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    John Millman e Lorenzo Sonego impressionati dalle misure dell’USTA

    John Millman, che è stato uno dei più grandi critici nel circuito ATP in questo momento di pandemia, ha dichiarato di essere impressionato dalle condizioni presentate dalla federazione tennistica statunitense (USTA) nella bolla dei Masters 1000 di Cincinnati e degli US Open. “Le prime impressioni sono molto positive. È notevole quanto l’USTA abbia lavorato duramente […] LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Cincinnati (New York sede): La situazione aggiornata Md. Nick Kyrgios dà già forfait. Sonego fuori di solo due posti dal main draw

    Lorenzo Sonego ITA, 1995.05.11 -Foto Marta Magni

    Questa la situazione aggiornata del main draw del torneo Masters 1000 di Cincinnati in programma dal prossimo 21 agosto nella sede bolla di Ney York.

    Nick Kyrgios ha già dato forfait. Lorenzo Sonego fuori di due posti dal tabellone principale. L’entry list delle qualificazioni uscirà il prossimo 03 agosto.

    (Clicca per vedere l’entry list)
    Masters 1000 Cincinnati (New York) Inizio torneo: 21/08/2020 | Ultimo agg.: 30/07/2020 11:49

    Main Draw (cut off: 43 – Data entry list: 28/07/20 – Special Exempts: 0/0)
    Alternates LEGGI TUTTO

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    Giornata finale Racchetta d’oro 2020: Matteo Arnaldi vince il torneo. Sonego batte Mager con un doppio 64. La Appendino parla delle Finals di Torino

    Matteo Arnaldi nella foto

    Spettacolo ci si aspettava dalla giornata finale della Racchetta d’oro numero 60 al Royal Club Torino e spettacolo è stato, a partire dalle 15 quando hanno aperto il programma i doppisti del seconda categoria libero maschile. Successo del tandem dei Ronchiverdi Torino, Tomasetto e Lavagno, contro Giuliato e Reitano (Stampa Sporting) in due set. Alle 17,30 sfida per il titolo dell’Open ad inviti, tra il ligure Matteo Arnaldi, 19 anni e un bel futuro davanti a sè, per tennis e atteggiamento, e Federico Maccari, seguito in tribuna dal difensore della Juventus Leonardo Bonucci (che ha sposato la sorella del tennista toscano), sorpresa in positivo della rassegna. Arnaldi ha giocato un gran primo set procurandosi le prime palle break nel terzo gioco, peraltro brillantemente annullate dal rivale. Ma il break è arrivato di lì a poco e Arnaldi non ha tolto il freno dall’acceleratore chiudendo la frazione al nono game (6-3). Solidità e colpi sono la sua arma, affinata da una grande predisposizione a giocare bene le palle importanti, aspetto non certo da sottovalutare, oggi e in ottica futura. Ancora avanti Arnaldi nel secondo set (3-0), con veemente reazione di Maccari che si è riportato sotto (3-3). Il break in favore del sanremese che si allena a Tirrenia è giunto in dirittura di set ed è stato quello che gli ha regalato il meritato successo sul 6-3 6-4: “Oggi mi sentivo bene – ha detto al termine – e forse ho disputato la miglior partita qui al Royal. E’ una soddisfazione entrare nell’albo d’oro di un torneo così longevo e prestigioso. Ho spinto fin dalle prime battute del confronto perchè sapevo della sua pericolosità ed ho avuto ragione. Ho fatto un tour de force (in mattinata era partito da Maglie dove aveva giocato e vinto nei playout di serie A1 con i colori del TC Genova n.d.r) ma ne è valsa la pena”. Prosegue così il suo buon momento di forma, con 18 partite vinte delle ultime 20 giocate: “Ora ancora la serie A1, per la sfida di ritorno con il Maglie, poi speriamo che in agosto riparta il circuito, con futures e challenger”. Simpatia e grande professionalità ha espresso il sanremese, seguito ieri in tribuna dal padre e dal manager Davide Bima che dice di lui, e a ragione, un gran bene.

    Dopo l’esibizione di tennis in carrozzina tra il presidente del Royal Club Trino Andrea Boselli e il maestro torinese Pietro Mazzei, con la partecipazione speciale di Giulia Capocci (finalista a Wimbledon lo scorso anno nella specialità) e la presentazione di Marco Berry, con la sua omonima Onlus, la palla è passata alla supersfida tra i nazionali di Coppa Davis Lorenzo Sonego e Gianluca Mager, precedentemente intervistati da Sky Sport che ha fatto più collegamenti nel corso della giornata. Sonego seguito dal coach Gipo Arbino e Mager dall’ex top 100 Flavio Cipolla. Bella la sfida, vinta dal torinese per 6-4 6-4 con scambi spettacolari e a tutto braccio che hanno messo in luce la grande qualità di entrambi. Promosse l’organizzazione, che pensa nel 2021 al un 25.000 $ maschile, guidata da Giorgio Boselli e la gestione dell’evento, purtroppo privato dall’apertura al pubblico esterno nelle sue fasi finali e nel rispetto dell’attuale normativa per l’emergenza sanitaria. Tra gli ospiti speciali anche Cristina Chiabotto, da poco testimonial di Mirafiori Motorvillage, partner del Royal Club Torino, Franco Arese e uno dei suoi eredi, presenti in struttura con il marchio Karhu, il consigliere nazionale FIT Pierangelo Frigerio. Telecamere accese sull’evento anche da parte di Supertennis TV e appuntamento al prossimo anno.
    Presente ieri sera e intervistata da Sky e Supetennis la sindaca di Torino Chiara Appendino che ha parlato dell’importanza per la città di eventi come questo in ottica ATP Finals: “A novembre raccoglieremo il testimone da Londra – ha affermato – ma ovviamente la macchina organizzativa è già partita in materia di ricerca sponsor e non solo. Dovrà essere un evento con ricaduta sul territorio e sui suoi circoli tennistici per far avvicinare sempre più giovani a questo bellissimo sport”. LEGGI TUTTO

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    Oltrepo’ Cup: I risultati dell’ultima giornata. Sonego supera Mager. Vince la squadra di Vagnozzi per 3 a 1

    Ultima giornata della Oltrepò Cup con Travaglia, Sonego, Mager e Giannessi al via.
    Si parte alle ore 19:00. Diretta Facebook sul canale @oltrepotennisaccademy.
    L’ordine di gioco dell’esibizione sarà il seguente:
    Ieri
    ore 19.00 – Giannessi – Sonego 36 16ore 21.00 – Travaglia – Mager 75 62
    Oggi
    ore 19.00 – Travaglia – Giannessi 4-10 (super tiebreak)ore 21.00 – Sonego – Mager 62 64

    La squadra di Vagnozzi vince il torneo per 3 a 1. Battuta la squadra di Cipolla. LEGGI TUTTO

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    Oltrepo’ Cup: Vincono nella prima giornata Sonego e Travaglia

    Lorenzo Sonego nella foto

    Il 23 e 24 luglio Oltrepò Cup con Travaglia, Sonego, Mager e Giannessi al via.
    Si parte oggi alle ore 18:30. Diretta Facebook sul canale @oltrepotennisaccademy.
    L’ordine di gioco dell’esibizione sarà il seguente:
    giovedì 23
    ore 19.00 – Giannessi – Sonego 36 16ore 21.00 – Travaglia – Mager 75 62
    venerdì 24
    ore 19.00 – Travaglia – Giannessiore 21.00 – Sonego – Mager LEGGI TUTTO

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    Il primo torneo ATP post-covid ha un entry list di lusso: 18 nei top 30 e il ritorno di Kei Nishikori. Sonego in tabellone. Sinner fuori di alcuni posti

    Lorenzo Sonego ITA, 1995.05.11 -Foto Marta Magni

    Washington DC, la capitale degli Stati Uniti, ospiterà dal 14 agosto – se tutto andrà bene – il primo torneo ATP post-pandemico. Questa la lista preliminare degli iscritti, che conferma un cast di lusso: 18 membri della top 30 ATP ed un ex campione del torneo Kei Nishikori (2015), pronto a tornare dopo quasi un anno di assenza dai campi.

    Daniil Medvedev, finalista nel 2019, e Stefanos Tsitsipas, numero sei ATP, sono iscritti. Nick Kyrgios, vincitore del titolo, non è iscritto.Lorenzo Sonego è nel main draw.
    L’entry list ufficiale sarà resa nota il prossimo 20 luglio.

    (Clicca per vedere l’entry list)
    ATP 500 Washington (Preliminary List) Inizio torneo: 14/08/2020 | Ultimo agg.: 14/07/2020 07:44

    Main Draw (cut off: 106 – Data entry list: 20/07/20 – Special Exempts: 0/0)
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    Claudio Mezzadri a SuperNews: “La Coppa Davis? Non esiste più. Il calendario dei prossimi eventi molto affollato, prevedo defezioni e infortuni.”

    SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Claudio Mezzadri, ex tennista oggi commentatore televisivo dei grandi eventi tennistici. Mezzadri ci ha raccontato come è nato l’amore per il tennis, quali sono stati i suoi traguardi sportivi più importanti e come ha conosciuto, nel ’98, il giovanissimo Roger Federer. Abbiamo chiesto al nostro intervistato una personale opinione sul futuro del campione svizzero, sul calendario stilato per i prossimi eventi di tennis e sul nuovo format ideato per la Coppa Davis. Infine, l’ex tennista ha commentato le potenzialità di alcuni giovani tennisti italiani.

    Come nasce la tua passione per il tennis?E’ stato papà a trasmettermi la passione per lo sport. Negli anni ’50, mio padre ha giocato e allenato in Serie A. In seguito, dopo essersi trasferito in Svizzera, ha continuato la carriera da allenatore di calcio, diventando tecnico di tutte le squadre del Ticino. Allo stesso tempo, però, amava giocare a tennis. Quando diventò maestro di tennis, anche io iniziai a praticarlo.
    Nel 1987, il tuo best ranking: 26esimo in classifica nel singolare e 23esimo nel doppio. Nello stesso anno, hai vinto 3 dei 5 tornei del tuo palmares, uno in singolo e due in doppio. Quale competizione hai più a cuore? E perché?Il torneo più importante che ho vinto è l’ATP di Ginevra, l’unico torneo del circuito maggiore vinto in singolare. Ho un ricordo veramente straordinario di quella competizione, è stato raggiungere il traguardo dopo anni di sacrifici. Il torneo che preferisco, invece, è quello degli Internazionali di Roma, in cui ho sempre giocato benissimo: nel 1985 e nell’1987 sono arrivato ai quarti di finale partendo dalle qualificazioni, mentre nel 1984 ho battuto Cash. A Roma ho sempre raggiunto ottimi risultati.
    Sei uno degli otto giocatori svizzeri che in Coppa Davis possiede un bilancio positivo sia nel singolare (11 vittorie e 4 sconfitte) sia nel doppio (3 vittorie e 2 sconfitte). Che emozioni ti regalava la Davis?La Davis è speciale per il tennis. Anzi, preferisco dire “era” speciale, dal momento che adesso non è più così. Quella attuale non ha nulla a che vedere con quella del passato. Nel tennis, la Coppa Davis rappresentava l’unica occasione di giocare per una propria squadra e per la propria nazione prima che per se stessi. Per questo motivo, c’era una responsabilità differente nei giocatori. Inoltre, il valore del pubblico era completamente diverso, sia per ciò che riguarda le partite giocate in casa sia per quelle giocate in trasferta. Era davvero una competizione affascinante, molto sentita dalla maggior parte dei giocatori.
    Cosa ne pensi del nuovo format ideato per la Coppa Davis? Rimani fedele al format precedente o trovi quello attuale ugualmente interessante?Il format attuale ha annichilito lo spirito della Coppa Davis: non esiste più il fattore campo, che era determinante quanto affascinante, si giocava al meglio dei cinque set, tutte le partite venivano disputate nell’arco di tre giorni, c’erano trasferte importanti, c’era una grande voglia di giocare per la propria bandiera. Adesso, la Davis è un campionato a squadre che dura otto giorni, che si gioca solo in Spagna, scelta che non considero equa, dal momento che l’unico team a giocare in casa è proprio quello spagnolo, con la conseguente presenza del solo pubblico spagnolo e di pochissimi tifosi delle altre nazioni. Inoltre, si gioca tutto nella stessa giornata, non giocano tutti e non si gioca al meglio dei cinque set. E’ un torneo che ad alcune persone piace e ad altre no, quello che però è certo è che questa non è più la Coppa Davis. Si tratta di un evento a cui auguro tutto il successo possibile, ma che non è la Coppa Davis. Il tennis ha perso qualcosa.
    Nel ’99 sei stato capitano del team svizzero. In squadra c’era un diciassettenne, un certo Roger Federer. C’erano già tutti i segni distintivi del fuoriclasse e i presupposti per una carriera straordinaria come la sua?Io non lo conoscevo. Sapevo dell’esistenza di questo ragazzo, che giocava molto bene, e sapevo che ci fossero delle aspettative su di lui, era un tennista conosciuto. Io ho avuto modo di conoscerlo nel ’98, quando mi nominarono capitano del team svizzero. Roger non era ancora in squadra, ma io questo ragazzino che giocava bene dovevo conoscerlo. Andai a vederlo giocare in un torneo. L’ho conosciuto in quell’occasione e l’ho inserito subito in squadra, facendolo debuttare. Era già un ragazzo speciale, con qualità eccezionali, era uno di quei giovani tennisti, come Hewitt, che promettevano molto bene. C’era un gruppo di giocatori dalle ottime capacità e lui ne faceva parte. Oggi, sappiamo tutti come è continuata la storia.
    Federer tornerà in campo a gennaio 2021. Pensi possa essere l’ultima stagione del “King”?Il programma è questo. Ha deciso di prendersi tutto il tempo necessario per risolvere il suo problema al ginocchio. Quello che stupisce positivamente è il suo spirito, rimasto sempre quello di un ragazzino: Roger ha ancora una voglia incredibile di giocare, di girare il mondo, di competere, di sacrificarsi. Tuttavia, lo spirito deve essere sostenuto dal fisico. L’incognita è proprio questa, ovvero se il fisico lo sosterrà. Il prossimo anno Federer compirà 40 anni. Nelle ultime partite che ha giocato, lo svizzero ha dimostrato di esserci ancora. Lui vuole esattamente questo: continuare a giocare e ottenere nuovi risultati. Nel momento in cui si accorgerà di non essere più competitivo, sentirà di non avere più le forze e le energie necessarie, allora smetterà di giocare. Purtroppo, quel momento non è poi così lontano.
    A fine carriera, chi tra Djokovic, Nadal e Federer avrà collezionato più Slam?Se prendiamo in considerazione l’età e ciò che sta succedendo nell’ATP, direi che Djokovic e Nadal siano i due tennisti con più probabilità di superare Federer, Novak in particolare, soprattutto se ci riferiamo soltanto ai risultati degli Slam. E’ difficile immaginare che Federer possa ancora riuscire a vincere altri Slam. In realtà dicevamo così anche nel 2017, ma adesso ci sono tre anni in più a fare la differenza.
    Da commentatore, cosa pensi di questo finale di stagione, denso di appuntamenti e con un calendario stravolto a causa dall’emergenza sanitaria? Gli US Open sono a rischio. Se si giocassero, potrebbero registrare molte assenze a causa dei successivi appuntamenti su terra?Se si giocherà a New York, sicuramente ci saranno delle defezioni. E’ molto probabile che giocatori importanti non partecipino. Il sistema di classifica modificato, poi, permetterebbe a Nadal di rinunciare al torneo, poiché lo spagnolo manterrebbe i punti totalizzati lo scorso anno. Per questo, credo che il programma stravolto in questo modo sia una forzatura, che ha il solo intento di far perdere meno soldi ai tornei. Spostamenti di date, raggruppamento di tornei collocati uno dopo l’altro danno vita ad un programma difficile e affollato. Una cosa è certa: nessun tennista giocherà tutto, poiché significherebbe giocare Cincinnati, Us Open, Madrid, Roma e Parigi uno dietro l’altro. Una cosa pazzesca. Ci saranno tornei, al di là delle defezioni, con tabelloni meno forti, che daranno più spazio a giocatori di seconda fascia, pronti ad approfittare della situazione per conquistare classifica. Inoltre, mi aspetto infortuni, poiché non sarà possibile passare dal giocare sul cemento alla terra di punto in bianco, come se non ci fossero difficoltà. La finale di New York, poi, si giocherebbe nello stesso giorno d’inizio del torneo di Madrid. E’ una follia, un pericolo per molti giocatori. Un calendario più diluito sarebbe stato più auspicabile. Tuttavia, il tennis è un business e gli organizzatori dei tornei premevano tantissimo affinché si disputassero. Anche le ATP Finals si giocheranno, con la nuova regola, ed è quasi già stabilito che ci saranno gli stessi tennisti dello scorso anno, a meno che qualcuno non migliori i suoi stessi risultati superando chi lo precede. La qualificazione al Master avviene in base ai risultati ottenuti da marzo 2019 a oggi. Lo stesso Berrettini avrà la possibilità di giocarsi le ATP Finals, un’occasione fantastica per lui, anche se tutto ciò credo che non sia poi così giusto da un punto di vista sportivo. Ma, come dicevo prima, il tennis è anche business: si vuole il cartello importante alle Finals, quindi è fondamentale per gli sponsor avere i più forti nel torneo.

    C’è un giovane giocatore italiano che promette particolarmente bene?Io seguo molto gli svizzeri, ma credo che di italiani promettenti ce ne siano tanti: Musetti è molto bravo, Sinner promette davvero bene, ha la mentalità giusta, anche Sonego ha un buon carattere, un buon spirito. Sono giocatori in evoluzione, che si stanno definendo. Per ciò che riguarda le nuove promesse della Svizzera, ci sono tre, quattro tennisti classe 2003 molto interessanti. LEGGI TUTTO

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    Perugia – ZzzQuil Tennis Tour: Vincono Lorenzo Sonego e Liudmila Samsonova (con le dichiarazioni dei vincitori)

    Liudmila Samsonova e Lorenzo Sonego – Foto Marta Magni

    Lorenzo Sonego conquista il titolo del torneo di Perugia, seconda tappa dello ZzzQuil Tennis Tour. Il numero 46 ATP si è imposto in finale su Viktor Galovic con lo score di 3-6 7-6 6-4, firmando il secondo successo consecutivo dopo aver vinto i Campionati Italiani Assoluti di Todi.
    Sonego: “Ho mantenuto l’atteggiamento giusto” – Entusiasta ‘Sonny’ al termine del match: “Il mio avversario è partito forte, è stato difficile adattarmi al suo gioco e crescere nel corso dell’incontro. Ho mantenuto l’atteggiamento giusto e alla fine, con grinta, ce l’ho fatta. Sono state due settimane fantastiche che hanno confermato la qualità del lavoro dell’ultimo periodo di allenamento. Ho tirato fuori il meglio di me e ora sono in fiducia per il prosieguo della stagione”.
    Samsonova: “Sogno Wimbledon e le Olimpiadi” – Nel femminile trionfa la russa Liudmila Samsonova, testa di serie numero 1, annullando 2 match point in finale a Stefania Rubini e chiudendo con il punteggio di 4-6 6-4 7-6(6): “Ho vinto una finale veramente difficile, ricca di alti e bassi soprattutto da parte mia. Alla fine l’ho portata a casa solo di carattere. Sono contenta di aver giocato tante partite, era uno dei miei obiettivi alla vigilia del torneo. E poi ho avuto la prova che quando gioco concentrata riesco a tenere alto il livello del mio tennis”. Conclusione sul proseguimento della stagione: “Spero di avere ancora tanti match davanti a me in questo complicato 2020, restando in forma anche fisicamente. I miei sogni? Vincere Wimbledon e le Olimpiadi”.

    Marchesini: “Contento delle performance dei giovani” – Immancabile il bilancio di Marcello Marchesini, presidente di MEF Tennis Events, che ha tirato le somme degli splendidi tornei andati in scena a Todi (Campionati Italiani Assoluti) e Perugia: “È stata una ripartenza vera, con due tornei ‘reali’ da tutti i punti di vista e non paragonabili alle esibizioni. Giocatori e giocatrici hanno dato il massimo sin dalle qualificazioni. Quello che più mi ha fatto piacere, al di là dei grandi atleti visti all’opera, sono state le performance dei più giovani: i nostri tornei fungono da sempre come rampa di lancio per le future stelle del tennis mondiale, tengo tantissimo a questo aspetto. I prossimi impegni? Il calendario ufficiale dei tornei Challenger è uscito. Noi abbiamo dimostrato di saper organizzare eventi sicuri, piacevoli e garanti di un importante ritorno di immagine per il territorio e per i nostri sponsor: siamo pronti ad affrontare nuovamente la sfida dei Challenger, ma in caso di nuovo stop non esiteremo ad organizzare nuovi tornei nazionali”.
    I risultati di sabato 4 luglio
    Finale femminileLiudmila Samsonova b. Stefania Rubini 4-6 6-4 7-6(6)
    Finale maschileLorenzo Sonego b. Viktor Galovic 3-6 7-6(1) 6-4 LEGGI TUTTO