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    Ferrari, Leclerc: “Pole position? Possiamo puntarci”

    SINGAPORE – Charles Leclerc ha parlato dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio di Singapore, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il monegasco della Ferrari ha chiuso in seconda posizione la seconda sessione sul circuito di Marina Bay, e sabato punterà a prendersi la pole position in qualifica. “La nostra prestazione è stata buona oggi anche se purtroppo non abbiamo potuto girare quanto avremmo voluto il che, specie qui, non è affatto ideale – ha detto  ai microfoni di Sky Sport -. Dobbiamo fare in modo di avere una terza sessione di libere pulita per poter lavorare in configurazione gara. Il nostropasso da qualifica invece è buono e credo che possiamo puntare alla pole position”.
    Il commento di Sainz
    Anche Carlos Sainz ha parlato dopo le prime due sessioni a Singapore:”Questa prima giornata in pista a Singapore è stata intensa – ha detto a Sky Sport -. Siamo riusciti a completare il programma ma abbiamo anche dovuto fare i conti con diverse problematiche legate al bilanciamento e alla messa a punto. Nella prima sessione non eravamo molto contentima le sensazioni sono migliorate nella seconda ora di libere. Dobbiamo lavorare parecchio e cercare ancora della prestazione, specie in configurazione gara. Credo ci aspetti una lotta molto serrata per le prime posizioni e per questo sarà importante sfruttare ogni aspetto del fine settimana”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Migliorare il pacchetto, passo avanti Red Bull dopo l'estate”

    ROMA – “Non so se questa sarà la pista giusta per vincere, vedremo, ma è vero che non vinciamo da un po’ perché Red Bull ha fatto un bel passo in avanti dopo l’estate”. Inizia con queste parole pronunciate ai microfoni di “Sky Sport” il Gran Premio di Singapore di Charles Leclerc. A Marina Bay nel 2019 il monegasco contribuì con il suo secondo posto alla doppietta Ferrari firmata con Sebastian Vettel. Ora però è tutto diverso e adesso è il monegasco il pilota di punta della Rossa. Tuttavia, il 2022 è stato una parabola discendente per la Rossa, ormai a digiuno di vittorie in Formula 1 da luglio.
    Concentrazione e miglioramenti
    Il classe 1997 vorrebbe una Rossa più reattiva, più vicina alla sua versione di inizio 2022: “Dobbiamo focalizzarci sull’esecuzione della domenica, è lì dove dobbiamo migliorare e diventare più forti. L’obiettivo è migliorare, mi riferisco a tutto: strategia, gestione gomme, mettere insieme meglio tutto quello che abbiamo imparato durante il weekend”, ha infatti aggiunto Leclerc. I piloti però non dovranno solo tenere a bada gli avversari. Il vero nemico delle scuderie sarà infatti il clima di Singapore: “Qui fa più caldo ed è umido. L’impegno è più fisico, ma serve stessa attenzione per non sbagliare. Mi piace anche questa pista e ora dovremo fare del nostro meglio”, ha infatti concluso Leclerc. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen campione del mondo a Singapore? Ecco le combinazioni

    ROMA – Max Verstappen potrebbe mettere le mani sul suo secondo titolo mondiale in Formula 1 già al Gran Premio di Singapore. I punti sul ferrarista Charles Leclerc (219 punti) sono infatti 116, con l’olandese della Red Bull (335) che non smette di vincere. Ma domenica potrebbe addirittura arrivare la parola fine sul campionato. Innanzitutto bisogna premettere che al termine del Mondiale mancano ancora cinque tappe (di cui una con gara sprint in Brasile), che possono assegnare ancora 138 punti. Verstappen si laureerebbe campione già a Singapore con una vittoria più giro veloce solo se Leclerc arrivasse ottavo o meno e Perez arrivasse quarto o meno. A quel punto il distacco tra l’olandese e il monegasco salirebbe a 139 lunghezze: una distanza incolmabile.
    Verstappen come Mansell
    Verstappen conquisterebbe il suo secondo titolo mondiale vincendo a Singapore anche senza giro veloce. A quel punto, però Leclerc dovrebbe terminare nono o peggio, con Perez quarto o meno. In entrambi gli scenari a Max Verstappen riuscirebbe un capolavoro: solo due piloti hanno chiuso il Mondiale con cinque gare o più di anticipo. È successo solo a Michael Schumacher nel 2002 (sei Gp di anticipo), ma anche Nigel Mansell, che nel 1992 ha conquistato il suo unico titolo iridato proprio con cinque tappe ancora da disputare. LEGGI TUTTO

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    F1, per Verstappen primo match point a Singapore: le combinazioni per il Mondiale

    ROMA – Il Gran Premio di Singapore potrebbe regalare a Max Verstappen il suo secondo titolo mondiale in Formula 1. Con 116 punti sul ferrarista Charles Leclerc (219 punti), l’olandese della Red Bull (335) può già contare su un distacco considerevole, ma domenica potrebbe arrivare la parola fine sul campionato. Innanzitutto bisogna premettere che al termine del Mondiale mancano ancora cinque tappe (di cui una con gara sprint in Brasile), che possono assegnare ancora 138 punti. Verstappen si laureerebbe campione già a Singapore con una vittoria più giro veloce solo se Leclerc arrivasse ottavo o meno e Perez arrivasse quarto o meno. A quel punto il distacco tra l’olandese e il monegasco salirebbe a 139 lunghezze: una distanza incolmabile.
    L’altro scenario
    Verstappen conquisterebbe il suo secondo titolo mondiale vincendo a Singapore anche senza giro veloce. A quel punto, però Leclerc dovrebbe terminare nono o peggio, con Perez quarto o meno. In entrambi gli scenari a Max Verstappen riuscirebbe un capolavoro: solo due piloti hanno chiuso il Mondiale con cinque gare o più di anticipo. È infatti successo sia a Michael Schumacher nel 2002 (sei Gp di anticipo), che a Nigel Mansell, che nel 1992 chiuse la pratica con cinque gare di anticipo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Todt: “A Leclerc manca qualcosa, sono state perse opportunità”

    ROMA – La stagione di Charles Leclerc in Formula 1 si può dividere in due tronconi. Nella prima parte, il monegasco ha fatto faville, facendo sognare i tifosi della Ferrari in ottica titolo mondiale; ma, nella seconda parte, sono arrivati diversi eventi negativi, tra ritiri e soprattutto scelte di strategia sbagliate, mentre Max Verstappen non ha sbagliato un colpo fino a ritrovarsi con 116 punti di vantaggio. Sul 2022 di Leclerc è intervenuto anche Jean Todt, nell’ambito del Festival dello Sport di Trento: “Charles è già un grande campione, gli manca ancora qualcosa e mi auguro che gli arrivi presto. La Scuderia a un certo punto ha avuto la migliore auto del campionato. Poi ha perso certe opportunità, a causa della strategia o di una Safety Car entrata al momento sbagliato, o di problemi di affidabilità. È stata una somma di diversi episodi, che alla fine hanno avuto un costo. Non bisogna mai lasciare nulla di scontato, solo così ci saranno tutti gli ingredienti per essere campioni. Per vincere serve eccellenza a tutti i livelli“.
    Il consiglio a Binotto
    Da ex team principal ,Todt ha poi rivolto un pensiero e un messaggio all’attuale tp della Ferrari, Mattia Binotto: “È facile dare consigli da lontano, l’unico che gli posso dare è quello di resistere. E poi ora la Ferrari sta facendo molto bene: forse la gente non se ne renda del tutto conto, ma la Ferrari è tornata a vincere. Tutti vorrebbero vedere la Ferrari vincere i campionati, non solo qualche gara. Possiamo augurarcelo per il prossimo anno, perché quest’anno non credo sia più possibile”. LEGGI TUTTO

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    Jean Todt avverte la Ferrari: “Serve eccellenza a tutti i livelli”

    ROMA – Charles Leclerc ha vissuto una stagione 2022 di Formula 1 a due facce. Nella prima parte, il monegasco ha fatto faville, facendo sognare i tifosi della Ferrari in ottica titolo mondiale; ma, nella seconda parte, sono arrivati diversi eventi negativi, tra ritiri e soprattutto scelte di strategia sbagliate, mentre Max Verstappen non ha sbagliato un colpo fino a ritrovarsi con 116 punti di vantaggio. Sul 2022 di Leclerc è intervenuto anche Jean Todt, nell’ambito del Festival dello Sport di Trento: “Charles è già un grande campione, gli manca ancora qualcosa e mi auguro che gli arrivi presto. La Scuderia a un certo punto ha avuto la migliore auto del campionato. Poi ha perso certe opportunità, a causa della strategia o di una Safety Car entrata al momento sbagliato, o di problemi di affidabilità. È stata una somma di diversi episodi, che alla fine hanno avuto un costo. Non bisogna mai lasciare nulla di scontato, solo così ci saranno tutti gli ingredienti per essere campioni. Per vincere serve eccellenza a tutti i livelli“.
    “A Binotto consiglio di resistere”
    Da ex team principal ,Todt ha poi rivolto un pensiero e un messaggio all’attuale tp della Ferrari, Mattia Binotto: “È facile dare consigli da lontano, l’unico che gli posso dare è quello di resistere. E poi ora la Ferrari sta facendo molto bene: forse la gente non se ne renda del tutto conto, ma la Ferrari è tornata a vincere. Tutti vorrebbero vedere la Ferrari vincere i campionati, non solo qualche gara. Possiamo augurarcelo per il prossimo anno, perché quest’anno non credo sia più possibile”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Peccato non aver ripreso a Monza. In macchina ho sempre il sorriso”

    ROMA -“Ogni volta che sono in macchina ho un sorriso enorme. Abbiamo tanta responsabilità, però sono consapevole di quanto sono fortunato a essere in questa situazione. E’ quello che ho sempre sognato di fare, quindi sono molto felice anche se so che non sono lì per divertirmi”. Charles Leclerc è stato ospite del podcast “Muschio Selvaggio” di Fedez e Luis a pochi giorni dal secondo posto nel Gran Premio d’Italia. Il pilota della Ferrari ha parlato a tutto tondo del mondo della Formula 1, tornando anche sulla gara di Monza terminata dietro alla Safety Car: “Senza Safety Car almeno ci sarebbe stata una gara. E’ un peccato non averla ripresa negli ultimi giri”. 
    Sul rapporto con i colleghi
    “Andare a mangiare qualcosa con un pilota rivale? Non lo faccio, ma lo farei. Dipende con che pilota – ha aggiunto Leclerc scherzando – Il collega più simpatico? Pierre Gasly è un amico vero. Andavamo in vacanza insieme quando eravamo più giovani, le nostre famiglie sono molto vicine. Ma ci sono altri piloti con cui vado a giocare a golf. Quando stiamo a casa però stacchiamo perché ci vediamo più di quanto vediamo le nostre famiglie”. LEGGI TUTTO