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    MotoGp, Pedrosa possibile wild card: “Disputare una gara sarebbe utile”

    ROMA – “Migliorare la moto e di conseguenza le prestazioni dei piloti in pista è ciò che mi motiva di più. Mi appaga vedere che le decisioni tecniche vengono prese in base ai risultati dei miei test. E disputare una gara potrebbe essere utile per valutare altri parametri che non si possono misurare nei test”. Dani Pedrosa, intervistato dalla testata spagnola “El Mundo”, ha mostrato la disponibilità a tornare a gareggiare in alcune tappe della MotoGp con una wild card. Il pilota iberico, ritiratosi nel 2018, è ormai da più di due anni collaudatore della KTM. “Farlo nella prima fase della mia esperienza da collaudatore non aveva senso, perché stavamo lavorando su cose fondamentali – ha aggiunto -. Ora siamo sui dettagli, dunque potrebbe essere interessante fare una gara. Ma non so se accadrà”.
    Voglia di tornare
    Pedrosa ha poi parlato di come sono stati questi anni dopo il ritiro, ammettendo però la voglia di tornare in pista per competere, anche se non come pilota fisso: “Ho potuto riprendermi da vecchi infortuni.Paradossalmente mi sento ringiovanito e dopo la mia ultima gara, in alcuni giorni ho sentito il bisogno di guidare nuovamente. Amo le corse, la competizione e il sapore della vittoria. Ma in questa MotoGP regna l’incertezza: puoi vincere, ma anche trovarti in fondo in un attimo” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Motomondiale: KTM e Aki Ajo rinnovano fino al 2026

    ROMA – KTM e il manager Aki Ajo hanno rinnovato il loro accordo all’interno del Motomondiale per altri cinque anni, estendendolo di fatto almeno fino al 2026. Il team del finlandese, impegnato in Moto2 e Moto3, usufruirà quindi delle moto della casa austriaca ancora per diverse stagioni. “Questo nuovo accordo è davvero soddisfacente per noi – afferma Pit Beirer, direttore della sezione motorsport di KTM -. Il team di Aki sta avendo una grande stagione finora e per dieci anni sono stati una parte super-importante della nostra struttura. Siamo molto appassionati nel seguire lo sviluppo dei nostri talenti e investiamo molto negli sforzi per i Red Bull MotoGP Rookies, NTC e Moto3 per fare questo. Sentiamo che ci dà una forte connessione. È il modo in cui vogliamo andare a correre e siamo entusiasti di aver dimostrato che può funzionare nelpaddockdella MotoGP”.
    Le parole di Ajo
    Tanto entusiasmo anche da parte di Aki Ajo, la cui avventura nel Motomondiale con KTM va avanti dal 2012: “Siamo davvero felici e grati di mantenere la collaborazione con KTM nei prossimi anni – spiega -. Questa è già la nostra decima stagione insieme, quindi ci sembra un modo naturale e fantastico di continuare per almeno altri cinque anni. Il sistema che abbiamo creato insieme a KTM e Red Bull, a partire dalla Rookies Cup e continuando attraverso Moto3 e Moto2, fino alla MotoGP, è abbastanza unico in questopaddocke sta funzionando bene. Questo tipo di connessione ci motiva nel nostro lavoro, in quanto possiamo lavorare anno per anno con i giovani talenti, sviluppando le loro capacità e cercando di educarli a progredire nella loro carriera. Non vediamo l’ora di continuare a produrre risultati decenti sia in Moto3 che in Moto2”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Remy Gardner sulle orme del padre: correrà con KTM nel 2022

    ROMA –  La notizia era nell’aria, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità: Remy Gardner, figlio del campione del mondo 1987 della classe 500, sarà un pilota del team KTM Tech3 lasciando così la Moto2 per fare il salto in MotoGp. Il 23enne australiano, che ha appena vinto il Gp d’Italia al Mugello ed è salito sul podio in 5 delle 6 gare sin qui disputate prendendosi la testa del mondiale con 8 punti di vantaggio su Fernandez, approderà così nella classe regina del motomondiale ricalcando le orme del padre. “Sono estremamente felice che KTM mi abbia dato questa opportunità. È un sogno che si avvera per me. È un’opportunità incredibile e non vedo l’ora di salire sulla moto. Voglio ringraziare KTM per aver creduto in me. Ora dobbiamo concentrarci sul finire bene questa stagione”, le sue parole.
    Gardner in MotoGp per seguire le orme del padre
    Una storia, quella di Remy Gardner, da predestinato. Figlio del campione del mondo 1987, 23 anni, ha fatto il suo debutto nel Gp di San Marino nel 2014. Nel 2019, poi, la prima volta sul podio in Moto2 – al GP di Argentina  – prendendosi la scena e diventando uno dei principali protagonisti della categoria. Dopo il successo al Mugello dello scorso fine settimana, ora è salito a quota due vittorie in carriera mentre dal prossimo anno salirà in MotoGP a quasi tre decenni dal ritiro del padre, che ha lasciato la classe regina nel 1992. L’opportunità, per il giovane Gardner, di seguire le orme paterne. LEGGI TUTTO