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    MotoGp, Marquez: “Siamo sulla buona strada, ma c'è tanto lavoro da fare”

    ARAGON – L’osservato speciale del Gp di Aragon, quindicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGp, non può che essere Marc Marquez. Il pilota spagnolo è tornato in classe regina dopo tre mesi di stop a causa di un’operazione all’omero destro ed è apparso in discreta forma. In occasione della prima giornata di libere sul tracciato spagnolo, il ‘Cabroncito’ ha chiuso all’ottavo posto nella classifica combinata. Sicuramente un buon di partenza, ma la strada per tornare al top è ancora lunga.
    Le parole di Marquez
    Lo spagnolo ha condiviso le sue sensazioni ai microfoni di Sky Sport: “Nella sessione mattutina non avevo feeling con la moto. Nel pomeriggio invece mi sono stupito della mia guida, ero più rilassato ed abbiamo lavorato bene. Sono molto contento di essere tornato in pista”. Marquez ha poi aggiunto: “Dopo un anno e mezzo senza lavorare, i muscoli si stanno riprendendo lentamente. Il mio obiettivo è avere una spalla più stabile e tornare a guidare in maniera naturale. Per farcela bisognerà lavorare duramente”. Ulteriori informazioni sulle condizioni di Marc si avranno al termine del weekend, ma la giornata di venerdì lascia ben sperare. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: l'ombra di Marquez, l'orgoglio di Bagnaia

    TORINO – Adesso per Pecco Bagnaia e tutti gi altri giovani rampanti della MotoGP viene il difficile. Il ritorno di Marc Marquez, come prevedibile, ha spostato tutti gli equilibri. Non tanto quelli della classifica per questo campionato mondiale, anche se l’otto volte campione del mondo nelle prossime gare diventerà un fattore come mina vagante, ma quelli psicologici sì. La sua presenza, al quarto ritorno dopo altrettanti interventi al braccio estro martoriato due anni fa a Jerez, è ingombrante più di quanto non lo sia stata la sua assenza, che per altro la MotoGP ha patito. Tantissimo. Anche perché coincisa di fatto con l’addio di Valentino Rossi.Non è un caso che Carmelo Ezpeleta abbia iniziato a correre ai ripari, rivoluzionando il format del gran premi con le gare Sprint che si disputeranno alla prossima stagione. E non è un caso che il gran capo della Dorna abbia scelto Aragon, ovvero il teatro del rientro di Marquez, per la conferenza stampa che domani mattina svelerà tutti i dettagli della nuova MotoGP.Ulteriori motivi di tensione per i team e soprattutto i piloti, che non hanno gradito una rivoluzione non concordata. E che stanno (parola utilizzata dallo stesso Bagnaia) facendosi «il c…» per stare là davanti. Insomma, meritarsi i riflettori. Evidentemente però vincere quattro gare di fila (e avere concretamente la prospettiva di arrivare a cinque) non basta. Perché al termine del venerdì di Aragon le domande sono solo su Marquez, autore subito dell’ottavo tempo, anche se puntando alla prestazione sul giuro inanellandone pochissimi per volta e condendoli da salvataggi e numeri…. alla Marquez.Il problema è che tra le domande c’è anche quella se il ritorno dello spagnolo subito dalle parti alte della classifica non dimostri che il livello in realtà non è quello di un tempo. Affermazione che giustamente scatena l’orgoglio di Bagnaia, che risponde con un deciso «da lui c’è da aspettarselo, ma noi non siamo brocchi».È questo forse il passaggio chiave e più difficile per completare la rivoluzione generazionale della nuova MotoGP, che ha pensionato praticamente tutti i campioni (a Misano ha lasciato anche Andrea Dovizioso) e che ha bisogno di totem. E quindi di Marquez. Ma Quartararo, Bagnaia, Bastianini, Mir e non solo vogliono e meritano spazio. E rispetto. Domenica comunque faremo i primi conti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Obiettivo completare la gara. Podio? Chance quasi nulle”

    ROMA – Non c’è dubbio che il protagonista del Gran Premio di Aragon sarà Marc Marquez. Il pilota della Honda torna a correre in MotoGp dopo oltre 100 giorni dall’ultimo weekend, quello del Mugello. Queste le parole dello spagnolo in conferenza stampa: “Le possibilità sono basse per il podio, direi l’1%. Sono lontano dalle mie condizioni fisiche migliori. L’osso è a posto, ma la condizione muscolare no. L’obiettivo per questa stagione è concludere ogni weekend. C’è la possibilità, voglio fornire indicazioni precise alla Honda. Il prossimo inverno capirò quale sarà il mio livello”. “Sono molto contento di tornare, non mi aspettavo di potercela fare. Le cose sono andate in modo positivo sin dall’intervento e mi sono sentito sempre meglio. Se voglio raggiungere il mio obiettivo, serve lavorare ancora tanto. Essere qui è importante, per me e per preparare il 2023. Siamo ancora lontani da Ducati e Aprilia”, ha poi aggiunto Marquez.
    Il ritorno di Mir
    Aragon sarà anche la tappa del ritorno per Joan Mir, che si era infortunato in Austria. Il futuro compagno di squadra di Marquez ha affermato: “Sono contento di essere qui, sono state due settimana difficili. Ho recuperato più che potevo dall’infortunio alla caviglia, ora mi sento bene ma sentirò ancora un po’ di dolore. Non ne risentirò in termini di velocità. L’obiettivo principale è godermi queste ultime gare. In Austria c’è stato un piccolo miglioramento e serve continuare su quella strada. Sarei molto contento di lottare per le prime posizioni”. “Sono contento di poter dare questo annuncio. Sarà una grande sfida, arrivo alla Honda non nel loro momento più bello. Ma ora penso a chiudere nel miglior modo possibile in Suzuki”, ha poi aggiunto sul suo passaggio in Honda. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Podio quasi impossibile, penso a concludere il weekend”

    ROMA –  “Le possibilità sono basse per il podio, direi l’1%. Sono lontano dalle mie condizioni fisiche migliori. L’osso è a posto, ma la condizione muscolare no. L’obiettivo per questa stagione è concludere ogni weekend”. Sono queste le parole con cui Marc Marquez apre il suo Gran Premio di Aragon che per lui significa tornare a correre in MotoGp dopo oltre tre mesi dall’ultima gara, quello del Mugello. I rimanenti Gp saranno importanti anche in chiave futura, visto il momento no dell’Ala Dorata: “Voglio fornire indicazioni precise alla Honda. Il prossimo inverno capirò quale sarà il mio livello”. “Sono molto contento di tornare, non mi aspettavo di potercela fare. Le cose sono andate in modo positivo sin dall’intervento e mi sono sentito sempre meglio. Se voglio raggiungere il mio obiettivo, serve lavorare ancora tanto. Essere qui è importante, per me e per preparare il 2023. Siamo ancora lontani da Ducati e Aprilia”, ha infatti aggiunto Marquez.
    Le parole di Mir
    Aragon sarà anche la tappa del ritorno per Joan Mir, che si era infortunato in Austria. Il futuro compagno di squadra di Marquez ha affermato: “Sono contento di essere qui, sono state due settimana difficili. Ho recuperato più che potevo dall’infortunio alla caviglia, ora mi sento bene ma sentirò ancora un po’ di dolore. Non ne risentirò in termini di velocità. L’obiettivo principale è godermi queste ultime gare. In Austria c’è stato un piccolo miglioramento e serve continuare su quella strada. Sarei molto contento di lottare per le prime posizioni”. Il passaggio alla Honda sembra pieno di insidie, ma Mir conclude: “Sono contento di poter dare questo annuncio. Sarà una grande sfida, arrivo alla Honda non nel loro momento più bello. Ma ora penso a chiudere nel miglior modo possibile in Suzuki”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez ci sarà ad Aragon: il ritorno è ufficiale

    ROMA – Adesso è ufficiale. Dopo oltre cento giorni dall’ultimo Gran Premio, Marc Marquez tornerà a correre in MotoGp. Lo spagnolo otto volte campione del mondo ha infatti deciso di ultimare in pista il suo percorso riabilitativo dopo l’operazione al braccio destro ed è pronto a ritornare in griglia per il Gran Premio di Aragon. Questo il messaggio di Marquez sui social: “Ciao a tutti. Mi vedete con un grande sorriso oggi, il che significa che correrò il Gran Premio di Aragon. Dopo aver parlato con i dottori e la squadra, abbiamo deciso di continuare il mio recupero sulla moto, accumulando chilometri per il prossimo anno”.
    La conferma di Marquez
    Gli indizi che portavano alla presenza di Marquez ad Aragon si rincorrevano già da questa mattina. Ma ora le parole del “Cabroncito” dalla pista pongono ufficialmente fine al suo digiuno: “Ritornerò a correre davanti ai miei tifosi e questo non ha prezzo. Conto sul vostro tifo per tutto il weekend. Non vedo l’ora che arrivi venerdì, quando andrò a tutto gas”, ha infatti concluso Marquez, che ritorna in pista dopo il Gran Premio d’Italia al Mugello, disputato il 29 maggio scorso. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, dalla Spagna: “Marquez correrà ad Aragon”

    ROMA – Marc Marquez si avvicina al suo ritorno in pista, che potrebbe già avvenire al Gran Premio di Aragon, quindicesima tappa della MotoGp. A dare la notizia è il giornalista spagnolo Manuel Pecino, che nel suo canale YouTube (“Motogepeando”) annuncia: “Ho appena ricevuto un messaggio che conferma che Marc Marquez sarà in pista al Gran Premio di Aragon. Me lo hanno detto prima che provassi la nuova moto nel test”. In effetti, i test condotti ieri dallo spagnolo della Honda sul circuito del prossimo Gp destano più di qualche sospetto. In più, a Misano Marquez non ha fatto dei long run prolungati, ma ha comunque totalizzato circa 100 giri in due giorni, sintomo che il braccio è completamente guarito dopo l’operazione.
    Verso la conferenza
    A consolidare la tesi di Pecino, c’è anche il modo con cui il personale della Honda ha accolto Stefan Bradl al termine del Gran Premio di San Marino. “Quando è entrato nel box, tutti lo hanno applaudito come per salutarlo, una sorta di ringraziamento prima di restituire la moto a Marquez”. Un altro indizio che porta al ritorno di Marquez in occasione della gara ad Aragon lo fornisce invece Simon Patterson, giornalista freelance, che invece rivela: “Il nome di Marquez è stato inserito provvisorialmente nella conferenza stampa piloti ad Aragon, con lui ci saranno anche Quartararo, Bagnaia, Aleix Espargaro e Bastianini”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez torna in pista: “Correrò ad Aragon davanti ai miei tifosi”

    ROMA – “Ciao a tutti. Mi vedete con un grande sorriso oggi, il che significa che correrò il Gran Premio di Aragon”. È con queste parole che Marc Marquez annuncia che tornerà a correre in MotoGp. Lo spagnolo otto volte campione del mondo ha infatti deciso di ultimare in pista il suo percorso riabilitativo dopo l’operazione al braccio destro ed è pronto a ritornare in griglia per il prossimo Gp. Questo il messaggio di Marquez sui social:  Dopo aver parlato con i dottori e la squadra, abbiamo deciso di continuare il mio recupero sulla moto, accumulando chilometri per il prossimo anno”.
    La spinta dei tifosi
    Gli indizi che portavano alla presenza di Marquez ad Aragon si rincorrevano già da questa mattina. Ma ora le parole del “Cabroncito” dalla pista pongono ufficialmente fine al suo digiuno. Marquez non andrà ad Aragon per fare numero e la voglia di tornare competitivi davanti al proprio seguito è tanta “Ritornerò a correre davanti ai miei tifosi e questo non ha prezzo. Conto sul vostro tifo per tutto il weekend. Non vedo l’ora che arrivi venerdì, quando andrò a tutto gas”, ha infatti avvisato Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bradl: “Ero geloso di Marquez quando è arrivato”

    ROMA – Stefan Bradl ha parlato nella seconda puntata del documentario sul team Honda HRC. Il collaudatore della scuderia giapponese negli ultimi anni è stato spesso chiamato in causa per sostituire Marc Marquez in MotoGp, frequentemente ai box per i numerosi interventi a cui si è dovuto sottoporre. “Sostituire Marc non è mai facile – ha raccontato -. È un grande campione, ha vinto tanto qui. Da un lato mi sento molto privilegiato, dall’altro è anche un peso sulle mie spalle. Ero geloso di Marc quando è arrivato in MotoGp. Non parlavamo molto perché eravamo grandi rivali. Avevo vinto il titolo contro di lui, quindi volevo batterlo ed era molto più veloce”. 
    Il racconto di Bradl
    “Mi chiedevo come potessi essere più veloce di lui, non avevo risposta – ha aggiunto Bradl parlando del confronto con Marquez -. All’età di 23 anni ho dovuto accettare la situazione ed è stata davvero dura. Ho avuto molto rispetto per lui come pilota perché era incredibilmente talentuoso, ma era più veloce di me e lo odiavo. Mi ha distrutto. Stiamo tutti lavorando per il futuro e stiamo facendo del nostro meglio”. LEGGI TUTTO