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    WTA lancia la APP Health & Safety Connect

    WTA presenta una nuova APP

    La WTA e la società KPMG hanno annunciato il lancio di una nuova applicazione che supporterà le atlete in merito al delicato tema della salute e sicurezza. Progettata congiuntamente da WTA e KPMG, l’app WTA Health & Safety Connect aggregherà i dati delle giocatrici e del tour, applicherà l’intelligenza artificiale e proporrà nuovi approfondimenti medici con l’obiettivo di modellare gli standard di salute e sicurezza per il tennis professionistico femminile.
    “Migliorare la salute e la sicurezza e ridurre al minimo le malattie e gli infortuni per le nostre giocatrici è l’obiettivo principale del nostro sport”, ha affermato Micky Lawler, presidente WTA. “Non solo questa tecnologia migliora l’opportunità per ottenere prestazioni ottimali, ma garantisce anche la massima qualità sul campo da tennis”.
    La nuova piattaforma nasce con l’idea di migliorare e performare lo sforzo di scambio di informazioni della WTA per elevare i protocolli di salute e sicurezza dei tornei per i membri attuali e futuri del tour femminile.
    L’app consentirà alla WTA di analizzare i dati nel contesto delle mutevoli esigenze di salute e sicurezza, dei diversi ambienti dei tornei e dell’ampiezza degli studi generati in decenni di cura e ricerca sugli atleti. L’app WTA Health & Safety Connect fungerà da scambio bidirezionale completo per i giocatori e il personale dello staff per connettersi con le ultime informazioni e strumenti di salute e sicurezza. Ciò include variabili come i più attuali problemi di salute relativi al Covid-19, gli indice di calore, le condizioni di qualità dell’aria, l’affaticamento, la prevenzione delle malattie, il recupero o le risorse per la salute mentale.
    Le funzionalità della App verranno implementate in più fasi, a partire da questo autunno con gli strumenti di gestione del Covid-19 progettati per soddisfare i requisiti di sicurezza per gli eventi del Tour. La piattaforma fungerà immediatamente da hub centralizzato per la salute e la sicurezza, fornendo vaccinazioni, test e documentazione di viaggio in tempo reale, insieme al monitoraggio dei sintomi, per aiutare a mantenere le atlete e il personale al sicuro, in salute e informati.
    “Sapendo che la salute e la sicurezza delle atlete della WTA è la massima priorità, abbiamo incaricato il nostro Digital Team di sviluppare una soluzione tecnologica che possa servire immediatamente, ponendo le basi per future opportunità”, ha affermato Shawn Quill, National Sports di KPMG. “Per consentire un uso efficace di questa piattaforma, abbiamo esaminato ogni fase del processo attraverso gli occhi degli atleti, combinando innovazione, analisi dei dati e tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “Il tennis si è trasformato in uno sport di velocità. Ho formato Rafa tra Connors e Vilas”

    Toni Nadal

    Toni Nadal ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni durante il podcast tennistico Tres Iguales. Lo storico coach di Rafael ha parlato dell’evoluzione del tennis negli ultimi anni, di come la disciplina sia cambiata accompagnando la crescita esponenziale sul piano atletico dei giocatori. Ecco alcuni passaggi del suo pensiero.
    “Questo sport è cambiato in pochi anni, è diventato un gioco di velocità, non di strategia. In poco tempo tutto si è velocizzato molto. Ripenso a quando, nei primi anni di carriera di Rafa, trovavamo giocatori che ti permettevano di giocare, che lottavano su ogni palla e pensavano come rigiocarla. Ora la strada per cercare la vittoria è colpire forte, il più forte possibile e prima dell’avversario. Credo che ora è tutto ben studiato, che i tennisti siano più forti fisicamente, ma alla fine la chiave resta il giocare bene. È fondamentale avere un’alta percentuale di prime palle di servizio, giocare con la massima velocità. Ritengo che in questo momento i giovani siano meno disposti a pensare perché si concentrano sul colpire più duro che possono, e hanno intorno a sé allenatori che si occupano della strategia”.
    Molto interessante il suo ricordo dei primissimi anni con Rafa, sul modello che aveva in testa pensando ad un futuro Pro per il nipote. “Quando Rafa era bambino, ho sempre voluto fare di lui un mix tra Vilas e Connors. Cercavo di renderlo un giocatore molto intenso, quello era l’essenziale, ma anche che avesse colpi vincenti. Ho passato molti anni a lavorare con lui sul drive di diritto, in modo che potesse trovare punti vincenti in qualsiasi contesto e da qualsiasi situazione, e la sua capacità di migliorarsi è stata decisiva, soprattutto con il rovescio incrociato”.
    “Quando Rafa ha completato il Grande Slam in carriera, a 24 anni, ho capito che avrebbe lottato per essere il migliore della storia. La sua progressione è sempre stata fortemente condizionata dall’infortunio congenito al piede, che ora sta soffrendo in particolare, motivo per cui tutto ciò che ha realizzato è straordinario. Ha sempre lottato nelle difficoltà e penso che riuscirà a superare ancora una volta questo ostacolo. Sono ottimista, la mia sensazione è che il 2022 possa essere una buona stagione per lui e che gli rimangano ancora 2 o 3 buoni anni. Ovvio col passare del tempo tutto è più complicato”.
    Toni ripercorre come affrontavano insieme i match contro Roger e Novak, sino alle sfide con i più giovani rivali. Secondo lo zio, alle nuove leve manca ancora la massima intensità e continuità. “Come affrontavamo i grandi avversari? Beh, contro Roger è sempre stato tutto più semplice perché ci siamo concentrati su di uno schema preciso, cercare di giocare più punti possibili spingendo una palla alta e forte sul rovescio di Federer. Molto più complesso stato affrontare Djokovic, nei primi anni non sapevamo leggere il suo gioco. Ricordo che agli US Open 2010 Rafa venne da me nel bel mezzo della partita e mi chiese cosa poteva fare. Gli dissi di giocare intenso e profondo al centro e di cambiare direzione solo quando aveva una posizione molto vantaggiosa. Ma dentro di me, pensavo che dovevamo solo pregare perché quel ragazzo sul cemento era migliore di Rafa. Le nuove leve? Quando giocano al loro massimo, sono al livello dei Big 3, il problema è che quando scendono un filo, il loro livello cala di più. Chi riuscirà a mantenere al massimo il proprio livello diventerà il nuovo leader”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    “Ruud vincerà Roland Garros entro il 2024”, parola di Patrick McEnroe

    Casper Ruud

    Casper Ruud è uno dei tennisti più “caldi” del 2021. Ha appena vinto a San Diego il suo primo torneo ATP al di fuori della terra battuta, ma è proprio sul rosso che il suo tennis potente e continuo diventa molto temibile, anche per i più forti.
    Ne è convinto l’ex tennista USA Patrick McEnroe (oggi noto opinionista), che ha affermato perentorio “Casper Ruud vincerà a Roland Garros entro il 2024“. Un’investitura importante per il giovane norvegese, che dopo essere sbarcato alla Accademia di Rafa Nadal ha notevolmente incrementato la consistenza, efficacia e pericolosità del suo gioco. Il padre si è detto entusiasta della sua esplosione, ma non sorpreso: “È sempre stato un ragazzo serio, lavoratore, e con un certo talento. Lavorando così, i risultati prima o poi arrivano. Sono orgoglioso che abbia già fatto meglio di me in carriera, e ha ancora una strada lunghissima davanti”.
    Ricordiamo che la scorsa estate il 22enne ha dominato la mini stagione su terra, vincendo uno dopo l’altro gli eventi di Bastad, Gstaad e Kitzbuhel, dando grande dimostrazione di efficacia e tenuta, fisica e mentale.
    I suoi numeri parlano chiaro: su terra è fortissimo. Nel 2021 infatti ha un record di 28 vittorie e 5 sconfitte sul rosso (84,8% di successo), mentre nel complesso della stagione in corso ha 47 vittorie e 12 sconfitte (79,7%).
    In attesa di verificare la crescita di Alcaraz (uno degli avversari più temibili in assoluto su terra battuta) e come rienterà Dominic Thiem dopo i severi problemi al polso, di sicuro Casper Ruud sarà uno dei giocatori da battere all’edizione 2022 di Roland Garros. Rafa e Novak sono avvisati.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Pilic: “L’occidente è in difficoltà ad ammettere che Djokovic è il migliore”

    Djokovic vincitore a Wimbledon 2021

    Nikola Pilic, finalista a Roland Garros 1973 e poi coach di successo sulla panchina di molti giocatori, difende Novak Djokovic e se la prende col mondo occidentale. Un 12enne “Nole” arrivò dai Balcani alla sua accademia, nei pressi di Monaco di Baviera in Germania, formandosi sotto la guida esperta di Pilic per quattro anni, tanto che il numero 1 ha spesso considerato proprio Pilic come il suo vero “padre tennistico”. I due poi si ritrovarono anche in Davis, con Nikola capitano del team serbo che Djokovic guidò alla vittoria dell’Insalatiera nel 2010.
    Intervistato dal giornale croato Vecernji list, Pilic ha espresso tutta la sua ammirazione per Djokovic ed un certo risentimento per il mondo occidentale. Ecco alcuni estratti dell’intervista, che non mancherà di scatenerare reazioni….
    “Penso che il suo successo abbia ferito l’Occidente in modo diverso. Per la loro comprensione delle cose, il livello raggiunto da Djokovic era riservato a qualcuno dell’Occidente; e poi arriva un ragazzo di un piccolo paese a dominare il mondo del tennis. Se Roger Federer avesse fatto quello che ha fatto Djokovic agli US Open 2020, non sarebbe stato squalificato. L’occidente ha un problema nell’ammettere che Djokovic è il migliore”.
    Continua Pilic: “Djokovic è semplicemente fenomenale, ha lavorato tanto, senza scorciatoie, si è meritato col sudore tutto quel che ha raggiunto. Ricordo che i giornalisti serbi mi stavano addosso nel 2019 cercando di farmi dire che Novak è il migliore. Non volevo dirlo fino a quando non ha vinto Wimbledon quest’anno. Il giorno in cui lo ha fatto, ho dato un’occhiata completa e approfondita ai numeri. Novak ha ottenuto lo stesso numero di titoli slam di Nadal e Federer, è avanti nei confronti diretti e sta staccando tutti come numero di settimane da n.1 del raning. Inoltre ha vinto il maggior numero di titoli Masters 1000, è l’unico giocatore ad aver vinto ogni Slam almeno due volte nell’era moderna, e a un certo punto aveva quasi 17.000 punti ATP, in quel momento aveva accumulato più punti di Murray, Nadal e Federer messi insieme. Non sono di parte, Novak è semplicemente il migliore di tutti i tempi”.
    Pilic ha anche sottolineato l’impegno umanitario del serbo: “Novak non è mai stato a Bergamo in vita sua, ma lì ha donato un milione di euro. Ha ristrutturato o costruito 437 asili nido. Ha investito 8-9 milioni di euro in attività umanitarie”.
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    ATP annuncia un’indagine su Zverev

    L’ATP, attraverso un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, annuncia di aver avviato una indagine sul comportamento di Alexander Zverev nel corso del Masters 1000 di Shanghai 2019. Ricodiamo che Sasha fu accusato dall’ex fidanzata di aver subito violenze in un burrascoso periodo della loro relazione dagli US Open 2019 fino al torneo cinese, quando […] LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Sofia: Sinner perfetto! Con un tennis intenso in progressione demolisce Monfils in due set, si conferma campione in Bulgaria

    Jannik Sinner seconda finale consecutiva a Sofia

    Jannik Sinner al limite della perfezione! Domina Monfils con un ritmo notevole in progressione, non una pausa, non un momento di calo. Vince 6-3 6-4, conferma il titolo dello scorso anno a Sofia. Grandissima prestazione, impeccabile, di classe, di potenza. Applausi Jannik! Terzo torneo del 2021.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della finale
    La finale inizia con Jannik Sinner alla battuta. Parte fortissimo l’azzurro, grande ritmo e un rovescio cross micidiale, stretto e velocissimo. 30-0. Aiutato anche dalla prima, chiude a 15 il primo game, 1-0 Sinner. Anche Monfils parte bene, 30-0, poi si scambia e allora Jannik sale in cattedra col suo ritmo e progressione. Sul 30-30 un passante dell’azzurro di rovescio esce di un niente, l’avrebbe portato subito a palla break. Il secondo doppio fallo porta il gioco ai vantaggi. Erroraccio col diritto in scambio di Gael, regalassimo che consegna la prima palla break a Sinner. Spara una risposta a tutta Jannik, ma la palla non passa la rete. Perfetto quindi Jannik in costruzione, ruba campo al francese ed entra col diritto inside out. Seconda palla break. Ed è BREAK! Lungo scambio, lo “spacca” con un diritto lungo linea e via avanti a chiudere in avanzamento. 2-0 Sinner. “LaMonf” trova punti estemporanei con strappi di grandi qualità, come sul 30-0, ma il continuo ritmo e progressione di Jannik costringe il rivale a remare ben dietro la riga di fondo, aprendo il fianco all’accelerazione molto incisiva. Sbaglia qualcosa a furia di spingere l’azzurro, ma tatticamente il suo schema è ineccepibile, come il diritto, oggi ben centrato in quest’avvio. 3-0 Sinner. Il francese cerca di scuotersi, spingendo di più col diritto, muove lo score nel set, 1-3. Nel quinto game siamo 30 pari, Jannik piazza il primo Ace del match, esterno pizzica un filo di riga (contesta Gael, ma non c’è verifica elettronica nel torneo), e quindi un’altra solida prima “in pancia”. 4-1 per l’altoatesino, molto positivo in ogni settore del gioco. Nel settimo game Sinner non trova la prima di servizio, e un errore banale col diritto lo manda 15-30. Lungo scambio, stavolta è il francese a spingere di più, un recupero di rovescio dell’azzurro è in rete. 15-40, primo momento di difficoltà per Sinner e prime due palle break da difendere. Bene col rovescio Jannik sulla prima; INCREDIBILE punto sulla seconda! Scambio lungo, durissimo, con Jannik che sballotta a destra e manca Geal, prendendosi grandi rischi e portando, alla fine, a sbagliare. Parità. WOW! Come esce col diritto cross in corsa Sinner, da difesa estrema trova una mazzata incrociata imprendibile. Rovescio vincente in avanzamento, e punto. Cancella 2 PB con classe da Campione, vola 5-2. Trova un bel game il francese, resta in scia 3-5, ora l’azzurro serve per il primo set. Solido Jannik, molto bene. Servizio, diritto potente, grande ritmo, 30-0. Rischia tutto in risposta “LaMonf”, ma esagera poi col rovescio incrociato. 40-0, Tre Set Point Sinner! Ancora incisivo in risposta Gael, si prende un punto di forza e rabbia. Chiude al secondo Sinner, bello scambio rapido, il primo a sbagliare è Monfils. 6-3 Sinner, 40 minuti di tennis intenso, in progressione, propositivo. Ha demolito la resistenza di Monfils palla dopo palla, con pazienza e potenza.
    Secondo set, scatta Monfils al servizio. La musica non cambia, Sinner è in modalità “macchina”, intenso, profondo. Il francese cerca di spingere a tutta col diritto, ma esagera e sbaglia. 15-40, due immediate palle break per Jannik! Cancella la prima il francese con un botta a tutta, ma sulla seconda si scambia… molto intenso, grande ritmo e il primo a cedere è Gael. BREAK Sinner, la pressione e velocità degli scambi dell’azzurro sembra ingestibile per il 35enne transalpino. 1-0 avanti, Jannik può fare corsa di testa. Libero anche per il vantaggio, Jannik ora spinge dritto per dritto, accelera i tempi e vola a rete, chiudendo in modo perentorio. A zero Jannik consolida il vantaggio, 2-0, scuote la testa della racchetta guardando il suo angolo, sente che il suo tennis scorre fluido e veloce. Monfils non regge il pressing davvero profondo dell’azzurro, è in netta difficoltà nel contenere. 0-30, grande chance per Jannik per scappare via definitivamente (parziale di 10-2 nel set). Monfils alza il ritmo, consapevole che se non alza i ritmi e prende l’iniziativa è schiacciato in modo sistematico. Trova una bella smorzata, 30 pari. Il pressing di Jannik è indiavolato, continuo. Soffre terribilmente “LaMonf”, ma riesce con le unghie a restare aggrappato alla partita, 1-2. Nel quarto game l’azzurro commette il primo doppio fallo del match, sbaglia anche un rovescio di scambio aprendo troppo il campo, si va ai vantaggi. Nessun rischio: comanda col diritto, angola col rovescio (veloce e preciso), Monfils arriva in ritardo e sbaglia. Che angoli Jannik, che pressione. 3-1 Sinner. Gael prova a restare in contatto, serve meglio e regala anche una “schiacciata” degna della NBA con uno smash in salto, è molto rapido in campo, ma in risposta non riesce a scardinare il pressing dell’azzurro. Molto concentrato Jannik, non sbanda, non cala d’intensità, pressa e costruisce. Quasi perfetto dal centro del campo, piedi sulla riga a comandare. 4-2 Sinner, ottimo game a zero. Settimo game, Jannik pressa, pressa, pressa, toglie tempo al rivale che sbaglia. 0-30. Rischia una rispostona vincente lungo linea, di poco fuori, sarebbe stata una “mazzata” per il rivale, che invece trova poi un Ace per il 30 pari. Vince quattro punti di fila Gael, con coraggio buttandosi avanti. 3-4. Perfetto Jannik al servizio, esce veloce e spinge, DOMINA il campo. 5-3, ad un passo dalla vittoria e conferma del titolo a Sofia. Tira quattro pallata col servizio Monfils, Sinner ci prova poco. 4-5, ora l’azzurro serve per il titolo. Il suo braccio non trema, corre veloce con servizio, diritto, rovescio. Chiude a zero, che prestazione! Autorevole, vince il torneo senza aver perso un set, terzo titolo della sua stagione. Un Sinner che resta pienamente in corsa per un posto alle Finals di Torino. Bravissimo!
    Marco Mazzoni
    [1] Jannik Sinner vs [2] Gael Monfils (non prima ore: 15:30)ATP ATP Sofia Sinner J.66 Monfils G.34 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4Monfils G.5-3 → 5-4Sinner J. 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3Monfils G. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3Sinner J. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Monfils G.3-1 → 3-2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 3-1Monfils G. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-0 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Monfils G. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 6-3Monfils G. 15-0 30-0 30-15 40-155-2 → 5-3Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-2 → 5-2Monfils G. 0-15 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1Monfils G. 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0Monfils G. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Thiago Wild indagato in Brasile per presunte lesioni e violenza alla ex fidanzata. La difesa del tennista

    Thiago Seyboth Wild

    Il media brasiliano UOL riporta una vicenda giudiziaria che riguarda il giovane Thiago Seyboth Wild. La polizia di Rio de Janeiro sta indagando dopo la denuncia per violenza psicologica e lesioni sporta dall’ex fidanzata del tennista, Thayane Lima, dottoressa in biomedicina e influencer piuttosto nota in Brasile sui social. A Thiago Wild è stato proibito avvicinarsi alla ragazza come misura cautelare.
    Ecco l’intervista della Lima, che racconta la sua versione dei fatti: “Senza che me ne accorgessi, mi ha fatto cambiare tutto nella mia vita. Ho iniziato a non poter portare un decoltè, non potevo nemmeno andare in spiaggia per non indossare un bikini. Portavo sempre le unghie lunghe, ma a lui piacevano quelle corte. perché sosteneva che le unghie grandi erano ‘da stronza’. Se la mia opinione politica non fosse stata la sua – e in effetti non lo è -, mi avrebbe offeso imponendomi di non stare insieme ai ‘fottuti neri’. Mi ha imposto di farmi un piercing al naso e si è lamentato del mio accento, dicendo che parlo uguale ‘a quelle delle favelas””.
    Il racconto della ragazza si fa sempre più crudo, con il dettaglio delle violenze subite: “Un giorno mi ha fatto male al dito, l’ha schiacciato con tutta la sua forza e me l’ha quasi rotto, si era arrabbiato perché avevo pubblicato una foto sui social da sola e non con lui. Stavamo cenando con i suoi genitori, ha visto la foto e mi ha stretto forte la mano. Il mio dito è diventato viola e gonfio. Quando Thiago si arrabbiava, mi spingeva, mi tirava i capelli, mi chiamava puttana, spazzatura, scema. Vivevo chiuda in casa, non uscivo per niente mentre lui era via, mi lasciava solo andare in chiesa e non dovevo assolutamente ritardare”.
    Dopo la denuncia, la Lima ha ottenuto dal giudice la misura cautelare e con l’aiuto dell’avvocato Gabriela Amábile ha intentato una causa per danni materiali e morali contro Thiago Wild.
    “Dipendevo finanziariamente da Thiago” continua Thayane, “Eravamo una coppia stabile, su sua richiesta ho smesso di lavorare con la pubblicità su Instagram. Dopo aver scoperto suoi vari tradimenti, i suoi genitori si sono resi conto della situazione e hanno affermato che mi avrebbero dato supporto materiale e psicologico, ma ciò non è mai accaduto e sono finita totalmente indifesa. Ha tagliato tutto, compresa la mia carta di credito, che era l’unica forma di denaro che avevo. La sua famiglia solo si preoccupava di mantenere la buona immagine dell’atleta e del tennista, avevano paura che i fatti della sua vita personale venissero alla luce e lo potessero distruggere”.
    Questa la versione della ragazza. Non si è fatta attendere la risposta del tennista, che ha diramato un comunicato: “In relazione alle notizie recenti, contenenti le più diverse dichiarazioni false e diffamatorie su di me, vengo qui a fornire alcuni chiarimenti. Come ampiamente pubblicizzato, di recente ho deciso di porre fine alla mia relazione sentimentale che avevo fino ad allora. Per rispetto delle persone coinvolte, ho tenuto privata la questione, un comportamento che purtroppo non è stato reciproco. Inizialmente, la conservazione dell’intimità era la regola comune tra noi, ma ha smesso di esserlo dopo il mancato pagamento di somme esorbitanti che mi erano state richieste affinché la rottura non si trasformasse in una campagna pubblicamente diffamatoria nei miei confronti. Questo reato di cui sono stato vittima è già oggetto di debita indagine da parte delle autorità competenti”.
    Wild, 21enne, attualmente è n.129 nel ranking ATP. È fermo dallo scorso luglio, quando perse al 1° turno a Kitzbuhel vs. lo spagnolo Taberner.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Lo stato di Victoria (Melbourne) impone il vaccino anti covid a tutti gli atleti pro. Ripercussioni sugli Australian Open?

    Melbourne Park

    L’Australia dall’inizio della pandemia di Covid-19 è stata una delle nazioni ad imporre regole più stringenti per contenere gli effetti devastanti del virus che ha cambiato il nostro modo di vivere. Tutti ricordiamo il lungo e travagliato avvicinamento agli Australian Open di quest’anno, la quarantena obbligatoria, le tante severe regole imposte a tutti i partecipanti al torneo. L’edizione 2022 del primo Slam stagionale potrebbe essere la prima in assoluto con tutti i tennisti in gara vaccinati.
    La stampa locale riporta una disposizione urgente del governo di Victoria (dove si trova Melbourne) che impone la vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19 per tutti gli atleti professionisti impegnati in competizioni nello stato.
    Il governo statale ha annunciato stamattina che ogni lavoratore deve ricevere almeno una dose di vaccino entro venerdì 15 ottobre per poter continuare a lavorare sul posto. Il ciclo vaccinale dovrà essere completato entro il 26 novembre.
    L’elenco dei lavoratori autorizzati nello stato di Victoria include “gli sportivi professionisti o ad alte prestazioni, i lavoratori che supportano la gestione sicura dello sport professionistico e il personale di radiodiffusione pubblica necessario per trasmettere lo sport professionistico“.
    I primi sportivi ad essere interessati dal nuovo regolamento sono tutti gli atleti delle leghe pro australiane (football, calcio, cricket, basket, ecc). Gillon McLachlan, CEO della lega del seguitissimo football australiano, ha dato il suo immediato sostegno alla vaccinazione dei giocatori: “Se vogliamo riprenderci la nostra vita e tornare a fare le cose nel modo più semplice e ad aprirci, dobbiamo essere vaccinati. Lo vediamo come il nostro percorso d’uscita e la nostra politica lo rifletterà”. Alcuni team della lega avevano già iniziato autonomamente a vaccinare i propri atleti prima dell’inizio della preparazione per la prossima stagione.
    A questo punto, sembra scontato che anche il tennis dovrà sottostare a questa regola. Ricordiamo che Craig Tiley, CEO di Tennis Australia e factotum del tennis “down under”, aveva lavorato instancabilmente per mediare tra le stingenti regole governative e le peculiarità del tennis, con giocatori che arrivano da ogni parte del mondo, ma alla fine ha dovuto accettare le leggi statali imponendo una severa quarantena ai tutti i tennisti in gara.
    Sarà curioso adesso vedere le reazioni dei tennisti. Molti non sono ancora vaccinati, diversi sono convinti no-vax. Come si comporterà per esempio il n.1 Djokovic, uno dei più convinti sostenitori della non obbligatorietà del vaccino?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO