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    MotoGp, Alex Marquez: “Chi attacca mio fratello non ama le moto”

    ROMA – “Quelli che pensano male di Marc non sono tifosi delle moto, sono fanatici di un pilota e qualunque cosa succede si scagliano contro gli altri. Questa gente non ama il motociclismo”. Così ai microfoni di “AS” Alex Marquez in difesa di suo fratello, Marc Marquez, protagonista nell’avvio caotico del Gran Premio di Aragon di MotoGp che ha causato tre ritiri. Fabio Quartararo, Takaaki Nakagami e lo stesso Marc Marquez sono stati costretti ad abbandonare la gara, con conseguenze nefaste per il francese campione del mondo, che vede ora Francesco Bagnaia ad appena 10 punti dietro di lui. Durante e dopo la gara, i profili social di Marquez sono stati invasi dai fan di Quartararo, che insinuavano come l’azione dell’otto volte campione del mondo fosse premeditata.
    Il commento di Marquez
    Per Alex Marquez i due incidenti non sono stati causati dalle manovre di suo fratello. Il pilota di Cervera infatti afferma: “Il primo incidente, che ha scatenato tutto, credo sia stato generato da Bastianini che è andato largo e Marc si è spaventato e ha cercato di evitarlo. Quartararo voleva passarlo e non ha notato l’esitazione di Marc e hanno avuto un contatto, come può succedere al primo giro”. “Nel secondo incidente – prosegue il futuro pilota Gresini – Marc aveva un pezzo di carena di Fabio nella ruota posteriore e quando ha inserito l’holeshot, la moto è andata verso Nakagami”. “Sono cose che possono succedere. Marc è poi andato a parlare con Fabio”, ha poi concluso Alex Marquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Mio fratello preda dei fanatici, questi non sono tifosi”

    ROMA – Alex Marquez alza gli scudi a protezione di suo fratello, Marc Marquez finito al centro delle polemiche dopo il Gran Premio di Aragon di MotoGp. “Quelli che pensano male di Marc non sono tifosi delle moto, sono fanatici di un pilota e qualunque cosa succede si scagliano contro gli altri. Questa gente non ama il motociclismo”, ha infatti detto il pilota Honda LRC ai microfoni di “AS”. Il Cabroncito si è reso protagonista dell’avvio caotico ad Aragon che ha causato tre ritiri. Fabio Quartararo, Takaaki Nakagami e lo stesso Marc Marquez sono stati costretti ad abbandonare la gara, con conseguenze nefaste per il francese campione del mondo, che vede ora Francesco Bagnaia ad appena 10 punti dietro di lui. Durante e dopo la gara, i profili social di Marquez sono stati invasi dai fan di Quartararo, che insinuavano come l’azione dell’otto volte campione del mondo fosse premeditata.
    Marquez accusa Bastianini
    Per Alex Marquez i due incidenti non sono stati causati dalle manovre di suo fratello. Il pilota di Cervera infatti afferma: “Il primo incidente, che ha scatenato tutto, credo sia stato generato da Bastianini che è andato largo e Marc si è spaventato e ha cercato di evitarlo. Quartararo voleva passarlo e non ha notato l’esitazione di Marc e hanno avuto un contatto, come può succedere al primo giro”. “Nel secondo incidente – prosegue il futuro pilota Gresini – Marc aveva un pezzo di carena di Fabio nella ruota posteriore e quando ha inserito l’holeshot, la moto è andata verso Nakagami”. Il lo spagnolo poi cerca di smorzare i toni e conclude: “Sono cose che possono succedere. Marc è poi andato a parlare con Fabio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Meteo imprevedibile, a Motegi bisogna fare attenzione”

    ROMA – La MotoGp si avvicina al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa del Motomondiale. La Honda sarà osservata speciale, in quanto per lei sarà l’appuntamento di casa. Però la crisi di risultati mette Marc Marquez e Pol Espargaro in una situazione di ulteriore pressione nei confronti del pubblico di Motegi. Queste le parole dell’otto volte campione del mondo, che questa volta punta a un weekend lineare dopo i problemi di Aragon: “Sono davvero entusiasta di tornare in Giappone, è la gara di casa della Honda, è un circuito divertente e i fan sono sempre incredibili. A Motegi il tempo è imprevedibile, quindi dovremo prestare attenzione. Anche con il cambio di programma, saranno due giornate e mezzo molto intense, ma mi sento bene fisicamente dopo Aragon”.
    I ricordi di Espargaro
    Tra i piloti che hanno deluso di più in questo 2022 c’è Pol Espargaro, che a fine stagione saluterà l’Ala Dorata per ritornare in KTM. “Abbiamo avuto un weekend difficile ad Aragon, ma andare a casa della Honda e ritrovarci con i fan giapponesi ci dà sicuramente una spinta in più”, ha detto lo spagnolo. Espargaro conserva però buoni ricordi del circuito di Motegi e conclude: “L’atmosfera è sempre incredibile in Giappone, quindi voglio continuare a lavorare sodo per dare un bello spettacolo per tutti coloro che ci supportano. Per me è anche una pista speciale perché nel 2013 ho vinto lì il mio campionato Moto2. Voglio dei bei ricordi anche per quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “A Motegi saranno giornate molto impegnative”

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento di questa MotoGp, ha l’aria di casa per la Honda. La casa del Sol Levante è però in crisi di risultati, fatto che mette Marc Marquez e Pol Espargaro in una situazione di ulteriore pressione nei confronti del pubblico di Motegi. Queste le parole dell’otto volte campione del mondo, che questa volta punta a un weekend lineare dopo i problemi di Aragon: “Sono davvero entusiasta di tornare in Giappone, è la gara di casa della Honda, è un circuito divertente e i fan sono sempre incredibili. A Motegi il tempo è imprevedibile, quindi dovremo prestare attenzione. Anche con il cambio di programma, saranno due giornate e mezzo molto intense, ma mi sento bene fisicamente dopo Aragon”.
    Le parole di Espargaro
    Tra i piloti che hanno deluso di più in questo 2022 c’è Pol Espargaro, che a fine stagione saluterà l’Ala Dorata per ritornare in KTM. “Abbiamo avuto un weekend difficile ad Aragon, ma andare a casa della Honda e ritrovarci con i fan giapponesi ci dà sicuramente una spinta in più”, ha detto lo spagnolo. “L’atmosfera è sempre incredibile in Giappone, quindi voglio continuare a lavorare sodo per dare un bello spettacolo per tutti coloro che ci supportano. Per me è anche una pista speciale perché nel 2013 ho vinto lì il mio campionato Moto2. Voglio dei bei ricordi anche per quest’anno”, ha concluso Espargaro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Incidente di Quartararo? Colpa dell'holeshot”

    ROMA – “Si vede che quando metto l’holeshot c’è un pezzo di carena di Fabio dove la ruota si blocca. Per questo Marini e mio fratello quasi mi prendono perché si è bloccata la ruota posteriore e la moto si stava fermando. È stato un errore”. Così ai microfoni di “Sky Sport” Marc Marquez spiega i contatti con Fabio Quartararo, che ha poi portato al ritiro del campione del mondo in carica, e con Takaaki Nakagami. Il primo giro del Gran Premio di Aragon, quindicesima tappa della MotoGp, è stato caotico, ma lo spagnolo di Cervera prova a scagionarsi: “Quartararo stava pensando di sorpassarmi in curva 4, per questo era così attaccato. Ma la moto era bloccata, per questo è scivolata. Ricordo che non mi sto giocando nessun mondiale, volevo chiarire questo aspetto”.
    Su Nakagami
    I guai per Marquez sono però finiti con l’incidente con Quartararo. L’otto volte campione del mondo ha infatti scodato in rettilineo, colpendo poi Takaaki Nakagami, pilota della Honda LRC. “Quando ho visto le immagini di Nakagami – ha aggiunto Marquez – sembra che nel mezzo del rettilineo io vada a sinistra per cercarlo. Ma ovviamente sono un pilota di MotoGp e so che è un primo giro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Con Quartararo contatto dovuto all'holeshot”

    ROMA – Il Gran Premio di Aragon si è aperto all’insegna della confusione. Al primo giro erano già due i piloti ritirati e in entrambi i casi è coinvolto Marc Marquez. Fabio Quartararo, campione del mondo MotoGp in carica, è stato costretto a fermare la sua gara per una scodata dello spagnolo, che ai microfoni di “Sky Sport” spiega quanto accaduto: “Si vede che quando metto l’holeshot c’è un pezzo di carena di Fabio dove la ruota si blocca. Per questo Marini e mio fratello quasi mi prendono perché si è bloccata la ruota posteriore e la moto si stava fermando. È stato un errore. Quartararo stava pensando di sorpassarmi in curva 4, per questo era così attaccato. Ma la moto era bloccata, per questo è scivolata. Ricordo che non mi sto giocando nessun mondiale, volevo chiarire questo aspetto”.
    La difesa di Marquez
    I guai per Marquez non sono però finiti con l’incidente che ha coinvolto Quartararo. Visto che, l’otto volte campione del mondo ha infatti scodato in rettilineo, colpendo Takaaki Nakagami, pilota della Honda LRC. “Quando ho visto le immagini di Nakagami sembra che nel mezzo del rettilineo io vada a sinistra per cercarlo. Ma ovviamente sono un pilota di MotoGp e so che è un primo giro”, ha poi concludo Marquez, che si è poi ritirato a sua volta. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Bagnaia è come Rossi, dategli solo il tempo

    TORINO – Altro che gioco di squadra Ducati: Pecco Bagnaia fa un gioco a sé. Un altro sport. Il torinese sta vivendo un momento di totale simbiosi con la sua Desmosedici GP22 e il suo talento che lo vedi fare numeri alla Marc Marquez (salvataggio con bacchettata nelle prove, chiusura anche nelle qualifiche) e prendersi pure il rischio di dare volontariamente la scia agli altri piloti. Per metterne più possibili tra sé e Fabio Quartararo. Missione centrata, demolendo non solo il (suo) record della pista, ma anche la fiducia degli avversari. A partire dal francese campione del mondo e leader anche della classifica attuale (ma con soltanto 30 punti, destinati a ridursi ancora domani), che su una Yamaha troppo obiettivamente inferiore alla Ducati e all’Aprilia fa miracoli da fenomeno per issarsi in seconda fila, punto di partenza che almeno sulla carta non lo destina a una debacle totale.La dopo aver a lungo avuto sulle spalle il ruolo di primo inseguitore e “contender” per il titolo mondiale, adesso è anche Aleix Espargaro, lo spagnolo che ha riportato in alto Noale e che è riuscito con un giro “alla morte” a ottenere il quarto tempo, a di fatto alzare bandiera bianca. Per di più su una pista personalmente molto amata. E adatta alla RS-GP nera. «Le Ducati sono di un altro pianeta» afferma il veterano del paddock.Vero. Lo dimostra quinta volta stagionale in cui la prima fila è tutta rossa (dietro a Bagnaia ecco Jack Miller ed Enea Bastianini), ma anche la 12ª pole (su 15 GP) Ducati, record del 2007 eguagliato con altre cinque occasioni per rimpolparlo. E di queste, cinque sono firmate da Pecco, che insegue soprattutto lo stesso numero di vittorie consecutive. Sarebbe il primo dopo Marquez (quello mostruoso del 2019) a riuscirci in MotoGP. Ah, sì, il Marquez che ieri con l’ottavo tempo al quarto rientro dopo altrettanti interventi al braccio martoriato a Jerez 20202 aveva rimesso in ombra Pecco e gli altri nuovi giovani campioni della MotoGP. Provocando anche la reazione orgogliosa del torinese di fronte a chi gli chiedeva se Marc non ridimensionasse le loro prestazioni. «Non siamo brocchi», diceva Pecco. L’ha dimostrato. Anzi, ri-dimostrato. E pure Quartararo. E Bagnaia. Destinati a un triumvirato da sogno per i prossimi anni. Dategli solo il tempo. Quello che s’è preso Valentino Rossi, il suo Maestro. A suon di vittorie e battute. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Contento del ritorno in pista, voglio tornare a guidare in modo naturale”

    ARAGON – Ritorno in pista positivo per Marc Marquez, che in occasione del Gp di Aragon, quindicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGp, ha chiuso il venerdì di libere all’ottavo posto nella classifica combinata. Lo spagnolo, ai box da tre mesi per una lunga convalescenza dopo l’operazione all’omero destro, è apparso in discreta forma. Ovviamente per tornare ai livelli precedenti la strada è ancora lunga, ma la Top 10 è già un buon punto di partenza.
    Il commento di Marc
    Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Marquez ha detto: “Nella sessione mattutina non avevo feeling con la moto. Nel pomeriggio invece mi sono stupito della mia guida, ero più rilassato ed abbiamo lavorato bene. Sono molto contento di essere tornato in pista. Dopo un anno e mezzo senza lavorare, i muscoli si stanno riprendendo lentamente. Il mio obiettivo è avere una spalla più stabile e tornare a guidare in maniera naturale. Per farcela bisognerà lavorare duramente, ma credo che siamo sulla buona strada”. LEGGI TUTTO