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    ePrix Roma: sfida testa a testa tra DS e Maserati

    Sabato e domenica la Formula E che fa tappa a Roma affronta due appuntamenti decisivi per l’assegnazione del titolo Piloti. È un affare ristretto a quattro protagonisti, una sfida alla quale Maserati è estranea come anche quella per la vittoria nel mondiale Costruttori.
    La stagione d’esordio in Formula E, sebbene accanto a una struttura consolidata come la ex Venturi di Monaco Sports Group, ha presentato sfide da superare per il team e grandi soddisfazioni, maturate nell’ePrix di Berlino e, ancor di più, con la vittoria di Jakarta.Il derby Maserati-DS
    “Con sole due settimane di gara restanti, stiamo arrivando al finale della Stagione 9. È stata una campagna lunga ma, con ancora 141 punti in palio, è tutto in gioco. Dopo una serie di corse nelle quali siamo stati competitivi, recentemente, abbiamo nel mirino la top-5 nel mondiale Costruttori”, fissa l’obiettivo il team principal James Rossiter. 
    “Siamo una squadra di lottatori, Edo e Max attraversano un buon momento di forma. Abbiamo riposato, siamo motivati e pronti a dare tutti noi stessi in questo luglio. Restiamo con i piedi per terra nel nostro approccio e capitalizzeremo ogni opportunità che arriverà, per massimizzare il risultato”.
    Maserati è attualmente sesta nel mondiale, con 95 punti contro i 139 di DS Penske. Sfida “tutta in casa” se pensiamo all’appartenenza dei due brandi all’universo Stellantis e al powertrain DS utilizzato da Maserati, con specifiche ottimizzazioni lato software.
    Roma come nessun altro ePrix
    Difficile erodere il vantaggio di 44 punti, non impossibile. Tanto più visto il recente rendimento trovato dal team, specialmente con Max Guenther, sesto a Portland, ultimo ePrix corso prima di Roma.
    “E’ uno dei migliori eventi della stagione e sono entusiasta di correre nuovamente nel quartiere dell’Eur. La pista ha tutte le caratteristiche del tipico circuito vecchia scuola della Formula E”, commenta il pilota tedesco. “Ci sono sconnessioni, cambi di superficie, curve lente, di media e alta velocità, come anche grandi variazioni altimetriche: tutte insieme creano una vera sfida alla guida. La squadra attraversa un gran momento di forma, sento che lo slancio che abbiamo costruito è dalla nostra parte. Dovremo restare calmi, affrontare il week end sessione dopo sessione e vedremo dove saremo alla fine”.
    Gara di casa per Maserati, l’ePrix di Roma. Gara di casa per Edoardo Mortara, da quanto la Svizzera non ospita più l’ePrix di Zurigo.
    “Come italo-elvetico, quest’anno l’ePrix di Roma è la mia gara di casa. Non vedo l’ora di tornare in una città che amo per cultura e atmosfera. Mi godrò il fatto di correre davanti ai tifosi italiani, sarà un evento speciale correre con Maserati per la prima volta in casa dal 1957. Sono concentrato e preparato per dare tutto il prossimo week end, spero otterremo i risultati che meritiamo”.
    ePrix di Roma, gli orari tv e il programma
    Il programma del week end – pressoché identico per le due giornate di gara-1 e gara-2 – vede le libere 1 di venerdì 14 luglio iniziare alle 17:00, poi la qualifica al sabato si correrà tra le 10:40 e le 11:55. L’ePrix di Roma scatterà alle 15:03. Di seguito gli orari di tutte le sessioni e le dirette tv e streaming.
    ePrix Roma gara-1
    14 luglio – Prove libere 1: 17:00-17:45 (diretta su canale YouTube Formula E)
    15 luglio – Prove libere 2: 8:10-8:55 (diretta su canale YouTube Formula E)
    15 luglio – Qualifiche: 10:40-11:55 (diretta su Sky Action e in streaming su Now)
    15 luglio – ePrix Roma dalle 15:03 (diretta su Sky Arena, in streaming su Now; su digitale terrestre Italia 1)
    ePrix Roma gara-2
    16 luglio – Prove libere 3: 8:10-8:45 (diretta su canale YouTube Formula E)
    16 luglio – Qualifiche: 10:40-11:55 (diretta su Sky Action e in streaming su Now)
    16 luglio – ePrix Roma dalle 15:03 (diretta su Sky Arena, in streaming su Now; su digitale terrestre Italia 1) LEGGI TUTTO

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    ePrix Roma, Maserati: piloti confermati, ben venga la crescita negli USA

    L’ePrix di Roma diventa un’occasione per allungare la striscia di risultati positivi che Maserati ha collezionato nelle ultime gare, specialmente con Max Guenther, sesto a Portland, primo e terzo a Jakarta, dov’è stato autore di due pole.

    Del 2023, stagione d’esordio nella categoria elettrica per il marchio di Modena, ci sono la “voglia di combattere ed essere competitivi” che Giovanni Sgro, responsabile di Maserati Corse, porta con sé. Un campionato di inevitabile apprendistato, condito da pole position, podi, la vittoria a Jakarta e un momento di svolta nelle prestazioni: l’ePrix di Berlino.

    “È importante la competitività della squadra, come opera, e MSG ha dimostrato di avere una potenza importante. È stata una stagione in salita, poi a Berlino è arrivato il primo podio con Max. Le gare a Jakarta hanno dimostrato la competitività e voglia di non mollare mai”.

    Competitività dimostrata, anche in gara, a partire dagli ePrix a Tempelhof: “Abbiamo svolto un percorso di attenta analisi delle dinamiche che possono rendere la macchina più veloce. C’è stato tanto lavoro effettuato al simulatore, un lavoro continuo. E’ anche vero che siamo stati quasi a ogni gara nella fase a Duelli della qualifica: significa essere tra i primi 8, la competitività c’è stata”.

    Piloti destinati alla conferma

    Più complessa la stagione di Mortara rispetto a Guenther, con il pilota elvetico bersagliato da ritiri: ben sei.

    Sul futuro, abbiamo chiesto a Sgro della formazione piloti 2024: “Si tratta di una scelta sulla quale incidiamo come Maserati ma non abbiamo la decisione finale. Siamo molto contenti con quanto abbiamo visto quest’anno, non vedo cambiamenti.

    Mortara è uno dei piloti più capaci in griglia, siamo contenti delle prestazioni dei piloti e abbiamo tutte le info per continuare con la squadra così com’è composta. Quest’era un anno nel quale imparare per molti di noi”.

    Il valore della presenza in Formula E per il business

    La presenza Maserati in Formula E è un riportare il marchio alle corse, terreno d’appartenenza. Serie elettrica e impegno con il progetto MC20 GT2, nel mondo delle ruote coperte. 

    È anche una vetrina dalla quale presentare le novità di una gamma elettrica Maserati Folgore in costante ampliamento: Granturismo, poi Grancabrio, il suv Grecale, procedendo con la futura Ghibli. Tanta “carne al fuoco” per un posizionamento di Maserati nel segmento della sportività di lusso. 

    “A fine stagione faremo una valutazione quantitativa: valuteremo tutti i circuiti, le gare e il ritorno avuto”, spiega Sgro sull’impatto che il marchio si attende dall’esposizione in Formula E, quanto varrà il moltiplicatore in termini d’immagine.

    “Da un punto di vista ‘qualitativo’ vediamo molto interesse sulla gamma Folgore, all’inizio del campionato e come faremo a Roma”. Un marchio che si propone chiaramente nel territorio del lusso e ha registrato dai “clienti in tutto il mondo un riscontro molto positivo”.

    Due gare negli USA l’espansione ideale

    Inevitabile guardare ai mercati più importanti, fuori dall’Europa, per Maserati e quali siano i “desiderata” sull’espansione del calendario nei prossimi anni.

    La Formula E correrà 17 ePrix nel 2024, in futuro è individuato un limite potenziale di 22 gare nel bando di gara sulla fornitura di telaio e batteria dal 2026. Più del numero di ePrix in sé, Sgro sottolinea come il “dove” sia di particolare importanza.

    “Non ho una risposta definitiva sul numero di gare ideale: è importante dove si svolgono. Roma, Londra, Montecarlo, la Formula E ha un buon approccio nel conservare gare fondamentali, una presenza costante. Hanno poi una visione per le gare del futuro. Si muovono con l’interesse del pubblico. 

    Quanto a noi, abbiamo i nostri territori lato business, i più importanti sono Asia, Nord America, Europa. Personalmente vorrei due gare negli Stati Uniti: una nell’East Coast e una West Coast per parlare a un target più ampio. Se fossero gare con una presenza costante aumenterebbero la consapevolezza dello sport”. LEGGI TUTTO

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    Maserati show, arriva la nuova GranTurismo

    Eleganza, potenza e fascino italiano. La nuova  Maserati GranTurismo racchiude tutte questa caratteristiche e, con la versione Folgore, anche il futuro della mobilita? a zero emissioni. Con la GranTurismo il Marchio del Tridente rinverdisce la sua tradizione delle vetture del passato che hanno fatto la sua storia e quella dell’auto italiana di design e di motori dal sound intramontabile. LEGGI TUTTO

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    ePrix Riad gara2: Wehrlein è indomabile e bissa la vittoria

    Tutte le notizie di Formula E

    DOUBLE DELIGHT FOR @PWEHRLEIN IN DIRIYAH!!!#DiriyahEPrix pic.twitter.com/HXDLQh1jen
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    Partenza: Evans beffa Hughes
    Allo spegnimento dei semafori è ottimo lo spunto di Evans, che si porta davanti al poleman Hughes. Rast mantiene la terza posizione davanti a Wehrlein e Mortara (ottimo il via dello svizzero che guadagna due posizioni), mentre Buemi scende in sesta posizione. Dopo di lui Dennis, Bird, Vandoorne e Gunther a completare la top 10 al termine del primo giro.
    Wehrlein sugli scudi
    La prima parte di gara è soprattutto una fase di studio, con il gruppo dei primi dieci molto compatto. A rompere gli indugi è, al 9° dei 39 giri previsti, il leader di gara Mitch Evans, che va a prendere l’attack mode. Le mosse dei primi accendono veramente la corsa ed il colpo lo piazza Rast, che aspetta a prendere il primo attack mode: bravo lui a beffare Evans ed Hughes ed a portarsi davanti a tutti.

    It’s all change!@MitchEvans_ takes ATTACK MODE, @JakeHughesRace takes the lead, then Hughes takes ATTACK MODE and team mate @ReneRastRacing comes out in front! #DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    Molto bene in questa fase Wehrlein, che balza in seconda posizione passando, in pista, sia Hughes che Evans. Il tedesco fa tutto questo prima di prendere l’attack mode, e quando va a prendersi 3′ di potenza supplementare è 2° a 1″8 da Rast. 
    Il pilota della McLaren comunque si toglie di mezzo al giro numero 18, quando opta per il secondo attack mode (2′) lasciando strada al tedesco della Porsche. Wehrlein fa lo stesso due passaggi più tardi, all’inizio della seconda metà di gara, e questo gli basta per rimanere davanti.

    It’s @PWehrlein leading the #DiriyahEPrix at the half-way point!Could he do the Diriyah double? #DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    Progressione di Dennis prima della safety car
    Chi sceglie invece di azzardare una strategia completamente diversa sono Dennis e Mortara, i quale ritardano la scelta di prendere l’attack mode. E’ soprattutto il pilota dell’Andretti che si mette in mostra, piazzando un sorpasso dietro l’altro (le sue vittime le buca alla staccata di curva 19) e portandosi al 2° posto. E’ dopo il sorpasso a Rast che Dennis va a prendere il primo attack mode, mossa che lo lascia a circa 2″6 dal leader Wehrlein. Poco dopo è Bird a passare Rast per la terza posizione, pochi istanti prima che Muller finisca a muro: safety car quando siamo al 27° giro.

    DENNIS IS UP TO 2ND!It’s @JakeDennis19 vs @PWehrlein at the front in Diriyah again #DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    SAFTEY CAR!@Nico_Mueller goes off at Turn 16 and closes the pack right back up! Pascal Wehrlein currently leads Jake Dennis and Sam Bird.#DiriyahEPrix
    — ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) January 28, 2023

    Bird, che rischio!
    Alla ripartenza dopo tre passaggi dietro alla vettura di sicurezza la classifica dice Wehrlein, Dennis, Bird, Rast, Evans, Hughes, Mortara, Buemi, Gunther e Vandoorne tra i primi dieci. Nessun cambio di posizione fino a quando Mortara e Gunther vanno a prendersi l’attack mode, cosa che Dennis e Bird fanno al giro successivo per prendersi 3′ di potenza supplementare: ne approfitta Rast per infilarsi tra i due e riportarsi in terza posizione. Alla prima occasione per rispondere alla McLaren il pilota della Jaguar va lungo in curva 19, rischiando il replay del botto di Muller. 
    Vince Wehrlein
    Wehrlein e Dennis invece fanno gara a parte per la vittoria, mentre la direzione gara aggiunge un giro supplementare per via della precedente neutralizzazione. Non basta però a Dennis per mettere le ruote davanti a Wehrlein, meritatamente vincitore anche di gara-2 a Diriyah: super doppietta del tedesco della Porsche sull’asfalto dell’Arabia Saudita. Dietro a Wehrlein e Dennis applausi per Rast, che si difende bene da Bird regalando il primo podio in Formula E alla McLaren. L’altra McLaren di Hughes è quinta dietro a Bird, quindi Buemi, Evans, Fenestraz, Mortara (primi punti per Maserati) e Ticktum. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic si regala una Maserati speciale? FOTO

    In attesa di recuperare dall’infortunio e tornare protagonista con la maglia della nazionale serba ai Mondiali e soprattutto con quella della Juventus, Dusan Vlahovic ha provato a dimenticare l’assenza dai campi regalandosi un Suv sportivo da 530 cv e oltre 113mila euro di prezzo: Maserati Grecale Trofeo.

    530 cavalli per DV9

    Sul web è infatti apparsa una foto che immortala l’attaccante bianconero in compagnia della Maserati in questione e di Francesco Troito, consulente commerciale della concessionaria Forza, dealer del marchio modenese in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Il Suv è stato realizzato secondo i desiderata di Vlahovic, che a giudicare dal sorriso in foto è rimasto pienamente soddisfatto.

    Ferrari, Lamborghini, Porsche: le fuoriserie dei fuoriclasse in Serie A

    Del resto, come potrebbe non esserlo? Grecale Maserati è il top di gamma per quanto riguarda la proposta Maserati di un modello di grosse dimensioni ma dalle connotazioni dichiaratamente sportive. Il suo motore Nettuno, un V6 da 3 litri, eroga 530 cv e 620 Nm di coppia, per una velocità massima di 285 km/h e un’accelerazione 0-100 km/h in 3,8 secondi.

    Guarda la galleryNuova Maserati Grecale, il potentissimo Suv del Tridente LEGGI TUTTO

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    Maserati GranTurismo, sportività moderna e fascino del passato

    Un grande ritorno, nell’era moderna, senza tuttavia abbandonare il legame con il proprio passato. Un passato con cui però Maserati GranTurismo non ha vite o bullone in comune. E sebbene le differenze a livello dimensionale non siano così marcate, il pianale da cui prende forma è inedito e, al momento, esclusivo di questa vettura. Questo perché dopotutto si tratta di un’automobile centrale nell’universo del Tridente. Senza voler fare paragoni tecnici, perché non è ancora il momento opportuno, la Granturismo rappresenta in qualche modo quello che incarna la 911 per Porsche.
    Certo la storia della coupé modenese è differente, anche solo per il fatto che questa sia la denominazione più recente. Ma tutto si rifà alla Maserati A6 1500 presentata al Salone di Ginevra del 1947, il cui titolo completo annoverava pure le parole Gran Turismo. Oggi le cose sono cambiate, ma rispetto al capitolo precedente lo stile sembra essersi evoluto invece che diversificato.
    Dentro è simile alla Grecale
    La nuova Granturismo si spende come vettura adatta a quattro persone. Sebbene al momento non sia possibile mostrarvi gli interni, che verrano svelati nei prossimi mesi, possiamo dirvi che l’affermazione di cui sopra è valida solo entro certi limiti di statura e corporatura. Certamente la linea bombata del lunotto contribuisce ad alimentare lo spazio di bordo. Quanto al design, vi possiamo giusto raccontare che le similitudini con quello del Suv Grecale sono all’ordine del giorno. Dategli un’occhiata e avrete un’idea tangibile di come sarà l’abitacolo di Maserati Granturismo. C’è un display centrale da 12.3” e un secondo display, sempre touch, da 8.8” a cui sono demandati i comandi dei sistemi di servizio (climatizzatore, luci,…). Mentre il quadro strumenti digitale è da 12,2”. Immancabile il Maserati Digital Clock, divenuto il nuovo must della casa modenese, modificabile nella grafica e nelle funzioni. Tutto l’apparato multimediale è presieduto dal sistema MIA, il Maserati Intelligent Assistant, che è stato ottimizzato per GranTurismo.
    Motore endotermico presente
    Maserati Granturismo rimane fedele al suo status e alla sua denominazione, quindi si conferma (anche) a trazione termica. Come noto sotto il cofano non presenzia alcun motore V8, ma il più raffinato e soprattutto più recente tre litri biturbo V6 noto anche come Nettuno. Il motore, simbolo della supersportiva MC20, ha subito una serie di modifiche per assecondare le esigenze di un’auto come Granturismo. Che per quanto sportiva, non è ovviamente altrettanto estrema. Di fatto ripresenta alcune soluzioni già in uso su Grecale e, quindi, ha ad esempio abbandonato il sistema di lubrificazione a carter secco in favore di quello umido. Senza poi contare che eroga qualche cavallo di meno. Anzi, molti meno. Ma abbastanza per soddisfare le bocche più esigenti. Infatti sulla versione di Granturismo denominata Modena sviluppa 490 cavalli e sulla più sportiva Trofeo arriva a quota 550.
    Entrambe le versioni sono provviste di trazione integrale e di cambio automatico a 8 rapporti. Lo schema, sebbene abbia tarature e specifiche differenti è equiparabile a quello di Grecale. La Modena è provvista al posteriore di un differenziale autobloccante meccanico a slittamento limitato, mentre lo stesso elemento sulla Trofeo diventa a controllo elettronico. Molle pneumatiche di serie su tutte e due le versioni, così come è identico lo schema sospensivo (valido pure per l’elettrica Folgore): quadrilatero alto all’avantreno con asse di sterzo “semi virtuale” e multilink al retrotreno. E sebbene in casa Maserati sia stata prestata grande attenzione ai materiali, come alluminio e acciai altoresistenziali, l’ago della bilancia segna un peso di poco inferiore ai 1.800 kg (1.795). Va anche detto che questa Granturismo, al di là delle linee filanti, è una vettura imponente, essendo lunga quasi 5 metri. Più della stessa Grecale. LEGGI TUTTO

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    Beckham e il regalo per le nozze del figlio: una Jaguar d'epoca da 458mila euro

    Nello scorso weekend si è celebrato a Palm Beach (Florida) il matrimonio di Brooklyn, il figlio maggiore di David Beckham, con l’attrice ed ereditiera miliardaria Nicola Peltz. L’ex stella del Manchester United e della Nazionale dei Tre Leoni non ha badato a spese, regalando allo sposo una Jaguar d’epoca. Ma non un esemplare qualunque, si tratta di una XK140 del 1954 che è stata trasformata in elettrica. Guarda la galleryDavid Beckham, una Jaguar speciale da 460mila euro per le nozze del figlio
    Un valore da capogiro
    Il modello speciale regalato agli sposi arriva da Lunaz, azienda di restomod di cui David Beckham ha acquisito il 10% delle quote nel giugno 2021 e ha un valore che si aggira sui 500mila dollari (circa 458mila euro), è decapottabile e color azzurro tenue. Un gesto generoso, certo, ma anche una mossa furba per fare ulteriore pubblicità all’azienda di cui è socio. “Questa straordinaria auto è il regalo perfetto per Brooklyn e Nicola. Al tempo stesso d’epoca ed elettrica, simboleggia un futuro luminoso e positivo”, ha commentato David Lorenz, CEO di Lunaz. 
    Non solo Jaguar al matrimonio di Beckham jr. La vettura è stata condotta in pompa magna da David in persona, in compagnia della moglie Victoria, per raggiungere la location del ricevimento. Ma non è stata l’unica auto di lusso protagonista della fastosa cerimonia: l’ex campione ha infatti lasciato la festa a bordo della sua Maserati MC20 nera da 200mila dollari, ormai da tempo nella sua prestigiosa collezione di quattro ruote. 
    David Beckham sceglie Maserati: è pazzo della Levante Trofeo LEGGI TUTTO

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    Ora è ufficiale: Maserati in Formula E con Venturi

    “Non era Maserati senza corse e quindi il ritorno è stata una scelta naturale”. Così Davide Grasso, CEO di Maserati ha benedetto l’accordo con il team Rokit Venturi Racing che accompagnerà la nuova avventura sportiva nel Mondiale di Formula E. Che segue all’annuncio dello scorso gennaio, quando il Tridente sorprese tutti con la notizia dell’ingresso nel Mondiale elettrico.Una Folgrore per la Formula E

    Un matrimonio annunciato tra promessi sposi, un’unione che si “doveva fare”: non sarà il Lago di Como di manzoniana memoria, ma quella  celebrata ieri sullo sfondo del meno ambizioso ma sempre incantevole Laghetto dell’Eur a Roma, vicino agli allestimenti del circuito che in questo fine settimana ospiterà il quarto appuntamento della rassegna iridata, è un’unione importante. Per una serie di motivi. Intanto, per l’affascinante richiamo all’altra natura di Maserati, quella stradale con la presenza in riva al Laghetto del prototipo della nuova Maserati Granturismo da 1.200 cv, “nascosta” dai ….ma già bellissima nella sua versione Folgore a zero emissioni, come verrà denominata tutta la gamma solo elettrica del tridente. E poi perché trattasi di un’unione votata evidentemente all’obiettivo della vittoria. In questo senso, il blasone di Maserati, tra il passato remoto della Formula 1 (2 Mondiali vinti negli anni ’50) e quello un po’ più prossimo dei 5 titoli iridati vinti nel FIA Gt con la MC12, non sarebbe stato sufficiente. Ci voleva un know how recente, fresco sulla falsariga di quello che è in corso in Formula 1 tra Alfa Romeo e Sauber. Know how che per la Formula Elettrica è stato individuato appunto nel team monegasco, dalla sua fondazione impegnato in F.E. (prima solo con i motori, poi proprio come team) e che in realtà sembra molto più italiano, con due piloti che hanno evidenti origini tricolori come il brasiliano Lucas Di Grassi e lo svizzero Edoardo Mortara, per non parlare del team principale, Jerome d’Ambrosio, peraltro, curiosità da social, sposato con Eleonora von Habsburg, nipote dell’ultimo imperatore d’Austria. 

    Un team quello di Rokit Venturi che, tornando allo sport, guida l’attuale Mondiale di Formula E sia tra i piloti, con lo stesso Mortara che tra i team.

    Il debutto con le Gen3

    Ma questo è un dettaglio con una valenza relativa, perché il Mondiale che si corre quest’anno nulla avrà a che vedere con quello del prossimo anno, quando debutterà la Gen3, cioè la terza generazione di vetture di Formula E (presentazione prevista per il prossimo 28 aprile allo Yacht Club di Montecarlo) che saranno più piccole, più leggere. Insomma, un altro mondo rispetto a quelle attuali dove Venturi da tre anni gode della forza d’urto e dell’esperienza motoristica della Mercedes. Rinforzata dallo scorso anno dalla nomina del CEO Susie Wolff, ex pilota, ma soprattutto gentile consorte di Toto Wolff, amministratore delegato di Mercedes AMG F.1. Mercedes che, per la cronaca, alla fine di questa stagione uscirà dalla Formula E (potrebbe essere rilevata da McLaren).

    Stellantis da corsa

    E qui entra in ballo l’altro asse intorno al quale Maserati costruirà il futuro della sua nuova esperienza, cioè la DS, brand dello stesso Gruppo Stellantis di cui fa parte Maserati. Un brand tra i più attivi e vincenti nella formula elettrica, con nel palmares due titoli piloti (Vergne e Da Costa) e altrettanti a squadre, senza dimenticare il terzo posto dello scorso anno. E che stasera dovrebbe annunciare l’addio alla collaborazione con il team cinese Techeetah e l’avvio di quella con gli americani di Dragon di Jay Penske (ex Faraday Future). Insomma, un rimescolamento generale che aldilà dei comunicati e degli annunci, sottolinea la portata della sfida di Maserati in Formula E. Sfida per la quale ancora non sono noti né i piloti, né tanto meno le forniture di motori. anche se, in questo caso, è presumibile pensare che l’unità elettrica, almeno inizialmente, possa arrivare dallo stesso Gruppo Stellantis (per non dire DS) per poi svilupparne uno internamente. Tornando ai piloti, il borsino è ancora abbastanza congelato anche perché la stagione è ancora agli inizi e ci sono molti piloti con il contratto in scadenza nel circus. Stando alle voci, Mortara avrebbe buone chance di restare, più incerto il futuro di Di Grassi

    I dettagli

    Una partnership, quella con Venturi, definita di “lungo termine” ma solo apparentemente senza scadenza, anche perché chi entra nel prossimo Mondiale con la Gen3 non ne può uscire prima di 5 anni a meno che non paghi una sostanziosa penale. Sarà per questo che alla presentazione dell’accordo Maserati-Venturi è apparso anche Alejandro Agag, Presidente della Formula E, che in Maserati vede la nuova possibilità di rilanciare la sua creatura dopo l’uscita di Audi e quella prossima di Mercedes. Un brand italiano del calibro di Maserati è un volano senza limiti in tutto il mondo. Così, il prossimo anno la Formula E vedrà schierate al via appunto 7 Case (Maserati, DS, Nissan, Jaguar, Porsche, Mahindra e Nio 333), 

    “Per Maserati – ha spiegato Grasso – è un grande momento. L’anno scorso eravamo qui quasi in incognito a parlare con Alejandro del nostro progetto che poi è divenuto realtà. Noi siamo nati sulle piste e lo saremo anche in questo Mondiale dove l’elettrificazione è un segno dei tempi. E allo stesso tempo una grande opportunità per noi, per i partner e per i clienti. Sarà un laboratorio fondamentale per lo sviluppo e per lo scambio anche di tecnologia e innovazioni che sta portando avanti il gruppo Stellantis e siamo fiduciosi di aver trovato il partner giusto come Venturi per portare avanti i nostri progetti”.

    Scott Swid, chairman di Rokit Venturi Racing, ne è convinto: “La Maserati era nel mio destino. E ora non solo stiamo ponendo solide basi per il nostro futuro a lungo termine in Formula E, ma questa è la possibilità di vivere una delle storie più emozionanti nello sport internazionale in cui un brand prestigioso torna alle sue radici, unendosi alla formula più innovativa e in più rapida crescita nell’ambito del motorsport”. 

    Per Susie Wolff, CEO della squadra del Principato, l’accordo con Maserati è “il miglior risultato possibile per il team”.

    E vissero tutti felici e contenti.  LEGGI TUTTO