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    Masters 1000 Cincinnati: Sinner si regala una vittoria per il suo 20esimo compleanno, sconfitto Delbonis

    Jannik Sinner compie 20 anni (tanti auguri Jan!) e si regala un buon ingresso nel Masters 1000 di Cincinnati sconfiggendo in due set Federico Delbonis, 6-2 7-5 lo score del match. Una discreta prestazione per l’azzurro, molto più fresco fisicamente e ben centrato in tutti i fondamentali rispetto alla sconfitta di Toronto della scorsa settimana.Dopo […] LEGGI TUTTO

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    Respira, Camila, e continua a divertirti (di Marco Mazzoni)

    Secondo set, 5 pari, 30 pari. Momento delicato, il classico punto che pesa un macigno, che può dare una svolta decisiva alla partita. La telecamera indugia sullo sguardo di Camila Giorgi, al servizio. Lancia alta la palla, impatta con uno swing vigoroso, ma non è in campo. Silenzio. Qua scatta una piccola magia. Un dettaglio, […] LEGGI TUTTO

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    Il problema di Nadal al piede è la Sindrome di Müller-Weiss, ne soffre dal 2005

    Rafael Nadal, 20 volte campione Slam

    Dopo la “derrota fatal” patita in semifinale nel suo Roland Garros per mano di Novak Djokovic, Rafael Nadal ha trascorso un lungo periodo di riposo e riabilitazione, rientrando solo a Washington. Un rientro amaro, poiché un serio problema al piede l’ha penalizzato fin dal primo incontro, venendo poi estromesso al secondo match da Llyod Harris. Francis Roig (un membro del suo team) aveva parlato per primo del fastidio al piede sinistro di Rafa, che l’avrebbe penalizzato già durante Roland Garros la scorsa primavera. Da qui la necessità di uno stop, riposo, fisioterapia.
    Nadal in quel di Washington aveva tagliato secco, “ho già riposato abbastanza, sono consapevole del problema al piede, devo lavorare sperando che migliori, e imparare a conviverci quando si presenta”. Tuttavia il fastidio è stato così forte non solo da penalizzarlo sul cemento della Capitale statunitense, ma tanto da imporgli uno stop sia questa settimana a Toronto che nella prossima, a Cincinnati.
    Il media iberico puntodebreak ha approfondito il problema di Nadal, grazie al consulto di una specialista in podologia di Valencia, Pilar Nieto. Secondo quanto raccolto, il problema sofferto da Rafa viene addirittura dal 2005, è la Sindrome di Müller-Weiss, che lo ha influenzato pesantemente negli anni, e la cui diagnosi ha addirittura rischiato di comprometterne la carriera professionistica.
    Le prime avvisaglie del problema si presentarono a Shanghai, nel 2005. Lo ha rivelatoNadal lo scorso novembre nel programma “La mia casa è tua”: “Il giorno seguente all’ultima partita, mi svegliai e zoppicavo: avevo una piccola malattia dello scafoide che, essendo più sottile, si è spezzato a metà. Da allora si è formato un bozzo in quella zona separata”.
    Nonostante molti consulti, non fu trovata una soluzione definitiva. Alcuni specialisti lo ammonirono sul fatto che la situazione poteva degenerare a tal punto da interromperne la carriera Pro. Alla fine uno specialista intuì che si trattava della Sindrome di Müller-Weiss, una malattia non così frequente che si genera nell’infanzia, sebbene appaia solo con il passare degli anni e quando le articolazioni vengono sottoposte a forte stress. La soluzione? Rivela Rafa: “Ho utilizzato un plantare molto aggressivo che devia il fulcro del piede sinistro”.
    Pilar Nieto, presidente dell’Illustre Collegio Ufficiale dei Podologi della Comunità Valenciana, ha parlato di questa situazione in un articolo. “La malattia di Müller-Weiss è degenerativa ed è una displasia dello scafoide tarsale, una deformità di una delle ossa situate nella parte centrale del piede, è essenziale per la sua mobilità”. Continua la specialista: “Inoltre, a causa dei suoi sintomi, del modo in cui si manifesta, l’artrosi che di solito si presenta e che è percepibile solo attraverso la radiologia è solitamente difficile da diagnosticare fino a quando non è avanzata. Lo scafoide è un osso essenziale nella biomeccanica del piede ed è l’ultimo osso ad ossificarsi nel nostro sviluppo, per cui potremmo dire che lo rende più vulnerabile. Al di là della progressiva scomparsa del dolore nella zona, Rafa ha subito delle lesioni in altre parti del corpo, avendole sovraccaricate per cercare di evitare movimenti bruschi col piede. Infatti, i problemi fisici alle ginocchia (ai tendini delle rotule in particolare) sono una conseguenza della Sindrome di Müller-Weiss”.
    Questa la spiegazione medica del problema, che a quanto pare viene da lontano. Non resta che aspettare notizie dal team dell’iberico. US Open si avvicina, forse ultimo obiettivo stagionale di Nadal, per cercare di strappare il tanto agognato 21esimo Slam, staccandosi dagli eterni rivali Djokovic e Federer. Sarà in grado di giocare al meglio delle sue possibilità, e… giocherà?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Toronto: un Sinner scarico fisicamente cede netto a Duckworth

    Un Jannik Sinner molto scarico dopo la settimana vincente a Washington perde nettamente nell’esordio al Masters 1000 di Toronto. L’azzurro cede un break a set, perdendo 6-3 6-4 contro James Duckworth, per quella che diventa una delle vittorie più importanti in carriera per l’australiano (entrato nel main draw attraverso le qualificazioni). Non c’è molto da […] LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “Convertire la rabbia in campo in forza per vincere è la qualità dei campioni”

    Daniil Medvedev ha iniziato a Toronto la sua campagna estiva sul cemento americano. Un momento della stagione per lui molto importante, visto che nel 2019 è “esploso” proprio con una cavalcata straordinaria in Nord America. Nel 1000 canadese Medvedev è la prima testa di serie. Dopo l’esordio vincente contro “l’ex” russo Bublik, aspetta al terzo […] LEGGI TUTTO

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    Cancellato il 1000 di Shanghai, Indian Wells su 11 giorni e la settimana precedente un 250 a San Diego

    Una veduta dell’impianto di Indian Wells

    L’ATP ha comunicato delle novità relativamente al calendario nell’ultimo quarto di stagione. Come ampiamente previsto, alla fine è stato deciso di cancellare il Masters 1000 di Shanghai, ancora inserito nella versione precedente del calendario, ma unico evento in Asia dopo la cancellazione tutti gli altri tornei. Era difficilmente ipotizzabile che i giocatori volassero in Cina dagli Stati Uniti dopo Indian Wells per un solo evento, seppur importante e molto ricco.
    Comunica l’ATP: “Secondo il calendario aggiornato, il Rolex Shanghai Masters 2021 non si svolgerà nel 2021, a causa dell’impatto del COVID-19. Anche il Chengdu Open e l’Huajin Securities Zhuhai Championships (ATP 250) hanno confermato la loro cancellazione. Parallelamente, il BNP Paribas Open di Indian Wells è stato esteso a un evento di 11 giorni nelle settimane 40 e 41“.
    Non finisce qua, ci sono altre interessanti novità. La settimana precedente al 1000 californiano, è stato inserito un ATP 250 a San Diego (logisticamente perfetto come avvicinamento al torneo del “sig. Oracle”), e la settimana precedente (n.38) un altro 250 a Nur-Sultan, Kazakhstan, che verrà disputato indoor su superficie dura. Il torneo di San Pietroburgo (ATP 250) e il 500 di Vienna sono stati riallocati alla settimana 43, ossia appena prima del M1000 di Parigi-Bercy. Nella settimana 45 si svolgerà l’ultimo torneo stagionale, a Stoccolma, in concomitanza alle NextGen finals di Milano. La stagione ATP terminerà con le nuovissime Finals di Torino, nella settimana 46.
    Il commento di Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP: “Quest’anno abbiamo mantenuto un approccio flessibile al calendario a causa della continua evoluzione della pandemia. È estremamente doloroso annunciare la cancellazione dell’intera swing asiatica in questa stagione, non vediamo l’ora di tornare nel 2022. Vorrei ringraziare tutti gli organizzatori per aver accettato la sfida di allestire eventi in questo contesto tutt’altro di facile, compresi coloro che hanno organizzato nuovi eventi con licenza annuale. I giocatori meritano un enorme applauso per aver messo in scena uno spettacolo di livello mondiale per i fan settimana dopo settimana, mentre ci avviamo verso un emozionante finale di stagione a Torino”.
    Ecco il riepilogo del nuovo calendario:
    20-26 settembre: Metz (ATP 250), Nur-Sultan (ATP 250), Laver Cup27/9 – 3/10: Sofia (ATP 250), San Diego (ATP 250)7/10 – 17/10: Indian Wells (ATP Masters 1000)18/10 – 24/10: Mosca (ATP 250), Anversa (ATP 250)25/10 – 31/10: Vienna (ATP 500), St. Petersburg (ATP 250)1/11 – 7/11: Paris-Bercy (ATP Masters 1000)7/11 – 13/11: Stoccolma (ATP 250) – Milano (Next Gen ATP Finals) dal 9/1114/11 – 21711: Torino (Nitto ATP Finals)
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Washington: Sinner soffre ma supera al terzo McDonald in una vera battaglia. È il primo titolo in un 500 per l’azzurro

    Jannik Sinner, prima finale in un ATP 500

    Che cuore Jannik Sinner! L’azzurro corona la sua ottima settimana negli States superando in finale in tre lottatissimi set lo statunitense Mackenzie McDonald, 7-6 4-6 7-5 lo score conclusivo. È il primo titolo a livello “500” e terzo successo in carriera. Una vittoria meritata ma che fatica per l’azzurro, che ha giocato assai meno bene rispetto alle partite precedenti, anche per i meriti di un avversario assai veloce che gli ha proposto difficoltà tecniche e tattiche. Tanti errori per l’azzurro e una valanga di palle break non sfruttate, anche per bravura di un rivale “on fire” e mai domo. Una vittoria dolcissima, perché arrivata dopo una lotta feroce, fisica e mentale, quindi assai importante per Sinner, che domani salirà al n.15 del ranking ATP, suo miglior piazzamento. E pensare che molti dubitavano di lui la scorsa settimana… il campo, alla fine, è unico a parlare e dire la verità.
    La prestazione di stanotte non è stata così buona per Sinner. Tanti errori, soprattutto col rovescio, colpo che invece l’aveva sostenuto magnificamente per tutta la settimana, brillando nei quarti e in semifinale. In parte è stato anche merito di McDonald, che ha disputato una finale incredibile per velocità e focus. Si è preso enormi rischi l’americano, consapevole che se avesse accettato il ritmo e la progressione di Sinner ne sarebbe uscito alla lunga con le ossa rotte. Ha scelto di giocarsela a viso aperto, saltando letteralmente su ogni palla come una molla, cercando grandi anticipi ed aprendo l’angolo appena possibile. Grazie ad una velocità in campo straordinaria, e sentendo bene la palla potente e piuttosto pulita dell’azzurro, è riuscito a controbattere il ritmo di Jannik trovando diversi vincenti, entrando sul rovescio dell’azzurro. Sinner si è un po’ spazientito per non riuscire ad imporre il proprio pressing, tanto da affrettare il tempo per l’affondo e perdere sicurezza. Oggi molto meglio col diritto, soprattutto nella botta incrociata, con il quale ha ricavato molti punti.
    Ha sbagliato parecchio Jannik, non è riuscito a trasformare una valanga di palle break, anche se in molte l’americano ha servito benissimo ed è stato assai rapido nel correre avanti senza lasciare spazio alla manovra dell’azzurro. Molta dell’insicurezza di Sinner è venuta dal convulso finale di primo set, vinto ma con tante chance sprecate. Questo nervosismo è esploso quando non è riuscito poi ad allungare all’avvio del secondo, venendo breakkato e quindi superato. Nel terzo set si è giocato probabilmente il miglior livello, con buon spettacolo e scambi divertenti. Sinner spinge forte, scappa via, arriva a doppio match point ma non chiude! Serve sul 5-3, ma perde il servizio. Tutto da rifare, qua la partita poteva scappargli di mano, ma è stato bravo a restare focalizzato, a crederci e lottare, nonostante gli errori, un servizio non costante, un rivale tignoso e velocissimo.
    Più di cuore e testa che di braccio, Sinner la porta a casa. Doveva forse verticalizzare di più, ricavare di più dal servizio, ma soprattutto giocare più libero per sbagliare di meno. È stata dura, ma ce l’ha fatta. Per questo è una vittoria importantissima, perché è arrivata vincendo “sporco”, con sofferenza, superando molti momenti difficili e dando un bel segnale anche dal punto di vista fisico, perché la partita è stata anche parecchio dura.
    Bravo, bravissimo Sinner. Un successo che rilancia completamente le ambizioni dell’azzurro, cancella un periodo grigio e fa intravedere migliorie molto interessanti. Restano 2 Masters 1000 sul cemento e US Open. Ne vedremo delle belle…
    Marco Mazzoni

    La cronaca della finale.
    La finale del 500 di Washington scatta alle 23:10 con Sinner alla battuta. Poche prime in campo, ma McDonald sbaglia un paio di risposte cercando di essere aggressivo. Il terzo errore di rovescio di Mackenzie porta a Jannik il punto del 1-0. McDonald alla battuta. Servizio al centro e via avanti. Chiara l’intenzione dello statunitense di “scappare” dallo scambio di ritmo e progressione, dove può pagare la maggior potenza dell’azzurro. Ma è anche bravo Mackenzie ad appoggiarsi sulla palla e trovare profondità. 1 pari. Nel terzo game Sinner trova il primo Ace del match, senza patemi controllando lo scambio dal centro del campo si porta 2-1. Nel quarto game arriva la prima scossa della partita. Mackenzie scatta sicuro 30-0, ma Jannik si difende, sprinta e forza ad un paio di errori il rivale. 30-40, è la prima palla break del match. Bravo McDonald a cancellarla col servizio, ma sbaglia per troppa fretta col diritto nel punto seguente. È la seconda chance per l’azzurro per scappare via. Letale Sinner, LETALE! Risponde profondo, comanda lo scambio rubando un pezzetto di campo con ogni colpo, sino alla chiusura col diritto cross. BREAK Sinner, avanti 3- e servizio. La progressione intensa e profonda di Jannik inizia pagare dividendi. Mackenzie è veloce di piedi, trova una grande risposta lungo linea e poi sprinta a rimettere una palla corta (non così corta…) di Sinner. Con tre punti di fila, McDonald si guadagna una chance per il contro break. Ottimo Jannik, ACE per ricacciare indietro il rivale, senza rischiare niente. Di nuovo rapidissimo l’americano, apre il campo e avanza con sicurezza. Si procura così la seconda palla break del game. Niente prima, ma la seconda è moooolto lavorata, salta così alta che la risposta impattata assai in alto vola via. Un gratuito di rovescio costa a Sinner la terza palla break, ma lavora bene col diritto e si salva di nuovo. È il game più lottato del match, buon livello in questo momento e massimo sforzo per Mackenzie. La quarta palla break è quella buona: spinge Sinner, ma McDonald è bravo a girarsi sul diritto e trovare un’accelerazione in salto lungo linea da destra imprendibile. Break McDonald, torna sotto 2-3 e servizio. Sinner ha pagato il primo momento “no” del match, non aiutato dalla prima di servizio, ma era 40-15 nel game. Immediata reazione dell’azzurro, prima una pallata a tutta, quindi un passante cross perfetto. 0-30 e quindi 0-40, di nuovo potente ed accurato in difesa. Tre palle per scappare avanti di nuovo. Sbaglia Mackenzie su di una risposta consistente. BREAK Sinner, 4-2 e servizio. Con un Ace sul 40-30 l’altoatesino consolida il vantaggio, portandosi 5-2. Jannik prova a chiuderla già nell’ottavo game, prendendosi bei rischi in risposta. Un paio di errori di rovescio però aiutano McDonald ad issarsi 3-5. Ora l’azzurro serve per vincere il primo set. Con un bel ritmo Jannik si porta 30-15. Regala però con un diritto banale, sparato in rete da metà campo (solo il secondo diritto sbagliato in tutto il primo set). 30 pari. Risponde molto stretto Mackenzie, è sorpreso l’azzurro. 30-40 e delicata palla break! Va prendersi il punto lo statunitense, da una risposta molto profonda e quindi un accelerazione che gli apre il campo, fino alla chiusura sotto rete. Contro Break, il peggior game del match per l’azzurro – due diritti sbagliati – che non riesce a chiudere e va in risposta, avanti 5-4. Come nel sesto game, Jannik cerca una immediata reazione. Con rabbia, strappa due punti per lo 0-30, quindi con una risposta micidiale cross da sinistra, si porta 15-40, Due Set Point per Sinner! Niente prima in campo… ma stecca un rovescio di scambio l’azzurro. 30-40, secondo Set Point. Trova una grande prima esterna, imprendibile. 40 pari. Dopo un quasi ace… Doppio fallo, il primo del match in un momento per lui orribile. Terzo Set Point Sinner. Rischia la risposta Jannik, ma Mackenzie trova un grande diritto impattando la palla in totale anticipo, ribaltando lo scambio a suo favore e chiudendolo da sinistra. C’è lotta, palla dopo palla. Un errore col diritto costa a McDonald il quarto Set Point del game. Niente, altro buon servizio del 26enne californiano, che ancora col servizio cancella anche un quinto Set Point. Di potenza, col diritto, Sinner entra in campo e strappa il sesto Set Point. Niente prima stavolta per Mackenzie… duro scambio, centrale, dritto per dritto, è l’azzurro il primo a sbagliare col rovescio, oggi il colpo stranamente meno sicuro (è stato il settimo errore da sinistra). Con un bel punto col diritto, finalmente McDonald vince un sofferissimo decimo game, impatta lo score a 5. Molte memorie negative per Jannik, ben 6 Set Point non trasformati. Dopo un game infinito, a zero Sinner sale 6-5. Dodicesimo game, e di nuovo Mackenzie in crisi al servizio. Forza bene Jannik, 0-30 e poi un errore costa allo yankee lo 0-40. Altri Tre Set Point per l’azzurro. Cancella il settimo complessivo con un Ace, il terzo del suo match. Ancora Ace, e ottavo SP annullato. Niente prima in campo sul nono… tenta un improvviso serve and volley, Jannik è forse sorpreso e la risposta va in rete. 40 pari, 9 set non trasformati. Esagera con la spinta l’americano, ecco il decimo Set Point per Sinner. Nemmeno fortunato l’azzurro, il nastro rallenta la palla, aggiustandola per la chiusura del rivale. Urla “c’mon” Jannik quando il diritto di Mackenzie muore in rete, 11esimo Set Point! ECCOLO! Muore in rete il rovescio di McDonald, all’undicesima chance Sinner chiude 7-5, 1h e 6 minuti di tennis, anzi, di lotta. 16 vincenti a 13 per l’americano, ma anche 23 errori a 11. Un set durissimo, in cui Mackenzie è stato bravo a prendersi rischi per uscire dalla morsa dell’azzurro, ma alla fine un set meritato per Jannik, nonostante più errori rispetto ai match dei giorni scorsi.
    Secondo set, scatta Sinner alla battuta. Inizia bene, molto determinato e preciso nella spinta. 1-0 Sinner. Scatta bene anche il giocatore di casa, sembra aver già metabolizzato la delusione del set perso nella stretta finale. 1 pari. Terzo game, va fuori giri Jannik, bravo in difesa Mackenzie. Da 30-0 crolla 30-40, palla break per McDonald. Duro scambio, si difende con le unghie Mackenzie, ma alla fine sbaglia. Si salva l’azzurro, ma che fatica, è in difficoltà nello sfondare il rivale, velocissimo nel rimettere tutto. Stavolta sfonda davvero Sinner, due diritti portentosi. 2-1 avanti l’azzurro. Il set avanti spedito sui turni di servizio, grande spinta da parte di entrambi. Nel sesto game, con Jannik avanti 3-2, Mackenzie si imballa. Subisce la forza dell’azzurro e poi affretta malamente un rovescio. 0-30 e poi 15-40, regalissimo col diritto, per una volta scomposto coi piedi al momento della spinta. Due palle break per Sinner. Comanda lo scambio sulla prima l’azzurro, ma il rovescio lo tradisce di nuovo; serve bene l’americano sulla seconda. Parità. Non va il rovescio di Sinner, ora nemmeno in risposta. 3 pari. Il suo sguardo non cela un certo nervosismo, di sicuro infastidito per i troppi errori e per il non riuscire a “spaccare” lo scambio nonostante la spinta. McDonald trova nel settimo game un paio di giocate notevole, come il passante di rovescio in allungo che lo manda avanti 15-40, con due palle break per l’allungo. Un altro errore di rovescio costa a Sinner il Break. Dopo mezz’ora, McDonald è avanti 4-3 e servizio, brutto momento per l’azzurro, che invece di scappare via nel set, ora è costretto a rincorrere. In totale fiducia, il californiano consolida il vantaggio, 5-3. Di rabbia Sinner resta in scia. McDonald va a servire sul 5-4 per vincere il secondo parziale. Non trema Mackenzie, rapidissimo coi piedi avanza e chiude. 6-4. Migliore il rendimento dell’americano, ma peccato per Jannik che dopo non aver trasformato la chance per l’allungo è calato, ha lasciato troppo spazio a Mackenzie. La velocità dell’americano ha fatto la differenza. È il primo set perso da Jannik nell’intero torneo.
    Terzo set, inizia l’azzurro alla battuta. La breve pausa sembra averlo rigenerato, spinge forte e preciso. senza patemi muove lo score sul 1-0. È più reattivo Sinner, spinge e viene avanti. 15-30 e poi 30-4o, con una bella chiusura sotto rete. È la prima palla break del set. Con coraggio Mackenzie scatta avanti e chiude, sempre rapidissimo e lucido nel leggere il momento massimizzando la situazione. Bel livello adesso, la palla corre rapidissima, entrambi sono pronti a verticalizzare il gioco e prendersi rischi. Evidente come Jannik voglia cercare la zampata per scappare avanti, spinge fortissimo ed il pressing frutta la seconda palla break del set (ne ha sfruttate 3 su 17 finora, poche poche). E il break arriva! Avanza McDonald, Sinner gli spara forte in pancia col rovescio, la volée è in rete. Urla Jannik, esterna una tensione accumulata in quel terribile finale di primo set, con le mille occasioni non trasformate. 2-0 Sinner, ora c’è da fare corsa di testa, servendo bene senza cali. Il californiano non molla, si prende rischi in risposta, ma sul 30 pari esagera, cercando di spingere una seconda molto carica di effetto. Un’altra ottima progressione con i piedi dentro al campo vale a Sinner il punto del 3-0. Perfetto sinora con la prima in campo nel terzo set Jannik, un dato questo importantissimo. McDonald non crolla, continua a saltare su ogni palla con grande vigore. Si porta 1-3 e anche in risposta martella col diritto sulla prima palla più corta dell’italiano. 15-30, momento cruciale. Doppio Fallo di Jannik! È il primo del match, figlio della tensione del momento. Due palle break per Mackenzie sul 15-40. Ottimo l’azzurro sulla prima, pressing preciso al centro, alla fine ingestibile; molto preciso anche sulla seconda, apre il campo col diritto, fa correre il rivale infila un bell’insider out. Si salva Sinner, ma con un attacco diretto dalla risposta Mackenzie strappa una terza chance del contro break. Non trema Sinner, servizio potente al T e via dentro col rovescio lungo linea. Con l’aiuto del servizio è tutto più facile… 4-1 Sinner, respinto l’assalto del rivale. Nel settimo game Mackenzie cerca un ultimo assalto, ci prova sino alla fine, ma l’allievo di Piatti (assente nel torneo) serve con potenza e chiude col diritto. Con l’ennesima seconda palla esterna da sinistra, estremamente carica di “kick”, manda in crisi la risposta di McDonald, gli vale il prezioso 15 del 5-2. La coppa è davvero ad un passo. Sente il profumo della vittoria l’azzurro, lascia scorrere il braccio a tutta, la palla prende una velocità ed effetto devastante, incontenibile. 15 pari e 15-30, a due punti dal match. Un’altra risposta molto profonda costa l’errore a McDonald, 15-40 e DUE MATCH POINT SINNER!!! Con un coraggioso affondo col diritto Mackenzie salva la prima PB. Aggressivo con servizio e diritto, si salva ancora l’americano. Davvero bravo “Mac” a giocarsi con freddezza e qualità ogni palla break da salvare. Resta in scia il californiano, 3-5. Ora Sinner va a servire per il titolo. Scambio duro sul primo punto, lo vince Jannik, fa il pugno al suo angolo. Troppa fretta nel secondo punto, il rovescio è sbagliato. 15 pari. Anche duro scambio, ma stavolta è l’azzurro a sbagliare per primo. 15-30, attenzione… Si prende un gran rischio col diritto cross Sinner, esce di poco. 15-40, due palle per tornare in vita nel match per l’americano. Vola via il rovescio di Jannik, clamorosamente McDonald strappa il game all’azzurro, un BREAK arrivato nel momento decisivo. Ora McDonald serve sotto 4-5. Prova a mettere grande pressione Sinner, ma sbaglia col rovescio prima e col diritto poi. Si va ai vantaggi, torna a due punti dal titolo l’azzurro, ora anche Mackenzie sente eccome la pressione. Arriva LO SCAMBIO più bello del match, succede di tutto sotto rete, lo chiude Jannik con un tocco stretto di rovescio. Alza il dito, con il rivale per terra. Il pubblico è in delirio. Nastro malandrino… devia lungo un passante di Sinner che sarebbe stato vincente. Con un gran diritto, McDonald impatta a 5, tutto da rifare per Sinner. Per fortuna l’azzurro non accusa il colpo della rimonta subita. A zero si porta avanti 6-5, assicurandosi il tiebreak. Si scambia duro anche nel 12esimo game. Si porta 15-30 l’azzurro, ma non riesce a piazzare la zampata definitiva. Si va ai vantaggi. Altro duro scambio, muore lungo il diritto di Mackenzie. Ecco il TERZO MATCH POINT per Sinner!!! Niente prima in campo……. SIIII! È in rete il rovescio di McDonald!!! GAME SET MATCH SINNER!!! Terzo torneo in carriera, tanto sofferto quanto meritato.
    Bella vittoria per Sinner, ancor più dolce perché strappata non giocando al meglio, contro un avversario scomodo, arrivata con lotta, testa e cuore più che per una differenza tecnica. Bravissimo Jannik! La sua campagna 2021 sul “duro” USA prende una piega molto, molto interessante…
    Marco Mazzoni

    Mackenzie McDonald vs [5] Jannik Sinner ATP ATP Washington Mcdonald M.565 Sinner J.747 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 3Mcdonald M. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A5-6 → 5-7Sinner J. 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Mcdonald M. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 5-5Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-403-5 → 4-5Mcdonald M. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-5 → 3-5Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-4 → 2-5Mcdonald M. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-4 → 2-4Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-3 → 1-4Mcdonald M. 15-0 15-15 40-15 40-300-3 → 1-3Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-2 → 0-3Mcdonald M. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 0-2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Mcdonald M. 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 6-4Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 5-4Mcdonald M. 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3Sinner J. 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 4-3Mcdonald M. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 3-3Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3Mcdonald M. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Mcdonald M. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Mcdonald M. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-6 → 5-7Sinner J. 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6Mcdonald M. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-5 → 5-5Sinner J. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-5 → 4-5Mcdonald M. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-5 → 3-5Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-4 → 2-5Mcdonald M. 0-15 0-30 0-402-3 → 2-4Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A1-3 → 2-3Mcdonald M. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A1-2 → 1-3Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Mcdonald M. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1
    5 Aces 95 Double Faults 163% (79/125) 1st Serve 50% (54/107)66% (52/79) 1st Serve Points Won 72% (39/54)46% (21/46) 2nd Serve Points Won 51% (27/53)76% (16/21) Break Points Saved 64% (7/11)17 Service Games Played 1728% (15/54) 1st Serve Return Points Won 34% (27/79)49% (26/53) 2nd Serve Return Points Won 54% (25/46)36% (4/11) Break Points Converted 24% (5/21)17 Return Games Played 1758% (73/125) Service Points Won 62% (66/107)38% (41/107) Return Points Won 42% (52/125)49% (114/232) Total Points Won 51% (118/232) LEGGI TUTTO