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    Matteo e Jacopo Berrettini protagonisti di “Gioca con il campione”

    Matteo e Jacopo Berrettini protagonisti di “Gioca con il campione”

    Giocare a tennis con Matteo e Jacopo Berrettini sul campo centrale del Club La Meridiana di Casinalbo. È il piccolo sogno che questo pomeriggio hanno realizzato una ventina di bambini e ragazzi nell’ormai tradizionale appuntamento con “Gioca con il Campione”: un momento che il Club ogni anno organizza durante lo svolgimento del Memorial Fontana per dare la possibilità ai più piccoli di giocare e divertirsi con i campioni che partecipano al torneo internazionale.
    E quest’anno i fratelli Berrettini hanno voluto fare davvero un regalo speciale ai piccoli tennisti, inconsapevoli della presenza di Matteo e Jacopo.
    Matteo Berrettini, numero 11 del Ranking Atp Mondiale, sta trascorrendo qualche giorno di allenamenti, insieme a Jacopo e al coach Vincenzo Santopadre, ospite della Meridiana ed ha gentilmente accolto l’invito dell’organizzazione a passare un po’ di tempo con i bambini sul campo da tennis. E’ stata naturalmente una grande festa a sorpresa: i bambini accompagnati dai maestri e dagli istruttori del Club La Meridiana hanno potuto “palleggiare” con Matteo e Jacopo, hanno scherzato con loro e hanno anche giocato anche qualche “punto”.
    I fratelli Berrettini sempre disponibili, sorridenti e spontanei, ancora una volta si sono dimostrati “Campioni” non solo di tennis.
    Dopo le foto di rito le consigliere del Club La Meridiana, Elisabetta Vaccher e Samantha Passardi ringraziando i due atleti per la straordinaria disponibilità e simpatia hanno consegnato loro una litografia che riproduce la storica villa Giovanardi sede del Club e una confezione di aceto balsamico di Modena prodotto all’interno del sottotetto della dimora storica. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini ed il rientro previsto a Gstaad

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Fermato a Wimbledon dal COVID, Matteo Berrettini rientrerà in campo tra circa due settimane.L’azzurro infatti sarà in campo nel torneo ATP 250 di Gstaad in programma dal prossimo 18 Luglio.
    Matteo andrà a caccia di punti dopo aver perso i 1200 punti di Wimbledon 2021. LEGGI TUTTO

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    Berrettini: “L’erba non mi piaceva, con la Davis in India è cambiato tutto”

    Matteo Berrettini

    Matteo Berrettini è uno dei favoriti ai prossimi Championships di Wimbledon (stamattina il sorteggio dei tabelloni). Ieri l’azzurro ha avuto il privilegio di testare il centrale insieme a Rafa Nadal, infrangendo così la storica tradizione che l’erba del centrale fosse inaugurata solo al lunedì dal campione in carica.
    Prima dell’avvio del torneo londinese, Matteo ha rilasciato una intervista al quotidiano francese l’Equipe, nel quale ha parlato della ingiustizia per la perdita dei punti dell’edizione 2021, ed anche del suo rapporto con il tennis sui prati. Non amava affatto l’erba, fino ad un incontro di Davis che l’ha fatto ricredere. Ecco alcuni passaggi.
    “Amore a prima vista con l’erba? Tutt’altro. Le sensazioni quando ero sull’erba non erano buone, non riuscivo mai a muovermi bene. Ma tutto è cambiato quando ho giocato una sfida di Coppa Davis contro l’India sui prati. Lì per la prima volta mi è piaciuto molto, mi sentivo meglio, sentivo che il mio servizio funzionava di più, soprattutto lo slice. Oggi mi dispiace che la stagione sull’erba sia così breve”.
    “Ricordi dell’edizione 2021? Non posso credere che sia già passato un anno. Ricordo ancora molto vividamente tutto ciò che accadde allora. Il giorno prima della finale, la finale stessa, dopo di essa. Tutti ad urlare il mio nome. Quella tensione che c’era nel primo set e nella fase finale. Londra era incredibile quel giorno perché si sarebbe giocata anche la finale dell’Europeo tra Inghilterra e Italia”.
    Quindi il delicato tema della non assegnazione dei punti al prossimo Wimbledon: “Quando ho saputo della decisione, ero davvero sconvolto e mi sconvolge ancora ogni volta che ci penso. Credo sia ingiusto. Per lo meno avrebbero dovuto avvertire i giocatori in quel momento e spiegarci cosa stava succedendo. È vero che la situazione non è facile, che russi e bielorussi non meritano di non poter giocare, ma almeno in una situazione come questa bisognerebbe chiedere ai giocatori la loro opinione e cosa pensano di tutta la faccenda. Con questa situazione, Wimbledon continua ad essere un torneo che sicuramente motiva, anche se dall’altro lato, senza punti, è complicato. Sapere che vincere tre tornei di fila, incluso Wimbledon, non ti aiuterà a evitare di cadere fuori dalla “top ten” e oltre il 20esimo è qualcosa di spiacevole. Se avessi saputo in anticipo che non potrò difendere i punti a Wimbledon, cambio in qualche modo la mia pianificazione per recuperare quei punti o spingo in qualche modo. Non ho giocato al Roland Garros perché non mi sentivo pronto e non volevo affrettare il mio rientro, ma forse avrei provato a giocarlo se l’avessi saputo prima. Ma in ogni caso, e anche se so che sarà difficile, sono fiducioso di tornare tra i primi 10 perché in passato sono stato in grado di farlo”. LEGGI TUTTO