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    MotoGp: Rossi, Le Mans pista amica. Ma il successo per Vale è un miraggio

    ROMA – La MotoGp riparte da Le Mans, dove nel prossimo weekend andrà in scena il Gran Premio di Francia. Dopo la vittoria di Jack Miller a Jerez, la prima di una moto diversa da una Yamaha, è arrivata l’ennesima dimostrazione che la lotta al titolo avrà tantissimi contendenti. Il circuito Bugatti, in passato, è stato terra di conquiste per Jorge Lorenzo, che nei dodici anni in classe regina è andato al successo in ben cinque occasioni. Tra i piloti ancora in attività, i detentori del maggior numero di successi è Valentino Rossi, che si sono imposti tre volte.
    Chi si può ripetere?
    Per il Dottore, l’ultimo successo risale però al 2008. Un anno fa, per il pesarese è arrivata una caduta al primo giro della gara, che lo ha fatto terminare con zero punti. Puntare a un successo domenica è irrealistico, ma la confidenza con la pista transalpina può essere una buona motivazione per cambiare la situazione di inizio stagione. Tra gli altri piloti che hanno già vinto qui, ci sono Maverick Vinales e Danilo Petrucci, che si sono imposti nel 2017 e nel 2020. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Il giorno in cui non potrò vincere, resterò a casa”

    ROMA – Marc Marquez ha le idee chiare sul futuro, quando anche lui come sta accadendo in questo avvio di Mondiale a Valentino Rossi, faticherà a essere competitivo per le posizioni che contano. Il pilota spagnolo non cita il ‘Dottore’, ma rivela cosa farebbe in una situazione analoga: “Io sono felicissimo di poter correre di nuovo e spero di farlo ai massimi livelli per altri anni e, in secondo luogo, perché non ho idea se voglio o meno rimanere legato al Mondiale quando mi ritirerò. Adesso sono qui, gareggio, sono ancora nel Mondiale perché voglio vincere. Il giorno in cui sentirò che non sono competitivo, che non posso vincere, resterò a casa”, le sue parole. 
    Il cambiamento della MotoGp
    Marquez si è poi soffermato sull’utilità dell’holeshot in rettilineo, dal punto di vista dello spettacolo e della sicurezza: “La MotoGp è cambiata – dichiara ai microfoni di Radio Catalunya -, sorpassare è sempre più difficile e spesso diventa necessario inventare manovre al limite, in tratti particolarmente tortuosi, correndo anche qualche rischio di troppo. La Safety Commission è sempre attenta ai miglioramenti e alle aree da sistemare, mantenendo sempre il dialogo con i piloti, ma è evidente che ci sono circuiti più vecchi di altri dove è impossibile ampliare le vie di fuga”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Resto a casa se non sono competitivo”

    ROMA – Marc Marquez ha le idee chiare sul futuro e non ha paura a sbilanciarsi. Il pilota spagnolo spiega cosa farà quando anche lui, come sta accadendo in questo avvio di Mondiale a Valentino Rossi, faticherà a essere competitivo per le posizioni che contano. Il nativo di Cervera non cita il ‘Dottore’, ma rivela cosa farebbe in una situazione simile: “Io sono felicissimo di poter correre di nuovo – racconta – e spero di farlo ai massimi livelli per altri anni e, in secondo luogo, perché non ho idea se voglio o meno rimanere legato al Mondiale quando mi ritirerò. Adesso sono qui, gareggio, sono ancora nel Mondiale perché voglio vincere. Il giorno in cui sentirò che non sono competitivo, che non posso vincere, resterò a casa”.
    “Sorpassare è sempre più difficile”
    Sull’holeshot in rettilineo, Marquez analizza l’utilità dal punto di vista dello spettacolo e della sicurezza: “La MotoGp è cambiata, sorpassare è sempre più difficile e spesso diventa necessario inventare manovre al limite, in tratti particolarmente tortuosi, correndo anche qualche rischio di troppo. La Safety Commission è sempre attenta ai miglioramenti e alle aree da sistemare, mantenendo sempre il dialogo con i piloti, ma è evidente che ci sono circuiti più vecchi di altri dove è impossibile ampliare le vie di fuga”, le sue parole a Radio Catalunya.  LEGGI TUTTO