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    MotoGp, Marquez torna in sella: “Non riesco a smettere di essere felice”

    ROMA – Per Marc Marquez il giorno tanto atteso è arrivato. Il pilota di Cervera, guarito dall’operazione all’omero destro, è infatti finalmente tornato ad allenarsi su una moto da competizione e lo ha fatto sul circuito di Aragon. “Oggi non posso che essere felice – ha scritto Marquez sui social – perché dopo tutti gli sforzi fatti sono riuscito a risalire su una moto. Grazie a tutti coloro che non smettono di sostenermi: continuiamo così!”. Per l’otto volte iridato, dunque, si avvicina il ritorno in MotoGp e si apre la possibilità di partecipare ai test di Misano la prossima settimana.
    Il divorzio con Alzamora
    Tempo di rinnovamento, questo, in casa Marquez. Non solo il pilota Honda sta per aprire un nuovo capitolo della sua carriera in pista, ma lo farà anche fuori. È infatti ufficiale l’addio con il suo storico manager, Emilio Alzamora, che gestiva anche l’immagine del fratello del “Cabroncito”, Alex, dall’anno prossimo al team Gresini. Ora i fratelli Marquez verranno seguiti da Jaime Martinez, direttore del marketing per il motorsport di Red Bull Spagna. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez si allena sulla moto: “I miei sforzi sono stati ripagati”

    ROMA – Arriva un punto di svolta nel processo di recupero di Marc Marquez. Il pilota della Honda, superata l’operazione all’omero destro, è infatti tornato a guidare una moto da competizione e per farlo ha scelto il circuito di Aragon. “Oggi non posso che essere felice – ha scritto Marquez sui social – perché dopo tutti gli sforzi fatti sono riuscito a risalire su una moto. Grazie a tutti coloro che non smettono di sostenermi: continuiamo così!”. Per l’otto volte iridato, dunque, si avvicina il ritorno in MotoGp e si apre la possibilità di partecipare ai test di Misano la prossima settimana.
    Fuori Alzamora, dentro Martinez
    Tempo di rinnovamento, questo, in casa Marquez. Non solo il pilota Honda sta per aprire un nuovo capitolo della sua carriera in pista, ma lo farà anche fuori. È infatti ufficiale l’addio con il suo storico manager, Emilio Alzamora, che gestiva anche l’immagine del fratello del “Cabroncito”, Alex Marquez, dall’anno prossimo al team Gresini. Ora i fratelli Marquez che ora affideranno la propria immagine al direttore del marketing per il motorsport di Red Bull Spagna, Jaime Martinez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Se sogno di vincere? Sogno di tornare a guidare senza dolore”

    ROMA – Marc Marquez è tornato a raccontarsi, mentre sta proseguendo il proprio percorso di recupero dopo la quarta operazione al braccio destro. Lo spagnolo è infatti protagonista nella serie prodotta da HRC e il Repsol Honda Team denominata “Behind the Dream: Marc”, e ha parlato del proprio futuro in MotoGp, tra paure e speranze. “Mi hanno chiesto se sogno di tornare a vincere una gara. Più che altro sogno di tornare a guidare senza dolore, guidare la moto e pensare a come impostare la prossima curva, non a come posizionarmi con il corpo per farlo”, ha ammesso. Per poi proseguire: “Quando sei a casa, ovviamente, hai quella sensazione di voler tornare a guidare, però puoi tenerla sotto controllo. Ma quando sei su un circuito e senti le moto, vedi la tua squadra, la tua moto… è qualcosa che ti rende nervoso, perché in fondo è la tua moto, anche se con un altro numero”. 
    L’otto volte campione del mondo ha proseguito spiegando come una serie così prolungata di problemi si ripercuota sulla sua mentalità: “La paura che potresti provare per un weekend di gara importante è molto diversa dalla paura che potresti provare per il tuo futuro. In un weekend di gara, sai che darai il tuo cento per cento, ma lunedì sarà un altro giorno; ma la paura per il tuo futuro, ad esempio con la situazione che ho ora, è diversa. Certo, il rischio che corro in moto sarà sempre lo stesso perché è la mia mentalità e non posso guidare in qualsiasi altro modo, ma il modo di affrontare gli infortuni, affrontare il mio futuro, sta cambiando. Ma questo non riguarda solo me. A 30 anni non hai la stessa mentalità rispetto a quando ne hai 20”. 

    “Alla Honda tutti stanno dando il massimo”
    Il focus si è poi spostato sui temi strettamente di pista, visto che senza di lui, Honda di fatto non è competitiva. “Tutti stanno dando il proprio cento per cento, ma ora, in una situazione difficile, la cosa più importante è mantenere tutti motivati – sottolinea Marquez -. È molto difficile testare nuove soluzioni in un weekend di gara perché le variabili sono molte e il tempo è poco. La cosa più importante è che tutti nel team accettino che siamo in un momento difficile. Appena accetti questo, arriva il momento di lavorare, di cercare di capire qual è la strada per migliorare nel futuro”.
    In un periodo così difficile, è molto importante essere circondato da persone di cui ci si fida. E questo è un altro tema molto importante toccato da Marquez: “Le persone intorno a me sono le più importanti perché anche io sono una persona… Posso dire ‘sì, sono forte’, ma dipende dalla situazione, ho bisogno di persone attorno a me nel caso avessi dei dubbi, per condividere una notizia buona o cattiva. È impossibile tenere tutto per sé, devi parlare con qualcuno se vuoi affrontare i problemi. Con la mia squadra ci fidiamo l’uno dell’altro: siamo come un bunker, possiamo parlare di tutto perché manteniamo i segreti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “La paura del futuro è diversa, a 30 anni mentalità cambia”

    ROMA – Marc Marquez sta proseguendo il proprio percorso di recupero dopo l’ennesima operazione al braccio destro, raccontando le proprie sensazioni per il futuro. Lo spagnolo è infatti protagonista nella serie prodotta da HRC e il Repsol Honda Team denominata “Behind the Dream: Marc”, e ha parlato del proprio futuro in MotoGp, tra paure e speranze. “Mi hanno chiesto se sogno di tornare a vincere una gara. Più che altro sogno di tornare a guidare senza dolore, guidare la moto e pensare a come impostare la prossima curva, non a come posizionarmi con il corpo per farlo”, ha ammesso. Per poi proseguire: “Quando sei a casa, ovviamente, hai quella sensazione di voler tornare a guidare, però puoi tenerla sotto controllo. Ma quando sei su un circuito e senti le moto, vedi la tua squadra, la tua moto… è qualcosa che ti rende nervoso, perché in fondo è la tua moto, anche se con un altro numero”. 
    L’otto volte campione del mondo ha proseguito spiegando come una serie così prolungata di problemi si ripercuota sulla sua mentalità: “La paura che potresti provare per un weekend di gara importante è molto diversa dalla paura che potresti provare per il tuo futuro. In un weekend di gara, sai che darai il tuo cento per cento, ma lunedì sarà un altro giorno; ma la paura per il tuo futuro, ad esempio con la situazione che ho ora, è diversa. Certo, il rischio che corro in moto sarà sempre lo stesso perché è la mia mentalità e non posso guidare in qualsiasi altro modo, ma il modo di affrontare gli infortuni, affrontare il mio futuro, sta cambiando. Ma questo non riguarda solo me. A 30 anni non hai la stessa mentalità rispetto a quando ne hai 20”. 

    “È importante tenere tutti motivati”
    Il focus si è poi spostato sui temi strettamente di pista, visto che senza di lui, Honda di fatto non è competitiva. “Tutti stanno dando il proprio cento per cento, ma ora, in una situazione difficile, la cosa più importante è mantenere tutti motivati – sottolinea Marquez -. È molto difficile testare nuove soluzioni in un weekend di gara perché le variabili sono molte e il tempo è poco. La cosa più importante è che tutti nel team accettino che siamo in un momento difficile. Appena accetti questo, arriva il momento di lavorare, di cercare di capire qual è la strada per migliorare nel futuro”.
    In un periodo così difficile, è molto importante essere circondato da persone di cui ci si fida. E questo è un altro tema molto importante toccato da Marquez: “Le persone intorno a me sono le più importanti perché anche io sono una persona… Posso dire ‘sì, sono forte’, ma dipende dalla situazione, ho bisogno di persone attorno a me nel caso avessi dei dubbi, per condividere una notizia buona o cattiva. È impossibile tenere tutto per sé, devi parlare con qualcuno se vuoi affrontare i problemi. Con la mia squadra ci fidiamo l’uno dell’altro: siamo come un bunker, possiamo parlare di tutto perché manteniamo i segreti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez avvisa la Honda: “Le do due anni di tempo”

    ROMA – “Quanto tempo do alla Honda? Due anni, il tempo del mio contratto. Altrimenti…”. Lascia sospesa così questa frase Marc Marquez, che cerca garanzie dall’Ala Dorata, mentre si avvicina il suo rientro in MotoGp. L’omero è guarito totalmente e lo spagnolo può ora salire in moto, ma la casa giapponese è in crisi di risultati e Marquez non vuole sfigurare. Anzi, vuole tornare alla vittoria, come spiega ai microfoni di “DAZN”: “Non mi nascondo, ho sempre detto che Honda è il marchio dei miei sogni. Ma finché corro ad alti livelli, voglio un progetto vincente”.
    Il consiglio del nonno
    Questa però per Marquez è stata la quarta operazione al braccio destro. Una sfida importante per il suo fisico, specie ora che si avvicina ai trent’anni. “Un braccio con quattro operazioni non sarà mai come uno senza, lo dice l’anatomia. Ma sono felice, perché vedo dei progressi”. “Mio nonno – confessa poi – mi ha suggerito il ritiro, ma gli ho promesso che sarebbe stata la mia ultima possibilità”. Infine, un incoraggiamento alla sua scuderia: “La situazione della Honda non è un disastro, è come un puzzle. Io non ho chiesto la testa di nessuno, ma nel modo di lavorare ho la sensazione che si perdano informazioni, che le mail non arrivino a destinazione”, conclude Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Alla Honda do due anni, voglio un progetto vincente”

    ROMA – Ora che potrà tornare in sella a una MotoGp, Marc Marquez non si accontenterà semplicemente di correre: vuole tornare a vincere. Vanno in questo senso le parole pronunciate ai microfoni di “DAZN”, che suonano come un ultimatum per l’Ala Dorata: “Quanto tempo do alla Honda? Due anni, il tempo del mio contratto. Altrimenti…”. L’omero è ora guarito interamente, ma la casa giapponese è in crisi di risultati e Marquez non vuole sfigurare: “Non mi nascondo, ho sempre detto che Honda è il marchio dei miei sogni. Ma finché corro ad alti livelli, voglio un progetto vincente”.
    Le parole di Marquez
    Questa però per Marquez è stata la quarta operazione al braccio destro. Una sfida importante per il suo fisico, specie ora che si avvicina ai trent’anni. “Un braccio con quattro operazioni non sarà mai come uno senza, lo dice l’anatomia. Ma sono felice, perché vedo dei progressi”. “Mio nonno – confessa poi – mi ha suggerito il ritiro, ma gli ho promesso che sarebbe stata la mia ultima possibilità”. In Honda però si deve cambiare musica, specie nei rapporti tra il box e la casa madre in Giappone. Queste infatti le parole finali di Marquez: “La situazione della Honda non è un disastro, è come un puzzle. Io non ho chiesto la testa di nessuno, ma nel modo di lavorare ho la sensazione che si perdano informazioni, che le mail non arrivino a destinazione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, buone notizie per Marquez: “Osso guarito completamente”

    ROMA – “Oggi ho avuto l’opportunità di valutare Marc Marquez in merito al suo intervento chirurgico recentemente eseguito presso la Mayo Clinic. Per fortuna Marc Marquez ha recuperato un grande arco di movimento e ha recuperato bene anche dal punto di vista muscolare. Oggi è stato sottoposto a radiografie e una TAC che mostrano la completa unione ossea”. Sono queste le parole del dottor Sanchez Sotelo, primario presso la Mayo Clinic, che segue la riabilitazione di Marc Marquez, pilota MotoGp operato all’omero destro lo scorso giugno. L’annuncio del chirurgo è apparso sul sito ufficiale della Honda, che annuncia il via libera dato all’otto volte campione del mondo per “intensificare il suo allenamento e valutare le condizioni del suo braccio su una moto”.
    Il comunicato della Honda
    L’Ala Dorata, quindi, potrebbe riabbracciare presto Marquez, che punta a tornare per le ultimissime gare della MotoGp. “Marc Marquez – si legge sul comunicato – ha completato con successo un altro controllo medico presso l’ospedale Ruber Internacional di Madrid. La sua equipe medica di fiducia, composta dal Dr. Joaquin Sánchez Sotelo, dal Dr. Samuel Antuña e dal Dr. Angel Cotorro, è rimasta soddisfatta della guarigione e del recupero dell’omero destro”. “L’équipe medica – continua la nota – ha dato il permesso a Marquez di intensificare il suo allenamento, aggiungendo più peso e introducendo esercizi più vari nella sua routine. Oltre a questo, è stato anche concordato che l’otto volte campione del mondo inizi ad allenarsi sulle moto per comprendere le condizioni del suo braccio destro in un ulteriore contesto. Dai risultati di questa uscita, Marquez e il Repsol Honda Team valuteranno i seguenti passaggi necessari”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, passi avanti per Marquez: “L'osso è guarito del tutto, può salire sulla moto”

    ROMA – Marc Marquez è guarito. Questo l’annuncio del dottor Sanchez Sotelo, primario presso la Mayo Clinic, che segue la riabilitazione del pilota MotoGp, operato all’omero destro lo scorso giugno. “Oggi ho avuto l’opportunità di valutare Marc Marquez in merito al suo intervento chirurgico recentemente eseguito presso la Mayo Clinic. Per fortuna Marc Marquez ha recuperato un grande arco di movimento e ha recuperato bene anche dal punto di vista muscolare. Oggi è stato sottoposto a radiografie e una TAC che mostrano la completa unione ossea”, si legge infatti sul sito ufficiale della Honda. Ora l’otto volte campione del mondo potrà “intensificare il suo allenamento e valutare le condizioni del suo braccio su una moto”.
    Più carico per Marquez
    L’Ala Dorata, quindi, potrebbe riabbracciare presto Marquez, che punta a tornare per le ultimissime gare della MotoGp. “Marc Marquez – si legge sul comunicato – ha completato con successo un altro controllo medico presso l’ospedale Ruber Internacional di Madrid. La sua equipe medica di fiducia, composta dal Dr. Joaquin Sánchez Sotelo, dal Dr. Samuel Antuña e dal Dr. Angel Cotorro, è rimasta soddisfatta della guarigione e del recupero dell’omero destro”. “L’équipe medica – prosegue l’annuncio – ha dato il permesso a Marquez di intensificare il suo allenamento, aggiungendo più peso e introducendo esercizi più vari nella sua routine”. “Oltre a questo, è stato anche concordato che l’otto volte campione del mondo inizi ad allenarsi sulle moto per comprendere le condizioni del suo braccio destro in un ulteriore contesto. Dai risultati di questa uscita, Marquez e il Repsol Honda Team valuteranno i seguenti passaggi necessari”, si conclude poi la nota della scuderia giapponese. LEGGI TUTTO