In coma dopo l'incidente, al risveglio rivela: “Mi è apparso Marco Simoncelli”
Di storie simili se ne sentono poche, e proprio il fatto di non essere inflazionate le rende quasi preziose, a prescindere dal fatto che uno ci possa credere o meno. Perché è una vicenda che ha dell’incredibile, quella capitata a Marco Sias, un ragazzo di soli 20 anni di Iglesias, in Sardegna, che, operato lo scorso novembre alla testa per emorragie cerebrali causate da un gravissimo incidente in monopattino, ha passato un mese nell’inferno del coma, e che al suo risveglio ha poi ha rivelato l’inimmaginabile: “Mi è apparso Simoncelli e mi ha detto di non preoccuparmi, perché stavo bene e mi sarei risvegliato”.
“Ecco cosa mi ha detto il SIC”
All’Unione Sarda Marco ha raccontato la sua esperienza: “Ho fatto delle ricerche sulla moto che ho visto mentre ero incosciente e ho riconosciuto il mezzo, il numero e il viso del ragazzo che mi ha parlato, era Marco Simoncelli. Sono rimasto molto colpito perché non sapevo chi fosse, non seguo lo sport e non avevo mai sentito parlare di lui. Mi ha detto che stavo bene e di non preoccuparmi, perché mi sarei risvegliato”.
Lo aveva descritto come un ragazzo dai capelli ricci biondi, un cerotto sul setto nasale e una moto con il numero 58. Tutto torna, tutto tranne Sic, anche se racconti come questi fanno ben sperare che ci sia davvero qualcosa oltre il buio. Marco Sias ce l’ha fatta, si è risvegliato per continuare a vivere la lunga vita che un ragazzo di soli 20 anni ha davanti, e l’ha fatto tornando con una bellissima storia da raccontare.
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