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    Gioiella Prisma Taranto, tre giocatori convocati in Nazionale

    La Gioiella Prisma Taranto comunica che nella giornata odierna il CT Ferdinando De Giorgi, ha diramato la lista dei 25 giocatori che faranno parte della spedizione azzurra per la prossima VNL in programma dal prossimo 8 giugno al 24 luglio.
    Nell’elenco dei convocati dal tecnico sono presenti tre giocatori ormai noti a tutto il popolo del volley rossoblù e pugliese. Saranno, infatti,  il palleggiatore e capitano Marco Falaschi, l’opposto Tommaso Stefani e lo schiacciatore Fabrizio Gironi a rappresentare la Gioiella Prisma Taranto con la maglia azzurra.
    Il Presidente della Gioiella Prisma Taranto Tonio Bongiovanni esprime tutta la sua felicità per le convocazioni dei tre atleti: «Tre nostri giocatori vestiranno la maglia della Nazionale Italiana. Per noi è un motivo di grande vanto: significa che il percorso intrapreso dalla nostra società, che ha deciso di puntare prima sull’aspetto umano e poi su quello tecnico, è quello giusto. Siamo onorati di avere tra i giocatori che andranno a comporre il roster della Gioiella Prisma Taranto il prossimo anno anche dei giocatori convocati dal Commissario Tecnico Fefè De Giorgi, che ha apprezzato le loro qualità e il loro processo di crescita avuto con la maglia rossoblù». LEGGI TUTTO

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    Marco Falaschi in rossoblu per le prossime due stagioni

    Inizia a prendere forma la Gioiella Prisma Taranto edizione 2022/23. Il sodalizio ionico comunica di aver trovato l’accordo con Marco Falaschi per le prossime due stagioni. Il palleggiatore, classe ’87 e capitano dei rossoblù, con 22 partite giocate nell’ultima stagione, è stato tra i protagonisti della fantastica salvezza raggiunta.
    «Il nostro campionato non è ancora terminato – ha dichiarato il presidente della Gioiella Prisma Taranto Antonio Bongiovanni – però stiamo lavorando già per programmare il prossimo. Ci tengo a ringraziare ancora una volta tutto il gruppo squadra per la serietà e l’impegno dimostrato durante tutti questi mesi difficili ed impegnativi. A prescindere dalle scelte che per il prossimo campionato ciascun atleta opererà, con il direttore generale Vito Primavera e con il coach Vincenzo di Pinto, abbiamo deciso di portare avanti il progetto tecnico di Superlega nel segno della continuità. In questo quadro è stato un piacere confermare per il nostro futuro la collaborazione con il capitano Marco Falaschi. In lui, oltre le innegabili doti tecniche, abbiamo apprezzato anche le doti umane e comportamentali».
    Marco Falaschi – Foto Luca Barone
    Taranto una scelta di cuore per capitan Falaschi: «Non posso che essere contento di questo prolungamento. Non ho scelto solo la Gioiella Prisma Taranto ma ho scelto anche e soprattutto la città di Taranto. Questa è una piazza che ha voglia di sport e di vivere delle emozioni, come quelle vissute fino ad oggi. Nella parte finale della stagione abbiamo sentito maggiormente l’apporto del pubblico e la società ci è stata ancora più vicina: è da qui che mi piacerebbe ripartire.  Sono sicuro che ci siano tutti i presupposti per fare meglio rispetto allo scorso campionato».
    Sguardo al futuro per il regista della Gioiella Prisma Taranto: «Abbiamo conquistato una grandissima salvezza, questo è un motivo di vanto ma non è un traguardo. Dobbiamo provare a costruire qualcosa di più importante. Non nego di aver ricevuto anche altre proposte ma ho scelto con convinzione questa società, questi tifosi e questo progetto tecnico. Mi auguro vivamente che anche le istituzioni si stringano attorno al club, che ha fatto davvero qualcosa di grandioso. Adesso chiudiamo al meglio questa stagione con la consapevolezza che la prossima sarà ancora più entusiasmante». LEGGI TUTTO

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    Mascherine in campo anche a Taranto? Falaschi: “Ci stiamo pensando”

    Di Redazione Dopo la scelta della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, che nelle ultime due partite di campionato si è presentata in campo indossando le mascherine, anche un’altra squadra di Superlega maschile potrebbe prendere la stessa strada. Si tratta della Gioiella Prisma Taranto, come ha annunciato il palleggiatore e capitano Marco Falaschi nel corso della trasmissione “Terzo Tempo” di Cosmopolismedia: “Stiamo pensando di giocare con le mascherine per tutelarci dal Covid. Siamo costretti a vivere alla giornata: ci si prepara per una partita e poi, all’ultimo, si rischia di non giocarla“. Possibilista anche il direttore sportivo della squadra tarantina Mirko Corsano, come riportato dal Corriere di Taranto: “Siamo circondati da questo virus che sta condizionando le nostre vite. Nessuno di noi pensava di vivere una situazione del genere alla quale dobbiamo cercare di abituarci scendendo in campo con le mascherine o anche, come accaduto a noi nel match con Milano, nell’accordarsi con la squadra avversaria nel rinunciare al cambio campo ad ogni finale di set“. Di parere opposto i giocatori dell’Allianz Milano, scesa in campo domenica contro Vibo. “Abbiamo fatto qualche allenamento con la mascherina – ha spiegato il libero Nicola Pesaresi alla Gazzetta dello Sport – e, nonostante che il mio ruolo non preveda salti, ho fatto tanta, ma tanta fatica. Credo, comunque, che siano sensazioni estremamente soggettive: magari c’è chi la tollera molto più di me ed è libero di indossarla. Almeno fino a quando, ma spero davvero di no, qualcuno non ce la imponga dall’alto“. (fonte: Corriere di Taranto) LEGGI TUTTO

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    Marco Falaschi nuovo regista della Prisma Taranto

    La SSD Prisma Taranto comunica di essersi assicurata, per la prossima stagione, le prestazioni sportive del palleggiatore Marco Falaschi.L’esperto regista nato a Pisa il 18/09/1987, alto 187 cm, ha alle spalle quattro stagioni in A1 e otto in A2, con le maglie di Civitanova, Siena, Castellana, Spoleto e Santa Croce. Nell’ultimo campionato ha militato nella Lube CIVITANOVA dove ha vinto lo scudetto e la Coppa Italia. Per lui si tratta di un ritorno in Puglia dopo due anni avendo infatti giocato, nella stagione 2018/19, a Castellana, all’epoca guidata proprio da Vincenzo Di Pinto.
    Falaschi si dice entusiasta della nuova avventura in riva allo Ionio – “Come tutti sanno avevo firmato un contratto con Perugia a marzo, poi sono cambiate le carte in tavola. In seguito alla promozione della Prisma ho ricevuto la chiamata di coach Vincenzo Di Pinto. Dopo una trattativa non semplice siamo arrivati ad un accordo e sinceramente speravo vivamente in questo epilogo. Sono davvero contento di poter vestire la maglia di Taranto il prossimo anno”.
    A proposito di coach Di Pinto: “Io non posso che avere un’altissima considerazione di lui, essendomi sempre trovato bene. Quello che ho sempre apprezzato è la lealtà e schiettezza che ha nei confronti di tutti gli atleti. L’anno della retrocessione con Castellana sono convinto che se fosse arrivato prima avremmo raccontato un finale diverso”.
    Ritroverà in squadra Giulio Sabbi – “Con Giulio ci siamo sentiti in questi giorni, prima di tutto mi sono sincerato delle sue condizioni e mi ha fatto enormemente piacere sapere che si è ripreso del tutto. Giulio lo conosco da diversi anni, con lui c’è sempre stato un ottimo rapporto e spero di aver contribuito anch’io in passato nel farlo diventare un opposto di primo ordine in Superlega. Conoscere già qualche elemento è un fattore importante”.
    La Prisma Taranto è si attesa da una stagione molto impegnativa: “Ci sarà da soffrire, il livello in Superlega si è alzato tantissimo. Credo ci saranno quattro squadre che faranno un campionato a parte. Noi sappiamo che ci sarà da lottare ma, ovviamente, speriamo di essere una delle sorprese. Non sarà sicuramente semplice, almeno all’inizio ci vorrà tanta pazienza, è chiaro che sarà un campionato molto difficile. Siamo chiamati a dare il massimo e fare anche l’impossibile”.
    Potrebbe tornare il pubblico nei palazzetti – “Spero per tutto il movimento di riavere un po’ di pubblico nei palazzetti. Proprio perché ho già giocato in Puglia so che il pubblico del sud può davvero fare la differenza e rendere determinante il fattore campo. Sono impaziente di poter vedere i miei nuovi tifosi sugli spalti del Palamazzola; mi hanno parlato di Taranto come una piazza calda e appassionata, loro saranno l’uomo in più in campo”. LEGGI TUTTO

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    Ravenna sogna Falaschi in cabina di regia

    Di Redazione È l’unica società di Superlega che ancora non ha fatto acquisti. Ravenna è l’ultima, di fatto, che ha confermato di poter ancora fare la massima categoria non ha ancora annunciato volti nuovi. In casa Consar si riparte sicuramente da Coach Zanini ma, da quanto riporta oggi il Resto del Carlino Ravenna, il dg Giorgio Bottaro ha lasciato chiaramente intendere che questo ritardo è strategia per contenere i costi, dal momento che ci sono diversi top club con esuberi ‘importanti’, che saranno prima o poi da piazzare. In cabina di regia potrebbe arrivare Falaschi, rimasto “senza squadra” dopo la scelta di Giannelli – Travica a Perugia. Il palleggiatore ha un contratto sui 50mila euro e Ravenna, che nei giorni scorsi ha smentito la pista bulgara che avrebbe portato a Seganov, ha chiesto a Perugia di accollarsi una fetta dell’ingaggio. Discorsi analoghi sono quelli che si potrebbero fare per lo schiacciatore Cavuto e per il libero Goi, entrambi di proprietà di Trento, che però ha chiesto un indennizzo ritenuto troppo alto da Ravenna per il prestito. Di sicuro la rosa sarà completata coi baby del vivaio. In ballottaggio ci sarebbero il libero Pirazzoli (classe 2000, già lo scorso anno aggregato in pianta stabile in ‘prima squadra’), lo schiacciatore azzurrino Orioli (2004), l’opposto figlio d’arte Bovolenta (2004) e il regista Ricci Maccarini (2003). Fra le ipotesi potrebbe esserci Maretti (che ha appena conquistato, da protagonista, la promozione in A3 con Bologna, dov’era in prestito), ma non ci sarà Margutti che si è accordato nuovamente con Macerata di A3. Sempre da quanto riporta il quotidiano, per completare lo staff, dopo la conferma del preparatore atletico Ade, serve un vice allenatore che sostituisca Zanini fino alla fino degli Europei. Fra i numerosi candidati, c’è anche l’ex giallorosso Giombini. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Zanini pronto a sedersi sulla panchina di Ravenna?

    Di Redazione Notizia di ieri la nascita del Consorzio per il volley a Ravenna che unisce le due squadre di punta romagnole: la Consar e l’Olimpia Teodora. Nella conferenza stampa di presentazione Giorgio Bottaro ha annunciato che entro un paio di giorni sarà ufficializzato il coach che prenderà il posto di Bonitta. Da quanto riporta oggi il Corriere di Romagna il nome è alle porte ed il favorito non sembra più essere Paolo Montagnani ma Emanuele Zanini o in alternativa Giampaolo Medei. Zanini vanta esperienze in Italia, Austria, Slovacchia, Turchia e Croazia, Paese del quale allena attualmente la nazionale. Parallelamente si è al lavoro per definire il nuovo roster, con ua rosa verrà completata da due o tre giovanissimi provenienti dal vivaio e, sempre da quanto riporta il quotidiano, uno di loro sarà Alessandro Bovolenta. Quasi certamente verranno inseriti anche Pirazzoli e Orioli. Per la cabina di regia possibile l’arrivo di Marco Falaschi e come libero si fa anche il nome dell’ex Goi. Per il discorso dei centrali, invece, l’obiettivo principale è l’ex Cortesia, che Trento ha deciso di cedere in prestito (così come l’altro ex Cavuto), anche se sembra più percorribile la strada che porta ad un altro ex, Elia Bossi, senza escludere a priori il giovane Mosca. LEGGI TUTTO

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    Blengini: “Lo scudetto abbiamo iniziato a costruirlo contro Modena”

    Di Redazione Le prime dichiarazioni a caldo della Cucine Lube Civitanova dopo la vittoria in Gara 4 di Finale Scudetto contro Perugia le raccoglie Maurizio Colantoni in diretta su RaiSport. Il coach dei marchigiani Gianlorenzo Blengini si presenta con tanto di cappello tricolore: “I ragazzi hanno fatto un’impresa, secondo me in tutti i play off. Lo scudetto abbiamo iniziato non solo a pensarlo, ma a costruirlo nella serie dei quarti di finale contro Modena, senza Leal e De Cecco. Lì la squadra poteva accettare delle attenuanti per un’eventuale sconfitta, invece non ha fatto una piega e ha poi superato anche le difficoltà in semifinale contro Trento. È un privilegio allenare giocatori così“. “È stata una stagione molto complessa – ricorda Osmany Juantorena – lavoriamo da luglio con tanti problemi e l’incertezza legata al Covid, ma abbiamo avuto la fortuna di lavorare, mentre tanta gente non ha potuto farlo, e di finire questo campionato dandogli un senso“. Stessi concetti espressi da Simone Anzani: “Godiamoci questo momento, perché è stata una stagione strana, tutto l’anno senza pubblico e senza sapere ogni settimana se avremmo giocato o no. Prima dei quarti ci siamo un po’ c…ti sotto ma siamo stati bravi a gestire la situazione, e brava la società che ci ha supportato tutto l’anno. Questo scudetto è quello che ci era mancato l’anno scorso, siamo contentissimi“. Luciano De Cecco, da grande ex, ha chiuso la partita con il punto della vittoria: “Non è mai scontato vincere queste partite e meno che mai in Finale Scudetto. Abbiamo lavorato tanto e fatto un sacco di tamponi, adesso ci godiamo questo successo perché il lavoro ha pagato“. Fabio Balaso aggiunge: “Ringrazio il pubblico che ci ha seguito da lontano e la società, è un titolo sudato ma bellissimo“. E Marco Falaschi non trattiene la gioia: “Lo scudetto è sempre importante, quando è il primo lo è ancora di più!“. Robertlandy Simon è un altro dei grandi protagonisti della vittoria dei cucinieri: “Perugia è una grande squadra e lo ha dimostrato fin dall’inizio della stagione, non per niente hanno vinto la regular season. Noi abbiamo avuto alti e bassi, ma questo scudetto è veramente bello: per me è il secondo in Italia ed è sempre più difficile“. Jiri Kovar ammette: “È stata molto dura, a partire dal fatto di giocare i palazzetti vuoti. Un anno lunghissimo, iniziato più di un mese prima del solito, e questo finale ci ripaga di tanti sacrifici“. Non ha parole Kamil Rychlicki: “Onestamente non avrei mai pensato di arrivare a questo livello, sembra un bellissimo sogno“. Il momento più emozionante del dopopartita sono però sicuramente le lacrime di Jacopo Larizza: “Esattamente un mese fa mio padre è venuto a mancare – spiega il centrale –, quello che è successo mi ha distrutto, ma mi sono assentato dagli allenamenti solo nei giorni indispensabili per stare vicino alla squadra, perché sapevo che c’era bisogno di me e che mio padre avrebbe voluto così. Mi avrebbe voluto veder trionfare e sarebbe stato orgoglioso di me“. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Falaschi, che regia! Abouba stende Monza

    Di Paolo Cozzi
    Domenica di grande pallavolo quella andata in scena ieri con le gare dei quarti di finale dei Play Off Scudetto. A cominciare da Perugia, che vede le fiamme degli inferi prima di trovare la forza di portare la serie a gara 3 contro una Milano coriacea e che vende carissima la pelle.
    Pronostico rispettato per i perugini, ma quanta fatica per domare un’Allianz mai così bella come in queste ultime due partite. Heynen torna a Ter Horst (voto 7) opposto e questa soluzione sembra essere quella che Travica (voto 7) gestisce meglio. Se Leon (voto 9) è come al solito immenso, spiccano anche la prova di Solé (voto 7,5), infermabile a muro, e quella di Russo (voto 8), che sgretola le certezze di Milano a suon di muri.
    La squadra di Piazza si mangia le mani per avere mancato il colpo del ko, pur avendo guidato spesso i set fino al 20. Manca un pizzico di brillantezza in attacco dove il solo Kozamernik (voto 8) chiude con percentuali ottime. Ill trio laterale, benché non brilli per efficacia, per lunghi tratti tiene Milano in partita: Urnaut (voto 5,5) cede alla distanza, meglio Ishikawa (voto 6,5) e Patry (voto 7). Ora bisognerà essere bravi a non guardare alle occasioni sprecate e a resettare la testa per giocarsi le ultime chance a Perugia.
    Civitanova, intanto, sconfigge l’incubo Covid-19, demolendo Modena in tre set. A parte Yant (voto 4,5) tutta la squadra gira a mille, con Falaschi (voto 9) ottimo a pilotare i suoi senza timore. La ricezione tiene bene e il palleggiatore toscano è bravo a esaltare le doti di attaccante di Juantorena, Simon e Rychlicki (voto 8), sempre più prezioso in questa squadra anche se in partenza a fine stagione.
    Modena spreca una occasione più unica che rara di colpire Civitanova nel momento di massima difficoltà, e salvo un guizzo nel secondo set conferma gli atavici problemi a muro, ottiene poco dalla battuta e soffre in ricezione. Se per una volta Petric (voto 8) ritrova lo smalto delle stagioni migliori, è  Vettori (voto 4) a naufragare e a trascinare con sé la Leo Shoes, non aiutato da un Christenson (voto 5) apparso in difficoltà nel trovare il bandolo della matassa.
    Soffre, ma come da pronostico porta a casa la qualificazione Trento, che a Piacenza impone la sua voglia di semifinale ad una squadra che quest’anno non ha mai trovato una vera identità. Giannelli (voto 8,5) ha lo smalto dei giorni migliori e si toglie lo sfizio di mettere a referto 7 punti. Nimir (voto 8) finalmente sbaglia meno pur restando terminale offensivo potente, chi soffre è Michieletto (voto 5), che deve solo “imparare” a giocare match clou ogni 3 giorni e a ricaricare in fretta le batterie mentali.
    A Piacenza non basta la gara stellare di Mousavi (voto 9: a proposito, un suicidio non confermarlo l’anno prossimo…): l’assenza di Russell si fa sentire, con Clevenot (voto 6) che in ricezione patisce tantissimo. Manca anche l’apporto di Grozer (voto 5), molto falloso e impreciso in una stagione che per lui è stata sicuramente, per tanti motivi, al di sotto delle aspettative.
    Risultato secco ma gara più combattuta di quello che sembra a Vibo Valentia, con Vibo brava a non dare mai a Monza la possibilità di rientrare in partita. Per una volta sugli scudi c’è Aboubacar (voto 9), autentica spina nel fianco per i monzesi. Bene battuta e ricezione, in una gara che ha visto Rossard (voto 5) in grande difficoltà, mentre Saitta ha potuto contare su un super Defalco (voto 8), ottimo in attacco e anche in ricezione.
    Monza crolla in ricezione, ma soprattutto non riesce mai a trovare continuità nei suoi tre martelli con bomber Lagumdzija (voto 6) che qualche guizzo lo trova, mentre Dzavoronok (voto 4) sembra non essere neanche sbarcato in terra calabra. Molta fatica fa anche Lanza (voto 5), bravo in ricezione ma ben controllato in attacco.  LEGGI TUTTO