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    MotoGp, Marquez alla Honda: “Abbiamo bisogno di aiuto dal Giappone”

    ROMA – “Noi piloti Honda abbiamo bisogno di un aiuto dal Giappone, perché stanno soffrendo tutti i piloti.Fin quando ho corso in quest’anno anch’io ho avuto difficoltà e non solo per il braccio ma anche perché non riuscivo a trovarmi bene con la moto ed è lì che siamo obbligati a cambiare e a lottare per il mondiale nelle prossime stagioni”. Marc Marquez, in un’intervista ai microfoni di “DAZN”, ha esposto i problemi che stanno colpendo la Honda in MotoGp nella stagione in corso. Non solo l’assenza del numero 93, reduce dalla quarta operazione in pochi anni, ma anche risultati che non arrivano e diversi piloti che lamentano un ritardo rispetto agli altri team.
    Verso il rientro
    Marquez ha poi parlato del recupero e del possibile ritorno in pista: “A fine agosto, al termine delle 12 settimane dall’operazione, farò una Tac dove si dovrà vedere una evoluzione nel recupero dell’osso e ci darà indicazioni – ha affermato -. Se per una qualsiasi ragione però dovrò allungare il recupero di due settimane, dovrò farlo. Non posso buttar via tutto il lavoro che è stato fatto finora. Quando ci sarà l’ok dei medici e io avrò forza sufficiente, guidare una moto sarà una delle prime cose che farò perché è lì che i muscoli specifici lavorano in maniera migliore e potremo arrivare al 100% il prima possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez chiede aiuto alla Honda: “I piloti stanno soffrendo”

    ROMA – Marc Marquez, ha esposto i problemi che stanno colpendo la Honda in MotoGp nella stagione in corso. Non solo l’assenza del numero 93, reduce dalla quarta operazione in pochi anni, ma anche risultati che non arrivano e diversi piloti che lamentano un ritardo rispetto agli altri team. “Noi piloti Honda abbiamo bisogno di un aiuto dal Giappone, perché stanno soffrendo tutti i piloti – ha detto in un’intervista a “DAZN Spagna” -.Fin quando ho corso in quest’anno anch’io ho avuto difficoltà e non solo per il braccio ma anche perché non riuscivo a trovarmi bene con la moto ed è lì che siamo obbligati a cambiare e a lottare per il mondiale nelle prossime stagioni”.
    Sul recupero
    Marquez ha poi parlato del recupero e del possibile ritorno in pista: “A fine agosto, al termine delle 12 settimane dall’operazione, farò una Tac dove si dovrà vedere una evoluzione nel recupero dell’osso e ci darà indicazioni – ha affermato -. Se per una qualsiasi ragione però dovrò allungare il recupero di due settimane, dovrò farlo. Non posso buttar via tutto il lavoro che è stato fatto finora. Quando ci sarà l’ok dei medici e io avrò forza sufficiente, guidare una moto sarà una delle prime cose che farò perché è lì che i muscoli specifici lavorano in maniera migliore e potremo arrivare al 100% il prima possibile”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Se potrò guidare a un livello accettabile allora continuerò”

    ROMA – “Il mio obiettivo è quello di tornare alle gare”. È la dichiarazione d’intenti che Marc Maruqez affida a un’intervista ai microfoni ufficiali della MotoGp dove parla a tutto tondo del suo recupero dopo la quarta operazione all’omero del braccio destro. “Dobbiamo andare passo dopo passo. Mi sento bene e la cosa più importante – continua il “Cabroncito” – è sentire fiducia quando faccio riabilitazione. Ci sto andando piano per non bruciare le tappe e ci sarà un controllo alla dodicesima settimana dopo l’intervento, alla fine di agosto. Lì controlleranno lo stato del mio osso. In quel momento mi diranno se posso passare al livello successivo, ma se in quella visita mi diranno di aspettare altre due settimane, allora lo farò. Se invece il dottore mi dirà ‘L’osso è guarito, puoi aumentare il carico della riabilitazione’, allora farò quello”. Marquez però è ottimista e aggiunge: “Ipotizzando che tutto vada bene e che io sia in grado di guidare ancora a un livello accettabile per me, continuerò con le corse. Solo tornando alla guida però potrò tornare al 100%, perché hai bisogno di muscoli specifici per stare in moto”.
    La data del rientro
    Il recupero dopo l’operazione non è solo una sfida dal punto di vista fisico, ma anche da quello psicologico, come afferma lo stesso Marquez: “Dal punto di vista mentale è dura, perché è una lotta che dura da due anni (dalla caduta in Spagna, a Jerez, nel 2020, ndr). È dura non perché non sto correndo, non perché vedo gli altri correre, ma quanto piuttosto perché non posso subire un’altra operazione. Sarebbe troppo rischioso, dicono i dottori”. Il prossimo step, poi, sarà quello in cui incasserà il via libera definitivo: “In uno o due mesi – dice lo spagnolo – saprò con certezza se il braccio sarà idoneo per continuare a correre”. L’obiettivo però è chiaro: tornare a correre nel 2022 e a tal proposito Marquez smentisce quanto si vociferava: “Ho sentito tante date per il mio ritorno, ad esempio i test di Misano, ma io per primo non saprei indicarne una. Il mio obiettivo realistico, parlando con i dottori, è tornare a correre quest’anno, forse le ultime due gare, o l’ultima a Valencia. Sarà importante non badare al risultato, ma restare concentrati solo sui feedback che potrò dare alla scuderia anche nei test post-Valencia. Poi dovrò provare la nuova moto, capirla, parlare con la Honda. Al Mugello ho detto allo staff ‘Starò a casa per molto, ma non voglio disconnettermi’. Mi sento molto con i miei tecnici e con Santi Hernandez (ingegnere di pista di Marquez, ndr)”, aggiunge l’otto volte campione del mondo.
    Guarda la galleryMarquez, clamorosa caduta nel Gp di Spagna e omero ko
    Il ritorno ai box
    Nel frattempo, però, Marquez volerà in Austria per stare vicino alla squadra nella gara del Red Bull Ring, ma non solo. Spiega infatti Marquez: “In Austria ci sarò per presenziare a un importante meeting con i giapponesi, lì si programmerà il futuro. Perché non si tratta solo di me, ma del futuro della Honda, perché è in un momento difficile. Siamo tutti nella stessa barca ed è ora di combattere insieme e di tornare alla vittoria”. Poi un rigraziamento a suo fratello, Alex Marquez (pilota Honda LRC, in Gresini dal prossimo anno): “Uno dei miei punti di riferimento è mio fratello. Viviamo insieme e questo mi sprona ad allenarmi. Se invece abitassi da solo, allora correrei il rischio di diventare pigro stando sul divano”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Continuerò a correre se potrò guidare a un livello accettabile”

    ROMA – È un Marc Maruqez a tutto tondo quello che si concede in un’intervista ai microfoni ufficiali della MotoGp dove racconta del suo percorso riabilitativo dopo l’operazione all’omero del braccio destro. “Il mio obiettivo è quello di tornare alle corse”, dichiara subito il “Cabroncito”, che poi aggiunge: “Dobbiamo andare passo dopo passo. Mi sento bene e la cosa più importante – continua  – è sentire fiducia quando faccio riabilitazione. Ci sto andando piano per non bruciare le tappe e ci sarà un controllo alla dodicesima settimana dopo l’intervento, alla fine di agosto. Lì controlleranno lo stato del mio osso. In quel momento mi diranno se posso passare al livello successivo, ma se in quella visita mi diranno di aspettare altre due settimane, allora lo farò. Se invece il dottore mi dirà ‘L’osso è guarito, puoi aumentare il carico della riabilitazione’, allora farò quello”. Marquez però è ottimista e aggiunge: “Ipotizzando che tutto vada bene e che io sia in grado di guidare ancora a un livello accettabile per me, continuerò con le corse. Solo tornando alla guida però potrò tornare al 100%, perché hai bisogno di muscoli specifici per stare in moto”.
    C’è la data per il ritorno
    Il recupero dopo l’operazione non è solo una sfida dal punto di vista fisico, ma anche da quello psicologico, come afferma lo stesso Marquez: “Dal punto di vista mentale è dura, perché è una lotta che dura da due anni (dalla caduta in Spagna, a Jerez, nel 2020, ndr). È dura non perché non sto correndo, non perché vedo gli altri correre, ma quanto piuttosto perché non posso subire un’altra operazione. Sarebbe troppo rischioso, dicono i dottori”. Il prossimo step, poi, sarà quello in cui incasserà il via libera definitivo: “In uno o due mesi – dice lo spagnolo – saprò con certezza se il braccio sarà idoneo per continuare a correre”. L’obiettivo però è chiaro: tornare a correre nel 2022 e a tal proposito Marquez smentisce quanto si vociferava: “Ho sentito tante date per il mio ritorno, ad esempio i test di Misano, ma io per primo non saprei indicarne una. Il mio obiettivo realistico, parlando con i dottori, è tornare a correre quest’anno, forse le ultime due gare, o l’ultima a Valencia. Sarà importante non badare al risultato, ma restare concentrati solo sui feedback che potrò dare alla scuderia anche nei test post-Valencia. Poi dovrò provare la nuova moto, capirla, parlare con la Honda. Al Mugello ho detto allo staff ‘Starò a casa per molto, ma non voglio disconnettermi’. Mi sento molto con i miei tecnici e con Santi Hernandez (ingegnere di pista di Marquez, ndr)”, dice il pilota di Cervera, sempre in contatto con il suo team.
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    L’incontro con la Honda
    Nel frattempo, però, Marquez volerà in Austria per stare vicino alla squadra nella gara del Red Bull Ring, ma non solo. Spiega infatti Marquez: “In Austria ci sarò per presenziare a un importante meeting con i giapponesi, lì si programmerà il futuro. Perché non si tratta solo di me, ma del futuro della Honda, perché è in un momento difficile. Siamo tutti nella stessa barca ed è ora di combattere insieme e di tornare alla vittoria”. Infine svela il ruolo importante che sta avendo suo fratello, Alex Marquez (pilota Honda LRC, in Gresini dal prossimo anno), in questo suo calvario: “Uno dei miei punti di riferimento è mio fratello. Viviamo insieme e questo mi sprona ad allenarmi. Se invece abitassi da solo, allora correrei il rischio di diventare pigro stando sul divano”, ha infatti detto per concludere Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez sull'operazione: “Non avevo alternative, senza avrei smesso”

    ROMA – Marc Marquez si avvicina a piccoli passi al suo rientro in MotoGp. Il pilota della Honda è ancora alle prese con la riabilitazione, necessaria dopo l’operazione all’omero del braccio destro. Ai microfoni del portale spagnolo “Deportes Quatro”, l’otto volte iridato aggiorna il paddock sulle sue condizioni di salute: “Avendo esperienza delle operazioni precedenti (tre, ndr), mi pare di essere sulla buona strada. Non c’era alternativa: o mi operavo e dovevo ritirarmi. Il mio sogno e il mio obiettivo al momento non è di vincere, ma di tornare a divertirmi di nuovo nel guidare la moto e farlo senza avere dolore”.
    Nel box in Austria
    Nel frattempo, Marquez ritornerà a respirare l’odore della pit-lane al Red Bul Ring. “Sarò lì per stare vicino alla Honda in un momento molto delicato, per parlare con lo staff HRC e per lavorare insieme al futuro”. Il ritorno sulle due ruote però è ancora lontano: “So che se ci riuscirò, il resto verrà di conseguenza. Non voglio fissare dei tempi perché saranno decisi dai controlli che farò: sto lavorando intensamente, mi sento bene, ma è dura perché mi restano dei dubbi sul braccio”, ha detto il pilota di Cervera. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez confessa: “Senza operazione sarei stato costretto al ritiro”

    ROMA – “Avendo esperienza delle operazioni precedenti (tre, ndr), mi pare di essere sulla buona strada. Non c’era alternativa: o mi operavo e dovevo ritirarmi. Il mio sogno e il mio obiettivo al momento non è di vincere, ma di tornare a divertirmi di nuovo nel guidare la moto e farlo senza avere dolore”. Sono queste le parole di Marc Marquez al sito spagnolo “Deportes Quatro”, dove rende note le tappe che lo separano dal suo ritorno in MotoGp dopo l’operazione all’omero del braccio destro.
    Honda in difficoltà
    Nel frattempo, Marquez ritornerà a respirare l’odore della pit-lane al Red Bul Ring. “Sarò lì per stare vicino alla Honda in un momento molto delicato, per parlare con lo staff HRC e per lavorare insieme al futuro”. La data del suo ritorno però è ancora un mistero e neanche il pilota della Honda vuole dare una stima: “So che se ci riuscirò, il resto verrà di conseguenza. Non voglio fissare dei tempi perché saranno decisi dai controlli che farò: sto lavorando intensamente, mi sento bene, ma è dura perché mi restano dei dubbi sul braccio”, ha infatti concluso il pilota otto volte campione del mondo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez sarà presente ai box in Austria: “Sto meglio, sono ottimista”

    ROMA – Stare vicino al proprio team e seguire i progressi della Honda in vista della stagione 2023. Sono questi i motivi principali che hanno spinto Marc Marquez a seguire dai box la tappa austriaca della MotoGP del 21 agosto, in programma sul circuito del Red Bull Ring. “Mi sento meglio e l’osso sta guarendo, anche se sono anche nella fase di riabilitazione. – ha dichiarato l’otto volte campione del mondo in un comunicato Honda – A fine mese ho un altro controllo per capire se sarà possibile fare un altro passo in avanti e spingere di più dal punto di vista fisico. Comunque, prima di questo controllo non mi voglio sbilanciare sui tempi di recupero, ma sono ottimista”.
    Il momento Honda
    Lavorare in simbiosi con il team alle prese con un momento di estrema difficoltà per avere le idee chiare quando sarà la volta di tornare in sella. “L’Honda è in un momento critico. Andrò in Austria proprio per capire cosa sta succedendo e per parlare con lo staff HRC per il lavoro futuro. Sento molto anche Bradl, con Santi lavoriamo e testiamo tante cose perché voglio rimanere connesso. Dopo l’operazione scorsa mi sono disconnesso, invece in questo caso voglio restare coinvolto così che quando tornerò sarà più facile. Sono in lotta da due anni – conclude Marquez – nel frattempo ho vinto alcune gare, ma a Jerez ho capito che bisognava cambiare. Non posso fare un’altra operazione, è normale avere dubbi, ma sono convinto che questa sarà la volta buona”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez nel box Honda in Austria: “L'osso sto guarendo, sono ottimista”

    ROMA – In Austria, nella tappa della MotoGP in programma il prossimo 21 agosto, Marc Marquez sarà nel box Honda per stare vicino al team in un momento difficile e iniziare a farsi un’idea sulle prospettive future. “Mi sento meglio e l’osso sta guarendo, anche se sono ancora in fase riabilitativa. – così l’otto volte campione del mondo in un comunicato Honda – A fine mese avrò un altro controllo per capire se sarà possibile fare un altro step in avanti nella fase di recupero e spingere di più dal punto di vista fisico. Comunque, prima di questo controllo non mi voglio sbilanciare, ma sono ottimista”.
    Honda in difficoltà
    “Il team è in un momento critico. Andrò in Austria proprio per capire cosa sta succedendo e per parlare con lo staff HRC per programmare il futuro. Sento molto anche Bradl, con Santi lavoriamo e testiamo tante cose perché voglio rimanere connesso. Dopo l’operazione scorsa mi sono disconnesso troppo, invece in questo caso voglio restare coinvolto così sarà più facile tornare. Sono in lotta da due anni – conclude il pilota spagnolo – nel frattempo ho vinto alcune gare, ma a Jerez ho capito che bisognava cambiare. Non posso fare un’altra operazione, è normale avere dubbi, ma sono convinto che questa sarà la volta buona”. Parole di chi spera finalmente di mettersi alle spalle l’inferno delle ultime due annate, puntando alla stagione 2023 con l’obiettivo di tornare a essere ancora l’uomo da battere. LEGGI TUTTO