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    MotoGp, ai test di Jerez per KTM presente anche Acosta

    ROMA – Nel mondo delle ruote ci sono pochi dubbi su Pedro Acosta. Il giovane pilota spagnolo classe 2004, campione del mondo 2021 in Moto3, ha dimostrato tutte le sue qualità vincendo il premio di “Rookie of the Year” al primo anno in Moto2, in cui ha concluso la stagione al quinto posto in classifica generale, con tanto di vittoria nell’ultima gara di Valencia. Ora per il gioiello della KTM un premio di fine stagione: la possibilità di provare la RC16 KTM.
    Il “debutto” a Jerez
    L’occasione per Acosta arriverà lunedì 21 novembre nei test di Jerez sul circuito Angel Nieto. L’iberico scenderà in pista in occasione di un test privato KTM in cui sarà impegnato anche il connazionale Daniel Pedrosa e alcuni membri della casa austriaca. Sicuramente un riconoscimento alle qualità del ragazzo che senza nascondersi dopo un esordio del genere in Moto 2 punta alla vittoria del secondo titolo iridato, un trampolino di lancio perfetto per un futuro che già dal 2024 potrebbe essere in MotoGP. LEGGI TUTTO

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    Acosta verso la MotoGP: per il giovane talento un test con la KTM

    ROMA – La prima stagione in Moto2 di Pedro Acosta ha lasciato pochi dubbi agli addetti ai lavori. Il giovane pilota spagnolo classe 2004, reduce dal titolo vinto nel 2021 in Moto3, ha subito mostrato le proprie qualità, vincendo il premio di “Rookie of the Year” al primo anno in Moto2, concludendo poi al quinto posto in classifica generale, con tanto di vittoria nell’ultima gara di Valencia. Ora per il gioiello della KTM un premio di fine stagione: la possibilità di provare la RC16 KTM.
    Futuro in MotoGP
    La prima volta di Acosta con in sella a una MotoGP arriverà il prossimo lunedì nei test in programma a Jerez sul circuito Angel Nieto. L’iberico scenderà in pista in occasione nella sessione privata organizzata da KTM in cui sarà impegnato anche il connazionale Daniel Pedrosa e alcuni membri della casa austriaca. Sicuramente un riconoscimento alle qualità del ragazzo che alla seconda stagione in Moto2 punta senza nascondersi alla vittoria del secondo titolo iridato, per cercare un trampolino di lancio perfetto in vista di un futuro che già dal 2024 potrebbe essere in MotoGP. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Augusto Fernandez firma con la GASGAS Factory Racing

    ROMA – La neonata squadra MotoGp GASGAS Factory Racing ha deciso: a fianco di Pol Espargaro ci sarà Augusto Fernandez. Lo spagnolo di Maiorca, prossimo ai 25 anni, è stato il pilota che più si è messo in vista in Moto2 nel 2022 con quattro vittorie e si sente pronto per il grande salto. “Wow, è fantastico: poter fare il salto in MotoGp con GASGAS. Voglio ringraziare tutti nella struttura delle corse per tutto il loro supporto da quando ho firmato con il team Red Bull KTM Ajo l’anno scorso. Sono veramente felice. È un sogno. Abbiamo ancora del lavoro da fare in Moto2, ma l’anno prossimo voglio puntare al titolo”, ha detto Fernandez.
    Le parole di Poncharal e Beirer
    “Seguo Augusto da alcune stagioni – ha detto Herve Poncharal, team principal di GASGAS Factory Racing – e abbiamo già discusso del passaggio alla classe superiore due anni fa, ma non era ancora pronto. Poi, è apparso molto chiaro che lo era. Sono entusiasta per il 2023 perché il nostro box avrà un mix di esperienza e giovinezza grazie a Pol e Augusto. Sono entrambi spagnoli e lavoreranno in modo positivo e costruttivo e questo è quello che stavamo cercando”. Mentre Pit Beirer, direttore di GASGAS Motorsports ha aggiunto: “Augusto completa una coppia tutta spagnola per il primo anno della storia di GASGAS in MotoGP. Ha dimostrato di saper fare la differenza in un campionato molto serrato dove abbiamo visto diversi vincitori. Riteniamo che abbia fatto di tutto per guadagnare la sua possibilità accanto a Pol nel 2023. Sta per fare il passo più difficile, dove la concorrenza è molto forte, ma noi crediamo in lui”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, GASGAS Factory Racing sceglie Augusto Fernandez: c'è la firma

    ROMA – Augusto Fernandez sarà compagno di squadra di Pol Espargaro nel box della GASGAS Factory Racing, scuderia satellite KTM. Lo spagnolo di Maiorca, prossimo ai 25 anni, è stato il pilota che più si è messo in vista in Moto2 nel 2022 con quattro vittorie e si sente pronto per il grande salto, quello in MotoGp. “Wow, è fantastico: poter fare il salto in MotoGp con GASGAS. Voglio ringraziare tutti nella struttura delle corse per tutto il loro supporto da quando ho firmato con il team Red Bull KTM Ajo l’anno scorso. Sono veramente felice. È un sogno. Abbiamo ancora del lavoro da fare in Moto2, ma l’anno prossimo voglio puntare al titolo”, ha detto Fernandez.
    Le parole dei dirigenti KTM
    “Seguo Augusto da alcune stagioni – ha detto Herve Poncharal, team principal di GASGAS Factory Racing – e abbiamo già discusso del passaggio alla classe superiore due anni fa, ma non era ancora pronto. Poi, è apparso molto chiaro che lo era. Sono entusiasta per il 2023 perché il nostro box avrà un mix di esperienza e giovinezza grazie a Pol e Augusto. Sono entrambi spagnoli e lavoreranno in modo positivo e costruttivo e questo è quello che stavamo cercando”. Mentre Pit Beirer, direttore di GASGAS Motorsports ha aggiunto: “Augusto completa una coppia tutta spagnola per il primo anno della storia di GASGAS in MotoGP. Ha dimostrato di saper fare la differenza in un campionato molto serrato dove abbiamo visto diversi vincitori”. “Riteniamo che abbia fatto di tutto per guadagnare la sua possibilità accanto a Pol nel 2023. Sta per fare il passo più difficile, dove la concorrenza è molto forte, ma noi crediamo in lui”, ha poi concluso il tedesco. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “In KTM non porterò solo velocità e risultati”

    ROMA – Pol Espargaro a fine stagione lascerà la Honda per tornare in KTM, scuderia con cui ha corso dal 2018 al 2020. La stagione sulla RC213V non sta andando come previsto, ma non è questo il motivo della rottura con la casa di Saitama. Lo spagnolo spiega infatti ai microfoni ufficiali della MotoGp: “Ho avuto un’opportunità per restare in Honda. Sapevano che la moto non era competitiva, quindi non potevano puntare il dito su di me. Ma io ho preso un’altra strada. Ho scelto una squadra dove posso essere veloce e dove conosco le persone che ci lavorano”. Espargaro ha infatti firmato un contratto con la neonata squadra satellite GASGAS: “Vado lì per essere il migliore delle KTM. Ho dalla mia le esperienze accumulate in altre squadre, quindi porterò con me più della pura velocità e dei risultati”, ha aggiunto il pilota di Granollers.
    Annata storta
    Le prestazioni sottotono della Honda hanno però giocato un ruolo importante sulla scelta di Espargaro che ammette: “Mi aspettavo che sarebbe stata una stagione diversa, abbiamo iniziato bene in Qatar, ma poi sono iniziati i problemi. Ero scioccato, non capivo la situazione. Negli anni passati Honda ha fatto fatica, ma quest’anno è una situazione che va oltre l’ordinario. Stiamo affrontando le tante Ducati in pista e i giovani piloti e stiamo facendo fatica sin dalle qualifiche. Stiamo lottando contro una moto che non va e non abbiamo componenti per migliorare la situazione. È frustrante perché perdiamo di continuo”. Insomma, Espargaro aveva bisogno di cambiare aria, ma comunque ringrazia l’Ala Dorata per questo biennio insieme: “È una situazione non facile, ma sono maturo abbastanza per affrontare il tutto in un modo diverso. Non mi pento della mia decisione, in Honda sono cresciuto tanto ed è stata un’esperienza molto buona”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro: “Honda non poteva puntare il dito su di me”

    ROMA – “Ho avuto un’opportunità per restare in Honda. Sapevano che la moto non era competitiva, quindi non potevano puntare il dito su di me. Ma io ho preso un’altra strada”. È con queste parole che Pol Espargaro giustifica il suo addio alla Honda per tornare in KTM, team di cui conosce già i meccanismi in quanto ci ha già corso per tre anni. La stagione sulla RC213V non sta andando come previsto, ma non è questo il motivo della rottura con la casa di Saitama. Lo spagnolo spiega infatti ai microfoni ufficiali della MotoGp: “Ho scelto una squadra dove posso essere veloce e dove conosco le persone che ci lavorano”. Espargaro ha infatti firmato un contratto con la neonata squadra satellite GASGAS: “Vado lì per essere il migliore delle KTM. Ho dalla mia le esperienze accumulate in altre squadre, quindi porterò con me più della pura velocità e dei risultati”, ha infatti aggiunto il pilota di Granollers.
    Le parole di Espargaro
    Le prestazioni sottotono della Honda hanno però giocato un ruolo importante sulla scelta di Espargaro che ammette: “Mi aspettavo che sarebbe stata una stagione diversa, abbiamo iniziato bene in Qatar, ma poi sono iniziati i problemi. Ero scioccato, non capivo la situazione. Negli anni passati Honda ha fatto fatica, ma quest’anno è una situazione che va oltre l’ordinario. Stiamo affrontando le tante Ducati in pista e i giovani piloti e stiamo facendo fatica sin dalle qualifiche. Stiamo lottando contro una moto che non va e non abbiamo componenti per migliorare la situazione. È frustrante perché perdiamo di continuo”. La voglia di cambiare e di lanciarsi in un’altra avventura ha infine avuto la meglio: “È una situazione non facile, ma sono maturo abbastanza per affrontare il tutto in un modo diverso. Non mi pento della mia decisione, in Honda sono cresciuto tanto ed è stata un’esperienza molto buona”, ha infine concluso Espargaro che ringrazia la sua scuderia per il lavoro scolto in questo biennio. LEGGI TUTTO

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    Ktm imita l'Aprilia: cresce il travarso tra Formula 1 e MotoGP

    TORINO – La ricetta per rendere le due ruote vincenti? Raddoppiare. Prendere tecnologia, uomini e idee dalle quattro ruote. La strada aperta tre anni da dall’Aprilia con l’arrivo di Massimo Rivola, ex direttore sportivo e poi responsabile del cantera Ferrari, è sempre più seguita e continua a crescere il travaso tra MotoGP e la Formula 1, complice la necessità di lavorare sempre di più non solo sul motore, ma anche e soprattutto sull’aerodinamica (e con essa la gestione delle gomme). Fattori chiave nelle quattro ruote, ora anche nelle due, dove la telaistica, così cara (e riuscita) alle Case giapponesi, è di fatto superata. O comunque non basta più, nonna la differenza.Così, riconoscendo a  Rivola la paternità di una nuova filosofia che ha portato grandi frutti all’Aprilia, il gran capo della Ktm, una delle Case più deludenti di questa stagione, dopo aver dato il via libera al trasferimento di Miguel Oliveira e Raul Fernandez proprio a Noale (nel nuovo team satellite di proprietà malese) ha rotto gli indugi e annuncia una svolta. La stessa per altro seguita da Yamaha, che per trattenere Fabio Quartararo ha dovuto ingaggiare Luca Marmorini, l’ex motorista Ferrari che nel 2020 ha sviluppato il motore Aprilia, e dalla Honda, che con meno enfasi (ma ormai è allo sbando e deve fare qualcosa per non perdere Marc Marquez) ha preso tecnici dal proprio (ex) settore F1.«Il nuovo capo dell’Aprilia è molto intelligente, mi piace molto – afferma Stefan Pierer -. Dalla F1 ha portato con sé molta esperienza nel campo dell’aerodinamica. L’anno prossimo aumenteremo il nostro impegno nei confronti del personale proveniente dalla F1. Per fortuna abbiamo un rapporto di lunga data con la Red Bull, che è una squadra vincente, quindi sappiamo a quale porta bussare. La Red Bull ha centinaia di tecnici aerodinamici con molta esperienza. Questa sarà una delle chiavi per il 2023».Una collaborazione che farà piacere anche alla stessa Red Bull, che come tutti i grandi team per rispettare il Budget Cap deve tagliare o ricollocare gli organici. Così il proprio know how non finisce alla concorrenza diretta, per altro. Mentre la Ktm potrà beneficiare del supporto di parte del gruppo di lavoro più ammirato della F1, quello diretto dal genio di Adrian Newey.In tutto questo l’unico costruttore che continua a fare tutto in casa è la Ducati, proprio quello che ha dato il via alla nuova era delle moto-monoposto. Prima con le ali (l’Aprilia recentemente ha introdotto per la prima volta quella posteriore e Borgo Panigale le alette stile dinosauro), poi con altre trovate aerodinamiche e tecniche (abbassatore). Ma non bisogna dimenticare che Ducati in questi anni ha sfruttato il legame con Audi, la Casa che ne ha la proprietà e che rientrerà in F1. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro striglia la Honda: “È come se non si preoccupassero”

    ROMA – LaMotoGp 2022 vede tra le sue protagoniste ricorrenti una grande assente. È la Honda, che con la sua RC213V era pronta a rivoluzionare gli equilibri in pista. Tuttavia – dopo l’infortunio di Marc Marquez – le prestazioni sono colate a picco. E Pol Espargaro cerca di spronare il marchio giapponese, con parole dure rilasciate a “Motorsport”: “Quello che mi infastidisce della Honda è l’assenza di comunicazione e di reazioni. Addirittura non mi sembra che ci sia grande preoccupazione. Cinque anni fa sembrava impensabile che i marchi giapponesi si sarebbero sciolti a poco a poco, al contrario degli italiani sempre più lanciati. Non so cosa pensare”.
    Honda in crisi
    Con dei presupposti di questo tipo, continuare a stare in Honda non avrebbe più avuto senso per Espargaro, che infatti è già promesso sposo di KTM, scuderia per cui ha già corso in MotoGp dal 2017 al 2020. Le aspettative dello spagnolo erano ben diverse nel momento un cui ha firmato per l’Ala Dorata, un marchio prestigioso che deve però affrontare un periodo di magra. “La cosa peggiore è vedere una casa costruttrice così importante non mostrare i muscoli. Non ho idea di cosa pensi la Honda. Non so se l’eco di ciò che sta succedendo qui arrivi poi in Giappone. A prima vista non sembra perché non stiamo ricevendo il materiale necessario per migliorare la moto”, conclude infatti Espargaro. LEGGI TUTTO