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    MotoGP, Marquez e i problemi della Honda: “Dobbiamo fare come Ducati”

    ROMA – “Il carattere della moto è cambiato molto, e per il mio stile è peggiorato. Mi sento a disagio”. Nell’ultimo anno sono stati tanti i messaggi come questo lanciati da Marc Marquez alla Honda, reduce da una stagione complicatissima in MotoGP e bersaglio di critiche continue dai suoi stessi piloti. Tra questi, anche il fratello di Marc, Alex Marquez, che ha lasciato la casa giapponese a fine 2022 per correre con Ducati nel team Gresini.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    Sulla Ducati
    “Forse una moto ‘alla Marquez’ per il vecchio Marquez, ora non farebbe al caso mio – ha aggiunto Marquez ai microfoni di “As” -. Le moto prima erano molto basse e corte, ora stanno diventando alte e lunghe. La strada da seguire è quella di costruire una moto costante su tutte le piste, come la Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Luis Enrique esalta Marquez: “Sportivo esemplare”. E il pilota ringrazia

    ROMA – Marc Marquez, nonostante un 2022 sottotono, con il pilota spagnolo che ha chiuso la stagione con un anonimo 12esimo posto, frutto di tantissime cadute, e un solo podio, quello ottenuto nel GP d’Australia, rimane uno dei big della MotoGP. Nonostante gli ultimi anni, però, Marc Marquez rimane sempre un esempio, come sottolineato dal tecnico della Spagna, Luis Enrique che, impegnato ai mondiali in Qatar, ha trovato il tempo di elogiare il pilota della Honda. “Márquez è un esempio di cosa significhi essere uno sportivo di alto livello; nonostante tutte le operazioni subite e gli infortuni, ogni volta che gareggia lo fa al massimo.Non l’ho mai sentito lamentarsi o piangere, è una bestia competitiva, un esempio nella buona e nella cattiva sorte. È ancora il migliore ed è il migliore anche in termini di superamento delle difficoltà. E se non è così, non importa. Quando dai il 100% come fa Marc Márquez, è sempre fantastico”, le sue parole nell’ormai consueto appuntamento del tecnico iberico sui social.
    Il pilota della Honda risponde a Luis Enrique
    Parole, quelle di Luis Enrique, che non hanno lasciato indifferente il campione della Honda che, su Twitter, ha voluto ripostare il video ringraziandolo e sottolineando come “l’ammirazione sia reciproca”. Oltre a questo, poi, Marquez ha incoraggiato le Furie Rosse in vista della sfida che potrebbe far ritornare la Spagna tra le prime otto nazionali al mondo per la prima volta dal 2010, anno in cui gli iberici vinsero il titolo, sperando di poter replicare quell’impresa. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Marquez: “Le moto contano sempre di più, stiamo diventando come la F1”

    ROMA – Il 2022 è stato un anno piuttosto duro per Marc Marquez in MotoGP. Alle tante difficoltà personali, dovute da problemi fisici che si trascinano da anni, si sono aggiunte quelle di una Honda che, in classe regina, ha perso su tutti i fronti con le scuderie rivali. In un’intervista ai microfoni di “Autosport”, il numero 93 ha sottolineato come la differenza di qualità tra le moto sia ogni anno più determinante nei risultati in pista: “Con il passare degli anni, mi sembra che la moto stia diventando più importante del pilota. Il pilota è ancora più importante della moto, o questo è ciò che voglio credere. Ma ogni volta si dipende sempre di più da ciò che si ha, perché se non si ha una moto competitiva non si può fare nulla”.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Le parole di Marquez
    “Non è come la Formula 1, che è una cosa estrema, ma stiamo andando in quella direzione e dobbiamo stare attenti – ha aggiunto Marquez -. E ho già detto in alcune Safety Commission che dobbiamo fare attenzione, perché alla fine dobbiamo mantenere quest’idea che i piloti sono più importanti delle moto. Questa è una cosa, ma con le moto attuali i piloti più veloci sono quelli che sono in testa; questi sono Bastianini, Bagnaia, Quartararo, Aleix Espargaro quest’anno. Vedremo se in futuro potremo lottare con loro”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, la paura di Marquez: “Stiamo diventando come la F1”

    ROMA – Marc Marquez arriva da una stagione tutt’altro che facile in MotoGP. Alle tante difficoltà personali, dovute da problemi fisici che si trascinano da anni, si sono aggiunte quelle di una Honda che, in classe regina, ha perso su tutti i fronti con le scuderie rivali. In un’intervista ai microfoni di “Autosport”, il numero 93 ha sottolineato come la differenza di qualità tra le moto sia ogni anno più determinante nei risultati in pista: “Con il passare degli anni, mi sembra che la moto stia diventando più importante del pilota. Il pilota è ancora più importante della moto, o questo è ciò che voglio credere. Ma ogni volta si dipende sempre di più da ciò che si ha, perché se non si ha una moto competitiva non si può fare nulla”.
    Lo spettro F1
    “Non è come la Formula 1, che è una cosa estrema, ma stiamo andando in quella direzione e dobbiamo stare attenti – ha aggiunto Marquez -. E ho già detto in alcune Safety Commission che dobbiamo fare attenzione, perché alla fine dobbiamo mantenere quest’idea che i piloti sono più importanti delle moto. Questa è una cosa, ma con le moto attuali i piloti più veloci sono quelli che sono in testa; questi sono Bastianini, Bagnaia, Quartararo, Aleix Espargaro quest’anno. Vedremo se in futuro potremo lottare con loro”. LEGGI TUTTO

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    A Motegi è festa Honda: in pista Marquez e Verstappen

    ROMA – Una giornata di festa per la Honda al Twing Ring di Motegi, per l’evento di chiusura della stagione 2022, non certo soddisfacente dal punto dei vista dei risultati in MotoGP. Negli scorsi mesi, però, la casa giapponese ha potuto celebrare il ritorno ufficiale in Formula 1 con la Red Bull, vincitrice del campionato costruttori e di quello piloti con Max Verstappen. Proprio l’olandese è stato, assieme a Marc Marquez, l’ospite sotto i riflettori del “Thanks Day” sulla pista nipponica.Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    La gara sui kart
    I due piloti di MotoGP e Formula 1 hanno partecipato in coppia alla gara dei kart, riuscendo a raggiungere la vittoria. Secondi, invece, Sergio Perez e Tim Gajser. “È più difficile salire in macchina – ha poi scritto Marquez sui social -. Non sono sicuro che Verstappen sia d’accordo… È stato bello condividere questi giorni con la famiglia Honda in una così bella atmosfera”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP e F1: Marquez e Verstappen insieme alla festa della Honda

    ROMA – Tanti i piloti presenti al Twin Ring di Motegi, dove la Honda ha celebrato il suo “Thanks Day”, in un evento di chiusura della stagione 2022, non certo soddisfacente dal punto dei vista dei risultati in MotoGP. Negli scorsi mesi, però, la casa giapponese ha potuto celebrare il ritorno ufficiale in Formula 1 con la Red Bull, vincitrice del campionato costruttori e di quello piloti con Max Verstappen. Proprio l’olandese è stato, assieme a Marc Marquez, l’ospite sotto i riflettori della giornata sulla pista nipponica.Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La vittoria coi kart
    I due piloti di MotoGP e Formula 1 hanno partecipato in coppia alla gara dei kart, riuscendo a raggiungere la vittoria. Secondi, invece, Sergio Perez e Tim Gajser. “È più difficile salire in macchina – ha poi scritto Marquez sui social -. Non sono sicuro che Verstappen sia d’accordo… È stato bello condividere questi giorni con la famiglia Honda in una così bella atmosfera”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, la classifica delle cadute: disastro Marquez

    ROMA – Terminata la stagione di MotoGP, è tempo di analizzare le statistiche di questo 2022, tra cui il numero di cadute di ogni pilota durante il campionato. Nella speciale classifica, a prendersi un primo posto tutt’altro che desiderato è Darryn Binder, a quota 27 cadute, davanti a Marco Bezzecchi (23) e Pol Espargaro (21). Quinto Enea Bastianini con 18 cadute, mentre il campione del mondo Pecco Bagnaia è nono, con 14 cadute nei 20 GP disputati in questo Mondiale. Guarda la galleryBagnaia da Mattarella: un casco con dedica per il Presidente della Repubblica
    La media spaventosa di Marquez
    A impressionare, però, è la media di cadute per Gran Premio detenuta da Marc Marquez. Il pilota di Cervera, reduce da un’altra stagione travagliata dal punto di vista dei problemi fisici, è sesto con ben 18 cadute, ma è sceso in pista solamente in 12 tappe, per una media di 1,5 cadute a Gran Premio. Una statistica che di certo non farà sorridere il numero 93. LEGGI TUTTO

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    La classifica delle cadute in MotoGP: media spaventosa per Marquez

    ROMA – Con la fine del Mondiale di MotoGP è possibile analizzare la classifica delle cadute dei vari piloti. Nella speciale classifica, a prendersi un primo posto tutt’altro che desiderato è Darryn Binder, a quota 27 cadute, davanti a Marco Bezzecchi (23) e Pol Espargaro (21). Quinto Enea Bastianini con 18 cadute, mentre il campione del mondo Pecco Bagnaia è nono, con 14 cadute nei 20 GP disputati in questo Mondiale. Guarda la galleryUna BMW M3 per Pecco Bagnaia
    Il caso Marquez
    A impressionare, però, è la media di cadute per Gran Premio detenuta da Marc Marquez. Il pilota di Cervera, reduce da un’altra stagione travagliata dal punto di vista dei problemi fisici, è sesto con ben 18 cadute, ma è sceso in pista solamente in 12 tappe, per una media di 1,5 cadute a Gran Premio. Una statistica che di certo non farà sorridere il numero 93. LEGGI TUTTO