostro rapporto. Quest’anno alla vigilia della finale di Wimbledon dico solo che ha rischiato di violare dei protocolli e quindi avrei potuto non giocare la finale”. A rimarcare lo straordinario 2021 di Berrettini, del tennis ed in generale dello sport azzurro ci ha pensato anche L’Équipe: “Quella copertina mi ha messo i brividi. Mi impressiona pensare di essere diventato come gli atleti che guardavo quando ero piccolo. A 19 anni mi allenavo per la Serie A con Bolelli, Starace e Cipolla: li guardavo come se fossero alieni. Gli ultimi anni sono passati velocissimi e quasi non me ne sono reso conto, ma vedere quanto il mio lavoro abbia pagato credo sia la cosa più importante per me”.
    “Coppa Davis? Da sogno impossibile ad obiettivo” – La stagione di Berrettini è terminata prematuramente con l’infortunio alle Nitto ATP Finals ed è costata anche la partecipazione alle Finals di Coppa Davis. Il numero uno d’Italia ha messo in chiaro che la nazionale gioca un ruolo centrale nei suoi pensieri e non nasconde che l’insalatiera sia un obiettivo possibile già per il 2022: “Vincere la Coppa Davis è uno dei miei obiettivi per la prossima stagione: abbiamo la fortuna di avere una rosa lunga ed una squadra forte. Siamo un grande gruppo e qualche settimana fa ho seguito i ragazzi da casa, mi sentivo con loro e con capitan Volandri ogni giorno. Vincere è un sogno, ma abbiamo le carte in regola per farcela. Qualche anno fa avrei detto che trionfare sarebbe stato impossibile, adesso è una cosa fattibile”. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini e Jannik Sinner tra i più cercati su Google Italia nel 2021

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Matteo Berrettini e Jannik Sinner sono stati tra i più cercati su Google Italia nel 2021.
    Al primo posto in Italia c’è Christian Eriksen, che ha fatto preoccupare il mondo intero dopo l’arresto cardiaco avuto agli Europei. Argento per Matteo Berrettini che ha preceduto anche l’attuale premier Mario Draghi.Quarto posto per Gigi Donnarumma. Poi i vincitori dell’Eurovision Song Contest 2021 Maneskin, davanti a Jannik Sinner, sesto.
    Seguono nella top ten Giuseppe Conte, Federica Pellegrini, Orietta Berti e l’oro nei 100 metri (nonché nella 4×100) Marcell Jacobs. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: “La leggenda con cui mi trovo meglio è Adriano Panatta. Lo adoro”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Queste alcune dichiarazioni rilasciate dal nostro Matteo Berrettini che inizierà ad allenarsi la prossima settimana dopo l’infortunio avuto quasi 1 mese fa alle ATP Finals di Torino.
    “Con alcuni italiani il rapporto è complicato, con altri è più facile. La leggenda con cui mi trovo meglio è Adriano Panatta.Lo adoro. È stato uno dei primi a dirmi che avevo un servizio incredibile e che avrebbe raggiunto i 220 km/h.
    In passato quando giocavano, lo facevano con racchette eleganti, pantaloni lunghi e gli allenamenti non erano così fisici come adesso.Mi dispiace non aver terminato gli studi. Ho fatto il quarto e il primo anno di liceo in un centro studi. Poi ho dovuto smettere perché dovevo dedicarmi al 100% al tennis. Quando compi 17 anni non pensi se la decisione che stai prendendo è quella giusta, ma ora mi pento un po’ Penso che mi sarei divertito in quegli anni.Nel 2014, ho perso al secondo turno di Wimbledon junior. Quando sono uscito dal campo, mi sono detto che un posto del genere andava visto almeno una volta nella vita.Ho sempre avuto la sensazione che lì sarebbe potuto accadere qualcosa di speciale, ma così speciale non lo avrei mai immaginato. Quest’anno ho giocato davvero un gran torneo a Londra.
    “I bookmakers erano convinti che potessi arrivare in finale, mentre io pensavo che fossero pazzi. A poco a poco, mi sono reso conto che il mio tennis si adattava perfettamente a quella superficie.Djokvic non mi ha mai fatto nulla di male, se non battermi ogni volta che ci siamo affrontati.Ha una mente diversa dagli altri. Mi colpisce soprattutto la sua voglia di continuare a vincere nonostante tutto quello che ha già realizzato”. LEGGI TUTTO

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    “…and the winner is”. I premi del tennis maschile 2021

    Novak Djokovic, miglior tennista del 2021

    Tennista dell’anno: Novak Djokovic
    No match nella categoria più prestigiosa. Resta un personaggio complesso, con spigoli per molti troppo acuti, ma il suo enorme talento e dedizione avrebbero meritato il Grande Slam, sfumato ad passo. Stagione incredibile per il tennista complessivamente più forte dell’epoca moderna.

    Delusione dell’anno: Denis Shapovalov
    Ha disputato la prima semifinale Slam a Wimbledon, ma il modo in cui l’ha persa (sprecando tutti i momenti favorevoli) e l’incredibile resto di stagione, giocata in modo pessimo dichiarando di sentirsi per nulla inferiore a Medvedvev & c. spiega il perché questo tennista dal potenziale clamoroso resta al palo. Gli altri corrono, lui no. È un vero peccato.

    Italiano dell’anno: Matteo Berrettini
    Da sempre sognavo di vedere un azzurro giocarsi la coppa dei Championships. Grazie Matteo! Sull’erba è stato dominante, ha alzato ancor più l’asticella del suo gioco, restando solido in top 10 e meritandosi una seconda presenza alle Finals. Purtroppo ha iniziato e poi chiuso l’anno con un infortunio, dovremo abituarci alla sua fragilità, ma quando è in salute, è uno dei migliori. Un dato spiega il suo 2021 eccellente: negli Slam ha perso solo da Djokovic.

    Emergente dell’anno: Carlos Alcazar
    Guai a chi lo giudica un “Nadal 2”. Carlitos è un vero attaccante, un produttore di tennis con tempi di gioco fenomenali. Impressiona l’intensità con cui attacca la palla, senza compromessi, senza la minima attesa. Esteticamente non delizierà i palati di chi ama il tennis classico, ma è un tennista offensivo a spettacolare. È la vera “evoluzione della specie”, giocatore modernissimo con ancora ampi margini di miglioramento. Cosa questa che ha dello spaventoso…

    Torneo dell’anno: Wimbledon
    Per il torneo di Matteo, tantissimi match lottati e spettacolari, per una finale che aspettavamo da sempre. Potrebbe esser stato anche l’addio di Federer.

    Impresa dell’anno: Lorenzo Sonego agli Internazionali BNL d’Italia
    Un leone Lorenzo a Roma, ha giocato oltre il suo livello, toccando le stelle con la punta della racchetta. Ha esaltato tutti giocando partite straordinarie per qualità, spirito combattivo e intensità. Ha superato Thiem, Rublev e costretto Djokovic a giocare al suo massimo per superarlo. Uno spettacolo.

    Coach dell’anno: Riccardo Piatti
    Jannik Sinner ha disputato un’annata ottima, vincendo 4 tornei, toccando il best ranking al n.9 ed entrando come alternate alle Finals, per le quali ha lottato fino all’ultimo torneo per l’ottavo posto. Ma oltre ai risultati, Jannik ha alzato il livello del suo gioco, giocando ad una intensità crescente. Il servizio è molto migliorato, il diritto è sempre più stabile e penetrante, con quel cross dal centro improvviso che è diventato un’arma tattica formidabile. Mancano ancora dei tasselli verso l’eccellenza (soprattutto proiezione in avanti e sicurezza sulla rete), ma il lavoro di Riccardo è impressionante. Sinner apprende, migliora, cresce. Applausi a tutti.

    Fatto dell’anno: molti nuovi volti
    Nel 2021 sono moltissimi i giocatori giovani o di medio livello che sono cresciuti, inserendosi nei piani alti dei tornei e del ranking, alcuni arrivando quasi dal nulla. Norrie, Karatsev, Korda, Brooksby, Van de Zandschulp, Rinderknech, Nakashima, Cerundolo, Baez, per restare ai top 100. Alcuni di loro hanno potenziale per esplodere nel 2022 e diventare giocatori di alto livello.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO