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    Feliciano Lopez: “Speriamo di annunciare entro fine anno la conferma di Madrid fino al 2031”

    Feliciano Lopez

    Feliciano Lopez ha annunciato l’intenzione di giocare anche nel 2021, quando il 20 settembre entrerà negli “anta”, come Federer. Ma la sua attività parallela di direttore del Masters 1000 di Madrid è diventata altrettanto importante, e proprio in queste settimane tutto il suo staff sta lavorando alacremente per il rinnovo del contratto dell’evento con l’ATP e la città di Madrid. I diritti scadono l’anno prossimo, e poche settimane fa avevamo pubblicato un’indiscrezione secondo la quale Ion Tiriac, proprietario del torneo, fosse in trattativa con Berlino per spostare in Germania il suo evento.
    In realtà dalla Spagna arriva tutt’altra musica, e la fonte è molto autorevole: proprio Feliciano, il direttore del torneo. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano sportivo iberico Marca, Feliciano ha parlato del 1000 di Madrid e di molti altri temi relativi al tennis. Ecco i passaggi più salienti del suo pensiero.
    “Siamo molto felici per l’allungamento del torneo 2021. Le ragazze inizieranno martedì e per i ragazzi non ci sarà alcun cambiamento rispetto a quello che era fino ad ora. Ma c’è un progetto ATP per fare più tornei su due settimane, come Indian Wells e Miami. Se Madrid è appena dietro a Indian Wells? Per molte ragioni direi di sì, Madrid ha sempre dimostrato di essere vicino a un “Grande Slam”. Merita di essere un evento di 10 giorni per uomini e donne, speriamo che lo sia presto”.
    È in corso la progettazione di una nuova arena all’interno del complesso della Caja Magica: “Il progetto è praticamente pronto e sarà il cambiamento più sostanziale che le persone vedranno. Lo stadio è una prossima realtà e ci permetterà di avere due sessioni di gioco, giorno e notte. Molte volte siamo stati limitati con la capienza del secondo campo a causa delle grandi partite che ci sono fin dal primo giorno. Abbiamo avuto molti fan in coda per limiti di dimensione. I progetti sono in divenire affinché Madrid diventi il miglior torneo del mondo perché abbiamo un complesso che nessuno ha. Nuovo stadio tra due anni? Il progetto è fatto e per il Consiglio Comunale va bene. Va tenuto presente che è necessario fare un grande lavoro perché l’acqua dietro di essa deve essere rimossa. Si spera che nel 2022 si possa giocare nel nuovo stadio, al massimo nel 2023. E avremo tennis fino al 2031. Presto potremo annunciare che l’accordo con il Comune sarà firmato per altri 10 anni. Le cose stanno andando molto bene. Il contratto è in fase di revisione. Si spera di poterlo annunciare prima della fine dell’anno”.

    “Se potrei giocare Madrid essendo anche direttore? Non l’ho mai chiesto all’ATP. Fin dal primo momento, non ho voluto insistere. Ho preso ad esempio la situazione di Tommy Haas (direttore a Indian Wells). Penso che abbia chiesto il permesso di giocare a Indian Wells e loro hanno detto di no. È un peccato perché, a questo punto della mia carriera, è il torneo che più vorrei giocare”.
    “Edizione 2021 con pubblico a capienza regolare? Sono generalmente una persona positiva, voglio pensare che la pandemia non durerà per sempre. Le notizie sono un giorno buone e l’altro cattive… Ora sembra che ci sia un trend positivo perché presto arriveranno i vaccini. Se una parte della popolazione sarà stata vaccinata a maggio, le persone avranno più fiducia nell’uscire e fare una vita normale”.
    Ricordano a Lopez di esser stato in campo per la vittoria n.1000 di Nadal: “Giocare contro Rafa per me è sempre speciale e lo è ancora di più ora che ho 39 anni e apprezzo ancor più il gioco. Continuo a sforzarmi ogni giorno per arrivare a giocare a quel tipo di partita contro i migliori. Quel giorno sono riuscito a spingerlo al limite e mi sono sentito competitivo contro il numero due del mondo, forse il migliore della storia. Questo significa molto per me perché mi dà la speranza di poter continuare un altro anno a giocare a tennis. Quel giorno solo fu un peccato giocare in uno stadio vuoto”.
    Per Feliciano i tornei dello Slam dovrebbero continuare a giocarsi al meglio dei 5 set: “Le partite del Grande Slam giocate in tre set? Manchebbe qualcosa. È vero che un torneo con match su cinque set ti costringe a giocare due settimane e questo significa perdere due mesi in quattro tornei. Se ci focalizziamo su questo, trovo che sia un argomento ragionevole, e dobbiamo aggiungere la settimana precedente di preparazione in cui molti giocatori non gareggiano. Nonostante questo, resto a favore dei cinque set“.
    “Giudici di linea o occhio di falco? La mia esperienza a livello personale non è stata delle migliori… Non so se perché il sistema è nuovo e richiede un po’ di tempo … La prima volta che ho giocato con questa tecnologia è stato agli US Open e la chiamata sembrava lenta durante il gioco, non so se possa essere migliorato questo aspetto. Occhio di falco resta una delle grandi invenzioni del tennis. Sostituire i guardalinee? Se è per migliorare, sono a favore. Ma la mia esperienza è stata che la chiamata non sia abbastanza rapida e questo genera un dubbio per il giocatore”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il Masters 1000 di Madrid si disputerà su due settimane dal 2021

    La Caja Magica di Madrid

    La notizia è di quelle importanti, ed implica modifiche al calendario ATP-WTA 2021, ancora in divenire per il problemi relativi alla pandemia. Il sito ufficiale del Mutua Madrid Open ha da poco annunciato che i due eventi Masters 1000 e Premier WTA si disputeranno sull’arco di due settimane, dal 27 aprile al 9 maggio alla Caja Mágica.
    “Siamo felici di aver raggiunto l’obiettivo di diventare un torneo di due settimane”, ha detto Feliciano López, direttore del Mutua Madrid Open. “È una crescita perseguita, meritata e necessaria che ci permetterà di godere di più giorni del miglior tennis del mondo alla Caja Mágica. Sono sicuro che sia i nostri sponsor che tutti i tifosi riceveranno questa grande notizia a braccia aperte, così come la città di Madrid che riceverà più visitatori per un tempo più lungo ”.

    “Il Mutua Madrid Open è molto apprezzato nel mondo del tennis”, ha dichiarato Steve Simon, Presidente e CEO della WTA. “Questo nuovo formato di due settimane consentirà agli organizzatori di mostrare questo evento di livello mondiale nella meravigliosa città di Madrid come uno dei principali tornei del circuito WTA e del tennis”.
    “È fantastico quanto sia cresciuto il torneo dal 2002, quando abbiamo tenuto la prima edizione”, ha ricordato Manolo Santana, presidente onorario del Mutua Madrid Open. “Le due settimane di gara che avremo dal prossimo anno ci aiuteranno a posizionarci come uno degli eventi più importanti del calendario”. Il Mutua Madrid Open ha debuttato come un evento ATP Masters 1000 nel 2002. Nel 2009, il torneo ha fatto un salto di qualità con l’inaugurazione del nuovo impianto, la “Caja Mágica”.
    Nel 2021 il Mutua Madrid Open inizierà martedì 27 aprile con le qualificazioni WTA e da giovedì 29 si giocherà il primo turno del tabellone femminile. Le qualificazioni ATP inizieranno venerdì 30 e il primo turno si terrà domenica 2 maggio. Quindi in realtà le modifiche riguardano soprattutto il tabellone femminile, visto che il main draw maschile durerà 8 giorni, come accade già da qualche anno anche agli Internazionali BNL d’Italia.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Mark Philippoussis mentore di Thanasi Kokkinakis nei mesi scorsi

    Thanasi Kokkinakis con Mark Philippousiss

    Tennis Australia racconta una bella storia vissuta nei mesi scorsi “down under”. Il 24enne Thanasi Kokkinakis è uno dei giovani più interessanti della sua generazione, ma purtroppo non è mai riuscito a dare continuità al suo talento per colpa di una serie infinita di problemi fisici, che l’hanno tenuto più ai box che in torneo. Dotanto di un gioco molto completo, potente da fondo campo con ottima mano e grande servizio, Kokkinakis si è preso il lusso di sconfiggere Roger Federer ed impensierire diversi big, toccando un best ranking al n.69 nel “lontano” 2015, quando sembra in rampa di lancio. Problemi alla schiena, al ginocchio, al gomito, praticamente in ogni parte del suo corpo, l’hanno limitato a tal punto da farlo sparire dal radar del tennis di vertice. Ultima una febbre ghiandolare (o mononucleosi), che l’ha di nuovo stoppato fino alla “tempesta covid-19”.
    Nel 2020, segnato dalla pandemia, Thanasi ha sfruttato il blocco dell’attività per concentrarsi sul proprio corpo, lavorando duramente sulla riabilitazione fisica e potenziamento, per cercare di uscire dalla spirale di infortuni che l’ha costretto ai margini del Tour Pro. Quindi è tornato in campo nelle ultime settimane in un paio di eventi UTR, giocando bene e vincendo. Significativo il suo tweet di qualche giorno fa: “È stato bello tornare a gareggiare per la prima volta in 14 mesi anche per un evento più piccolo. La salute è la chiave”.

    Il portale ufficiale del tennis australiano ha raccontato come Kokkinakis ha speso il suo lungo periodo di riabilitazione lavorando anche con l’ex top10 Mark Philippoussis, che non solo l’ha supportato in campo ma si è dimostrato un vero amico e mentore per Thanasi. “The Kokk” si è allenato a Melbourne negli ultimi mesi insieme al due volte campione di Coppa Davis e finalista a Wimbledon e US Open. “Mark è stato fantastico con me. È un ragazzo super gentile “, ha detto Kokkinakis. “Non sono ancora riuscito a far uscire i miei allenatori da Adelaide. Ovviamente con l’anno in un certo senso nel limbo, non volevo farli uscire visto che non ero per niente sicuro di cosa avrei potuto fare in termini di tornei. Ma Mark è a Melbourne e sin da quando ero più giovane è sempre stato disposto ad aiutarmi. Non chiede mai nulla in cambio, è solo un bravissimo ragazzo e lo apprezzo davvero”.
    Un rapporto che va ben oltre l’allenamento sul campo: “Non si tratta nemmeno di tennis, è solo bello condividere momenti con lui. Mark ha sempre in mente il meglio per me, parliamo molto di tante cose e ci capiamo al volo. Tutto quello che posso carpire da lui dal punto di vista tennistico è un bonus, ovviamente ha molta esperienza. Inoltre anche lui ha subito molti infortuni e penso che abbiamo personalità simili, quindi riesce a prendermi e capisce quello di cui ho bisogno. È un bravo ragazzo, un privilegio averlo intorno”.
    Anche il capitano di Coppa Davis australiana Lleyton Hewitt ha aiutato Kokkinakis nel suo ritorno: “Mi sono allenato un po’ anche con Lleyton, è sempre un’ottima cosa scambiare colpi ed idee con lui”.
    Alla UTR Pro Tennis Series di Melbourne Thanasi ha vinto due tornei consecutivi senza perdere un set. Per Kokkinakis (attualmente crollato al n.257 del ranking) non conta aver vinto, ma la reazione del suo corpo allo stress della partita: “Non sono preoccupato per la mia condizione, voglio solo che il mio corpo si senta bene perché so che il resto arriverà. Penso di aver dimostrato che quando sono in grado di giocare posso farlo bene. Semplicemente non ho giocato abbastanza per darmi la possibilità di salire in classifica. Questa è la cosa più importante per me, solo continuare a giocare le partite e restare in salute. Il resto arriverà, ne sono sicuro”.
    Al momento non c’è alcuna ipotesi di un ingresso di Philippoussis nello staff di Kokkinakis. Il “bel tenebroso” Mark dopo aver appeso la racchetta al chiodo si è occupato di varie cose, ha pure fatto la star in alcuni programmi tv (come “The Age of love” in cui un gruppo di donne “se lo contendeva” a furia di avances fantasiose…), e giocato sul Senior tour, ma non è mai rientrato sul circuito ATP con un ruolo attivo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alberto Mancini è il nuovo allenatore di Fabio Fognini

    Annuncio a sorpresa per Fabio Fognini. L’azzurro ha postato una foto sui propri social, scrivendo “Day One 🎾 @mancini_alberto @alelacour” L’ex top10 argentino Alberto Mancini è il nuovo coach del ligure, insieme al preparatore fisico Alejandro Lacour, oggi si è svolto il primo allenamento insieme, come testimonia la foto postata direttamente da Fabio. Il nome di […] LEGGI TUTTO

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    Murray: “Djokovic è il più efficace nello scegliere il colpo migliore per la situazione, ma non negli ultimi tornei”

    Andy Murray negli ultimi giorni è stato particolarmente attivo con i media e insieme Gael Monfils nel progetto “Twitch stream” per l’ATP. Tra le sue interessanti dichiarazioni, spiccano le parole su Novak Djokovic. Secondo lo scozzese, il calo di risultati del n.1 da Roland Garros a fine stagione è dovuto non solo a motivi fisici […] LEGGI TUTTO

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    ATP Finals: Medvedev è il “Maestro” 2020. Sconfigge Thiem in tre set in una partita tattica, varia e spettacolare

    Daniil Medvedev

    Daniil Medvedev chiude alla grande il 2020 vincendo per la prima volta le ATP Finals, le ultime a Londra alla O2 Arena. Ha sconfitto un ottimo Dominic Thiem per 4-6 7-6 6-4, in una finale davvero bella, varia e intrigante. C’era attesa per questa finale, “la migliore possibile” se il tennis vuole guardare avanti, trovare nuove rivalità e nuovi grandi campioni, ma lo spettacolo offerto dai due è andato oltre alle previsioni. Allo scorso US Open, Dominic e Daniil avevano giocato una bella partita, ma più ricca di tensioni ed errori che di qualità. Oggi i due si sono sfidati a tutto campo, di forza ma soprattutto di fioretto e di testa, e questo ha regalato al pubblico televisivo uno spettacolo tennistico che non si vedeva da tempo.
    E’ stata una partita molto particolare, con fasi estremamente tattiche ed altre di tennis più verticale e rapido, con molte discese a rete. Un match quasi d’altri tempi e soprattutto un bello spettacolo, perché c’è stata grande varietà, molti cambi di ritmo in un tennis assai cerebrale e mai banale. Non uno sfiancante braccio di ferro “mortale” a massima rotazione, ma un gioco più raffinato, con palle a volte lente e tagliate, altre velocissime, in cambi di ritmo spettacolari. Tennis ragionato, anche da parte di Thiem, che troppo spesso viene relegato al ruolo di “picchiatore palestrato”. Il tennis dell’austriaco è sempre molto energetico, ma oggi ha disputato una partita diversa: non riuscendo a sfondare il rivale di solo pressing, il colpo più decisivo nel suo match dopo il servizio è stato il back di rovescio, arma grazie a cui ha tolto ritmo e punch al rivale, guadagnando tempo e spazio per l’affondo. Medvedev infatti si appoggiava benissimo alla potenza di Thiem, e i migliori momenti dell’austriaco sono venuti quando riusciva a girarsi col diritto dopo aver rallentato per spingere cross o inside out; o rischiando una botta lungo linea di rovescio clamorosa. Thiem è andato molto vicino a vincere la finale: avanti di un set, a metà del secondo ha avuto alcune occasioni quando Medvedev ha mixato così tanto le soluzioni da finire lui stesso in confusione. Lì il russo è stato bravo a reggere, ha trovato alcuni servizi eccellenti ma soprattutto è stato coraggioso, con discese a rete continue per mettere pressione al rivale. E bravissimo anche nel tiebreak, quando sotto 0-2 ha infilato 7 punti di fila.
    Medvedev ha complessivamente meritato il successo perché nell’arco di un match molto vario e tattico è stato quello più propositivo e con più spesso il pallino del gioco in mano. Ha governato i ritmi, con palle lente d’incontro, tagli e quindi accelerazioni improvvise; è stato ottimo nel credere nel proprio gioco sotto rete, verticalizzando nei momenti chiave e mettendo fretta a Thiem, che invece necessita di spazio per aprire e colpire. Medvedev ha mostrato un campionario completo, con cui tessere una ragnatela che ti avvolge e poi ti stritola, portandoti all’errore o subendo un’improvvisa fiammata. In condizioni indoor oggi Medvedev è probabilmente il più forte, come dimostra la doppietta Bercy-Masters con cui ha chiuso il 2020: 10 vittorie. Soprattutto Medvedev in queste Finals ha battuto tutti, inclusi i tre migliori in classifica: Djokovic, Nadal e Thiem. Non era mai accaduto alle Finals. Applausi, ma anche a Thiem, che ha disputato un bellissimo torneo ed una ottima finale, persa davvero di poco.
    Marco Mazzoni

    Ecco la cronaca della finale.
    Si inizia alle 18.14 ora del Big Ben, con Medvedev alla battuta. Molto aggressivo il russo, spinge e viene avanti, regalando anche una volée bassa di rovescio delicatissima e tecnicamente ineccepibile. Dopo un doppio fallo, con un paio di Ace muove lo score, 1-0 Medvedev. Daniil risponde ai servizi di Dominic, che all’avvio non riesce a sfondare e anzi è costretto a lavorare col back di rovescio per rubare tempo e quindi spingere. Si va ai vantaggi e arriva la prima palla break per il russo. Servizio esterno e botta col diritto, Thiem la cancella a suo modo, di forza. Tiene il game di servizio l’austriaco, dopo aver cancellato col servizio una seconda palla break. Due minuti la durata del primo game, undici quella del secondo… In quest’avvio Daniil non soffre la spinta di Dominic, a meno che non trovi un’accelerazione a tutta prendendosi un grande rischio; e gli unici punti che l’austriaco vince rapidamente sono quelli in cui parte con una prima quasi vincente. Segnale evidente di come il russo sia superiore nello scambio. Il set avanza seguendo i turni di servizio, fino al quinto game. Thiem vince 4 punti di fila, grazie ad ottime difese (ed un disastroso smash di Medvedev), procurandosi la prima palla break del match. Doppio fallo! Medvedev regala letteralmente il break a Thiem, partendo da 40-0. 3-2 e servizio Thiem, primo allungo del match. Imbufalito, il russo commette altri errori, infastidito dal sentirsi in comando nel gioco ma indietro per i troppi errori. 4-2 Thiem, con qualche grattacapo, ma consolida il vantaggio. Dominic ora serve bene, scegliendo principalmente la botta al centro, e scaraventando una mazzata cross subito dopo; Medvedev non riesce a fare la differenza con la risposta, 5-3 Thiem. Daniil resta in scia, Dominic va servire per chiudere il primo set sul 5-4. Il campione di US Open gioca con attenzione, sotto 15-30 stringe l’angolo a tutta col diritto, sbattendo Medvedev sui teloni. Un’ottima prima gli vale il set point dopo 48 minuti di tennis. Fortunato Thiem nel punto decisivo: Medvedev comanda, affonda, corre a rete ma un passante al centro è deviato in modo beffardo dal nastro, imprendibile per il russo. 6-4 Thiem, un set vinto con quel break maldestramente regalato da Medvedev. I numeri dei due sono praticamente identici, solo 2 vincenti in più per l’austriaco.

    Secondo set, si inizia con Daniil alla battuta. Facilmente si porta avanti 1-0. Risponde sicuro “Domi”, 1 pari. Scambi più brevi in quest’avvio di secondo, i due servono bene e cercano l’affondo più velocemente, o corrono avanti. Un rovescio lungo linea splendido vale al russo il punto del 2-1. Medvedev cerca con più insistenza l’accelerazione lungo linea (soprattutto di diritto) dopo aver mosso il rivale. Stessa tattica per Thiem, ma col rovescio lungo linea, dopo averne giocato uno in back, per rompere il ritmo e guadagnare tempo. Quinto game, come nel primo set, suona l’allarme in casa Russia. 30 pari, Medvedev rischia una botta lungo linea ma gli esce di un niente, è palla break per Thiem. Ace! Si salva il russo, molto aggressivo in questa fase, deciso ad accelerare i tempi nello scambio rispetto al primo set, molto più tattico e contraddistinto da scambi lunghi. Si porta avanti 3-2, senza break. Settimo game, Thiem lavora benissimo col back, Medvedev va fuori ritmo e si innervosisce. 30 pari, troppa fretta del russo, che sparando un diritto lungo in scambio offre un’altra palla break al rivale, pericolosissima. Medvedev si prende un rischio totale, andando a rete dietro al servizio e nemmeno giocando una volée ottima, non punita da un errore in avanzamento di Thiem. Un altro errore in spinta costa al russo la seconda palla break del game. Ace, si salva col servizio (settimo del suo match, secondo del set ed entrambi su palla break). Stavolta è Dominic a regalare, tirando lungo un diritto a campo aperto dopo uno scambio infinito. Ma Medvedev è ora in confusione: prova una smorzata che nemmeno arriva a rete, continua a scendere a rete alla garibaldina, si salva solo grazie al servizio e si porta 4-3. Ottavo game, stavolta è Thiem ad aver fretta, e continua a sbagliare col diritto, come nel gioco precedente, quando ha graziato il rivale. 15-30. Ace. Sul 30 pari arriva uno scambio bellissimo, ricco di cambi di ritmo e variazioni, lo chiude il russo con un bel cross. Palla break Medvedev! Bordata di diritto, sulla riga, grande Thiem a cancellarla. Il match è tornato molto tattico, lunghi scambi, cambi di ritmo, c’è un buonissimo spettacolo tecnico e tattico. Dal 4 pari il set scorre sui servizi, sempre con giocate tattiche e divertenti. Medvedev si porta 6-5, tutta la pressione è sulle spalle di Thiem al servizio. Ha spalle larghe “Domi”, a 15 vola al tiebreak.
    Inizia male Daniil, comanda lo scambio ma il diritto gli muore sul nastro. 1-0 Thiem. Medvedev comanda un lungo scambio di back e vola a rete, vincendo un punto alla risposta. Continua a spingere, 2 pari e 3-2 Medvedev. Bravo il russo ad aggredire la seconda dell’austriaco, corre avanti e Thiem sbaglia il passante. 4-2 Medvedev, quattro punti di fila per il russo. Scambio rapido, angolo aperto, Thiem sparacchia out un diritto in corsa. 5-2 Medvedev, ora al servizio. 6-2 e quattro set point per Daniil. Ace! 7-2, sette punti di fila e un set pari. Bravo Medvedev a reagire ad un momento di grande difficoltà a metà secondo set, quando il match pareva indirizzato dalla parte dell’austriaco, e dominare il “decider”.
    Terzo set, Thiem alla battuta. Non inizia bene Dominic, niente prima e diritti lunghi. 0-30. Reagisce alzando il ritmo, ai vantaggi vince il primo game del terzo. Medvedev tesse la sua tela, di nuovo non da alcun ritmo: palla alta, palla bassa, tagli e poi immediata bordata. Thiem perde sicurezza, e nemmeno il servizio lo assiste. Un rovescio tirato malissimo gli costa un terribile 0-40, tre chance per il russo per volare via. Con forza e coraggio l’austriaco si salva, grazie ad alcune di prime finalmente precise. 2-1 Thiem. Si segue i servizi fino al quinto game, quando un diritto forzato out di Thiem gli costa una palla break. Con potenza estrema la cancella, grande diritto cross. Il game è spettacolare, con alcuni scambi mozzafiato, a tutto campo, che mettono in mostra la classe di entrambi. Medvedev finalmente riesce a strappare il servizio a Thiem alla terza chance nel game, con un attacco contro tempo chiuso di volo. Scaltro come un rapace. Break Medvedev, avanti 3-2 e servizio, e proprio col servizio consolida il vantaggio, portandosi 4-2 (pure un paio di errori di Thiem, un po’ nervoso). Dominic trova un bel game di servizio, resta in scia 3-4, ma deve trovare un gran game in risposta per tornare in partita. L’ottavo game è ben giocato dal russo, tiene l’iniziativa e non lascia spazio al rivale (ha perso solo 5 punti al servizio nel terzo set in 5 game). 5-3 Medvedev, ad un passo dalla vittoria. Thiem serve per restare nel match, ma commette un paio di gravi errori (incluso uno smash) che gli costano il 15-30. Di rabbia avanza e si porta 4-5. Medvedev serve per il match. Inizia bene col servizio, 30-0; non molla niente Thiem, con un rovescio clamoroso si riporta 30 pari, ma sbaglia la risposta seguente. Match Point Medvedev. Servizio esterno, vincente. Game Set Match, Medvedev è il 51esimo Maestro, chiudendo alla grande la stagione con la doppietta Bercy-ATP Finals. 10 vittorie di fila, ha vinto tutti i match e sconfitto tutti i migliori. Applausi anche a Thiem, che non ha mollato fino al match point e giocato un torneo eccellente, con la perla assoluta della vittoria su Nadal nel girone, partita più bella del torneo insieme alla finale.
    Si chiude qua la stagione ATP 2020 (Challenger a parte). Speriamo a breve di aver notizie sul calendario 2021, e soprattutto che a gennaio, in qualche modo, il tennis riparta in sicurezza.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Australian Open nel caos: possibile slittamento a marzo o aprile

    Rod Laver Arena a Melbourne

    Arrivano notizie tutt’altro che rassicuranti dall’Australia. Secondo i media nazionali (tra cui l’affidabile news.com.au), le trattative tra governo del paese ed organizzatori del primo Slam stagionale sono in una fase di stallo, visto che le autorità non hanno alcuna intenzione di cedere sull’obbligo di quarantena “dura” per i giocatori in arrivo dal di fuori del paese, per proteggere la popolazione da una temutissima nuova ondata di Covid-19. Le politiche molto restrittive adottate nell’ultimo periodo hanno portato ad ottimi risultati (il numero di contagi e soprattutto decessi è infinitamente minore rispetto agli altri continenti), nessuno vuole prendersi la responsabilità di guastare lo status quo e rischiare di compromettere i risultati raggiunti.
    Per questo le richieste avanzate da Craig Tiley e tutto lo staff di tennis Australia pare siano state respinte con fermezza. Questo è un problema enorme per il torneo, poiché di voli per l’Australia non ce ne sono moltissimi, ed i giocatori dovrebbero già iniziare a programmare il viaggio per arrivare in tempo per i primi di gennaio.
    Il premier dello stato di Victoria Daniel Andrews ha affrontato la questione questa mattina (in Australia), è emerso un rapporto secondo il quale una decisione finale verrà presa nei prossimi tre giorni. Il rapporto dell’analista di tennis australiano Brett Phillips ha rivelato che l’Australian Open 2021 sarà ritardato fino a tre mesi, mentre i funzionari di Tennis Australia stanno cercando di trovare una soluzione con ATP e WTA per questo slittamento importante, che avrà ripercussioni significative sull’intera stagione 2021. Phillips ha dichiarato a SEN Radio a Sydney che l’evento sarà sicuramente ritardato, ma non è stata raggiunta una decisione finale in merito alla quantità del ritardo, settimane o addirittura mesi.

    Phillips  ha ammesso che “sono tempi incredibili per Tennis Australia. Non vorrei essere un amministratore sportivo in questo momento… L’anno prossimo non si tornerà alla normalità per tanti sport. La mia sensazione, proprio sulla situazione che è accaduta a Victoria negli ultimi sette o otto mesi, e sul nostro Premier, che ha ricevuto un bel po’ di critiche per la gestione delle quarantene all’inizio della pandemia, è che stiano adottando un approccio molto cauto. Ad oggi ho la sensazione che l’Australian Open sarà rinviato forse a marzo o aprile. Questo è sicuramente uno degli scenari che era sul tavolo, di cui si è parlato. Non c’è dubbio che gli Australian Open non si svolgeranno nella data prevista“.
    È già stato annunciato che la versione junior degli Australian Open non si disputerà nel 2021 nel tentativo di ridurre il gruppo di 1500 giocatori, staff e funzionari che dovrebbero arrivare a Melbourne Park.
    Ecco le ultimissime dichiarazioni del premier Daniel Andrews: “Il governo dello stato sta lavorando “a stretto contatto” con Tennis Australia, che “a sua volta” sta lavorando con gli sponsor, i broadcaster e i partner globali. Questo non è un problema semplice. Quello che era importante ieri era confermare che dal 7 dicembre potremo far tornare i voli a Melbourne e un sistema di quarantena in hotel sarà ripristinato. Non è una cosa semplice, però, ricevere molte centinaia o addirittura potenzialmente ben più di 1000 atleti e personale che li supportano, oltre ai media, essendo qui per un evento molto importante. Tutto deve essere fatto in sicurezza, deve essere fatto bene. Sono molto fiducioso che avremo un Aussie Open nella prima parte del prossimo anno, stiamo lavorando per questo, per noi è importante. La tempistica esatta, le disposizioni esatte che stiamo mettendo in atto, non sono ancora state stabilite e non appena saranno stabilite, sarò più che felice di condividerle con voi. Ma non leggerei troppo alcuni rapporti… Molte persone stanno parlando fin troppo di queste cose e mentre stanno parlando, stiamo andando avanti con il lavoro in modo da poter avere uno dei nostri eventi più importanti, non solo per il nostro stato ma anche per l’intera nazione. Viviamo tempi terribili con il Covid-19, ma cercheremo di far svolgere le nostre attività il più normale possibile, per quello che ci sarà consentito”.
    Quindi un bel caos, tra quel che trapela da analisti e stampa, e la versione ufficiale del governo. Nessuno si sbilancia, ma è possibile che il ritardo nella programmazione dei tornei australiani possa essere collegato anche alla speranza che la prima diffusione dei vaccini contro il Covid-19 possa essere efficace e iniziare così il lungo percorso che dovrebbe portarci a sconfiggere il virus.
    Su di una cosa stamattina possiamo essere certi: l’Australian Open 2021 si dovrebbe disputare nella prima parte dell’anno prossimo, ma non nelle date classiche a gennaio.
    Continueremo a seguire la vicenda, che avrà una ripercussione enorme sul prossimo calendario ATP 2021.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic alle ATP Finals ha la peggior percentuale tra vittorie e sconfitte nei grandi eventi

    Novak Djokovic perde più spesso al “Masters”

    Riportiamo una statistica interessante, tratta dall’aggiornatissimo profilo twitter “TennisMyLife”.
    Il n.1 del mondo Novak Djokovic è quasi imbattibile agli Australian Open (oltre il 90% di partite vinte), mentre alle ATP Finals – ad oggi – ottiene “solo” il 71,69% di vittorie.
    Ecco la sua straordinaria classifica, stilata sulla percentuale di vittorie sui match disputatati nei grandi tornei (Slam, Finals, M1000):
    Australian Open: 83 partite – 75 W e 8 L – 90,36% di vittorie

    Wimbledon: 82 partite – 72 W e 10 L – 87,80% di vittorie
    M1000 Shanghai: 39 partite – 34 W e 5 L – 87,17 % di vittorie
    M1000 Miami: 51 partite – 44 W e 7 L – 86,27% di vittorie
    US Open: 87 partite – 75 W e 12 L – 86,12% di vittorie
    M1000 Roma: 64 partite – 55 W e 9 L – 85,93% di vittorie
    M1000 Indian Wells: 59 partite – 50 W e 9 L – 84,74% di vittorie
    M1000 Canada: 44 partite – 37 W e 7 L – 84,09 % di vittorie
    Roland Garros: 89 partite – 74 W e 15 L – 83,14% di vittorie
    M1000 Paris-Bercy: 45 partite – 37 W e 8 L – 82,22 % di vittorie
    M1000 Madrid: 36 partite – 28 W e 8 L – 77,77 % di vittorie
    M1000 Cincinnati: 52 partite – 40 W e 12 L – 76,92 % di vittorie
    M1000 Monte Carlo: 45 partite – 34 W e 11 L – 75,55 % di vittorie
    ATP Finals: 53 partite – 38 W e 15 L – 71,69 % di vittorie LEGGI TUTTO