Di Redazione
La giovane, classe ’99, Martina Ferrara è una garanzia per Cutrofiano. Il forte libero, cresciuto tra le fila del Volleyrò Casal de’ Pazzi è stato intervistato da La Gazzetta del Salento:
Martina Ferrara, quanto deve a queste esperienze?“Tantissimo. Nel Volleyrò, con coach Cristofani, lavoravamo sino a quattro ore e mezza al giorno, dopo aver frequentato la scuola, a 16 anni. A Casal de’Pazzi sono stata trasformata da laterale in libero. In palestra, a darci consigli, veniva spesso Kantor, campione ungherese, che faceva parte dello staff tecnico. Nel Club Italia, ci allenava Lucchi. Del team facevano parte ragazze, che sono diventate giocatrici di altissimo livello come Egonu, Orro, De Bortolo e Perinelli. A Scandicci, invece, ho avuto come esempi campionesse che, in quelmomento, erano già affermate, come Bosetti, Arrighetti, De La Cruz, Da Silva. Ho cercato di studiare tutto ciò che ho potuto di loro e mi hanno fatto capire cosa significhi essere vere professioniste”.
Dopo due stagioni in A2 nel Baronissi, è approdata a Cutrofiano. Quali sono le sue impressioni dopo circa unmese di preparazione?“Il gruppo è totalmente rinnovato, ma ci conosciamo tutte. C’è già un buon affiatamento, sia dal punto di vista della coesione che sul piano tecnico tattico. Ci stiamo allenando molto bene. Sono certa che la strada sia quella giusta”.
Sabato e domenica avete disputato una doppia amichevole col Soverato. Che indicazioni sono emerse?“Abbiamo perso la prima per 31 e pareggiato la seconda per 22. Ci sono aspetti sui quali lavorare per crescere. Altri sui quali siamo a buon punto. Sono molto fiduciosa”.
A quale traguardo può ambire il Cuore di Mamma?“Non mi piace parlare di obiettivi, perché sono scaramantica. Ci sono team bene attrezzati, ma la palla è rotonda e può accadere di tutto”. LEGGI TUTTO