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    Masters 1000 Miami: esordio ok per Sinner, regola Djere in due set

    Jannik Sinner

    Buona la prima per Jannik Sinner al Masters 1000 di Miami. L’azzurro nel proprio match d’esordio sui campi in sintetico della Florida sconfigge Laslo Djere col punteggio di 6-4 6-2 con una prestazione tutt’altro che straordinaria, ma sufficiente a portarlo al terzo turno. Sembrava in controllo del match già dai primi scambi l’azzurro, forte di un ritmo e velocità di palla nettamente superiore al rivale, ma improvvisamente sul 3 pari ha ceduto il turno di battuta, abbandonato dalla prima di servizio e stranamente falloso col rovescio di scambio, il colpo che di solito controlla col “pilota automatico”. È stato per sua fortuna un passaggio a vuoto di pochi minuti: ha strappato il contro break al gioco seguente ed è scappato via con ben 6 game di fila, portandosi 6-4 3-0, producendo un pressing ordinato e troppo elevato per Djere. Quando l’inerzia dell’incontro sembrava totalmente dalla parte dell’azzurro, ecco un nuovo passaggio a vuoto: falloso, meno intenso e ancora con poche prime, cede un altro turno di battuta che rimette in gara l’avversario. Esattamente come nel primo set, Sinner scappa subito avanti di nuovo, alzando la velocità e profondità dei suoi colpi di scambio, insostenibili per Djere, e chiudendo l’incontro a suo favore in scioltezza.
    11 vincenti e 22 errori, con il 58% di prime di campo (ma vincendo il 79% dei punti) sono una foto corretta dell’incontro, così così, ma in crescendo. Sinner è più forte, era nettamente favorito, e ha vinto. Non ha giocato benissimo, con due cali a metà dei set che gli sono costati due break, ma la differenza tra i due è parsa netta, sul piano tecnico, dell’intensità e della velocità di palla. La chiave del match è stata proprio la combinazione velocità di palla e intensità di Sinner: appena è riuscito a spingere forte sull’acceleratore, senza nemmeno rischiare troppo, ma forzando l’avversario sui suoi ritmi, la scavato il solco che l’ha portato al successo.
    Jannik ha avuto qualche problema nel tenere la sua massima intensità, con due cali – forse sia di fisico che di attenzione – che gli sono costati errori ed i due break. Anche il servizio è andato a corrente alternata, con percentuali modeste nei game in cui ha subito. Alla fine conta il risultato, entrare in un torneo con condizioni totalmente diverse da Indian Wells (vento, umidità, campi più rapidi) esordendo contro un avversario che già aveva vinto un match. Non sempre è facile. Un successo che apre a Jannik le porte del terzo turno, dove aspetta Grigor Dimitrov.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia l’incontro al servizio. Scarica subito un rovescio cross micidiale, a 96 mph, imprendibile. Un doppio fallo, ma chiude agilmente il game a 15. Più complicato il primo turno di battuta del serbo, ai vantaggi concede una palla break, ma la risposta di Jannik è un po’ corta e Djere ne approfitta entrando col diritto, suo colpo più potente. Ben 16 punti e oltre 8 minuti per l’1 pari. Il ritmo da fondo campo dell’azzurro è insostenibile per Laslo, sballottato a destra e a manca dai drive profondi e angolati di Jannik. Con un Ace chiude un game a zero, Sinner si porta 2-1, sembra in totale controllo nei suoi giochi e punge anche in risposta, trovando un buon tempo d’impatto sul rovescio, ma Djere regge. Il match stenta a decollare come spettacolo, il gioco è piuttosto lineare e con nessuna variazione rispetto alla spinta di ritmo. Si avanza sui turni di servizio. Nel settimo game il vento infastidisce Jannik al servizio. Djere vince lo scambio più lungo del match (19 colpi) tenendo bene al centro, quindi approfitta del terzo doppio fallo di Sinner. 15-40, prime due palle break per il serbo. Gioca un pessimo rovescio Jannik, fermo con le gambe, e subisce un improvviso BREAK. Ha pagato immediatamente il primo game nel quale il servizio l’ha abbandonato. 4-3 e servizio Djere. Male Sinner in questa fase, gambe pesanti, sbaglia troppo senza che il rivale faccia chissà cosa, solo un tennis ordinato. Dal 30-0, finalmente Jannik alza di brutto la velocità dello scambio e Laslo va subito in crisi. Con tre punti “sostanziosi” di fila, c’è la palla del contro break per l’azzurro. Sbaglia un rigore a porta vuota il serbo, affossando in rete un diritto a campo aperto. Contro Break Sinner, 4 pari. Il diritto torna veloce, ma anche falloso. Un errore (di pochissimo) sul 30 pari costa a Jannik un’altra palla break, stavolta pericolosissima visto lo score. Si scambia sul rovescio, Djere sparacchia lungo e si lagna, ha sprecato una chance niente male. Con una prima palla corta del match, l’altoatesino sorprende il rivale, molto dietro la riga di fondo, una soluzione che potrebbe funzionare molto bene nel match. 5-4 Sinner. Ora è Jannik a giocare ordinato, spingere con poco rischio, ed è Djere a sbagliare, incerto. Concede due Set Point sul 15-40. Annulla il primo con Ace al centro; non entra invece la prima a sinistra… comanda Jannik col diritto, lo sposta a sinistra ed è Laslo a sbagliare per primo. 6-4 Sinner, 47 minuti di tennis tutt’altro che esaltante. 54% di prime in campo e 16 errori per Jannik, foto di un set di bassa qualità.
    Secondo set, Sinner scatta alla battuta. Nonostante il vento che sferza il campo, la “tempesta” sembra passata: vince comodamente il suo game l’azzurro (e quarto gioco di fila), tornato a generare una spinta consistente a ritmi difficili da contenere per il serbo. L’inerzia è tutta dalla parte di Jannik, comanda lo scambio e impone il suo forcing. 15-30 e poi 15-40 con un diritto in contro piede molto intelligente. Due palle break per l’allungo a favore di “Jan”. Il servizio aiuta il serbo, annulla la prima; esagera nella spinta cross di rovescio Sinner sulla seconda, la palla gli vola via. Spreca anche la terza chance, un diritto in avanzamento out (ma la palla era bassissima). Con una magia in recupero su di una palla corta (ben eseguita), strappa la quarta palla break Sinner. È quella buona: doppio fallo Djere. L’azzurro “ringrazia”, vola avanti 2-0 col quinto game di fila. La partita sembra decisamente indirizzata dalla parte dell’allievo di Vagnozzi-Cahill, ora in controllo degli scambi a ritmi troppo alti per Djere. Con un Ace e senza rischi, siamo 3-0 Sinner. Djere entra nel set, 3-1, e approfitta di un altro calo dell’azzurro, che tra 30-15 commette tre errori e subisce il secondo BREAK dell’incontro. 3-2 avanti Jannik, ma ora serve il serbo. Come nel primo set, Sinner si riprende subito, torna a spingere forte e Laslo sbaglia, andando fuori giri. Con una risposta violenta, è 15-40, due chance per un nuovo allungo per l’azzurro. Con un pressing profondo al centro, Djere sbaglia e spacca la racchetta. Di nuovo avanti Sinner con un BREAK, 4-2 e servizio. Il match di fatto finisce qua, chiude Jannik 6-2 con un altro break in totale sicurezza, e una risposta vincente di rovescio splendida sul Match Point. Non un Sinner eccellente, ma oggi contava vincere ed iniziare il torneo.

    [10] Jannik Sinner vs Laslo Djere ATP Miami Jannik Sinner [10]66 Laslo Djere42 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2L. Djere 0-15 0-30 0-405-2 → 6-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-154-2 → 5-2L. Djere 15-0 15-15 15-30 15-403-2 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-1 → 3-2L. Djere 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace3-0 → 3-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 ace2-0 → 3-0L. Djere 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df1-0 → 2-0J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Djere 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4L. Djere 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-4 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 df3-3 → 3-4L. Djere 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df2-2 → 3-2L. Djere 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1L. Djere 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-150-0 → 1-0
    3 ACES 34 DOUBLE FAULTS 229/50 (58%) FIRST SERVE 29/65 (45%)23/29 (79%) 1ST SERVE POINTS WON 19/29 (66%)9/21 (43%) 2ND SERVE POINTS WON 12/36 (33%)1/3 (33%) BREAK POINTS SAVED 5/10 (50%)9 SERVICE GAMES PLAYED 910/29 (34%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 6/29 (21%)24/36 (67%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 12/21 (57%)5/10 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 2/3 (67%)9 RETURN GAMES PLAYED 93/6 (50%) NET POINTS WON 2/6 (33%)23 WINNERS 1221 UNFORCED ERRORS 2032/50 (64%) SERVICE POINTS WON 31/65 (48%)34/65 (52%) RETURN POINTS WON 18/50 (36%)66/115 (57%) TOTAL POINTS WON 49/115 (43%)219 km/h MAX SPEED 206 km/h186 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 197 km/h155 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 167 km/h LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Sinner può coltivare sogni di gloria, per i bookie più lontani Berrettini e Musetti

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Dopo la semifinale centrata a Indian Wells, Jannik Sinner va a caccia del primo successo in un Master 1000 nel secondo torneo statunitense consecutivo, quello di Miami. L’azzurro è il terzo favorito in quota per gli esperti a 9 volte la posta a 12, dietro i due finalisti di Indian Wells, il vincitore e nuovo numero uno del mondo, Carlos Alcaraz, fissato tra 2,50 e 2,75 e Danil Medvedev, visto vincitore tra 3,50 e 3,75.
    Spera in un pronto riscatto Matteo Berrettini, alle prese con un periodo di forma non esaltante: il successo finale del tennista romano si gioca a 50 mentre la prima volta di Lorenzo Musetti, anche lui reduce da un ultimo mese al di sotto le aspettative, sale a 100. LEGGI TUTTO

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    Flavia Pennetta: “Sinner è ben centrato, Musetti deve ancora capire il suo valore”

    Flavia Pennetta

    Flavia Pennetta ha rilasciato un’intervista a Fanpage nella quale racconta la sua vita di tutti in giorni in famiglia, impegnata nella crescita dei tre figli avuti con Fabio Fognini. Oltre al momento sportivo del marito, l’ex campionessa di US Open 2015 si è soffermata anche su Sinner, Musetti e Berrettini. Riportiamo alcuni passaggi del suo pensiero, sempre interessante.
    “Sono molto contenta della mia vita oggi, anche se non nascondo che con tre figli piccoli a volte ti senti un po’ come… ‘cotta’. La sensazione di non avere molto tempo per te, dopo una vita in cui tutto girava intorno a me. Con i bambini cambia tutto e c’è tanto lavoro. Flavia è passata in secondo o terzo piano, ma cerco di ritagliarmi dei momenti in cui tornare indietro nel tempo e ricordare momenti bellissimi. Nostalgia del tennis giocato? Non rimpiango niente e non vorrei niente di diverso da quello che ho oggi, ma è sempre bello ritrovarsi come giocatrice. Anche come donna e come moglie. Si lavora costantemente sul rapporto di coppia, perché i bambini sono stupendi, ma se non c’è una solidità è difficile. Dicono che i bambini uniscono, ma se non sei una coppia solida e disposta a cambiare questi equilibri, possono anche separare”.
    “Come sta Fabio? Quando cambiano un po’ gli equilibri e l’età avanza, recuperi diversamente, non sei più veloce come prima e fai più fatica. Però dall’altra parte c’è sempre quel talento che non si vede tanto nel circuito. Si vede molta più forza, molta più potenza, con più capacità fisica e meno tecnica. Per questo giocatori come Fabio sono giocatori che divertono molto” commenta Flavia.
    Il discorso si sposta su Matteo Berrettini, in difficoltà in questo 2023 e bersagliato da molte critiche: “Sicuramente tutte le critiche che ci sono trovano il tempo di un giorno e poi spariscono. Noi atleti siamo consapevoli che non si può essere sempre al 100%. La gente non comprende che per noi questo è un lavoro e siamo i primi a voler far bene. Quando andiamo in difficoltà lo percepiamo e chi soffre realmente è il giocatore. Ma siamo abituati ad essere messi sotto torchio. Le critiche per la sua vita privata? Il problema è sempre lo stesso: quando uno inizia a vincere, la gente si entusiasma e dà quasi per scontato che tutto sia dovuto. Ma non è così, perché il tennis è uno sport durissimo. Ti fermi solo due mesi, se ti va bene, ed essere sempre costanti non è facile. Le parole fanno male, te lo dico per esperienza personale. Ti senti accusato, ti vengono dette parole pesantissime perché poi la gente esagera e va fuori di testa. Devi imparare a farti scivolare tutto addosso. Giustamente Matteo ha detto di essere un ragazzo normale e la sua è effettivamente una situazione normalissima. L’ha chiusa lì ed è stato bravo perché ha detto basta subito, non essendoci più nulla da dire”.
    Flavia parla anche degli altri azzurri in alto in classifica: “Sinner è quello più ‘centrato’. Lo apprezzo molto perché ha avuto il coraggio di cambiare determinate cose quando sarebbe potuto rimanere nella sua zona comfort, senza modificare nulla. Lui invece è andato alla ricerca di novità e questa è una gran cosa. Lo vedo lì, c’è poco da dire. Musetti deve ancora realmente capire il suo valore ed essere più sicuro di se stesso. Più ‘valiente’, come si dice in spagnolo. Però ha un gioco bellissimo. Bisogna tenere conto anche delle pressioni che può sentire, dovendo riconfermare l’annata scorsa. Dovrà imparare a farlo. La verità è che sono piccoli, giovanissimi. Quando non sei nessuno e tutto quello che fai non sempre è sotto i riflettori, è più facile. Ma quando diventi un nome la gente inizia a pretendere da te e tutto cambia. Bisogna imparare a fare quel tipo di gestione. È successo a Matteo, è successo a me, a mio marito, a tutti”.
    Chiedono a Pennetta se Camila Giorgi in futuro avrà dei rimpianti per non esser riuscita a modificare il suo tennis e vincere di più, la risposta della brindisina: “Alla fine i rimpianti servono a poco, perché lei sembra molto convinta del suo gioco e del percorso che ha fatto, anche quando molti di noi dicevano che avrebbe dovuto prendere altre strade. Non credo che lei stessa abbia rimpianti. Chi la vede giocare dal di fuori dice ‘se avesse fatto così…’. Ma con i se non si va lontano”. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Barcellona e ATP 250 Banja Luka e Monaco di Baviera: Entry list Md. Sei azzurri al via. Sinner e Musetti in Spagna. Berrettini sceglie Monaco di Baviera

    Scritto da CiccioFossi in Jannik e Matteo io avrei fatto un torneo 250 in preparazione di Montecarlo, posso capire il rosso che si sente fiducioso di andare molto avanti a Miami e ne ha ben ragione ma Matteo sinceramente non lo vedo oltre il secondo turno ed ha bisogno di partite per ritrovare la forma ed immettersi così nei 1000…rischia veramente di fare una stagione alla Sonego uscendo spesso al primo turno o secondo turno
    Vorrei risponderti, ma qui ci vorrebbe un corso accellerato di come funziona il circuito ATP. Viene fuori troppo lunga la cosa. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner su Carlos Alcaraz: “Al momento, si trova ad un livello più alto rispetto a me”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha avuto una conversazione con atptour.com prima dell’inizio del Masters 1000 di Miami, torneo in cui potrebbero incrociare nuovamente Carlos Alcaraz in semifinale.
    “Sono molto contento di come sta andando la stagione finora, perché è fondamentale poter competere al massimo fin dall’inizio e sono pronto a lavorare duramente. Ho solo 21 anni, quindi credo che gran parte del mio potenziale sia ancora da sviluppare. Da un po’ di tempo sto lavorando molto sull’aspetto fisico e, onestamente, mi sento molto più forte e consistente in questo aspetto rispetto a solo un anno fa. Mi piace il modo in cui sto giocando, ma ovviamente voglio di più. Per farlo, devo ancora evolvermi molto in termini di intelligenza di gioco e mi riferisco alla selezione dei colpi e alla lettura tattica della partita, così come alla varietà di colpi e alla gestione delle emozioni negli incontri contro i migliori”, ha affermato l’italiano, che parte come decima testa di serie a Miami.
    Chiesta della rivalità che potrebbe svilupparsi con lo spagnolo, Jannik Sinner ha un’idea chiara del punto in cui si trovano attualmente entrambi. “È emozionante confrontarsi con lui, perché le nostre partite sono sempre molto intense, equilibrate e mi spingono al limite. È in questi incontri che si impara di più e lui mi motiva a continuare a migliorarmi come tennista. È straordinario quello che sta facendo, tornare ad essere il numero 1 del mondo è un grande risultato. Al momento, si trova ad un livello più alto rispetto a me, ma credo di poter raggiungere quella posizione se continuo a lavorare come sto facendo. Sono consapevole di avere il potenziale necessario per farlo e ho grande fiducia nel percorso in cui sono impegnato, che mi condurrà a fare le scelte giuste sia dentro che fuori dal campo“. LEGGI TUTTO

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    Parla Jannik Sinner dopo la sconfitta in semifinale ad Indian Wells: “oggi la differenza l’ha fatta il servizio. Fisicamente mi ci vorranno altri 2-3 anni per arrivare al massimo”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Parla Jannik Sinner dopo essere stato sconfitto da Carlos Alcaraz nella semifinale di Indian Wells: “C’è mancato poco per un esito diverso. Le scelte che ho fatto in campo erano quelle giuste. Sul 5-4 dovevo seguirla a rete, bravo lui. Ma a rete avevo perso il punto sul 3-3 quando l’ho attaccato sul rovescio. Anche nel secondo, 0-30, avevo risposto bene su una prima abbastanza veloce, poi dopo ha preso il nastro ed è uscita. Oggi non sono riuscito a prendere un po’ di occasioni. Peccato, anche agli US Open uno aveva avuto set point, poi l’ha vinto ugualmente lui. Anche oggi è andata un po’ così, anche lui quando ha fatto la smorzata il primo set finisce lì.Peccato per la partita, oggi la differenza l’ha fatta il servizio. Non sono riuscito a servire nel modo giusto. Le percentuali erano basse, l’ho sentito anche io oggi. Ed è difficile vincere la partita in questo modo. Io sono decisamente ottimista, so che sono molto vicino e che c’è ancora tanto da migliorare. Nei movimenti, con un pochino più di forza riesco a spostarmi ancora meglio, più veloce. Da quel punto di vista sono ottimista. Secondo me sono migliorato tanto negli ultimi mesi e credo di averlo fatto vedere in campo. So però che dopo un anno sarò un altro giocatore ancora. Ma l’obiettivo è quello. Fisicamente mi ci vorranno altri 2-3 anni per arrivare al massimo, perché la mia crescita è stata un po’ più lenta. Devo accettare anche questo. Alla fine ti alleni per giocare nel migliore dei modi in qualunque torneo, e questo è stato positivo: ho battuto un top 5, ho giocato alla pari con Carlos, anche se finisce 6-3 la differenza la fanno uno o due punti“.
    “Da fondocampo mi sento molto bene e forse sono uno dei migliori, ma dall’altra parte credo che per esempio, ieri, abbiamo fatto tanto servizio in allenamento, mezz’ora. Già sapevo che se avessi servito bene gli sarei stato più attaccato ma oggi non ho servito con continuità. Alla fine avevo anche trovato molto meglio la risposta, sul 4-2, sul 5-3. Mi fa sentire bene giocare da fondocampo, ovviamente ci sono anche lì i margini di miglioramento. Soprattutto sulla terra si vedrà perché lì devi variare di più il gioco. Sono curioso di sapere cosa farò sulla terra, ma penso di poter giocare bene anche lì“. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Indian Wells: Alcaraz sconfigge Sinner e vola in finale. Jannik ha avuto un set point sul 6-5

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Un buon Jannik Sinner non basta ad arginare l’esuberanza, efficacia e qualità di Carlos Alcaraz sul sintetico di Indian Wells. È il 19enne di Murcia il secondo finalista dell’edizione 2023 del primo Masters 1000 stagionale, ha sconfitto l’azzurro col punteggio di 7-6(4) 6-3 e sfiderà domani Daniil Medvedev. In caso di vittoria sul russo (alla quarta finale consecutiva sul tour!), Carlos tornerà anche n.1 nel ranking superando Novak Djokovic. Alcaraz ha meritato il successo stanotte, ha condotto il match con il suo tennis fatto di grandi rischi, tempi di gioco rapidissimi, attacchi perentori, molte variazioni e difese straordinarie.
    “Charlie” è stato complessivamente più aggressivo e più efficace di Sinner in ogni fase di gioco, a partire dal servizio: ha chiuso l’incontro con il 72% di prime in campo, ricavando il 73% di punti, mentre Sinner ha pagato un modesto 50% di prime in campo, un dato troppo basso per far partita pari a questo livello, davvero altissimo. Ma non è stato solo il rendimento della battuta a scavare la differenza tra i due. È corretto sottolineare che Alcaraz è stato superiore nella condotta del match poiché è riuscito a portare la partita sui binari a lui più favorevoli, bravissimo a non dare ritmo all’azzurro, nel prendersi grandi rischi con tempi di gioco quasi azzerati, non consentendo a Jannik di entrare nello scambio di ritmo in progressione. Infatti appena Sinner è riuscito a “tenere fermo” Carlos portandolo a scambiare dritto per dritto a velocità massima, ha vinto la maggior parte dei punti, praticamente tutti quelli oltre 10 tiri. Bravo è stato Alcaraz nello scappare da questa morsa, rischiando subito un gran punto, o con un attacco, sempre mettendo immediata pressione all’azzurro con ottime aperture di campo fin dall’uscita dal servizio. Continue variazioni, incluso qualche improvvisa pallata carica di spin, pur di non giocare scambi prolungati. Una tattica rischiosa, che gli ha fatto perdere la bussola a metà del primo set, ma che alla fine l’ha portato alla vittoria con 26 punti vincenti e 32 errori, contro il 14-23 di Jannik.
    Alcaraz sul sintetico si conferma superiore a Sinner, 3 vittorie su 3 match disputati a livello ATP. Ha fatto lui maggiormente la partita, come dimostra anche il vantaggio di un break nel primo set, poi recuperato da un ottimo Sinner con uno strappo di qualità, approfittando di una piccola pausa del rivale. Jannik può recriminare per il set point avuto in risposta sul 6-5, ma lì ha giocato un bell’attacco Carlos, e quindi nel tiebreak lo spagnolo è stato davvero incisivo. Al contrario, Sinner nel tiebreak non ha brillato. Ha pagato ogni volta in cui non messo la prima, e quindi una scelta errata sul cercare a tutti i costi di colpire col diritto da sinistra, nonostante la risposta di Carlos fosse troppo angolata
    Sottolineati i meriti indubbi di Alcaraz, questa semifinale conferma che a questo livello Sinner non può permettersi un rendimento mediocre col servizio. È necessario mettere più del 60% di prime, ideale due su tre, e trasformare in punti almeno un 70%. Sono i numeri con i quali ha sconfitto Fritz. E come contro l’americano, quando è riuscito a forzare il gioco sul ritmo, sulla progressione, diventa quasi irresistibile, vista la sua grande condizione fisica, l’abilità nello spingere ad alta velocità trovando controllo e profondità. Per imporre questo tipo di pressione, i colpi di inizio gioco restano decisivi. Stanotte anche in risposta è stato meno efficace, ha pagato ogni volta in cui Alcaraz ha trovato una prima palla esterna molto precisa, o una seconda carica di effetto “kick”, che Jannik non è riuscito a schiacciare con forza trovando profondità. Sinner deve portare a casa l’eccellente torneo disputato, l’ottima semifinale raggiunta, la conferma che con questa forma atletica e tipo di gioco può essere vincente e a tratti dominante. Il primo set assai equilibrato, nel quale è riuscito a rimontare ed arrivare anche a set point, nonostante una giornata al servizio non eccellente, conferma quando sia diventato forte e pericoloso Sinner. Contro un grande Alcaraz, si può perdere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia la seconda semifinale al servizio. Un buon game, spinge col diritto (colpo che sta funzionando benissimo nel torneo) e anche un Ace, 1-0. Risponde con la stessa moneta Alcaraz, prime in campo, piedi sulla riga e via a spingere forte col diritto. 1 pari. Nonostante un doppio fallo, cercando grande velocità con la seconda palla, Jannik vince un buon terzo game, assai rapido nel coordinarsi dopo il servizio e difendersi sulle risposte aggressive dello spagnolo. La palla corre davvero veloce, entrambi spingono con massima intensità fin dai primi giochi. Clamoroso il secondo punto del quarto game, vinto dall’azzurro, una progressione micidiale che sbaraglia Carlos. La sensazione è che quando il punto si allunga, Sinner sia superiore, mentre Alcaraz tende ad aprire immediatamente l’angolo e sparare a tutta subito. 2 pari. Jannik affronta la primissima situazione complicata sul 15-30, ma trova un Ace provvidenziale. Sul 30 pari però commette il secondo doppio fallo del match, ecco la prima palla break dell’incontro. Ace! Che freddezza e classe Jan. La posizione molto aggressiva in risposta alza la tensione in Sinner che commette un altro doppio fallo. Stavolta la prima palla non entra, e la seconda è preda di una risposta cross violenta di Carlos, che forza l’errore di Sinner. BREAK Alcaraz, 3-2 e servizio. Il primo calo alla battuta costa carissimo all’altoatesino. Al contrario l’allievo di JC Ferrero usa benissimo la prima palla esterna, veloce ma soprattutto carica di effetto, che rende complicato per Jannik entrare con forza nella palla e trovare profondità. Con una volée da metà campo fenomenale per controllo, Carlos trova il punto del 4-2. Ritrova sicurezza l’azzurro, a zero resta in scia 3-4, ma il “problema” è trovare un gran game in risposta per riaprire il parziale. La chance arriva: due errori di Alcaraz, classici unforced, e 0-30. Con una risposta aggressiva, Sinner strappa il punto dello 0-40, tre palle del contro break! Altro grave errore col diritto in spinta per Carlos e… CONTRO BREAK! 4 pari, il set torna in equilibrio. Ancora out il diritto di Alcaraz, diventano 10 i punti di fila vinti da Jannik. E poi 11 con un paio di “manate” col diritto ingestibili di Sinner. Si butta avanti e interrompe l’emorragia “Charlie”, ma con un bell’attacco col diritto Jannik chiude il nono game e completa il sorpasso, 5-4. In questa fase lo spagnolo non riesce a contenere la combinazione di velocità e profondità, è sotto 15-30, ma la risposta di Jannik è lunga di un niente. Il servizio aiuta Carlos, 5 pari. La palla è “infuocata”, entrambi trovano accelerazioni clamorose, grande spettacolo in campo. Sul 6-5, Sinner pressa e forza gli errori del rivale che ai vantaggi concede un Set Point! Se lo gioca attaccando con la palla corta Carlos, Jannik non trova la direzione giusta. Il parziale si decide al tiebreak. È Charlie a strappare il primo punto in risposta, sfruttando una seconda palla di Jannik non così incisiva, 3-1. Sbaglia col rovescio Alcaraz, troppa fretta nello spingere una palla molto lenta (in recupero) dell’azzurro. Si gira 3 pari. Un nastro fortunato per l’iberico, ma l’azzurro non si scompone. 4 pari quando scocca l’ora di gioco. Un errore col rovescio cross, in difesa sulla risposta molto aggressiva di Alcaraz, costa a Sinner il punto del 4-5. Poi l’azzurro sbaglia posizione in campo, facendosi trovare impreparato dopo aver tirato a tutta ma senza chiudere il punto. 6-4 e doppio Set Point Alcaraz. Chiude Carlos con un rovescio incrociato straordinario, 7 punti a 4. Peccato per il Set Point non trasformato, ma soprattutto per quei due errori dal 4 pari nel “decider”. Grande equilibrio e spettacolo in campo, un set molto equilibrato. Ha vinto un punto più del rivale Sinner, ma solo il 51% di prime palle in campo, troppo poco.
    Secondo set, Alcaraz scatta al servizio. Forte del primo set appena vinto, spinge con sicurezza e muove lo score. Il quarto doppio fallo del match costa a Sinner un pericoloso 15-30 in avvio. Arriva il quarto Ace in soccorso. Carlos è “on fire”: prima trova un passante in corsa di diritto assurdo, trovando equilibrio e controllo da metri fuori dal campo; quindi spinge forte al centro e provoca l’errore di Jannik. C’è la palla break per lo spagnolo. Se la gioca male Sinner, si sposta a sinistra per colpire col diritto ma la traiettoria in arrivo è troppo angolata e non trova la palla. BREAK Alcaraz, 2-0 e servizio. Tutto prova, e tutto gli riesce, pure quella palla corta col diritto che finora non aveva portato a niente di buono. La chiave per  Sinner è “tener fermo” l’avversario bloccandolo nello scambio di ritmo, costruendo la progressione e non lasciando che il rivale possa aprire il campo e affondare subito. Infatti così l’azzurro vince due punti in risposta, ma Alcaraz chiude il game con un lob fantastico dopo uno scambio mozzafiato. È il colpo del match, un piccolo “uppercut” al morale di un Sinner in questa fase soverchiato dall’aggressività e tempi di gioco minimi del rivale. 3-0 Alcaraz. L’altoatesino interrompe finalmente la striscia di Carlos, 1-3. Dal suo angolo lo incitano a provarci, a non aver paura di sbagliare. Ma Alcaraz in questa fase è imprendibile, serve molto bene (73% di prime) e prende il rischio immediatamente, Sinner non riesce a tenerlo fermo e costruire. Una risposta errata, su di una seconda palla molto profonda e carica di spin, provoca l’errore in risposta di Jannik. 4-1 Alcaraz, a due passi dalla vittoria e dalla finale di Indian Wells. Inizia male il sesto game l’azzurro, cerca in tutti i modi di colpire col diritto anche su una palla molto angolata – come l’errore che ha pagato caro nel tiebreak – quindi un altro errore in scambio, 15-30. Si aggrappa alla progressione allungando gli scambi, l’aspetto tecnico nel quale finora è stato superiore nel match. Con una difesa e contrattacco micidiale, Alcaraz strappa il punto del 30-40, palla del doppio break… E la prima di Jannik latita… Rischia a tutta in risposta Carlos, ma la palla gli esce di poco. Le PB diventano due, super-aggressivo l’iberico. Lo aiuta il servizio, una bella botta esterna. Ma non molla la presa Alcaraz, divora l’ennesima seconda di servizio e strappa la terza chance di break. Con coraggio si butta avanti, rischia a tutta trovando la riga e si salva ancora Jannik. Con tantissima fatica, Sinner resta in contatto portandosi 2-4. Improvvisamente – come nel primo set sullo stesso punteggio – arrivano alcuni errori di Alcaraz, 0-30. A differenza del primo parziale, stavolta la battuta aiuta il murciano, con 4 punti di fila, praticamente senza giocare, si porta 5-2. Jannik non crolla, resta in scia ma ora Alcaraz serve per il match. Ace a 219 kmh, quindi una palla corta all’uscita dal servizio, ottima, e quindi passante cross terrificante. 30-0. Troppo bravo. Sinner non molla, entra coi piedi in campo e trova un gran diritto vincente. Con l’ennesima mazzata a tutto rischio e tempi di gioco azzerati, è 40-15 e doppio Match Point. Passante vincente, annulla il primo Jan. Chiude al secondo, con un diritto dal centro. Bravo Carlos, grande prestazione e finale meritata. È la sua terza finale a livello M1000, trova il tennista più “caldo” e se vince tornerà n.1. Sarà una grande finale. Jannik ha ceduto a un tennista oggi complessivamente superiore. Ha pagato un modesto 50% di prime, ma come condotta di gara l’iberico è stato superiore. Bravo Carlos.

    [1] Carlos Alcaraz vs [11] Jannik Sinner ATP Indian Wells Carlos Alcaraz [1]76 Jannik Sinner [11]63 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-305-3 → 6-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 5-3C. Alcaraz 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 3*-2 3*-3 4-3* 4-4* 5*-4 6*-46-6 → 7-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 A-405-6 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-4 → 4-5C. Alcaraz 0-15 0-30 0-404-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 40-153-2 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 df 40-40 ace 40-A df2-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Indian Wells 2023: un nuovo campione in arrivo, Alcaraz, Sinner, Medvedev e Tiafoe lottano per la gloria e il ranking ATP (con il programma di Sabato 18 Marzo 2023)

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    È ormai confermato. L’edizione 2023 del Masters 1000 di Indian Wells vedrà un nuovo campione del torneo californiano, noto come il quinto Grande Slam. Carlos Alcaraz sfiderà Jannik Sinner nella semifinale della parte alta del tabellone, mentre Daniil Medvedev e Frances Tiafoe si confronteranno nella parte bassa, con incontri previsti per questo sabato.
    In effetti, ci sono importanti conseguenze per questo quartetto per quanto riguarda la classifica. Il caso di Alcaraz è stato già ampiamente discusso, dal momento che il trofeo gli garantirebbe il ritorno alla vetta della classifica ATP, superando Novak Djokovic. Sinner, invece, assicura il suo ritorno nella top 10 raggiungendo la finale, mentre il titolo – il primo nella categoria – significherebbe un salto al sesto posto nella classifica mondiale, raggiungendo un nuovo best ranking.
    Per Medvedev, l’ascesa al quinto posto è garantita, ma il russo è alla ricerca del suo quarto titolo consecutivo, dopo Rotterdam, Doha e Dubai, e spera di avvicinarsi ulteriormente alle prime posizioni. Riguardo a Tiafoe, l’americano punta al suo primo trofeo Masters 1000, e il titolo gli permetterebbe un’inedita ascesa nella top 10, direttamente all’8° posto.
    STADIUM 1 – Ora italiana: 19:00 (ora locale: 11:00 am)1. [1] Barbora Krejcikova / Katerina Siniakova vs Beatriz Haddad Maia / Laura Siegemund 2. [5] Daniil Medvedev vs [14] Frances Tiafoe (non prima ore: 21:00)3. [1] Carlos Alcaraz vs [11] Jannik Sinner 4. [1] Wesley Koolhof / Neal Skupski OR Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin vs John Isner / Jack Sock OR Rohan Bopanna / Matthew Ebden (non prima ore: 01:00) LEGGI TUTTO