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    Ferrari SF-23, tutte le foto della nuova Rossa di Leclerc e Sainz

    Ferrari ha scelto il giorno di San Valentino per svelare la sua nuova monoposto, la SF-23 che sarà affidata ancora una volta all’ormai collaudata coppia Charles Leclerc-Carlos Sainz. Evoluzione della F1-75 sia dal punto di vista tecnico che da quello estetico, la nuova vettura punta a migliorare le prestazioni di quella del 2022, risolvendone i punti deboli, come l’affidabilità.  LEGGI TUTTO

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    La Ferrari a Sanremo: Leclerc canta l'inno, Amadeus lo saluta

    SANREMO – Ha deciso di non perdersi la finalissima del Festival di Sanremo, Charles Leclerc presente in prima fila all’Ariston. Il pilota della Ferrari ha inaugurato la serata cantando l’inno di Mameli insieme a tutto il pubblico presente, poi è stato ringraziato da Amadeus che è corso ad abbracciarlo per fargli ricevere l’appaluso dell’intero teatro. Prima di arrivare all’Ariston, il monegasco, che sta scaldando i motori per l’inizio della nuova stagione, ha postato su Instagram dove annunciava: “Mi sto scaldando la voce!”, nel 2023 l’obiettivo è cantare l’inno il maggior numero di volte sul podio della Formula 1. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Vasseur: “Conosco Leclerc da tanto, è un vantaggio per tutti”

    ROMA – Dopo l’annuncio degli scorsi mesi, Frederic Vasseur ha cominciato a muovere i primi passi ufficiali nel mondo Ferrari. Il dirigente francese era infatti presente ai recenti test di Fiorano, da dove ha rilasciato le prime dichiarazioni e dove ha avuto il primo contatto diretto con i due piloti. In particolare, fino dal giorno della sua firma, il dibattito si è mosso sul rapporto tra Vasseur e Charles Leclerc, un rapporto nato diversi anni fa, già al tempo dei kart, e suggellato nel 2018, quando il francese scelse il classe ’97 come pilota in Sauber. “Seguo Charles dai tempi del karting. Dopo un periodo alla ART, in F3, lui ha esordito in F1 con la Sauber, per cui siamo sempre stati vicini. È un vantaggio per me, perché lo conosco bene, ed è un vantaggio anche per lui, perché conosce bene me“, ha dichiarato Vasseur all’emittente transalpina Canal+.
    Vasseur ha poi concluso ribadendo un tema già introdotto, ovvero la volontà di non cominciare la stagione definendo una gerarchia a priori tra Leclerc e Carlos Sainz: “Siamo in un momento in cui non possiamo avere piloti favoriti, e non ce ne saranno, perché abbiamo un obiettivo molto chiaro: vincere. E vincere con la Ferrari, non vincere con uno o con l’altro pilota. Il nostro obiettivo è dare ad entrambi tutti i mezzi per fare un buon lavoro. Ma se a un certo punto della stagione fosse necessario spingere di più un pilota rispetto all’altro per vincere il campionato, prenderò questa decisione senza alcun problema“.  LEGGI TUTTO

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    Ferrari F1 2023: confermato il filming day, dopo la presentazione

    La Ferrari ha confermato che, il 14 febbraio dopo la presentazione della nuova vettura 2023, la monoposto stessa scenderà subito in pista, per un primo shakedown “camuffato” da filming day.

    La conferma è arrivata anche da Fred Vasseur che, durante la sua prima intervista da Team Principal della Scuderia di Maranello, ha anche anticipato che presto saranno fornite anche ulteriori informazioni in merito al filming day.
    In attesa di ulteriori dettagli, da quanto abbiamo raccolto in queste ore, la nuova Ferrari F1 2023 dovrebbe percorrere i suoi primi chilometri in pista sul circuito di Fiorano nel primo pomeriggio di martedì 14 febbraio. LEGGI TUTTO

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    Vasseur esclusivo: “Vince la Ferrari, non Leclerc”

    È conscio che questa sia più una religione che un team?«Sì, è chiaro si tratti della mia più grande sfida di sempre. C’è grande entusiasmo, la attese sono altissime ma dobbiamo riuscire a essere freddi».
    Dov’era quando ha ricevuto la chiamata?«Tranquillo a casa che bevevo un caffè. Ma c’erano state voci e avevo avuto tempo di abituarmi all’idea».
    La cosa che più l’ha impressionata a Maranello?«La lista dei vini (ride). In realtà ero già stato qui perché ero in un team cliente, l’avevo visitata e conoscevo già alcune delle persone. Nessuna sorpresa, piuttosto ho notato che tutti cominciano a lavorare presto e finiscono tardi perché vogliono tornare a vincere. L’obiettivo è chiaro».
    Cosa ha fatto in queste prime due settimane di lavoro?«Ho parlato a quattr’occhi con trenta-trentacinque persone, ho ascoltato i diversi punti di vista. L’atmosfera è molto positiva».
    Cosa c’era di sbagliato nella Ferrari del 2022?«Capire e analizzare cosa e perché sia andato storto è il difficile del mio lavoro oggi. È il mio primo compito, non voglio essere arrogante ma so che passo dopo passo ce la farò».
    Cosa si aspetta dal prossimo Mondiale?«La cooperazione tra responsabili di area è ottima e va replicata a tutti i livelli della piramide. La motivazione è altissima in tutti e ciò mi rende ottimista. Quando serve, qui si smuovono le montagne».
    Mattia Binotto era managing director oltreché team principal, lei è general manager: chi si occuperà della direzione?«La Scuderia è un dipartimento della Ferrari, non un’azienda autonoma: altri schemi porterebbero confusione. Il mio ruolo invece è chiaro: sono qui per far funzionare il team al meglio per vincere il campionato».
    Quando Todt arrivò in Ferrari chiarì che avrebbe avuto come interlocutore solo il presidente: è la stessa cosa per lei?«L’ho detto, la Scuderia è un ramo d’azienda e io riporterò a Mr. Vigna (l’a.d. Benedetto Vigna, ndr). Non so come funzionassero le cose trent’anni fa, adesso è così. Il supporto di John (il presidente Elkann) e quello suo sono totali».
    Perché hanno pensato che lei fosse la persona giusta?«Chiedetelo a John. Posso dire che il mio compito sia mettere ognuno nelle migliori condizioni per fare il suo lavoro. Senza voler essere arrogante: diverse volte ho avuto successo e in trentadue anni al muretto ho affinato questa comprensione».
    La sua prima decisione da team principal?«Prendere lezioni di italiano (ride). Un’ora ogni mattina, dalle sette. Conto di impararlo entro fine stagione».
    Leclerc vorrebbe essere prima guida: è un diritto che Ferrari gli garantirà o dovrà conquistarselo in pista?«Non c’è un pilota numero uno perché numero uno è la Ferrari. L’obiettivo è che vinca la squadra e la mia politica su ciò sarà cristallina: bisogna spingere come matti con entrambi, poi durante la stagione capiremo di più».
    La sua amicizia con Charles ha agevolato il suo arrivo in Ferrari?«Non ne so nulla ma ripeto, sono qui per mettere nelle migliori condizioni la squadra e non lui. Me lo ricordo a dodici anni, scoprii il suo talento vedendolo correre sui kart, ma questo con la mia chiamata non c’entra».
    E cosa pensa di Carlos Sainz?«L’avrei voluto in Renault, poi alla Sauber: credo sia la prova migliore che ho fiducia in lui».
    Punterà al Mondiale già quest’anno?«Quando hai la fiducia di John e Benedetto, persone di valore come quelle della Ferrari, le risorse e due piloti come Charles e Carlos, non puoi puntare ad altro che a vincere».
    Pensa di farcela in così poco tempo?«La Formula 1 è così, devi stare concentrato sulla gara successiva e anche guardare alle auto della prossima generazione. Bisogna lavorare su piani paralleli. Ho appena avuto una riunione sul 2026, ma per essere competitivi allora bisognerà esserlo già da quest’anno. Tutti devono andare nella stessa direzione ed è quel che sta accadendo».
    Todt ci mise sei anni prima di vincere un titolo.«La Formula 1 è cambiata, è passato tanto tempo e non sono concentrato sugli anni Novanta».
    È vero che la macchina sia un secondo più veloce della F1-75?«Ho guardato i dati, ho visto il simulatore, sembra tutto a posto ma dobbiamo aspettare di vederla in pista. I miglioramenti ci sono ma è tutto relativo rispetto a quel che faranno gli altri. L’obiettivo è vincere, non ci sono altre opzioni».
    Ci sarà bisogno di un direttore tecnico?«Enrico (Cardile, ndr) ha gestito bene la situazione trasversalmente nell’organizzazione e continueremo così».
    Ci saranno modifiche nel settore delle strategie?«La questione è sul tavolo e il problema è di gruppo, non dei singoli. Devo capire cosa ha innescato gli errori nel 2022, tra un paio di settimane prenderò decisioni».
    Sente la pressione?«Riesco a dormire anche se le mie notti sono corte. Gestire la pressione è parte del successo e se non si avverte è meglio cambiare lavoro». LEGGI TUTTO